Gay & Bisex
2032 Pandemia tra le gambe: il blond-virus - Capitolo 7
di pillonzo
08.07.2021 |
4.729 |
7
"“Ecco ora ti inondo” detto questo i primi schizzi colpirono le pareti ano-vaginali della passiva, che era tutta bagnata e in estasi da orgasmi multipli..."
Riassunto:A partire dal 2019 il mondo è attraversato da periodiche pandemie. Medici e organizzazioni sanitarie detengono il potere e possono deportare cittadini a fini di ricerca medica. Nel 2032 Brent Frodo viene a contatto con un nuovo e sconosciuto virus che trasforma giovani omosessuali passivi in bionde svampite. Contro la sua volontà, inizia una odissea privata in cui viene sottoposto a esami medici e esperimenti invasivi. In questo intermezzo, si raccontano le vicende di un medico che lavora nello stesso ospedale in cui è rinchiuso Brent e della sua visita "approfondita" a una giovane passiva.
Protagonisti:
llona Leila Mowana, la paziente, sesso biologico: passiva
Aust in-Kenobi Wolf, il dottore, sesso biologico: maschio
“Buongiorno Dottore, posso?”
“Prego entri pure”
Il giovane dottore guarda velocemente il ragazzo che sta entrando. Nota i capelli lunghi a mo' di rockstar. I jeans corti strappati, le gambe depilate. E' magro, ha un bel viso, un po' effemminato. E' evidentemente una passiva. Ciò suscita l'interesse del dottore. Le passive sono il nuovo terreno di studio della medicina genetica, di cui lui è appassionato. Mentalmente il dottore torna a guardare i capelli, non sono biondi.
Mentre la passiva si avvicina, nota che ha un bel viso, forse un filo di trucco, gli occhi azzurri e un'espressione preoccupata.
“Dottore, finalmente, ho un'ansia”
“Prego mi dica”
“Il mio ragazzo mi ha costretto a venire qua, lui” per un'attimo si ferma, come se cercasse le parole, apre le mani davanti al petto “ecco lui è convinto che io abbia quella nuova malattia, quella che fa diventare rincoglioniti”
“Svampite” corregge il medico
“Ah sì giusto mi scusi” mette una mano alla bocca “non volevo”.
“Non si preoccupi e mi dica il suo nome”
“Mowana Ilona Leila”
Il dottore alza le sopracciglia, mentre annota sul tablet il nome “Ah le hanno dato un nome femminile”
“Sì, i miei genitori hanno fatto il test genico pre-parto e hanno visto subito che ero passiva. Hanno preferito darmi subito il nome femminile, perchè più appropriato per il mio sviluppo naturale”
“Giustissimo” gli risponde il dottore con un largo sorriso “io sono il dottor Aust in-kenobi Wolf, sono specializzato in passive, quindi è stata fortunatA” sottolinea la a finale con un tono di voce accogliente. “Bene mi dica come mai il suo ragazzo pensa che sia diventata svampita”
Ilona guarda in alto, accavalla le gambe, si passa le mani sul foulard, poi inizia a parlare gesticolando “Vede, è un insieme di cose. Cose che dimentico senza volere. La settimana scorsa volevo fare una sorpresa al mio amore e preparargli un soufflé alla francese. Ma poi l'ho dimenticato in forno e ho bruciato tutto. Ma questo sarebbe il meno. Pensi che pochi giorni fa ho dimenticato di mettere il freno a mano alla macchina parcheggiata, e se ne è andata giù da sola. Per fortuna non è successo niente di grave, solo qualche danno..”
Il dottore ascolta perplesso ma incuriosito, evidentemente la passiva che ha di fronte è molto svampita. Potrebbe essere una manifestazione anomala del nuovo virus che non provoca l'imbiondimento dei capelli?
“Ah e poi sono andata a fare la spesa e, la cassiera mi ha inseguito urlando, poverina per un po' non perdeva la voce.Pensi! Avevo dimenticato le buste della spesa lì alla cassa del supermercato!! Capisce, sono proprio sbadata”
Il dottore pensa che in effetti il genere femminile si addice molto bene alla persona che ha di fronte, poi assume un tono professionale “In effetti signorina, da come lei mi descrive la situazione, i sintomi ci sono, di solito sono associati a un imbiondimento dei bulbi piliferi della base del cranio, In ogni caso, per sicurezza, le farei un controllo. Si spogli completamente e si metta su un fianco su questo lettino”
La passiva guarda un attimo intorno per cercare un paravento dove spogliarsi, non vedendo niente, si decide a spogliarsi sul posto. Toglie i pochi vestiti velocemente. Mostra solo qualche remora quando arriva alle mutandine, che hanno del pizzo ricamato. Guarda il dottore un po' incerta, poi si decide a parlare
“Il mio ragazzo non vuole che io usi, ecco, il mio bastoncino davanti..”
