Gay & Bisex
GELOSIA
di Colpevole76
23.08.2018 |
8.440 |
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"È una camera semplice con bagno, 2 letti singoli che lui ha unito per stare più comodo, un armadio, una scrivania, però ha anche il frigobar e la..."
MessaggioÈ il mio amico chef che ha voglia di rivedermi, domani è il suo giorno di riposo e mi chiede se mi posso liberare per andare a casa sua nel pomeriggio.
Gli rispondo che non so e che gli farei sapere la sera o al massimo l’indomani mattina.
Tempo 10 minuti e mi invia una foto del suo cazzo in erezione e una della sua pancia nera ricoperta della sua sborra bianca, ormai mi conosce e sa che non riesco a resistere a quella vista.
L’indomani mattina lo avviso che sarei andato da lui nel pomeriggio, mi risponde di avvisarlo quando sono già in strada così da lasciarmi la porta di casa aperta e accostata.
Faccio come mi dice e quando arrivo a casa sua entro direttamente e chiudo la porta.
Non è nel soggiorno così vado in camera e lo trovo nudo, sdraiato nel letto, con un porno in tv e lui che si masturba.
Sorrido e gli chiedo perché non mi ha aspettato per iniziare e mi risponde che, in realtà, voleva solo farsi una sega prima del mio arrivo così da durare e divertirsi di più con me.
Gli chiedo se gli serve aiuto e mi risponde con un gesto, indirizzando con la mano la sua mazza eretta verso di me come una freccia.
Mi siedo sul letto, lo prendo in mano e inizio un lento movimento su e giù mentre lui si mette comodo con le mani sotto la testa e si gode il mio lavoretto.
Adoro il suo tronco di carne, sentirlo grosso e duro tra le mie mani, ma ancora di più sentirlo muoversi dentro di me, non resisto alla tentazione, chino la testa e lo prendo in bocca.
Lo lecco e lo succhio, gli massaggio dolcemente le palle e non ci vuole molto a che inizia ad ansimare, si alza in piedi, mi fa mettere in ginocchio davanti a lui a bocca aperta e lingua fuori, con una mano mi prende la testa e con l’altra continua a masturbarsi finche sento il suo caldo latte inondarmi la bocca con diversi schizzi abbondanti.
Quando finisce lo sbatte un paio di volte sulla lingua, chiudo le labbra sulla sua grossa cappella e lo pulisco con la lingua, lui con la mano mi tira la testa verso il suo bacino e lo fa entrare e uscire per un po’ dalla cappella fino a metà, poi, quando inizia a perdere l’erezione esce.
Vado in bagno a sciacquarmi un po’ la bocca e lui si infila sotto la doccia.
Mi dice di aspettarlo in cucina e, se ho voglia, di prendere da bere dal frigo senza fare complimenti.
Quando esce dal bagno mi raggiunge, rimane nudo e si siede sul divano affianco a me, senza chiede e fare complimenti mi spoglio anch’io, fa caldo, si sta più comodi e intanto so che non serviranno i vestiti.
Beviamo e parliamo del più e del meno, lascio passare un po’ di tempo, poi con la mano inizio ad esplorare se la pausa è sufficiente e si può iniziare a fare qualcosa.
Sempre parlando inizio ad accarezzargli la coscia, apre le gambe come per invitarmi e scendo a massaggiargli le palle, risalgo sfiorandogli con un dito tutta la mazza, la prendo in mano e la scappello delicatamente.
È ancora a riposo però risulta comunque grosso, mentre io ho già un’erezione da paura.
Decido di alzare la posta e mi avvicino con la bocca, percorro con la lingua tutta l’asta e la cappella, su e giù, davanti e dietro, senza tralasciare neanche un centimetro.
Apro la bocca e lo prendo tutto dentro, è strano sentirlo molle ma già inizia a crescere ed indurirsi e sentire che fa così tra le labbra è una sensazione bellissima.
Il pompino è lento e delicato, voglio godermelo e voglio che lui se lo goda ugualmente.
Su e giù, mano, lingua e bocca, palle, asta e cappella, non tralascio niente.
