Lui & Lei
il diavolo e l'acqua santa
di biancoriccio
25.01.2018 |
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"La trovo seduta dietro la scrivania..."
Porca Miseria, è un freddo porco in fabbricai carrelli della catena di montaggio passano fitti, uno dietro l'altro, e quell' infame del Tinti non accende il riscaldamento, "ci sono i forni per seccare le resine" dice, "vi bastino quelli, non posso spendere per il metano del riscaldamento", l'odore delle resine in questione è stomachevole, io non son poi messo così male, alla fine in verniciatura magari è più dannoso ma almeno ci sono 25 gradi costanti tutto l'anno, per via dell'essiccazione delle vernici, ma in fabbrica diobò o sei vicino ad un forno o ti becchi i 5/6 gradi. Cammino lungo la catena che la sirena del fine turno ha fermato, 5 minuti di stop per permettere il cambio degli operatori, non è il mio reparto qui, magari in ufficio stanno meglio, loro riscuotono tutti i mesi e a noi sono 2 mesi che non ci pagano, io ho il mutuo e la rata della macchina, voglio vedere cosa racconto alla banca, ma appena mi capita mando tutti al diavolo, voglio andare a sentire cosa hanno da dirmi, che scusa mi trovano stavolta, addirittura hanno assunto una ragazzina paraplegica perchè gli costa meno di tasse e così evitiamo di incazzarci perchè magari pensano ci faccia pena.
Povera ragazza non è tanto che lavora qui e non ho mai avuto occasione di parlarci bene. la trovo seduta dietro la scrivania.
"Buona sera signorina Beltrami", "Sera signor Manni" mi risponde lei.
Chiedo se c'è il Sig. Tinti, il padrone dell'azienda e lei mi risponde che no, non c'è è in viaggio di lavoro, Le chiedo se si sa niente degli stipendi lei guarda in basso, si aspettava quella domanda e con un mezzo sorriso forzato e di rassegnazione scuote la testa, io non mi arrabbio più, lo immaginavo, devo procedere con la vertenza sindacale, e lei lo sa, l'avevo avvertita di dirlo all'infame, se non ci avessero almeno anticipato qualcosa questa settimana avrei fatto la vertenza sennò che RSU sono? La ragazza mi dice che non è proprio necessario che io faccia la vertenza subito e che potrei attendere il ritorno del titolare e io le dico di no che avrei convocato i sindacati.
Mi chiede cosa penso di fare per la vertenza, le rispondo che semplicemente cerco di recuperare gli stipendi mio e dei miei compagni, lei mi fa notare che il bilancio dell'azienda è in negativo, io faccio spallucce e lei mi dice che così facendo l'azienda chiuderà, le faccio capire che non mi intreressa molto di quello che farà l'azienda, io voglio i miei soldi, la vedo cambiare in volto, per lei è stato difficile trovare quel lavoro, nessuno l'assume e perderlo per lei sarebbe un dramma, ma tant'è. Stiamo qualche secondo a guardarci interdetti cercando di far recedere uno dei due dalla propria posizione, il fax in arrivo ci distoglie, La Signorina Beltrami, Barbara si chiama, sposta la sedia verso il fax che è dall'altra parte della stanza e urta con una ruota il secchio della carta io mi alzo per raccoglierlo e lei secca mi dice "faccio da sola" fulminandomi con gli occhi, si china sulla sedia e raccoglie il cestino. "Arrivederci" mi dice, mi alzo e me ne vado. E' una ragazza forte, veramente forte, mi dirigo verso casa, la doccia mi aspetta. Appena entrato mi dirigo verso il frigo per farmi un'idea di cosa cucinare ma lo trovo desolatamente vuoto, la vita da single è così non hai tempo per far niente e quando hai tempo non ne hai voglia, via ho deciso doccia e poi vado ad un pub a mangiare qualcosa, mentre l'acqua scende sul mio corpo ripenso a Barbara, è molto carina, mora con i capelli mossi e di media lunghezza, ha un bel seno che a dire la verità ho sbirciato quando si è chinata a raccogliere il cestino. aveva una mini non troppo mini che lasciava vedere le gambe, molto ben fatte, mi ritrovo senza pensarci col membro in mano che mi sto masturbando, immaginandomi quella ragazza in piedi sulle sue gambe, appena finito sciacquo il tutto e mi preparo per uscire, Guido per la città pensando a dove andare, irish o american pub? mi andrebbe un po di musica dal vivo, penso al Dublin, ok mangerò qualcosa li, arrivo e parcheggio, entro nel locale, gli strumenti sono montati ma la band deve essere ancora a cena, la intravedo, ad un tavolo intenta nella compilazione del modulo siae.
