bdsm
B&B - DAY 3
di Antani1984
01.12.2022 |
358 |
2
"Quando esce mi attende sdraiata sul letto, mentre entro in doccia io..."
Eccomi qui dopo molto tempo a gettare nero su bianco sensazioni, emozioni, dettagli e aneddoti accaduti di recente.Sono sincero, sebbene commenti pubblici e privati siano sempre molto graditi, non lo faccio per ostentare o esibire fatti privati, ma come uno sfogo personale, come la necessità di buttare fuori tutto quanto accaduto in una esperienza mai provata prima, e che per questo motivo vale la pena di narrare.
Questo sarà il terzo capitolo di una serie di racconti dedicati ad una settimana infuocata. Ti consiglio di leggere i racconti in ordine, puoi trovarli comodamente sul mio annuncio.
Il terzo giorno inizia come sempre all'alba con la sveglia che suona inesorabile.
Non ho ancora ben recuperato dalle giornate precedenti, vorrei rimanere nel letto ancora ore, ma non posso, e tra mille imprecazioni mi alzo.
La sveglia così presto al mattino è una vera e propria tortura, che percepisco quasi come un'ingiustizia.
Tra me e me, infatti penso che non è giusto che se io sono sveglio, tutto il resto del mondo...
IDEA!
Prendo subito il telefono e chiamo ininterrottamente Lor fino a che non si sveglia.
"Pezzo di merda, ma che cazzo di ore sono?"
Adoro la sua dolcezza, il suo romanticismo ed il suo essere poetica sin dal primo mattino.
"Alzati e vieni da me, muoviti che ho poco tempo."
Riaggancia.
Faccio colazione, rassegnato al fatto di aver forse osato troppo.
Mi consolo con il piacere che può dare un pancake caldo spalmato di crema alla nocciola e guarnito con frutti di bosco.
Ecco però che dopo qualche morso assonnato, suona il campanello.
Le lascio la porta socchiusa e continuo a far colazione.
Lei entra indispettita lamentandosi del fatto che non ho il diritto di svegliare la gente così presto al mattino e poi...
"SHHHHHHHHHHHHHHH!"
Calo i pantaloni e mi siedo sul divano.
"Zitta e mettiti in ginocchio!"
Sorseggio beatamente il caffè, mentre Lor accarezza con la lingua tutta la sua colazione. Si sofferma per qualche istante a giocare con la cappella, prima di infilarlo tutto in bocca.
Le spingo la testa, voglio sentirlo nella sua gola.
Ansima.
Sbava.
Poi inizia lentamente ad andare su e giù, le sue labbra mi provocano brividi di piacere in tutto il corpo.
Dio quanto è brava!
Il saliscendi, da lento e dolce si fa via via sempre più intenso e veloce: lo gusta in maniera sempre più bramosa.
La foga è sempre più intensa, più veloce, più porca; ansima e mi graffia il petto mentre l'eccitazione è sempre più incontenibile fino a che la sua gola viene irrorata da tutto il mio sapore mattutino.
Che bel risveglio, Lor: ci vediamo stasera!
Ora posso farmi una bella doccia ed affrontare carico questa nuova giornata.
Mi vesto e corro in stazione, per poco non perdo il treno che mi porterà al lavoro.
Mentre sono sul treno Lor mi invia un video.
È nel letto, completamente nuda, con le gambe spalancate. Si infila ripetutamente il cazzone vibrante, ansima, geme, gode, guarda in camera e mi insulta per averle fatto venire voglia e per non averla scopata. Dopo un ultimo potente urlo, al culmine del piacere mi dice: "Ti aspetto stasera, stronzetto".
Ecco, sarà una giornata difficile anche oggi.
Sono al lavoro e la mattinata prosegue movimentata, ma viene interrotta di tanto in tanto dai suoi messaggi vocali: brevi, semplici, diretti.