“Certo non si preoccupi, so bene come funziona con le passive, per voi è una specie di protuberanza senza scopo, un clitoride pronunciato, niente più!”
“Sì sì, esatto, però ecco, dicevo, lui mi ha fatto mettere una gabbietta davanti, per evitare che io ci giochi”
Il dottore si incuriosisce, “Mi mostri pure, non si vergogni, sono cose naturali”
Con un breve sospiro Ilona Leila Mowana, si toglie la mutandina, mostrando un pisellino piccolo piccolo, senza un pelo, e ingabbiato in un cilindretto di metallo, con in cima un meccanismo di chiusura incorporato”
Il giovane dottore non riesce ad evitare lo stupore e la curiosità scientifica per questo oggetto.
“Molto interessante, posso osservare meglio”
“Certo faccia pure” dice Ilona diventando però rossa e tradendo così il suo malcelato imbarazzo.
Il medico intanto si avvicina e osserva meglio l'oggetto. Quindi prende un paio di guanti.
“Si stenda un attimo sul lettino sul dorso”
Con le dita esplora l'involucro, il meccanismo di chiusura, con aria assorta.
“Scusi l'invadenza, signorina Ilona, è che mi appassiona la sessualità delle passive, sa, a partire dal 2027 è diventato un argomento di studio di punta in medicina. Avrei solo un paio di domande da farle, se non la disturba”
“Certo chieda pure” risponde Ilona, nuda ed esposta, ma ora un po' più rilassata di prima
“Quindi lei non lo toglie mai questo meccanismo?” chiede il dottore toccando la serratura
“no, ecco, le dico la verità, non ne sento nemmeno il bisogno, per soddisfarmi c'è già il cazzo -scusi il termine- del mio maschio”
“Certo, ovviamente, le passive traggono tutto il loro piacere dai loro orifizi, certo, e.. da quanto tempo tiene, questa gabbia addosso? La tiene in modo continuativo”
“La tengo sempre, tranne che per pulirlo una volta a settimana e ce l'ho addosso ecco” Ilona ci pensa un po' “Ecco adesso è quasi un anno, sono 11 mesi e mezzo, sì, lo ricordo perchè era il giorno del mio compleanno e Sharok, il mio uomo, ha voluto che lo mettessi quella sera stessa. E quella sera mi ha scopato ed è venuto dentro. Poi non l'ho più tolto da quel giorno”
“Bene, bene molto interessante”
“Sa una cosa dottore”
“Dica”
“Sto ricordando molte cose ora, non trova? forse non sono poi così svampita alla fine, non trova?”
“Si metta sul fianco sinistro con le gambe al petto e controlliamo” disse il dottore che aveva intanto già piegato tutte le dita tranne il dito medio di riflesso.
Quando la passiva si girò Austin non potè fare a meno di constatare che aveva proprio un bel culo, piccolo e sodo.
Un attimo dopo il dito del medico, inguantato e lubrificato, si faceva largo tra le pareti ano-vaginali della passiva.
Intanto, senza volerlo qualcosa si era risvegliato nei pantaloni di Austin che era sì etero, ma anche curioso, e in più, la sua ragazza non gliela dava da settimane, per paura di prendersi questo nuovo virus. E a lui sta cosa gli aveva riempito le palle, letteralmente. Cercò però di mantenere un tono professionale mentre con voce calda e didascalica spiegava a Ilona cosa stava facendo.
“Adesso sto saggiando le tue pareti vaginali, come ben sai, nelle passive la zona anale è costituita da tessuto vaginale, molto sensibile alle stimolazioni, quindi non ti preoccupare se provi eccitazione o se generi secrezioni. Questo è del tutto normale, puoi anche gemere, non avere timore”
Ilona si lasciò andare a un paio di gridolini, mentre lui col cazzo ormai di marmo dentro i pantaloni, le saggiava il tono dello sfintere vaginale.
“Bene, brava, così, mantieniti rilassata e lasciati andare.”
“perchè... mi sta … sditalinando... dottore?” Chiese Ilona tra un gemito, un sospiro, e un respiro affannato.
“Adesso con le dita sto cercando i sintomi secondari del blond-virus” diceva il dottore, mentre muoveva le dita nel culo di Ilona “il blond virus causa un rilassamento del tono ano-vaginale, e un rigonfiamento della cervice prostato-uterina, il cosiddetto punto G”.
“E quindi dottore?” disse ilona che, seppur fradicia di umori grazie alle dita sapienti del dottore, si era un tratto preoccupata chiudendo il buco di riflesso,.
“Quindi.. il tono sfinterico è ben rigido, ciò sembrerebbe indicare assenza di virus, però.. il rigonfiamento uterino prostatico c'è.”
“Oddio dottore davvero? E quindi cosa si può fare?” chiese allarmata la sventurata.
“Ci vorrebbe un secondo controllo” disse il dottore che intanto si teneva il cazzo di marmo con l'altra mano e che aveva avuto d'un guizzo un'idea.
“Dottore, faccia, faccia tutto quello che serve per l'amor di dio”
Il dottore non si fece pregare due volte, tirò fuori il cazzo caldo come metallo fuso e duro come il diamante, e con calma e insieme decisione, lo infilò centimetro dopo centimetro nel retto bagnato di umori della paziente.
Lei gridò con un acuto di sorpresa e piacere
“Dottore cosa fa? Sono impegnata”
“Non si preoccupi signorina, è una nuova procedura, adesso le spiego” diceva il dottore con voce calda, mentre la massaggiava dietro al collo con una mano e le teneva l'altra sul fianco per fare perno al movimento di bacino con cui le dava lenti e lunghi colpi di cazzo.
“Vede Ilona, noi medici maschi dell'istituto siamo stati tutti selezionati per il trial del vaccino del blond virus, il vaccino è molto efficacie, e vede, io le posso trasmettere il vaccino tramite il mio sperma. Capisce, devo solo eiaculare dentro di lei, e lei così sarà vaccinata.” Il dottore parlava lentamente, tra una frase e l'altra prendeva fiato.
Lei ascoltava gemeva, e seppur obnubilata dal piacere, le parole del dottore lentamente arrivavano alla sua mente
“Quindi sarò.. vaccinata?”
“Non ancora, devo sborrare prima”
“Lo faccia allora dottore, voglio il vaccino”
Al dottore si disegnò un ghigno di vittoria sul viso, mentre tirava a se il culo della passiva per scoparlo meglio. La prese di forza e la mise a pecora, lui in piedi dietro di lei. Sì fermò un attimo con la punta del cazzo appoggiata al buco, fermo, per riprendere fiato.
Notò allora con piacere che lei stava iniziando a muoversi, gli stava twerkando sul cazzo ora.
– che troia – pensò – c'ha anche il ragazzo che la aspetta a casa, sta puttana –
Questo pensiero lo infoiò ulteriormente. Avrebbe voluto prenderla per i capelli e fargli ingoiare il cazzo, poi risbatterla sul lettino e riscoparla di culo. E così via, più e più volte. Però non la conosceva ancora bene, non rischiò. Però la cosa del twerk se la voleva giocare di più, voleva umiliarla prima di sborrare. Così si fermò con l'uccello piantato nel culo della passiva e gli sussurrò all'orecchio.
“ Dai twerka ancora come hai fatto prima, twerkami sul cazzo che mi piace”
Lei non si fece pregare e iniziò a sbattergli il culo addosso. Il dottore non fece a meno di notare il pisellino ingabbiato della passiva che veniva sballottolato avanti e indietro mentre lei gli twerkava sul cazzo.
Come una maga illusionista, gli faceva scomparire e riapparire il cazzo col culo.
Intanto lui faceva scorrere le mani sul corpo liscio e sulla pelle morbida di lei. Esplorò il suo corpo, le natiche il petto, le spalle, il collo, fino a terminare tra le sue labbra.
Se i suoi colleghi li avessero sorpresi adesso, come avrebbe giustificato il suo operato? Di sicuro avrebbe subito una bella ramanzina dal suo capo. Però che goduria. Si guardò un attimo dall'esterno. Lui un bel maschio, bel fisico, ben messo di nerchia, una bella figa che lo aspettava a casa, lavoro prestigioso e ben retribuito e riusciva anche a farsi delle grandi chiavate a gratis. La passiva era quasi una donna, giovane e carina, aveva un bel culetto tondo. D'istinto le diede una bella sculacciata per rinforzare il possesso.
Lei era un lago e gemeva mentre lui la montava.
Cazzo! era un genio bastardo, e anche questa figa era caduta ai suoi piedi! Mentre pensava questa cosa il cazzo gli pulsava, l'orgasmo stava arrivando. Si piegò in avanti, avvicinò la bocca al suo orecchio, e gli sussurrò:
“Lo vuoi il vaccino, troietta?”
Lei lo guardò in trance: con un filo di voce rispose “sì”
Lui la strinse per i fianchi e la colpì con una raffica di colpi di pelvi all'inizio forti e incontrollati come una mitraglia, poi, quando l'orgasmo era già partito, la sborra convogliata nei coglioni per lo spruzzo, assestò gli ultimi colpi, decisi, lunghi e profondi.
“Ecco ora ti inondo” detto questo i primi schizzi colpirono le pareti ano-vaginali della passiva, che era tutta bagnata e in estasi da orgasmi multipli.
Terminati tutti gli schizzi di latte di nerchia, il dottore se lo scrollò e lo rimise nei pantaloni.
Lei si sistemò come meglio poteva.
La passiva, incespicando, si alzò con cautela, prese la borsetta glitterata e ringraziò balbettando il dottore per il vaccino ricevuto. Quindi con i capelli arruffati e le mutandine bagnate uscì dallo studio del giovane e aitante dottore Aust in-kenobi Wolf. Grande sciupatore di femmine e di passive.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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