bdsm
Demoni e streghe
di MrCold
13.01.2025 |
20 |
0
"All’interno della cabina la musica, un neon freddo che lampeggia e il pensiero di lui per trovare il modo di ritrovarsela di fronte senza farla sembrare..."
Non aveva mi pensato che lungo il suo cammino si sarebbe mai potuto imbattere in una Strega.Meno ancora avrebbe potuto immaginarlo quel giorno in cui lei, appena sfiorata dal un raggio di luna, le è comparsa improvvisamente lungo il suo cammino.
Deve essere stato quel soffio freddo, avvertito fino a dentro il suo più assopito sentimento, a destare la sua attenzione.
Ormai lei era già passata e a lui non restava che cercare un modo per raggiungerla, inseguirla, bloccarla in qualche modo.
Era un uomo sicuro di se, forse non su tutto ma era sicuro di quello che cercava e sapeva come trovarlo. Eppure in quella circostanza aveva capito che molte delle sue convinzioni sarebbero potute saltare e definitivamente. Lei era sparita improvvisamente. Nessuna latra traccia se non quelle pochissime tracce rimaste flebili nel ricordo di una serie di immagini.
Continuava a pensare che proprio per questo Lei, in quel brevissimo istante, si era manifestata e subito in tutta la sua potenza.
Poche le immagini che restano nel suo ricordo e da quelle l'unica possibilità di iniziare lo sforzo per collegarle nel tentativo di comporre il mosaico di una personalità che scalpita come se dovesse guadagnare il tempo perso.
Sarà per questo che non è riuscito a raggiungerla, in quel maldestro tentativo di riprenderla, di fermarla, di chiederle almeno il nome. Era stata rapidissima nel comparire e ancor di più nello sparire.
E poi invece, proprio nel momento in cui mai se lo sarebbe aspettato, se la ritrova per caso all’interno del parcheggio di un grande supermercato a tre piani. Prova con disinvoltura ad allungare il suo cammino verso l’ascensore con la speranza che la perdita di quegli istanti possa consentirgli di giungere insieme a lei all’ascensore.
E invece lo squillo del telefono la stoppa proprio nel momento esatto in cui stava per varcare la soglia dell’ascensore. In quel momento si incrociano i due sguardi. In lui il tentativo di camuffare il disappunto per quella fatale coincidenza, il lei il rammarico di aver perso l’istante di una corsa immediata.
All’interno della cabina la musica, un neon freddo che lampeggia e il pensiero di lui per trovare il modo di ritrovarsela di fronte senza farla sembrare un’occasione forzata.
Tuttavia la sua attesa risulta vana nel momento in cui sporgendosi dal ballatoio del terzo piano la scorge col suo carrello lungo il corridoio del primo piano.
In quel momento intuisce che l’unico modo per non perderla è quello di lasciarle un messaggio sull’auto. Scende con in mano un foglio, una biro per scriverle poche parole con cui sa che si giocherà tutto.
“avrei potuto stupirti con effetti speciali, ma la verità è che non ho neanche tamponato per sbaglio i tuoi fanalini, ho solo voglia di conoscerti e quindi, senza la pretesa di sconvolgerti il futuro, voglio solo che tu mi dia la possibilità di darti un bacio infinito”.
Dopo circa un’ora lei è nuovamente alla macchina, parte dopo aver messo dentro la spesa, corre assorta nei suoi pensieri quotidiani, passa i semafori sfidando l’arancione, sfreccia agli incroci come se avesse dimenticato di pagare la spesa e non volesse farsi raggiungere. Arriva a casa parcheggia e mentre infila la chiave nella toppa del portone la voce di un ragazzino attira la sua attenzione. Ha in mano quel biglietto di cui non si era accorta e, mentre allunga la mano la frase “ti hanno dato una multa”.
L’ascensore, i sacchetti a terra e lei che guarda quelle parole, si ferma ancora dentro la cabina e rilegge, fa fatica a pensare che sia un messaggio per lei. Uno sconosciuto che mette in crisi, con pochissime frasi, quello che lei cerca di essere da un po: una Strega!
Lei che ormai aveva deciso di essere diversa, di non accettare più che un uomo potesse farla stare male. Che voleva essere libera di decidere lei se e quanto dare agli altri, sente all’improvviso il peso di quel gesto maldestro e galante insieme, forte e delicato, bello e sgraziato.
Le contraddizioni hanno sempre fatto parte di lei al punto di far convivere dentro due personalità opposte.
Ma lei oggi vuole correre per dare spazio a quella parte di lei che è più strega che regina.
Si è ripromessa di non volere più dare spazio agli uomini, alle loro infantili necessità di avere attorno una mamma, una guida, un sostegno. Lei per una volta vuole provare a far emergere quella componente maschile che è dentro di lei.
Vuole vivere le sensazioni che immagina possano vivere gli uomini veri. Lei vuole al suo fianco una donna e la vuole fragile, come spesso si sentono le donne. Vuole poterle guardare negli occhi per dare quella sensazione di sicurezza di conforto che dovrebbe dare un uomo.
Esce quindi da quell’ascensore con mille pensieri. Apre la porta di casa, ripone la spesa, si siede sul suo divano, si rialza, va in camera, si spoglia, si guarda allo specchio e pensa a come potrebbe essere quell’uomo, va verso il bagno, lascia cadere a terra lo slip, il reggiseno, si riguarda allo specchio, guarda i suoi occhi stanchi, le sue labbra sottili, i suoi capelli che scossi dal vento, poi scende con le mani lungo il suo collo, gira intorno alle piccole forme del suo seno, lo raccoglie un po’ e si riguarda come se fosse lo sguardo di un uomo.
Pensa in quell’istante al fatto che non hai idea di cosa sia un’erezione per un maschio. Cosa significa avere tra le gambe quella specie di birillo che ad un certo punto si inturgidisce.
Prova ad immaginare cosa potrebbe provare in quel momento un maschio che le guarda le tette, poi si gira e si guarda il culo perfetto, né piccolo né grande, con quel solco che separa i glutei e scende fino al solco perfetto del suo sesso.
Sentirsi come essere osservata da un uomo la eccita. Poi si ferma e immagina se anche il suo sguardo da strega che sente dentro di se emergere la componente maschile può eccitare allo stesso modo un’altra donna.
La doccia è ormai caldissima, entra dentro, l’acqua le bagna il corpo, scivola e si insinua ovunque e in tutte le sue zone ormai sensibili ed eccitate.
Lascia che l’acqua calda la rilassi e la ecciti ancora come se a sfiorare tutta la sua pelle fossero le attenzioni di quell’uomo che vorrebbe e che invece si ritrova a voler diventare.
Nella sua mente si apre l’immagine di lei vestita come una ballerina da night club, trucco e labbra marcate e poi gli uomini intorno che sbavano come fanno i cuccioli affamati nel momento in cui arriva la loro ciottola.
Prevale ancora il pensiero di quella Strega che decide di punire e dimostrare che una donna può da sola essere come un uomo. Guarda in basso e vede il suo strapon color nero. Perfettamente saldo intorno alla sua vita e così che decide di non cedere alla tentazione di affrontare uno sconosciuto ma di continuare la sua strada di punizione e dominazione.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.