"Ti voglio"
"Vieni a scoparmi"
"Sono la tua troia"
"Fottimi, stronzo"
Ve l'ho già detto che è una poetessa, vero?
Poco dopo pranzo ricevo una chiamata: "cazzo è Lor!'.
Non le rispondo, so che mi avrebbe messo in difficoltà e non mi posso permettere di essere distratto sul lavoro.
Dopo pochi minuti squilla di nuovo il telefono.
Lo lascio suonare.
Continua a chiamarmi per dieci minuti consecutivi, fino a che esco con una scusa e rispondo. La coerenza di noi uomini si nota in queste circostanze.
Avvio la chiamata ed ascolto poche semplici parole senza possibilità di risposta : "quando torni, passa direttamente da me, la tua troia ti aspetta!"
Chiude la chiamata.
Tornato dal lavoro, faccio esattamente ciò che mi ha chiesto. Sono stanco, sudato e sporco, ciononostante salgo in camera da lei al B&B.
Mi apre in accappatoio, appena uscita dalla doccia.
Il contrasto tra il suo corpo lindo, profumato e vellutato ed il mio sudicio, contratto e sporco è terribilmente eccitante.
Mi spoglia velocemente e mi spinge con forza sul letto, poi sale sopra di me, afferra le mie mani per tenerle ferme, ed inizia a strusciarsi lentamente.
Sento la sua fighetta umida accarezzarmi il cazzo, ed i suoi capezzoli lambirmi le labbra, e senza darmi modo di leccarli.
Il suo profumo mi inebria la mente, il suo respiro mi eccita ancora di più.
Mi lecca il collo, mi succhia i lobi delle orecchie, mentre la sua fighetta continua inesorabile ad accarezzarmi lentamente, dallo scroto fino alla cappella.
Sto impazzendo.
Perdo completamente il controllo e mi abbandono a lei, la lascio fare incondizionatamente.
Non dice una parola, sento solo il suo respiro.
Due corpi così diversi diventano una cosa unica, si muovono all'unisono uno contro l'altro dando vita a qualcosa di molto simile all'arte.
Mi guarda intensamente negli occhi, arrossisce, sorride e con una dolcezza infinita mi dice: "adesso sono cazzi tuoi".
Scorre lentamente una mano sul mio petto fino a prendermi in mano il cazzo.
Lo accarezza.
Poi lo stringe forte.
Lo infila lentamente nella sua fighetta umida e continua a muoversi lentamente.
Molto lentamente.
Io con il bacino tento di spingerlo più forte, ma lei mi ferma e continua ad ondeggiare lentamente
Molto lentamente.
Vorrei andasse più veloce, ma è lei stavolta a condurre il gioco.
Sto impazzendo di piacere, godo e tremo guardandola negli occhi.
La sua lingua avvolge la mia.
I suoi movimenti lenti, sensuali ed avvolgenti mi provocano un orgasmo esplosivo dentro di lei.
Andiamo a casa mia stanchi e spossati ed entriamo in doccia insieme. Il bisogno di lavarsi si trasforma in un momento intimo, erotico e libidinoso. Le nostre mani spalmano reciprocamente con cura ogni centimetro del nostro corpo di bagnoschiuma, i nostri corpi si intrecciano e si avvolgono l'un l'altro, le nostre lingue avviluppate e l'acqua calda che scorre su di noi.
Dopo la doccia mi vesto in maniera comoda, tanto abbiamo ordinato la pizza a domicilio e non dobbiamo uscire.
Lor invece opta per una soluzione opposta, e con mia grande sorpresa, si mostra vestita solo del completino fetish acquistato il giorno prima.
Le strisce di finta pelle mettono in luce tutta la bellezza del suo corpo, non lasciando nulla all'immaginazione.
Comode aperture mettono in risalto i suoi gustosi orifizi, borchie ed anelli lasciano supporre la possibilità di agganciarsi, ed un collare stringe dolcemente la sua gola.
