Gay & Bisex
Casablanca
di Arca60
13.04.2024 |
227 |
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"Mohamed che mi sta fottendo con un impeto incredibile, esce ed entra che è un godimento infinito, e nel contempo mi prendo il cazzo in mano ed inizia e..."
Ormai si era fatto buio ed io dovevo tornare verso il mio riad a Casablanca, e dovevo passare nella zona della medina ed avrei dovuto fare una ventina di minuti a piedi prima di arrivare a destinazione, passando per le viuzze della città vecchia.Avevo fissato di cenare con degli amici ma non avevo fatto mente locale che con la notte non era molto salutare rientrare da solo a casa, anche perchè si potevano fare brutti incontri.
Neanche a farlo apposta passo da una stradina stretta che incrocio un uomo sulla quarantina che mi saluta e che mi dice qualcosa in arabo, un saluto con un sorriso che era più un ghigno che altro, fra l'altro era lo stesso tipo che avevo incrociato già altre volte di giorno e che ogni volta mi salutava, ma in Marocco ti salutano tutti soprattutto se sei straniero e ti vedono spaesato (in più sono anche un bel ragazzo di venticinque anni per cui incontro anche la simpatia altrui).
Faccio finta di niente e proseguo ma il tipo che si era fermato torna indietro e mi segue dicendomi cose che non capisco, ma nonostante questo cerco di essere gentile con il mio francese un po' incerto ma comunque comprensibile, dicendogli che non avevo bisogno di niente e che dovevo andare a casa.
Ma il tipo non ne voleva sapere, e continuava a dire cose nella sua lingua, poi con un francese approssimativo mi dice che vuole invitarmi a bere qualcosa a casa sua, e con una certa insistenza anche, e che la sua casa era proprio vicina a dove eravamo.
L'ospitalità in questi paesi è probabilmente la cosa più importante, ed io per non essere scortese, e dopo aver provato a sganciarmi, accetto di prendere un the alla menta che è la bevanda che trovi ovunque in Marocco.
Continua a dirmi cose in arabo mischiato ad un francese di cui comprendo solo poche parole (mi dice che si chiama Mohamed), ed io cerco di assecondarlo quando arriviamo davanti alla porta di casa sua: effettivamente era molto vicina e mi fa strada ed entro all'interno.
Una salottino con cucina e divani in stile arabo con la tv ed un arredamento abbastanza modesto ma dignitoso, e mi chiede di accomodarmi che mi fai un fantastico the alla menta....e mentre mi dice queste cose, di cui intuisco il senso, inizia a toccarsi il pacco con una certa insistenza.
La casa non è molto grande, c'è una scala che va al primo piano dove penso ci siano le camere e sento anche dei rumori, in casa c'è qualcuno, e se da una parte mi sento più tranquillo dall'altro la curiosità di sapere chi c'è; una curiosità che viene subito esaudita perchè dopo pochi minuti ecco che scende un uomo sulla trentina, che capisco essere il fratello di Mohamed e che si chiama Omar, ed è un gran bel tipo, alto e muscoloso, con una carnagione tipica color caffellatte che mi piace moltissimo.
I due fratelli si parlano in arabo mentre il the è quasi pronto e lo servono al tavolo fra i divani, ed io chiaramente ringrazio e cerco di dire quanto sono contento della mia vacanza in Marocco e che mi piace l'ospitalità della gente del posto.
Si siedono accanto a me, uno a destra ed uno a sinistra, accorciando gradualmente le distanze e facendosi sempre più vicini, tanto che percepisco perfettamente gli odori della pelle tanto mi sono vicini.
Mi sento in imbarazzo, il cuore mi batte all'impazzata, non so come comportarmi e soprattutto non sono mai stato con due persone assieme, anche se le mie storielle da bisex con maschi le ho avute, non moltissime per la verità e quasi sempre da attivo, mentre ho sempre trovato tante ragazze da scopare che mi facevano il filo (non per vantarmi ma sono un ragazzo che piace alle ragazze e qualche volta anche ai ragazzi).
Mohamed è il più sfrontato, forse per il fatto di essere un quarantenne maturo con molte esperienze alle spalle, e mi mette una mano sulla coscia accarezzandola con delicatezza ma decisione tanto che non riesco a muovermi, dall'altra Omar mi guarda con occhi penetranti che sembrano mi vogliano spogliare.
Cerco di divincolarmi ma non ci riesco, sono preso in mezzo da due marocchini che vogliono divertirsi con me, ma non so fino a che punto e la cosa mi preoccupa molto, ed allo stesso tempo mi eccita tantissimo.Sono inebriato per questi due maschi che mi sono accanto e che iniziano a prendere possesso del mio corpo, e non riesco a pensare e riflettere, sono in un turbinio di sensazioni indicibile ed allora assecondo il corso degli eventi socchiudendo per un attimo gli occhi e neanche pochi secondi che mi trovo le labbra di Omar sulle mie mentre Mohamed mi mette la mano sul cazzo e mi prende la mia mano e me la porta sul suo cazzo.
La kandura (la tunica marocchina) ti fa percepire tutto, mentre la lingua di Omar si insinua nella mia bocca con prepotenza, facendomi mancare il respiro, in un bacio passionale, arrapante, libidinoso, ed anche Omar mi prendo l'altra mano libera e me la porta sul suo cazzo, anche questo già duro e di grandi dimensioni.
