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Parlerai, puttana, saprò come farti parlare


di Evoman
30.06.2019    |    12.533    |    1 6.7
"Vergognati troia che non sei altro"..."
Da anni ormai sei l'assistente di uno scienziato e quello che ha scoperto non ti piace.
Un laser che se cadesse nelle mani sbagliate potrebbe essere un'arma di distruzione di massa.
Stai tornando a casa la sera, all'improvviso il buio, ti hanno messo come un cappuccio, ti tengono una mano premuta forte sulla bocca per non farti urlare, ti sollevano e ti portano in un furgone.
L'uomo continua a tenerti e tu dopo poco smetti di divincolarti. E' troppo forte per te.
Ti fanno scendere strattonandoti, sempre con il cappuccio in testa, scendi delle scale, si apre una porta.
Vieni fatta sedere e legata.
Braccia in alto dietro la testa, gambe a una specie di predellino. Non vedi ancora niente, hai il cappuccio.
Provi a chiedere chi sia, piagnucoli, ma finora nessuno ti ha degnato di una risposta. All'improvviso la luce, ti hanno levato il cappuccio e un uomo è davanti a te.
Ti da immediatamente uno schiaffo, anticipando la tua voglia di parlare, di chiedere.
"Zitta puttana, ora mi dirai tutto quello che sai sul laser. Sarà un piacere farti parlare, vedrai che sarà un esperienza indimenticabile anche per te".
E giù una bella risata sonora.
Ti mette dei morsetti sui capezzoli e sul clitoride ti gela con le sue parole "questi portano corrente elettrica, ma io posso variare l'intensità. Fino a un certo punto ti farà godere, oltre ti farà urlare di dolore. In mezzo sentirai tutti e due alla massima potenza. Vedrai che dopo un'ora di questo trattamento mi dirai tutto".
E giù un'altra risata.
Ora si siede davanti a un pannello di controllo e muove delle manopole.
Senti un formicolio che ti prende capezzoli e clitoride, diventa sempre più forte, come se mille aghi ti pungessero.
Poi i tuoi muscoli sono presi come da contrazioni fortissime e le tue parti più sensibili subiscono uno stimolo violentissimo.
Il porco aveva ragione, quel trattamento è brutale, ma la tua carne sta impazzendo.
Sei sudata, stravolta, ma i tuoi lamenti sono indubbiamente di chi sta per godere, gemi come una cagna, mugoli, sospiri, sbuffi. Provi a resistere ma non ci riesci.
Vieni con un orgasmo potentissimo, non riesci a non urlare.
Lui gira le manopole e ora l'orgasmo diventa dolore nero, acuto, capezzoli e clito sembrano scoppiare.
Dura pochi secondi, nei quali il tuo urlo di piacere è diventato urlo di dolore.
Tutto all'improvviso smette.
"Ti piace il giochetto puttana? Lo continueremo a fare fino a sfinirti".
E il bello è che viene di persona a constatare quanto siano dritti i tuoi capezzoli e il clito, li tocca, li massaggia e ride.
"Guarda questa troia quanto si è divertita, scommetto che un orgasmo così potente non lo avevi mai provato, vero?"
Era vero, ti senti distrutta ma appagata come mai prima, una cosa incredibile. E ora le tue parti intime sono sensibilissime, gonfie, dure, eccitate, e la tua fica sbrodola da matti.
Senti gli umori che colano lungo le cosce e ti vergogni, perché anche lui li ha visti, li ha raccolti con le dita e ora te li sta facendo succhiare.
Ritorna a sedere e il gioco ricomincia, piacere che sale, sensazioni violente ma eccitanti, capezzoli e clitoride come impazziti che urlano, sia loro sia la tua bocca, in un ululato di piacere continuo, inarrestabile.
Poi di nuovo la fitta del dolore, inarrestabile, violenta, squassante, questa volta lunghissima. Ma il piacere, sotto al dolore, non smette, non cessa, lo senti indistintamente.
Li senti entrambi, sei solo piacere, orgasmo continuo e dolore infinito.
E' troppo per te, neanche te ne accorgi, ma cominci a farti la pipì sotto. I tuoi muscoli, la tua vescica, hanno perso il controllo.
Non sei riuscita a controllare lo stimolo e ora stai pisciando davanti a quest'uomo che ride a squarciagola e ti umilia.
"Guardala questa cagna, si piscia sotto. Sei senza ritegno, godi come la peggiore puttana della terra e poi neanche sai trattenere la tua piscia. Vergognati troia che non sei altro".
Ti viene da piangere e sei ancora più umiliata e terrorizzata che mai. Hai capito che durerai pochissimo, che al prossimo trattamento parlerai, che non riuscirai a resistere.
Quel che è peggio è che gli chiederai, dopo aver parlato, di diventare la sua puttana personale, di trattarti così ogni giorno.
Ma non riesci a dire niente, un'altra ondata di corrente ti fa urlare. Di dolore? Di piacere? Non lo sai neanche tu e in fin di conti non te ne importa importa niente.
Vorresti solo che non smettesse mai.

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