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SCULACCIATE E UMILIAZIONI
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05.12.2024 |
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"Ho provato a protestare ma l’atteggiamento fermo e autoritario di Giulia non ammetteva commenti..."
Non sono stato mai fedele a mia moglie, ma l’ultima avventura risalente allo scorso anno proprio non me l’ha perdonata. Era seriamente intenzionata a portarmi in tribunale per la separazione con conseguente allontanamento dalla nostra casa e dai figli. Dietro insistenti suppliche e promesse che non sarebbe mai più accaduto, che sarei stato disposto a qualunque cosa pur di rimanere insieme, riuscì a convincere mia moglie che però mi pose una pesante condizione. Mi avrebbe perdonato solo a seguito di una punizione corporale che avrei dovuto ricordare. Non sapendo a cosa volesse alludere accettai senza condizioni. L’occasione si presentò il giorno dopo, di sabato, i figli assenti, ospiti degli zii noi soli nella nostra bella villetta. Mia moglie Giulia, mi ricordò con aria autoritaria i patti che avevamo concordato il giorno prima affinché la nostra relazione continuasse. La prima condizione era che venissi sculacciato a culo nudo per una durata stabilita a suo insindacabile giudizio.La cosa mi colse di sorpresa, anche perché non immaginavo che la punizione si limitasse ad una semplice sculacciata, anche se mi fece arrossire per la vergogna nell’immaginare la situazione.
La mia infanzia e adolescenza era stata sempre piena di punizioni, soprattutto sculacciate, mia madre non perdeva occasione per arrossarmi il culetto per ogni mancanza. Il cerimoniale era sempre lo stesso, mi ghermiva mi poneva sotto il suo braccio e appoggiata una gamba su uno sgabello mi distendeva sopra avendo così le gambe a penzoloni e il sedere a disposizione. Pantaloncini e mutande subito a terra, e culetto nudo su cui cadevano una serie di sculacciate fino a quando il bruciore diventava davvero cocente. Mia madre spesso raccontava a Giulia il modo con cui mi sculacciava da piccolo.
Forse memore di quei racconti trasse ispirazione per ciò che seguì.
Giulia, ancora in abbigliamento notturno, mi ricordò gli impegni presi e mi condusse in sala da pranzo, ordinò di tirarmi giù i pantaloni del pigiama, cosa che feci senza alcuna vergogna, si sedette e mi ordinò di distendermi sulle sue ginocchia nella classica posizione per ricevere una sculacciata. Il tono autorevole della sua voce non ammetteva repliche e io, accusando un senso di colpa, obbedii immediatamente.
Iniziò subito alternando i colpi con la mano distribuendoli in parti uguali su ciascuna natica, con un discreto vigore, ma senza esagerare, come se la cosa fosse una consueta abitudine. Pensai che le mani della mamma in passato erano state ben più pesanti. Mi sbagliavo, infatti la sculacciata aumentò di vigore e ad ogni colpo aumentava il bruciore sul culo. Come se non bastasse iniziò a umiliarmi mettendo in ridicolo la danza che facevano le mie natiche sotto i suoi colpi. Guarda come si contrae questo culo sodo, che bel rosso che diventa, poi fallo vedere a quella troia che ti scopavi, ti piaceva scopartela vero dimmi se ora ti piace il mio trattamento, magari vaglielo a riferire ecc.
Era veramente arrabbiata e sfogava con forza la sua vendetta.
Mi sculacciò molto a lungo e quando mi fece rialzare avevo il culo dolorante e in fiamme tanto è vero che più tardi sedendomi a tavola per il pranzo, ancora sentivo un inteso bruciore.
Devo aggiungere che, quando mi fece alzare dalle sue ginocchia avevo il pene semi eretto e non mancò di farmelo notare, dicendomi che non mi fossi azzardato a chiederle di scopare, usò proprio questi termini.
La cosa non era una novità perché a volte mi succedeva anche da ragazzo quando mia madre mi batteva il culo con la mano, e il mio uccellino era a contatto con le sue cosce.
Per mantenere il mio posto in famiglia mi dovetti assoggettare alle volontà punitive di Giulia che ogni tanto trovava il pretesto per somministrarmi una sculacciata a culo nudo.
