Gay & Bisex
Il persiano parte seconda
di Gigistella
25.10.2022 |
270 |
2
"Visto che non potevo usare le mie mani per farmi una sega le tenni sulle sue gambe stringedolo a me e accarezzandole, così godevo del suo cazzo dentro di me e..."
...la mia finta resistenza non durò a lungo, come se d'improvviso si fossero spezzate delle catene che mi tenevano legato mi fiondai con labbra e lingua su quella enorme verga calda e scura. Ero come indemoniato, freneticamente leccavo le palle e poi la cappella scorrendo lungo quella pelle liscia e tesa e della quale non volevo privarmi nemmeno di un millimetro, ero come un assetato che aveva trovato una pozza d'acqua nel deserto.Improvvisamente, però, sentii un leggero dolore sulla guancia che spezzò l'incantesimo, Ramin mi diede uno schiaffo e mi disse che decideva lui come e dove leccarlo, aggiungendo, sempre nel suo inglese perfetto: BICHT!!!
Lo schiaffo, in verità aveva aumentato la mia eccitazione, e lui non ebbe bisogno di aggiungere altre parole perché io ormai ero in balia delle sue mani che dettavano ritmo e movimenti alla mia testa, solo ogni tanto, con voce ferma, mi rivolgeva offese che si concludevano con la solita parola:BICHT!!
Ramin affondava il suo cazzo fino alle mie tonsille,provocando una sensazione di soffocamento e stimolo di vomito, poi quando lo ritraeva potevo finalmente respirare, ma solo per un attimo perché subito dopo mi ritrovavo la sua cappella sbattere sul palato.
Sul mio mento colava copiosa la mia saliva che mi inondava il petto. Continuavo ad assecondarlo aspettando i momenti di sosta per tornare a respirare,e quando fui pronto per ricevere l'ennesimo colpo del suo cazzo nella mia gola, il copione mutò.
Mi spinse forte gettandomi tra i morbidi cuscini, io non opposi nessuna resistenza, anzi cercavo sempre di anticipare e coadiuvare le sue mosse e questo provocava in lui il solito ghigno beffardo ed il solito epiteto: BICHT!!
fermo immobile a pecorina dilatavo il mio buco del culo con le mani come mi aveva chiesto, anzi ordinato. Ramin invece faceva cadere la sua saliva tra la sua enorme cappella ed il mio buchetto ansimante.
Sentivo la testa del suo grande cazzo appoggiarsi al mio sfintere e lo sentii in modo dolce, ma fu un'effimera sensazione perché subito dopo ci fu un gran dolore seguito da colpi potenti e ripetuti. Era finalmente entrato dentro di me ma nei suoi colpi nel suo scopare non c'era niente di sensuale era piuttosto un mix di rabbia, frustrazione e dimostrazione di potenza, era un modo per farmi capire che li ero solo la sua cagna come del resto mi aveva sempre chiamato da quando eravamo rimasti soli.
Passato il dolore iniziale, l'eccitazione prese il sopravvento iniziai a muovermi su e giù sotto le spinte della sua verga ed avrei voluto masturbarmi mentre Ramin mi scopava ma non potevo perché lui me lo aveva vietato. Mi stava succedendo una strana cosa, stavo per sborrare senza toccarmi. Visto che non potevo usare le mie mani per farmi una sega le tenni sulle sue gambe stringedolo a me e accarezzandole, così godevo del suo cazzo dentro di me e del tatto dei suoi quadricipiti tesi, pelosi e scivolosi di sudore. Ogni tanto gli accarezzavo i piedi che avrei voluto avere a portata di lingua e leccarglieli in segno di sottomissione e riconoscenza. Ma questo non mi era permesso, come mi ripeteva spesso, io ero solamente una cagna, non la sua ma una qualsiasi lurida cagna ed il mio compito era solo di farlo godere.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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