Ormai ha già ripreso vigore completamente, mi alzo e mi siedo sopra di lui, tengo il suo cazzo in mezzo alle mie chiappe e mi muovo per eccitarlo di più.
Mi prende per i fianchi e anche lui si muove, lo strofinamento contro il mio ano mi fa godere da paura.
Mi alza, mi mette a 90° davanti e lui, tuffa la faccia in mezzo alle mie chiappe e inizia a leccarmi il buchetto ancora chiuso e stretto, lo sento bagnato, sento la lingua che cerca di insinuarsi dentro, sento i suoi colpetti, l’eccitazione fa si che il buco inizi ad ammorbidirsi, cedere e lasciare che la lingua entri.
Dentro un dito, poi due, poi si allontana e sento qualcosa di fresco che si appoggia, giro la testa e vedo che sta puntando la bottiglietta di birra vuota.
Non mi piace questa cosa fredda e inanimata, però stiamo al gioco, potrebbe essere divertente ed eccitante.
La sento che entra, poi esce, rientra, riesce, un centimetro per volta la fa entrare sempre di più, arriva alla fine del collo della bottiglia, spinge ma più di così non entra, lo sbalzo di dimensione è notevole ed è troppo grossa.
Continua a giocare in questo modo, credo che gli piaccia e lo ecciti vedere attraverso la bottiglia trasparente come il buco si allarga, a volte la toglie completamente, il buco rimane aperto e la riinfila.
Bene, ormai il culo è pronto, credo che sia il momento di far entrare qualcosa di caldo e vivo.
Mi giro, mi inginocchio e riprendo un po’ con la bocca, mi porge un preservativo (ma dove cavolo li tiene, ne ha sempre uno a portata di mano), lo apro e lo srotolo completamente lungo tutta l’asta.
Faccio per sedermi a cavalcioni su di lui ma si alza e mi invita ad andare nel letto per stare più comodi.
Andiamo, io davanti e lui dietro, d’improvviso mi ferma e blocca contro lo stipite della porta, si appoggia col petto nella mia schiena, con una mano mi alza la gamba destra e con l’altra punta il cazzo in mezzo alle mie chiappe.
Vedo che ha qualche difficoltà, inarco la schiena, alzo il culo e lo porto verso di lui, sento la cappella sul buco, spinge, a fatica lo sento entrare ma scivola subito fuori, riprova ma niente, è troppo alto e io troppo basso per quella posizione.
Prende anche l’altra gamba e mi solleva di peso, rimango come seduto a gambe aperte sulle sue braccia, lui poggiato con la schiena al muro, allungo la mano davanti, prendo in mano il suo bastone e lo indirizzo sulla via giusta, poco per volta mi fa scendere, adesso lo sento che entra senza fatica nel buco già dilatato dalla bottiglia, mi alza e mi abbassa, spinge ma non riesce ad entrare fino in fondo.
Perché queste posizioni scomode? Vuole mostrarmi la sua forza? Usarmi come un suo giocattolo? Farmi vedere che può fare quello che vuole con me?
La verità penso che veda troppi film porno, ma nella realtà certe cose non sono così semplici come sembrano.
Si rende conto anche lui, sempre tenendomi a peso e senza tirarlo fuori, cammina un paio di metri e si siede nel letto.
Adesso si, entra fino in fondo, mi abbraccia, tiene spinto il mio corpo verso di se e si muove col bacino.
Sento come si muove e pulsa rimanendo completamente dentro fino alle palle, il buco si è adattato alle sue dimensioni e sento i muscoli morbidi e rilassati attorno al suo cazzo duro.
Si sdraia, io mi sdraio sopra di lui di schiena, ci muoviamo in simultanea.
Ci giriamo di lato, tengo una gamba piegata, a mano piena prende una mia chiappa e l’allarga, i suoi colpi contro il mio culo, esce completamente per poi rientrare e spingere fino in fondo.
Cambiamo ancora, lui sdraiato e io a cavalcioni sopra di lui, mi accarezzo il culo e il buco che sento bello aperto, prendo il suo cazzo, lo punto, infilo 2 dita e scendo impalandomi fino in fondo.
