Racconti Erotici > Gay & Bisex > DON LORENZO .......... LA TROIA DEL POMPINO !!!!!!
Gay & Bisex

DON LORENZO .......... LA TROIA DEL POMPINO !!!!!!


di uric37
21.12.2015    |    2.975    |    4 9.6
"L’incontro è a piazza Macello..."
E’ di oggi la notizia che il Cardinale Tarcisio Bertone avrebbe donato al Bambin Gesù di Roma 150.000 euro. La donazione arriva dopo lo schifo della ristrutturazione del mega attico , abitato dallo stesso cardinale, pagato con i soldi destinati al sopra citato ospedale romano. Insomma una pezza per arginare il vergognoso esproprio avvenuto a danno di bambini ma soprattutto di bambini malati. C’è del marcio sotto il cupolone. Quanto disprezzo per tutti quelli che predicano bene e razzolano male. Quante volte la Chiesa alza la voce contro gli omosessuali e poi tanti gay in gonnella celebrano messe. Questo mi ha portato con la mente a ritroso nel tempo a circa a 5 anni fa. La storia che sto per raccontarvi ha come protagonista proprio un pretino di campagna , un Don Abbondio dei tempi nostri. Non sforzatevi di cercare di scoprire chi è il prete: la storia è veramente accaduta ma per proteggere l’anonimato del parroco i nomi dei personaggi e i paesi sono di pura fantasia. Fatta questa importantissima premessa si va a incominciare il racconto. Come più volte ho detto sono da tempo alla ricerca di un caro amico da rincontrare nel tempo . Questa mia ricerca mi spinse a scrivere un annuncio su un sito d’incontri, nello specifico incontri tra uomini .. Il mio appello: “ CERCO QUALCUNO CHE MI RIFACCIA TORNARE A BATTERE IL CUORE” ebbe un discreto successo. Tra i numerosi che mi contattarono c’era un certo Lorenzo ( nome di pura fantasia) che mi scrisse:” potrai essere anche un cesso ma dovrai essere mio”. Questo piglio deciso, questa imposizione mi colpì talmente tanto che nell’arco di qualche giorno, dopo le dovute presentazioni , decidemmo d’incontrarci. Ah, dimenticavo di dire che per accelerare le pratiche ci eravamo sentiti al cell e tra le tante cose Lorenzo mi aveva detto di essere un prete. Beh parlare di fare sesso con uno che poi ho scoperto essere prete mi creava disagio. Sinceramente non era stato un mio volere cercare un uomo di Chiesa; non mi era mai passato nemmeno per l’anticamera del cervello. Avevo conosciuto un uomo che con veemenza era entrato nella mia vita e solo più tardi mi aveva confidato la cosa. In ogni caso decisi di andare all’incontro, ero curioso di conoscere il tizio. L’incontro è a piazza Macello . Credo che il nome di questa piazza sia dovuto al casino bestiale che impera in quel posto, appunto un “macello”. Arrivato mi guardo intorno e cerco un prete. Per quanto mi sforzo di guardare non vedo nessuno con l’abito talare né con il collarino. Ehhh.. adesso che faccio? Decido di chiamarlo al cell. Sento squillare un telefonino , mi giro e vedo un ragazzo sui 35 anni che con la mano accenna a un saluto. Jeans attillati e una camicia bianca mettono in risalto un bel fisichetto; mai e poi mai avrei capito che quello era il prete. Sono questi gli attimi che odio in un incontro. Il tempo in cui si cerca di capire se il tizio ti piace e soprattutto se tu piaci a lui. Appena vicini mi saluta stringendomi la mano e dandomi due baci sulle guance. Nel fare questo mi bisbiglia all’orecchio: BEHEHEHE, BEHEHEHE, BEHEHE. ..mi sto preparando per una bella pecorina, aggiunge. Beh era andata : il parroco belando, belando , voleva essere inculato come una pecorella. Andiamo a casa , mi dice e mi prende a braccetto portandomi verso la sua macchina. Si va per una stradina costeggiata da ambi i lati da boschi della verde Irpinia. Dopo circa 30 minuti siamo a Chiavami, ridente paesino della provincia avellinese e Lorenzo mi porta alla casa canonica. Appena dentro casa andiamo direttamente nella camera da letto, dove con mia grossa meraviglia trovo un letto matrimoniale con un copriletto rosso. Il mio stupore non era di certo per il copriletto rosso, ma mi chiedevo come mai un prete avesse un letto matrimoniale. Mah,un mistero . Appena in camera mi abbraccia e incomincia a baciarmi. Lunghi baci appassionati e slinguazzamenti si susseguono per alcuni minuti. Poi incomincio a spogliarlo, una frazione di secondi e siamo nudi sdraiati sul letto. Era estate e don lorenzo era da poco tornato dal mare e sfoggiava una bella abbronzatura. Noto nessun segno di costume, nemmeno mezza chiappa bianca , ma essendo una persona discreta non faccio domande. Era evidente che il tizio prendeva il sole integrale: troppo moderno sto prete. Intanto afferro la sua testa e la spingo verso il mio cazzo mentre lui spalancando la bocca lo avvolge in un caldo piacere. Lo vedo andare su è giù con il capo, quasi ad ingoiare cazzo e palle . Un gran bel gioco di bocca, mentre io con il dito gli stantuffo il buchetto e lui mugola come una troia in calore. Tutto mi faceva pensare a una grande scopata. I tempi erano ormai maturi, metto il preservativo , un po’ di vasellina a lubrificare il suo buco e decido di entrare. Appoggio il cazzo sul buco e vado per spingerlo dentro e lo sento urlare dal dolore: FERMATI , FERMATI, SONO VERGINE! Santa pazienza! Mi fermo. Sono dentro di lui con il cazzo e sopra al suo corpo. E’ questa la posizione che mi piace: lui sdraiato a pancia in giù e io sopra a stantuffare. Mi piace sentire ogni vibrazione del suo corpo.. Mi piace tenerlo sotto e domarlo. Vado per ricominciare, piano, piano e lo risento gridare dal dolore. Esco. Con le dita prendo un bel po’ di vasellina, e la infila nel suo culo. Penso : ora sia ben lubrificato. Riprovo ad entrare. Non do nemmeno sette , otto colpi e mi riferma. A questo punto, decido di uscire, tolgo il preservativo, lo afferro dalla testa e spingo la sua faccia sul mio cazzo. Lui pronto lo accoglie nella sua bocca e incomincia un lento lavoro di testa; su e giù, su e giù. Beh sarà una frana con il culo ma una grande troia di bocca. Gli faccio appoggiare la testa sul letto con la faccia rivolta verso il soffitto e decido di scopargli la bocca . Non è la stessa cosa di un bel culo, piccolo, sodo ma comunque era piacevole. Ora Lorenzo non dice una parola. Forse perché non può parlare o forse perché la cosa piace anche a lui. Me lo scopo e senza chiedergli niente gli vengo in bocca. Fino all’ultima goccia non esco e continuo a stantuffare anche dopo per alcuni minuti. Alla fine lo tiro fuori e sto per dargli un fazzolettino per fargli sputare la mia sborra e lui mi dice:” ma sei matto, perché sprecare tanto ben di Dio. Ho ingoiato tutto , ottimo sapore, sai di dolce”. Hai capito a don Lorenzo, gli dico io e lui mi risponde: sono la troia del pompino. Aveva proprio ragione, era proprio una grandissima troia, ma questo è un ‘altra storia che vi narrerò in un nuovo racconto … TO BE CONTINUE!!!...forse.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per DON LORENZO .......... LA TROIA DEL POMPINO !!!!!!:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni