Gay & Bisex
2032 Pandemia tra le gambe: il blond-virus - Capitolo 1
di pillonzo
28.12.2020 |
5.577 |
5
"Non per fare lo spaccone ma è un gran bel cazzo, di stazza..."
PersonaggiBrent Frodo: 23 anni, occhi azzurri, castano, twink, è il protagonista e narratore in prima persona, ingenuo e dolce come un hobbit,
Sebastian Kross Aragorn: il compagno attivo 31 anni, il daddy affettuoso con un cuore da guerriero coraggioso,
Amici: Diego Sam Sans e Danny D Legolas, opportunisti e vogliosi
Dottori: Il giovane dottore, il virologo capo, altri medici, professionali con un tocco di arroganza (/ignoranza)
Altri personaggi: l’infermiera Lorella, il centralinista
Capitolo 1: L'antefatto - in casa, l’annuncio
Lo tenevo in bocca e la sensazione era molto piacevole. Aveva il cazzo di marmo e si vedeva che non sborrava da un po’ perché aveva una voglia particolare da arrapato. Mi teneva la testa e mi affogava sul suo uccellone. Ma che stupido che sono, è meglio se mi presento prima, Io sono Brent Frodo. Sono un ragazzo di 23 anni, ho appena trovato un nuovo lavoro come segretario in una grande azienda di business che mi da molte fonti di preoccupazione. E sì, Io sono la bocca che succhia. Il cazzo ritto invece è del mio ragazzo: Sebastian Kross Aragorn. Non per fare lo spaccone ma è un gran bel cazzo, di stazza. Buono da succhiare e leccare, e anche le palle, belle piene. Quando riesco, cambio posizione e gliele lecco un po’. Mi piace farlo mentre lo guardo negli occhi con lo sguardo da troia. Ma oggi è particolarmente arrapato e desideroso di sborrare. Ora mi ha preso con la mano dietro la nuca e me lo sta spingendo tutto in gola. E mi sta mettendo in difficoltà con la respirazione, e col cazzo così in fondo trattengo il gag reflex a stento.
Come potete intuire il mio ragazzo è più attivo e dominante e infatti spesso gli do il culo. Qualche volta ho provato a girarlo, ma con poco successo. Vabbeh, ma chi prendo in giro, lui è praticamente esclusivamente attivo. La sera di solito vuole il culo, la mattina però, per svuotarsi in fretta, preferisce la bocca. Così avevamo raggiunto una buona intesa di coppia.
Ormai stavamo insieme da un po’. Più di sei mesi. Nello stesso appartamento e posso dire che ero felice e avevo trovato il maschio della mia vita. Ecco, ora sborra. Mi prende forte la testa, mi infila bene il cazzo in gola e sento gli spruzzi che mi inondano il fondo della gola. La sborra che gli attraversa il cazzo. Pulsando.
“Cazzo Brent che sborrata, ne avevo proprio bisogno” mi dice accasciandosi sul letto soddisfatto.
“Lo sento, ne avrò bevuto un litro, ahaha” dico mentre mi pulisco la bocca col dorso della mano.
“Così non hai bisogno di fare colazione ahahah” mi dice fissandomi con un sorrisetto da porco.
Mi mordo le labbra.
Sebastian intanto è già in piedi, un salto in bagno, colazione veloce, vestiti ed è già fuori casa. Io entro più tardi quindi me la prendo con calma. Inoltre in questi giorni lavoro da casa. Kross fa un lavoro in industria e quindi deve uscire, ma il mio tipo di lavoro, più da scrivania mi costringe spesso a rimanere a casa.
E’ il 2032, ed è un anno relativamente tranquillo. Dal 2020 dopo la prima pandemia di coronavirus, ogni 4 anni in autunno si verifica una nuova pandemia. Quest’anno ancora non si hanno avuto segni di pandemia, ma siamo tutti in allerta perché potrebbe arrivare da un momento all’altro. L’ultima è stata nel 2028, l’epidemia di megalovirus, nel 2024 invece è stato il turno del temibile cybervirus. Ancora nessuno sa come mai l’evento pandemico sia ciclico in modo così regolare, i complottisti parlano di guerra chimica, qualcuno attribuisce la causa alle aziende farmaceutiche o ai colossi del web. Però al momento non c’è nessuna prova di questo. I vaccini si trovano sempre più velocemente e per creare quello del megalovirus sono bastate solo 7 settimane. Nell’attesa dell’arrivo della prossima pandemia, viviamo con circospezione. Anni di pandemie ci hanno portato a vivere molto di più in casa. Ci stiamo abituando a essere spiati. Col megalovirus è stato istituita la segnalazione anonima degli “irresponsabili”. I vicini potevano chiamare e segnalare chi non rispettava le regole. Anche solo vedere un amico era impossibile. Per fortuna, ora siamo liberi. Ed abbiamo sfruttato, proprio pochi giorni fa per passare una serata con i nostri amici Diego Sam Sans e Danny D Legolas a casa. Una serata “speciale”. Senza vestiti. Cazzo, ho un flashback del cazzo enorme di Danny che mi trapana mentre ero a pecora col cazzo di Seb in bocca. Che serata col botto. Adoro il mio ragazzo perché non è geloso e mi permette di fare la puttana così insieme. Sono proprio “una ragazza” fortunata! Ahhahahha ;)
Ripensavo all’uccellone di Danny e al bruciore di culo successivo, - la prossima volta devo allargarmi di più il culo prima -, mentre stavo preparando il caffe instantaneo liofilizzato bio del caribe, intensità estrema. Il mio preferito. Perso tra i miei pensieri, mi sorprende uno squillo, ho un soprassalto, è il video-telefono. Mi faccio passare subito la chiamata dal sistema casa. Contemporaneamente, maledico chiunque sia che mi ha chiamato e che mi ha distolto dai miei pensieri erotici .. e che mi farà freddare il caffè.
“Salve, parlo con il dott. Brent Frodo?” Dall’altra parte una voce maschile acerba, potrebbe essere un ragazzetto di 18-19 anni, probabilmente alla sua prima esperienza in un maxi-centralino tuttofare.
“Buongiorno, sono io” , rispondo svogliato con la tazzina in mano. Spero non sia la solita promozione per il risparmio eco-energetico. Mi tengo pronto a riattaccare.
“Lei ci risulta come contatto stretto di Danny D. Legolas. Conferma di avere avuto un contatto con lui negli ultimi tre giorni?”
Panico. E’ il fatidico SMUCE, il servizio medico unico centralizzato. Per un attimo penso di mentire. -No, si sbaglia, non ci vediamo da mesi - Ma il rischio è troppo grosso. Rischio il carcere, la perdita dei diritti sanitari. Cedo. Confesso. Sono spalle al muro.
“Sì, ci siamo visti, cosa è successo?”
“E’ una faccenda protocollare, ci serve un controllo. Si deve presentare nel centro sanitario territoriale appena può. Stamattina alle 9:00?”
Cazzo, sono le 8:15, alle 9:00 dovrei lavorare. Purtroppo i centri sanitari hanno la precedenza su tutto. L’operatore sapeva già il mio orario lavorativo, aveva già avvisato l’azienda. Non mi rimaneva che accettare. Se tutto fosse andato bene sarebbe stata una questione di pochi minuti..
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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