Ho dentro due dita mie e il suo cazzo che si muove pero non sento dolore, solo piacere fisico e mentale, anzi, con l’aggiunta del tatto il piacere si amplifica molto di più.
Mi allarga le chiappe e mi sculaccia, da dei colpi che mi sembra di sentire quasi nello stomaco, il mio cazzo che sfrega contro la sua pancia, vorrei esplodere ma cerco di trattenermi.
Fortunatamente cambiamo nuovamente posizione, altrimenti non avrei più resistito e gli sarei venuto sulla pancia.
Classico a pecorina, semplice ma sempre una delle migliori.
Entra, lo tiene spinto fino in fondo, si muove ma esce solo di pochi centimetri per poi spingerlo ancora dentro.
Allungo la mano per toccare, è talmente dentro che le 4 palle che tocco sembrano tutte mie.
Spinge con forza fino a farmi sdraiare e lui quasi seduto su di me che mi apre le chiappe con le mani mi sodomizza.
Mi muove con i suoi colpi, il mio cazzo sfrega sulle lenzuola, inizio a gemere, vengo e sento la pancia calda del mio sperma.
Come vengo, il mio ano si stringe a spasmi, lo eccita, lo sento gemere, esce, si toglie il preservativo, continua a muoversi strofinandomelo in mezzo alle chiappe e viene abbondantemente sulla mia schiena.
Rimaniamo un attimo così, poi si alza e mi lascia libero, mi giro e immediatamente vado a pulirglielo con la bocca, almeno voglio sentire il suo sapore dato che mi ha negato il piacere di esplodermi in bocca.
Sono pieno nella pancia e nella schiena, chiedo il permesso e vado a farmi una doccia.
Mi lavo, mi vesto e guardo il cellulare per vedere l’ora.
Ho un messaggio, è il mio amico barista che mi ha scritto da più di un’ora.
Mi chiede se sono libero e se voglio passare da lui a salutarlo.
Per me va bene, è di passaggio sulla strada rientrando a casa, gli rispondo che mi sono appena liberato, che se vuole posso passare.
Mi risponde subito che va bene e mi aspetta.
Saluto lo chef, gli dico che mi hanno mandato un messaggio e ho un impegno improvviso e scappo.
Quando arrivo di fronte a dove lavora il mio amico gli scrivo e mi risponde che mi raggiunge fuori.
Arriva, ci salutiamo e mi invita ad entrare con lui dalla porta di servizio posteriore.
Mentre camminiamo mi spiega che la stagione estiva sta per terminare e che gran parte del personale ha già terminato il contratto ed è andata via, meglio per lui così ha una camera riservata tutta per lui.
Entriamo e ci dirigiamo verso la sua stanza, gli alloggi sono quasi tutti deserti perché i pochi che sono rimasti stanno lavorando.
È una camera semplice con bagno, 2 letti singoli che lui ha unito per stare più comodo, un armadio, una scrivania, però ha anche il frigobar e la macchinetta del caffè.
Mi chiede se può offrirmi qualcosa e accetto volentieri un caffè.
Ci sediamo sul letto e mi racconta che anche lui sta per terminare, se ci fosse ancora lavoro lo rinnoverebbero anche per settembre, però non sa.
Gli chiedo se la stanza è abbastanza riservata, mi risponde che dipende dagli orari, “adesso?” “adesso si”
Visto che lo chef mi aveva lasciato a bocca asciutta, ne approfitto subito e gli metto la mano sul pacco, non si tira indietro e accetta volentieri, quindi vado avanti.
Infilo la mano sotto i pantaloncini, lo prendo in mano, lo tiro fuori e inizio a masturbalo lentamente.
Inizia a crescere e diventare duro, mi inchino, lo bacio, lo lecco e lo prendo in bocca.
Qualche minuto poi ci alziamo e ci spogliamo rapidamente, si sdraia sul letto e io a quattro zampe affianco a lui.
Riprendo il gustoso pompino mentre lui mi accarezza il culo, lo schiaffeggia, lo palpeggia, si inumidisce un il pollice con la saliva e lo infila dentro.