Mentre mangiamo la pizza mi fissa in silenzio: il suo sguardo è estremamente malizioso, porco e voglioso.
Lor si nutre di erotismo e lei stessa diventa per me un potentissimo afrodisiaco.
Qualcosa mi dice che non guarderemo un film dopo cena.
"L'erotismo è esattamente il meccanismo mentale che ci permette di andare oltre la nostra sessualità naturale. È una sorta di afrodisiaco psicologico." [Massimo Fini]
Finita la cena Lor si fionda verso di me, mi vuole cavalcare, ma la fermo subito.
Ancora non sa cosa la aspetta!
"Mettiti in ginocchio, cagna!"
Ubbidisce.
La guardo attentamente mentre è a quattro zampe davanti a me, apro il cassetto ed estraggo la benda che poi porgo delicatamente sul suo volto per renderla completamente all'oscuro di quello che accadrà.
Una brava cagna deve sapere aspettare il suo momento.
È per questo motivo che mi siedo comodamente sulla sedia, appoggio le gambe sulla sua schiena e fumo letteralmente una sigaretta.
"Stai zitta cagna, non devi fiatare!"
La sigaretta è finita, ma lei ancora non sa che sarà il suo culo a spegnerla.
"AAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHH"
Un suo potente urlo squarcia il silenzio nella stanza, quando il mozzicone si spegne sul suo gluteo.
È a quel punto che prendo dalla sua borsa il plug con la coda e lo infilo lentamente nel suo deretano.
Gode e soffre allo stesso tempo.
Aggancio al collare un guinzaglio.
"Ora scodinzola per bene, che andiamo a fare un giretto".
È palesemente impacciata ed imbarazzata, è evidente che è la prima volta che lo fa, e non ne è capace.
La mia cintura però schiocca sul suo culo per farle capire i suoi errori e poco a poco lo scodinzolio diviene più armonioso.
Gode tantissimo nell'essere la mia cagna.
Improvvisamente però una semplice sua frase interrompe la magia del momento: "possiamo fare una piccola pausa, mi scappa la pipì...ti prego!"
È a quel punto che prendo una ciotola, la porgo sotto il suo ventre e le dico: "falla pure qui dentro".
È imbarazzata e non vuole, si convince solo dopo un paio di cinghiate sul culo.
Piscia imbarazzata nella ciotola mentre io davanti a lei la ammiro espletare i suoi bisogni.
"Ora bevi!"
Arrossisce, e con la testa fa cenno di non volerlo fare.
Questa volta ci vogliono 10 cinghiate per convincerla a mettersi in posizione ed avvicinare lentamente la bocca al suo piscio.
Avvicina le labbra ma non beve.
È a quel punto spalanca la bocca quando scopre che le ho strappato via la coda per sostituirla con il mio cazzo.
La inculo selvaggiamente spingendole il viso nel suo piscio.
Urla come non l'ho mai sentita in questi giorni e trema dal piacere.
La sculaccio e la insulto.
Il suo culo è pieno di lividi, il suo corpo umido di sudore e piacere, il suo viso sporco del suo piscio.
La cagna si sta facendo sfondare il culo e le piace tantissimo.
"Sei un porco", è l'unica frase che riesce a dirmi mentre anisima, urla e gode.
Il suo culo trema mentre raggiungo l'apice del piacere dentro di lei.
Rimane qualche minuto esausta sul pavimento a riprendere fiato. È visibilmente provata ma appagata.
Quando si riprende, si rialza e lentamente entra in doccia, questa volta da sola, mentre io ripulisco tutto il lerciume lasciato in giro per casa.
Quando esce mi attende sdraiata sul letto, mentre entro in doccia io.
La serata si conclude abbracciati sul letto, in silenzio a guardarci negli occhi.
"Stai scoprendo lati di me che non sapevo nemmeno io di avere! Grazie stronzetto!"
Una sua semplice frase prima di lasciare casa mia.
Buonanotte Lor, a domani!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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