Gay & Bisex
Hoof e serva Giulia

21.06.2022 |
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"Primo incontro col mio nuovo padrone..."
Sono Giulia, nominata così dal mio nuovo padrone. Sua serva e vacca per soddisfare suoi e altrui piaceri più o meno sadici più o meno sessuali.
Il mio fisico è quello che vedete in foto, bel culo largo, tondo, invitante e ben aperto.
Vi racconto il primo incontro reale dopo anni di digiuno da vere dominazioni.
Primo incontro col mio nuovo padrone.
Entro. Impietrito.
La sua voce:"ancora vestita sei? Spogliati e mettiti a gattoni".
Lo faccio mentre mi guarda impietoso, la vergogna alle stelle, l'umiliazione di un nome femminile brucia. Una volta in ginocchio mi fa camminare come una cagnolina, trovando nell ondeggiare del mio culo una scusa per stringermi forte le palle, tirarle indietro e darmi varii sculaccioni sul mio culo che saltava tutto e lui godeva di ció.
Me lo fece rosso fuoco.
Non me lo aspettavo. Nel frattempo nella mia mentea pensavo:"è appena il primo incontro, non so neanche il nome e già...figuricmoci nel proseguo cosa sarà capace di farmi".
Nel mentre di tutto ciò inizia a darmi tanti colpetti sulle palle per farmi ammosciare quell inutile cazzetto scomodo e fastidioso secondo il mio nuovo padrone. Il suo obiettivo è quello di ingabbiarlo con una cintura di castità e tenerlo sotto chiave mentre mi travestira trasformandomi nella sua Giulia.
Saltellavo e cercavo di spostarmi per non far colpire in pieno ma nulla imperterrito continuava a martoriare il mio scroto. Mi derideva perché una troia come me secondo lui doveva essere abituata a ben altri trattamenti. Con una mano mi teneva le chiappe aperte e mi schiaffeggio il buco del culo perché non dovevo godere prima di lui ma dovevo prima subire.
Mi vergognavo così tanto che dal calore avevo il viso rosso peperone e il cazzo mi si ammoscio immediatamente.
Mi prese per i capelli mi giro e infilo senza scrupoli il suo scettro fino in fondo nella mia gola, imponendomi di bagnarmi di saliva come le troie.
Mo fece leccare le sue palle e il suo cazzo come fosse il gelato più buono in assoluto per lunghi 30 minuti, sempre in ginocchio e continuando con i piedi a darmi di tanto in tanto dei calci sulle palle.
Si alzo improvvisamente con olio e preservativo a portata mi inculò d'un fiato col suo grosso bastone senza che io potessi muovermi.
Dopo spinte poderose e tirate di palle senza pietà venne sul culo e mi ordinò di svuotarmi da solo e con il culo all'aria anche le mie inutili palle, tanto non sarebbero più servite per godere.
Venni copiosamente a terra e lui si diverti a scattare una foto alla sua nuova cagnolina.
Lo accompagnai in bagno a urinare ed inutile dire fui costretta a guardare fino l'ultima goccia e poi ripulire il tutto con gusto.
Mi ordinò di tornare a casa senza intimo e con il culo sporco della sua crema.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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