Gay & Bisex
“Come farà a entrarci?”
di espiguet
24.06.2024 |
13.063 |
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"Io ti sono venuto di fianco e, con la faccia ancora grondante, ti ho rimesso la lingua in bocca e mi sono segato fino a sborrarti sul petto..."
Sai bene come è cominciata fra di noi: in modo abbastanza standard. Abbiamo cominciato a chattare, come con decine di altre persone, incuriositi dal profilo dell’altro. Ma piano piano le cose sono andate come va abbastanza raramente: di chat in chat e di foto in foto abbiamo scoperto un’intesa mentale incredibile, tanto che, come ci siamo scritti un po’ di volte, ognuno di noi sembrava progettato per arrapare l’altro. Più o meno coetanei, entrambi bisex, entrambi impegnati con una donna, entrambi interessati a incontrare altri uomini nella più totale riservatezza. E un’intesa sessuale travolgente, almeno a parole. Siamo andati avanti a chattare abbastanza a lungo, ma ogni volta che stavamo per combinare di vederci succedeva qualcosa che ci impediva di farlo. Sicuramente vivere a 80 km di distanza non aiutava. Ma abbiamo perseverato, e finalmente il giorno dell’incontro è arrivato. Ci siamo liberati dal lavoro, ho preso la macchina e, con la classica fibrillazione pre-incontro, sono venuto a trovarti.
Ci siamo dati appuntamento davanti a casa tua e, quando ti ho visto arrivare, ho capito che era davvero valsa la pena fare tutta quella strada. Eri figo come in foto, anche più alto di come ti avevo immaginato, e avevi uno sguardo che non lasciava niente all’immaginazione. Ci siamo sorrisi, ci siamo dati la mano e siamo entrati in casa. Peccato che sia al pian terreno: sai bene quanto avessi fantasticato di metterti la lingua in bocca in ascensore. Ma è stato solo un rimandare: siamo entrati, hai chiuso la porta e le nostre bocche si sono buttate l’una sull’altra. Cazzo come ci siamo baciati! La tua lingua esplorava la mia bocca, mentre il fiato si faceva sempre più corto e la voglia diventava travolgente.
Sempre baciandoci, abbiamo cominciato a spogliarci a vicenda, fino a quando mi sono trovato nudo e tu ti sei trovato in boxer. Col cazzo durissimo, ho staccato la mia bocca dalla tua e ho cominciato a baciarti il collo e le orecchie. Sono sceso sui capezzoli e li ho leccati, baciati e mordicchiati strappandoti un gemito. Poi mi sono inginocchiato e ho cominciato a baciarti e mordicchiarti il cazzo attraverso i boxer. Sapevo bene che ce l’hai enorme, ma mentre ci passavo la lingua e la bocca sopra mi chiedevo: “come fará mai a entrare nel mio culo questo meraviglioso gigante?”.
Mi hai fermato e ti sei tolto i boxer. Cazzo, mai visto niente di così enorme dal vivo. Lungo, largo, grosso, venoso, con una cappella gigantesca. Ho pensato che nelle foto sembrava grosso, ma che dal vivo era totalmente fuori misura! In un misto di arrapamento e timore ho cominciato a passare la lingua sulle palle e poi pian piano solo salito lungo l’asta. È così lunga che ci ho messo una vita! Tu ansimando hai guidato la mia testa sulla cappella. Ho cominciato a passarci la lingua e ti ho strappato un altro gemito. Poi finalmente ho cominciato a succhiarlo. Mi riempiva la bocca come nessun cazzo prima e dopo il tuo ha mai fatto. Sempre spompinandoti, ho cominciato ad ansimare e a segarmi, in ginocchio di fronte al cazzo più spettacolare della mia vita. Siamo andati avanti per un po’ fino a quando mi hai fatto sdraiare sul lettone e me lo hai preso in bocca tu. Me lo hai succhiato divinamente, poi sei sceso alle palle e me le hai leccate con la tua lingua larga e morbida. Ho alzato le gambe e la tua lingua si è fiondata sul mio buchetto e me lo ha scopato fino a farmi ansimare e gemere mentre mi segavi. Ma la cosa non mi bastava. Ci siamo messi a 69, con me sopra e te sotto, e mi hai leccato il culo mentre riprendevo in bocca quel cazzo increeibile. Poi sono sceso a leccarti il culo e, mentre lo facevo, hai sostituito la tua lingua con un dito e poi con due. Hai cominciato ad aprirmi il buchetto e la voglia di farmi scopare si è fatta dilagante. Te l’ho ripreso in bocca e ti ho fatto lo stesso, anche se so che lì dietro sei praticamente vergine. Ma a sentire quanto il tuo cazzo è diventato ancora più grosso e duro nella mia bocca la cosa non deve esserti dispiaciuta. Sentivo che i tuoi gemiti aumentavano e non volevo certo che finisse così.
Ho fatto uscire il tuo cazzone dalla mia bocca e ti ho sussurrato: adesso scopami, ma fai molto piano, almeno all’inizio. Hai preso il gel e mi hai lubrificato il buchetto, molto a fondo, mentre ti succhiavo ancora un po’ quella meraviglia. Mi hai passato un preservativo e te l’ho infilato. Mi sono sdraiato di schiena, ti ho messo le gambe sulle spalle e hai cominciato a farlo entrare nel mio culo, piano piano, centimetro dopo centimetro. La mia lingua ha cercato la tua e abbiamo ricominciato a baciarci, scambiandoci i sapori che avevamo appena sentito. Con le dita hai cercato i miei capezzoli e hai cominciato a stuzzicarli: sapevi bene del misterioso collegamento che hanno col mio buchetto, per cui se li stimoli la voglia di farmi scopare mi travolge. Piano, piano, piano, piano sei arrivato in fondo. Non ci potevo credere. Avevo appena preso il cazzo più grosso della mia vita e non avevo sofferto nemmeno un po’.
Sei stato un po’ fermo col tuo cazzo tutto dentro di me, con le le tue dita che stuzzicavano i miei capezzoli e la mia lingua nella tua bocca. L’ho tolta per un attimo e ti ho detto: adesso sbattimi. Hai cominciato a muoverti, molto lentamente e molto in profondità, strappandomi un gemito a ogni affondo. Mai goduto cosí nella vita. Mai. Sai bene quanto duro mi rimane il cazzo quando lo prendo. Ho cominciato a segarmi, ma poi ho smesso: godevo troppo e non volevo che finisse. Per tenere le mie e le tue mani lontane dal mio cazzo, abbiamo cambiato posizione, mi sono sdraiato di pancia con te sopra e mi hai scopato in quella posizione, con me che giravo la testa per continuare a baciarti mentre mi inculavi. Poi ho sollevato il culo e mi hai scopato a pecora mentre mordevo il cuscino per non fare troppo rumore. Mi hai scopato sempre più forte, fino a quando mi hai sussurrato che stavi per venire. Ti ho fatto uscire, ti ho tolto il preservativo e ho ripreso in bocca il tuo cazzo senza uguali, fino a quando le tue gambe hanno cominciato a tremare e mi hai annaffiato la faccia di sborra calda e cremosa. Ansimando, ti sei lasciato cadere di schiena sul letto. Io ti sono venuto di fianco e, con la faccia ancora grondante, ti ho rimesso la lingua in bocca e mi sono segato fino a sborrarti sul petto. Poi, ancora ansimando, mi sono buttato a fianco a te e ti ho detto: "lo sai che noi scoperemo di nuovo, vero?". Tu mi hai sorriso e hai assentito. E infatti questa è stata solo la nostra prima volta.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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