Prime Esperienze
LA MIA PRIMA VOLTA CON UN UOMO

16.12.2015 |
2.784 |
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"Quando capisco che è il momento giusto e chissà quando un'occasione come quella mi sarebbe capitata, mi sono detto: O MO O MAI PIU'..."
Ho deciso di raccontare la mia prima volta, avvenuta non tantissimo tempo fa anche se ora ho 50 anni . Da sempre sono stato legato a donne, ma sin da piccolo mi sono reso conto di essere attratto anche dagli uomini. Me ne sono reso conto quando ancora 12enne si fece una di quelle stupide sfide tra ragazzini. Cose insomma che si fanno solo a quella età, dovute al fascino del proibito. La cosa strana è che questa sfida la si fece a scuola e per giunta durante la lezione di italiano. Marco, quello che tra noi è stato sempre il più intraprendente, tutto ad un tratto propose: Ragazzi si fa a chi ha più peli sul cazzo? E mentre lo diceva passò all'azione. Abbassò la cerniera dei pantaloni, spostò lo slip ed ecco uscire fuori una peluria che proprio peli non si poteva chiamare, Beh a quella vista io ho sentito qualcosa di piacevole e mi sono eccitato. E' stato in quel preciso momento che le cose sono cambiate e ho incominciato a vedere questo mio amico in modo diverso. Non vi nego che per gli anni avvenire ne sono stato anche innamorato. Avrei voluto baciare quelle bellissime labbra carnose, abbracciarlo, ma la paura di essere scoperto omosessuale mi frenava. Allora erano altri tempi, anche se ancora oggi la vita del gay non è che sia una passeggiata. Ma allora era il tempo del " vizietto". Era il tempo in cui il cinema italiano presentava un gay su tacchi a spillo, con il boa di struzzo e in camicia da notte rosa. Diciamocelo pure: il cinema italiano tanto bene alla causa gay non ha fatto. Anzi ha contribuito alla formazione nel'immaginario collettivo, di una figura sculettante in cerca di cazzi sempre ed ovunque. Quello che si continua ad ignorare è che il 10 % viene al mondo così: proprio così come a tanti non piace. Non è una scelta, o una forma deviata d ricerca di sesso. Io personalmente non ho scelto un bel niente: SE SOLO AVESSI AVUTO LA POSSIBILITA' AVREI SCELTO LA VITA PIU' FACILE: ESSERE ETERO. Passano gli anni, cambiano gli amici, altri innamoramenti, ma mai che avessi azzardato un piccolo approccio; niente di niente. Si arriva agli anni dell'università, forse i più difficili. Una esplosione di ormoni difficile da tenere a freni quando ti trovi a dividere la camera con un bellissimo calabrese. Alzarsi la mattina, vederlo nudo mentre va in doccia e far finta che tutta quella meraviglia non ti interessava. Quante volte mi sono trovato ad annusare i suoi slip appena tolti ancora intrisi di odore e calore del suo corpo. Credo però che lui si sia accorto di qualcosa, perchè una volta mi fece una strana proposta . Io non capendo dove volessi arrivare, ho pensato che fosse un modo per farmi uscire allo scoperto e ho lasciato cadere, in una grossa risata. l'invito : " tu mi fai il culo a me e io a te". Non ho mai capito perchè mi avesse detto questo, anche se spesso di notte lo sentivo masturbarsi nel suo letto a tre metri da me.Tanti anni passati a nascondere la mia sessualità, prima di arrivare a quel fatidico giorno. Quando sento suonare il campanello della mia casa, allora vivevo da solo a Salerno. Mi ero trasferito da quando ero andato all'università e poi ho continuato a viverci. Avevo diversi amici e in particolare Stefano, un uomo sposato e con figli. Io frequentavo la sua casa con la mia ragazza e mai e poi mai avrei immaginato che potesse succedere qualcosa con lui. Sento suonare il campanello, come stavo dicendo, vado ad aprire ed è Stefano.Sa che sono da solo ed entra. Gli offro un caffè, mentre siamo in cucina ed è a quel punto che lui mette la sua mano sul mio cazzo. Io sorpreso dall'inaspettato gesto sono imbarazzatissimo, ma solo per una frazione di secondi. Quando capisco che è il momento giusto e chissà quando un'occasione come quella mi sarebbe capitata, mi sono detto: O MO O MAI PIU'.E a quelle parole ho lasciato fare tutto a lui. Stefano si abbassa, si mette in ginocchio, apre la patta dei miei pantaloni e sottovoce cerca di tranquillizzarmi: "vedrai sarò bravissimo " e prende nella sua bocca il mio cazzo. Che goduria quel caldo piacere, mentre va su e giù con la testa. Io che da sempre avevo avuto voglia di un culo maschile infilo la mano nei suoi slip e vado in cerca del buco. Appena trovato infilo dentro con forza il dito indice e lui lancia un grido di dolore. A quel punto lo faccio alzare gli abbasso i pantaloni e slip, lo sbatto contro una parete e lo penetro con forza. A ogni affondo del mio cazzo nel suo culo lo sento ansimare e non capisco se di piacere o di dolore. Ma non me ne curo e da grandissimo egoista continuo a sbatterlo pensando solo al mio piacere , fin a quando gli vengo dentro. A quel punto ero convintissimo che Stefano mi avrebbe mandato a fanculo e invece mi dice: "cazzo sei un toro lo dobbiamo rifare! " E così fu. lo abbiamo fatto di nascosto due volte a settimana per quasi due anni, provando di tutto. Arrivando alla conclusione che non c'è niente di più bello del sesso fatto tra due uomini !!!i
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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