Sono in mezzo e non ci sto capendo più niente, sono fuori di testa, come in una sbronza che non ti fa più pensare e capire quello che sta succedendo, ed i due proseguono a violentarmi in mezzo a loro.
Ho il cazzo duro anch'io, questa situazione che si fa sempre di più incandescente mi eccita tantissimo, e anche i miei vestiti (una maglietta ed un pantaloncino corto) se ne vanno via che non mi rendo conto neanche come, tanto sono bravi i due a palpeggiarmi mettendomi le mani in ogni posto....
Una di queste mani ecco che si avvicina al mio buchetto, ed un dito che era stato umidificato con la saliva lo sento entrare dentro facendomi gemere, e loro se ne accorgono tanto che questo li arrapa ancora di più.
In un attimo le due tuniche volano via e mi trovo i due marocchini nudi accanto con due cazzi grossi e circoncisi che fanno paura, tanto sono belli e grossi.
I due continuano a parlarsi in arabo ma con un tono più affannato, con la voce rotta dalle sensazioni di passione e libidine, e in pochi istanti mi ritrovo che Mohamed sale sul divano e mi pianta il suo cazzo in gola, o almeno ci prova, perchè è grosso e non riesco a prenderlo tutto, mi manca il fiato ma poi alla fine riesco a prenderlo spinto anche dalla mano sulla testa che mi spinge sempre di più il cazzo dentro.
Omar dal canto suol si intrufola sempre di più con le dita dentro il mio culo che ha preso solo qualche volta il cazzo in culo e mai di quelle dimensioni, e sono tanto preoccupato che possa spaccarmi tutto.
Mentre il cazzo enorme di Mohamed di scopa la gola, Omar mi punta ora il suo cazzo nel buco del culo, mentre lo prego di non farlo, lo scongiuro di non farlo, con dei suoni gutturali perchè ho il cazzo di Mohamed che mi impedisce di parlare, ma si capisce perfettamente che non voglio.
Ma niente, tutto è inutile, perchè sento spingere il cazzo che mi sta entrando gradualmente dentro, facendomi scendere alcune lacrime per il dolore lancinante, un pezzo di carne durissima che mi sta praticamente violentando e distruggendo il mio ano.
Omar lo sento ansimare, dice cose che non capisco, ma esprimono la soddisfazione di essere entrato dentro anche se ancora non fino in fondo.... il suo cazzo comunque si fa strada, piano piano (almeno in questo è dolce), ma inesorabile, con prepotenza e determinazione.
Il culo mi brucia ed il dolore è fortissimo che mi toglie il fiato, ma lui non sente ragioni fino a che non arriva fino in fondo e sento che le sue palle toccano il buco del culo, è arrivato in fondo finalmente.
Mohamed continua a farmi pompare il suo grosso cazzo ed capisco che incita il fratello a fottermi con più decisione.
Ed il fratello non aspettava altro che iniziare a martellarmi, scopandomi senza ritegno, sbattendomi il cazzo tutti dentro per poi farlo uscire e rientrare tutto di nuovo dentro.
Il dolore che prima era lancinate ora si sta affievolendo e sta lasciando il posto all'inizio di un piacere intenso.
Sono fuori di me, il cazzo in gola e un palo che mi sfonda in contemporanea ed io che piano piano divento sempre più troia, godendo di questo amplesso con una vera puttana succhiacazzi.
I due vanno avanti per un po', quando di colpo si fermano e l'uno e l'altro si scambiano, con Omar che mi mette il suo cazzo in gola e Mohamed che mi spinge il suo enorme cazzo in culo, ed essendo più grosso del fratello fa un po' di difficoltà ad entrare ma alla fine entra tutto in un colpo, riempiendomi di nuovo.
I suoni delle loro voci sono sempre di più intensi, il fiato pesante, come se da un momento all'altro mi dovessero riempire di sborra, ed io sono in mezzo che sto diventando sempre più una vera troia che si sta godendo due cazzi magnifici.
Mohamed che mi sta fottendo con un impeto incredibile, esce ed entra che è un godimento infinito, e nel contempo mi prendo il cazzo in mano ed inizia e segarmelo...se continua così sborro entro breve, tanto sono eccitato.
Omar dal canto suo lo sento ansimare sempre di più e dopo alcuni colpi in gola sento la sua cappella gonfiarsi e dopo pochi istanti esplodere con fiotti di sborra che mi entrano giù per gola, con Omar che esprime il suo godimento con un "aaaaaaaahhhhhhhhhh" che non finisce più.
Il fratello alla vista della sborrata di Omar mi dà gli ultimi colpi e mi sbroda violentemente in culo senza ritegno, mentre continua a segarmi ed anch'io vengo quasi in contemporanea schizzo 5 o 6 schizzi di sborra sulla mia pancia, "siiiiiii, vengo, vengo, vengooooo".....
Stremato e distrutto resto con i due marocchini che mi tolgono il cazzo di bocca e culo e già mi sento vuoto, ma loro vogliono farsi la doccia praticamente subito ed io aspetto sul divano per riprendere fiato.
Mi danno poi un asciugamano per darmi una pulita e io capisco che forse è meglio che vada…. Dopo avermi scopato a dovere non ci sono molte cose da dire, ed è bene lasciare il campo di battaglia.
Saluto gentilmente e mi avvicino alla porta per uscire, vorrei dare un bacio a ciascuno dei due per avermi fatto godere come un maiale, ma forse non è il caso, gli faccio capiere però che nei giorni prossimi ripasserò di lì, e se loro vorranno……
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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