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Alissa la brasiliana


di Gamemaster73
12.02.2025    |    3    |    0 6.0
"Lo prova il fatto che si era messa a 4 zampe e ha cominciato a muoversi al mio ritmo..."
Ciao a tutti e grazie a tutti quelli che hanno letto e apprezzato il mio primo racconto. Le storie che scrivo si basano su situazioni che mi sono realmente capitate. Sono anche un vero fotoamatore. Se qualche lettrice fosse interessata a farsi fotografare (e a venire a Pavia) mi scriva: [email protected]
Aly è una ragazza che ho conosciuto tramite un annuncio che ho pubblicato su un gruppo su Facebook. In genere, sul social, o si trovano modelle professioniste (di conseguenza care) o delle ragazze che spesso si rivelano perditempo. Per questo sono rimasto pienamente stupito dalla rapidità con cui mi sono accordato e trovato con lei.
All'epoca aveva 24 anni, alta 1,85, fisico snello slanciato da modella. Solo il sedere, un po' abbondante, faceva intuire le origini brasiliane. Aveva i capelli ricci e gonfi stile afro, ma morbidissimi da accarezzare, un viso da cerbiatta e una voce dolce e piacevole da ascoltare.
Quando ci siamo accordati lei mi ha detto che era disponibile a tutto. Le ho fatto notare che con un'affermazione simile si può pensare a tante cose. Lei ha confermato che potevamo fare foto di ogni tipo e anche sesso. Con un accordo simile avevo parecchie aspettative.
Decisi di farle indossare un costume cinese sexy di colore nero. È un pezzo unico che si indossa dalla testa e si usano due cordini da legare ai lati.
Vado a prenderla in stazione e ci rechiamo al motel. Nel tragitto ci conosciamo un po' e mi racconta che non fa la modella (indossatrice) perché la imbarazza avere tanti occhi puntati su di lei. Questa sua affermazione è stata da lei stessa confutata con un altro racconto del quale, però, parlerò più avanti.
Arriviamo al motel, le mostro il vestito e lei è molto entusiasta della mia scelta e lo prova subito. Il costume è della sua taglia, però non era previsto che venisse indossato da donne alte. Il risultato è che la gonna le copriva solo una parte del sedere. Cominciamo a scattare e mi rendo conto che non è portata per posare. Aggiungete la mia poca esperienza e il risultato non sono state belle foto... Deluso dal risultato le dico che volevo interrompere il servizio. Lei mi prega di continuare, che aveva bisogno di soldi e che era pronta a tutto. Fingo di pensarci su, anche se avevo già deciso. Estraggo il kit bdsm, le dico di indossarlo e che avrebbe dovuto ubbidire a tutti i miei ordini dicendo "Si, padrone". Lei accetta dicendo subito il primo "si, padrone". Le metto polsiere, cavigliere, collare a cui lego un guinzaglio. Le ordino di mettersi a quattro zampe e di camminare, come una cagna, davanti a me. Lei ubbidisce e, mentre cammina, faccio ancora qualche foto. Dopo qualche minuto la fermo e, mentre è ancora a quattro zampe, le accarezzo tutto il corpo, comprese le parti intime. Lei si lascia fare.
Decido di testare i suoi limiti ma senza fare niente di violento. La faccio posizionare in ginocchio davanti al letto mentre io mi spoglio e vado in bagno a rinfrescarmi. Mi prendo il mio tempo. Ogni tanto guardo fuori dal bagno ma lei non si muove. Una volta finito mi siedo nudo sul letto di fronte a lei. Le dico "leccami i piedi" con tono tranquillo, come se le chiedessi di passarmi un bicchiere. I veri master non devono alzare la voce per farsi ubbidire. Alissa dice la frase richiesta, si abbassa e inizia a leccarmi la punta delle dita poi, uno a uno, li succhia completamente. E passa alla pianta del piede. È molto brava: non credo che l'abbia fatto prima ma è di indole remissiva.
