Gay & Bisex
Il mio primo pompino
di espiguet
12.06.2016 |
31.434 |
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"A casa, a segarmi ripensando a quello che era appena successo..."
Ho fatto il mio primo pompino quando facevo il primo anno di università. Fino ad allora avevo fatto sesso (quasi) solo con ragazze, ma avevo chiarissimo in testa di essere bisex, e che le ragazze non mi sarebbero bastate. E l'idea mi era stata confermata da un pompino che mi aveva fatto uno sconosciuto in un viaggio in treno... storia che magari vi racconto la prossima volta, se volete. E infatti mi capitava molto spesso che quando la ragazza di turno mi succhiava il cazzo mi eccitavo all'idea di essere io a spompinare un ragazzo... ma non mi era mai capitata l'occasione giusta. Questo fino al primo anno di università. Trasferirmi dal paese in cui sono nato in una grande città mi aveva aperto una serie di possibilità di incontro con maschi fino ad allora assolutamente impensabile. Internet era ancora di là da venire, e per un provinciale come me il primo giro nei bagni dell'università era stata una scoperta... decine di annunci di ragazzi che cercavano ragazzi scritti sui muri e sulle porte. Sembrava esserci solo l'imbarazzo della scelta, e mi ricordo molte seghe fatte immaginando un incontro come quelli su cui fantasticavo leggendo quelle scritte.
Un giorno avevo un'ora buca fra una lezione e quella successiva, ero arrapatissimo e ho deciso di esplorare i bagni più affollati del primo piano. Su quel piano ce n'erano due, e a entrambi si arrivava superando una porta e salendo una scala. In tutti e due in cima c'erano 4-5 orinatoi. In quelli più affollati c'era anche una decina di porte che davano ai cubicoli, mentre in quelli meno affollati ce n'erano solo tre. Salgo e vedo un po' di movimento. Gente che entra ed esce dai cubicoli, gente agli orinatoi, gente che si lava le mani. Vado agli orinatoi e incrocio un ragazzo molto carino, sui 20 anni, con pantaloni mimetici che fanno uno strano mix con la sua faccia carina e dolce. Ci scambiamo uno sguardo veloce e basta. Faccio finta di fare quello che si dovrebbe fare in un bagno, mi lavo le mani, scendo e, non so bene come, ho un'intuizione geniale. Mi apposto davanti alla porta e aspetto di vedere che cosa succede. Passano i minuti e la gente che era sopra scende... ma non il ragazzo con cui ci eravamo guardati. Ok, ero imbranato, ma non al punto da non capire che forse stava succedendo qualcosa di promettente.
Col cuore in gola, risalgo le scale e lo vedo agli orinatoi. C'era molta gente che andava e veniva, ma lo riguardo e lui riguarda me. Dopo il gioco di sguardi, scendo e mi apposto di nuovo davanti alla porta. Questa volta passano pochi istanti e scende anche lui! Lo guardo fisso negli occhi e mi incammino nel corridoio che porta ai bagni gemelli, quelli più piccoli e meno affollati. Cammino e mi giro ripetutamente per guardarlo... lui cammina e mi guarda. Salgo le scale col cuore che pompa a mille, arrivo a un orinatoio e mi apro i pantaloni, col cazzo che mi esplode dall'eccitazione. Pochi secondi e lui è nell'orinatoio a fianco. Lo guardo e lui mi guarda. Mi richiudo i pantaloni e vado verso la prima porta chiusa. Lui mi guarda e fa: no, restiamo qui. Ok, tanto se fosse entrato qualcuno lo avremmo sentito salire le scale. Eccitato ed emozionato, gli metto la mano sul pacco e lo sento bello duro. Gli apro i pantaloni, mi inginocchio e comincio a leccarglielo e a succhiarglielo, facendogli quel che mi faceva impazzire quando erano le ragazze a spompinare me. Cazzo, era una sensazione meravigliosa... e non immaginavo che il cazzo fosse nello stesso tempo così duro e così soffice. Aveva una consistenza e un sapore meravigliosi, ed era fantastico succhiarglielo e intanto segarlo. Pochi secondi e mi chiede di fermarmi: era così arrapato che stava per venire. Allora mi apre lui i pantaloni ed è lui a prendermelo in bocca. Lo succhia divinamente, e lo prende tutto in gola... Non era il primo pompino che mi faceva un maschio, ma era la mia prima gola profonda. Andiamo avanti scambiandoci i ruoli tre o quattro volte, fino a quando non resistiamo più. Ci alziamo, ci mettiamo uno a fianco all'altro, e io sego lui di sinistro e me di destro fino a quando veniamo. Al quel punto mi sorride, mi dà la mano e mi dice: "Piacere, Luca". Io rispondo, "Piacere, Marco" e corro via... a casa, a segarmi ripensando a quello che era appena successo.
E' stato un incontro molto "basic", lo so... ma credetemi, è stato molto, molto eccitante! E credo che risalga ad allora la mia grande attrazione per la fase di studio e di caccia... Quel che viene dopo è ovviamente meraviglioso, ma è stato allora che ho scoperto quanto può essere intrigante e arrapante quel che succede prima, quando si impersona, nello stesso tempo, il ruolo del predatore e della preda ;)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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