Si ferma una attimo e mi dice:
“ah… ma è già bello largo, come mai, cosa stavi facendo prima di venire qua?”
Gli sorrido e gli rispondo che non è l’unico a cui piace il mio culo e ne approfitta .
Dalla faccia sembra un po’ infastidito, però continua.
Riprendiamo i nostri ruoli, mi prende le chiappe con entrambe le mani, le allarga, infila entrambi i pollici e tira verso l’esterno allargando il buco.
Lo vedo strano, diverso, forse si è infastidito veramente per la mia risposta, però non sono cose che gli riguardano, questo è un gioco, qualche momento di evasione e divertimento.
Si alza, si mette dietro di me, sento la sua cappella sul mio ano e mi tolgo rapidamente.
Lo guardo e gli ricordo che ci sono determinate regole, sicurezza e protezione prima di tutto.
Va a prendere un preservativo, se lo infila, si riposiziona dietro di me, mi allarga le chiappe con forza, sento la pelle tirata, lo punta, infila lentamente la cappella, poi con un colpo secco lo infila tutto fino in fondo che le sue palle sbattono forte con le mie e mi fanno male.
Faccio un grido soffocato, mi ha fatto un po’ male anche all’intestino, sopporto mentre lui inizia a scoparmi con forza, piano piano il dolore passa, mi abituo e inizio a godermela anch’io.
“l’altro tuo amico ti scopa così?”
Ma allora se le cerca? Adesso lo faccio arrabbiare
Gli rispondo che “l’altro mio amico” ha più esperienza ed è più grande di lui, e non solo di età.
I colpi si fanno più violenti e veloci, esce, infila due dita di una mano e due dita dell’altra e cerca di allargare più che può, però senza esagerare perché sa anche lui che potrebbe farmi male.
Fa scivolare il pollice nel solco tra le chiappe, lo infila e subito dopo riinfila anche il cazzo senza togliere il dito.
Con l’altra mano mi spinge la testa sul letto, mi fa mettere le braccia dietro la schiena e mi blocca per i polsi con una sola mano.
È incazzato e geloso, mi sta scopando come un animale senza rispetto, mi chiama puttana e con altri appellativi.
Normalmente non gradisco situazioni di questo tipo, sono una persona più tranquilla, però con lui si è instaurata una certa confidenza è il rapporto si è convertito così.
Non accenna a smettere o per lo meno a rallentare, sento già il buco arrossato, i muscoli dell’ano non hanno più forza e quando esce rimane aperto come una galleria.
Esce, toglie il preservativo, mi fa inginocchiare davanti a lui e dice che mi vuole riempire la faccia come una puttana.
Schizza in bocca, su tutta la faccia, anche un po’ nei capelli, lo sento colare nelle guance, sfrega il suo cazzo su tutto il viso per poi infilarlo in bocca.
Lo lecco, lo succhio e lo pulisco tutto.
Vado in bagno a lavarmi e ricompormi, esco, lo guardo e finalmente non sembra più arrabbiato, anzi, lo vedo molto soddisfatto.
“visto che non ne hai mai abbastanza, potresti organizzare un trio col tuo amico, magari in due ti soddisfiamo”
Non so se è possibile, lo chef è molto riservato e non so se sta a questi giochi, però potrei provare a proporglielo.
Gli rispondo che non è vero, che mi soddisfa abbastanza, però vediamo, magari gli faccio un regalo prima della sua partenza.
Mi accompagna all’uscita, ci salutiamo e gli prometto che ci vedremo spesso in questi ultimi suoi giorni qua.
P.S.
Non è che non mi soddisfa, anzi, ogni volta mi lasciano mezzo morto sia lui che l’altro, però c’è sempre una cosa… in quei momenti di forte eccitazione, quando lo tieni in bocca lo vorresti anche dietro, quando ce l’hai dietro lo vorresti anche in bocca, a volte averne due a disposizione sarebbe la cosa migliore.
E la sensazione (già provata) di essere infilzato come uno spiedo in bocca e in culo contemporaneamente, il solo pensiero mi eccita e mi provoca brividi di piacere.
Vedremo se riesco ad organizzare, un regalo più per me che per lui.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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