Ormai era una consuetudine. Proprio ieri, stavamo per iniziare l’ennesima seduta di sculacciate, io ero già con il culo scoperto, quando una amica di Giulia, una signora Moldava, che la aiutava in alcune faccende domestiche entrò all’improvviso poiché aveva la chiave di ingresso. La signora in questione, abbondante in carne per la quale provavo una profonda antipatia vuoi per la sua invadenza vuoi per la troppa confidenza con mia moglie, con la quale passava molto tempo in chiacchiere appena mi ha visto si è bloccata sull’ingresso della sala.
La situazione che si è venuta a creare mi ha provocato un grandissimo imbarazzo e stavo per arrabbiarmi mentre cercavo di coprirmi i genitali, per quella sfacciata intrusione.
Giulia invece, con mia grande meraviglia, le ha sorriso e l’ha invitata ad accomodarsi, perché le avrebbe fatto assistere ad uno spettacolo molto interessante.
Dopo aver spiegato con dovizia di particolari che mi avrebbe sculacciato sul culo nudo, poiché doveva correggere i miei errori, così come se fosse la cosa più naturale del mondo e senza altri inviti, la moldava si è accomodata a sedere sul divano. Ho provato a protestare ma l’atteggiamento fermo e autoritario di Giulia non ammetteva commenti. Mi sono dovuto stendere come di consueto sulle ginocchia di mia moglie che si era posta di fronte all’ospite in maniera che le mie natiche potessero essere ben viste durante la sculacciata. Ho provato rabbia e umiliazione per dover mostrare il mio culo nudo di fronte a una donna che odiavo e soprattutto sapere che avrebbe visto e sentito tutte le reazioni che le sculacciate mi avrebbero provocato.
La battitura a mani nude ha avuto inizio con colpi lenti, cadenzati, ma decisi, con ugual misura su ciascuna natica, mentre io cercavo di essere indifferente al bruciore che man mano cresceva sulla superfice del mio culo. Non volevo dare alcuna soddisfazione alla spettatrice, che per vedere meglio nel frattempo si era alzata e avvicinata alle mie natiche che sobbalzavano sotto i colpi della sculacciata. Come se non bastasse Giulia commentava i motivi della punizione e gli effetti che stava provocando sul mio fondo schiena. Continuava imperterrita come se stesse facendo la più naturale faccenda domestica, tipo stirare o apparecchiare la tavola. Il fastidio e l’umiliazione aumentavano anche per il fatto che la moldava sembrava apprezzare molto lo spettacolo che le si presentava davanti, tanto da aggiungere anche lei commenti di quanto fosse bello sodo e liscio il mio culo e come si contraevano e rimbalzavano le mie natiche e che bel rumore con quelle sculacciate, congratulandosi continuamente con Giulia.
Mi seccava il fatto che sicuramente la scena la stava eccitando sessualmente. La sculacciata dopo interminabili minuti e dopo che il mio culo ha raggiunto un colore paonazzo si è interrotta e mentre rimanevo ancora disteso sulle gambe di Giulia, la nostra ospite si è offerta di andare in cucina a preparare dei buoni caffè. Hanno gustato il caffè parlando del più e del meno, delle vicine, del caro prezzi, mentre io, sempre lì con il culo rosso esposto.
Non so se la situazione, il calore del culo, il fatto che il tutto si svolgesse con la massima indifferenza ho iniziato ad eccitarmi e strusciandomi sulle cosce di mia moglie ho avuto una discreta erezione che non è sfuggita alle due donne quando mi sono rialzato in piedi. I commenti non sono mancati anche di apprezzamento per il mio uccello che adesso era diventato ben dritto. Sono uscito dalla stanza e una volta raggiunto la camera con due colpetti sono esploso in un orgasmo travolgente con schizzi di sperma dappertutto. Dopo essermi ricomposto ho raggiunto le due donne in sala e come se niente fosse successo mi sono unito alle loro conversazioni, notando che la moldava aveva il viso paonazzo, immaginando che avesse la figa bagnata e una volta a casa avrebbe anche lei soddisfatto il suo bisogno.
La complicità che si è istaurata tra le due donne sicuramente avrà un seguito dove immagino il mio culo e il mio cazzo avranno un ruolo importante. Vi aggiornerò su prossimi sviluppi.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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Commenti per SCULACCIATE E UMILIAZIONI:
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