Continua a lungo facendo il lavoro con calma, come piace a me, e poi spostandosi sull'altro piede. A un certo punto la fermo, mi sdraio sul letto per essere più comodo e le dico di proseguire. Senza che glielo dicessi, dopo i piedi ha iniziato a leccare le gambe. Piano piano è arrivata in mezzo alle gambe. Prima mi ha leccato le cosce mentre strusciava il suo corpo su di me. Poi ha iniziato a leccare sempre più vicino al mio cazzo fino ad arrivare alle palle. La sua lingua era così delicata che in certi momenti non la sentivo. Quando, però, ha iniziato col pompino, è stato un vero piacere...sia sentirla che vederla. All'inizio faceva su e giù velocemente ma io preferisco un pompino lento, così le ho messo una mano sulla testa per darle il ritmo. Così facendo mi sono reso conto che i suoi capelli erano davvero morbidi e ho continuato ad accarezzarli. Vi sembrerà strano ma anche accarezzarle i capelli mi procurava piacere.
Ogni tanto le facevo tenere in gola tutto il cazzo e la lasciavo solo quando non resisteva più. Man mano la trattenevo più a lungo. Lei sembrava dover tossire ma non ha mai tentato di liberare la testa, altro segno della sua natura sottomessa. Quando ho sentito arrivare l'orgasmo le ho trattenuto il cazzo in bocca per schizzare direttamente in gola. Lei si è lamentata un po' con i versi ma ha ingoiato tutto sebbene si sentisse soffocare. Una volta finito si è accoccolata vicino a me e mi ha chiesto se era stata brava. Abbiamo parlato un po' e mi ha rivelato qualcosa della sua vita privata. Poi mi ha fatto domande sulla dominazione e sul bdsm. Alla fine mi ha detto che lei non sopporta il dolore ma ha dato la sua disponibilità a provare qualcosa.
Ci siamo alzati e l'ho fatta mettere in ginocchio sul letto. Le ho tolto il collare e le ho legato i polsi alle caviglie con i gancetti. Ho preso due mollettine per capezzoli. Mi sono avvicinato ad un suo seno (piccolo ma ben modellato) e l'ho leccato e succhiato per farle indurire il capezzolo. Appena pronto le ho messo la molletta stretta al massimo. Non appena l'ha sentita ha urlato per il dolore "mi fa molto male!" ma non mi ha detto di toglierla ne si è agitata per staccarla. Le ho accarezzato il viso dicendole di resistere. Lei mi ha guardato con aria supplichevole ma non si è mossa. Ne ho approfittato per mettere la seconda mollettina. Lei ha urlato ancora e poi si è messa a piangere. Le ho preso il viso e l'ho baciata con passione, le ho leccato le lacrime e poi l'ho posizionata con la testa sul cuscino e il sedere in alto. Ho iniziato a leccarle la figa e subito i mugolii di dolore si alternavano a quelli di piacere. Il mio cazzo si era ripreso così ho messo un preservativo e l'ho penetrata. Era stretta e io ho spinto piano per godermi al massimo le sue pareti. Una volta dentro le ho rimosso i gancetti per farla mettere più comoda e ho iniziato a montarla.
Lei piangeva ancora per il dolore ma provava anche piacere. Lo prova il fatto che si era messa a 4 zampe e ha cominciato a muoversi al mio ritmo. Quando ero vicino al culmine le ho preso le braccia e l'ho sollevata verso di me per abbracciarla mentre venivo. Mi sarebbe piaciuto riempirla ma non prendeva la pillola. Siamo rimasti così per un po' ma, quando si è rilassata, ho preso le due mollette e le ho aperte di colpo. Lei ha urlato e ha stretto involontariamente le gambe facendomi provare altro piacere sul cazzo.
Mentre ci rivestivamo mi ha chiesto se mi era piaciuta e potevamo rivederci e le ho risposto positivamente.

Due giorni dopo aveva bloccato il mio numero. Non ci siamo più visti fino a...ne parlerò la prossima volta.
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