Mi siedo a mia volta ad un tavolo e Paola, la ragazza, mi porta il menù, conosco bene questo posto, non aspetta che ordini da bere, sono abbastanza abitudinario da questo punto di vista, arriva con una Guinness, nera e densa Guinness, nettare degli dei, intanto decido cosa voglio mangiare, un crostone salsiccia e 4 formaggi e una porzione di manzo alla guinness, mentre attendo mi faccio portare dei tacos, che non sono molto irish ma almeno ingannano l'attesa, intanto la band inizia a suonare.
"Signor Manni buona sera" mi sento chiamare da dietromi volto e... "Signorina Beltrami, che piacere, anche lei qui?" Ecco, stasera mi è saltata la sbronza, penso, mi scoccia farmi vedere su di giri da gente dell'ambito lavorativo, "E' sola?" "Si" mi risponde lei, "dovrebbe arrivare una mia amica, o meglio dovrebbe già essere qui, ma non la vedo" conclude, "se vuole venire al mio tavolo nell'attesa" cerco di essere gentile, ma la ragazza rifiuta gentilmente, così parliamo a distanza per qualche minuto, finchè alla fine decido di alzarmi e andare io al tavolo con lei, noto che non sembra dispiacerle e che ha un bicchiere in mano, Guinness noto, buongustaia, le chiedo se vuole mangiare qualcosa ma lei rifiuta, "beh" le dico "non avevo niente in frigo e sono venuto a cena qui" "anche io, solo che avevo fissato con quest'amica" mi risponde lei siamo interrotti da un sms che le arriva sul cell e le vedo gli angoli della bocca storcersi in un cenno di dissenso "la mia amica non viene ha avuto un problema con il cane che le è scappato e pare abbia morso un passante, quindi è dai carabinieri per denunce eccetra" "beh allora ordini e ceniamo insieme no?" le dico
"no, non importa grazie"
"insisto offro io"
"beh non so se"
"se non si può cenare insieme tra colleghi? io credo di si"
"OK va bene" il viso le si allarga in un sorriso e anche io sono contento, almeno avrò qualcuno con cui parlare stasera, ordina anche lei e io parlando con Paola ritardo le mie portate a quando porteranjno anche quelle della Beltrami.
Intanto le nostre birre sono quasi finite, decidiamo perciò di prenderne altre 2, e decidiamo che è meglio darsi del tu, parliamo per un bel po anche mentre mangiamo e ascoltiamo la band, facendo degli apprezzamenti per la buona musica, per il buon bere e il buon mangiare, mi spiega che un incidente fatto un paio di anni prima l'ha costretta su quella sedia, ma lo fa con il sorriso sulle labbra, mai con autocommiserazione, la sua forza sta nel non fermarsi mai mi dice, è molto carina stasera, ha un top bianco e un capospalla nero, una mini un po' più mini di oggi, e deve essere anche una discreta civetta dato che si prende una gamba con le mani e l'accavalla con l'altra con fare piuttosto provocante, le chiedo se prende altro, lei rifiuta e io decido per un Tallisker vedo che ci ripensa e ordina un Oban, allora sei veramente una buongustaia, penso, beviamo il nostro bicchierino con acqua annessa, una volta finito mi dice
"beh, grazie per la serata, ma adesos inizia ad essere tardi, meglio andare a dormire altrimenti domattina non mi sveglio"
"io credo che aspetterò, non mi va di guidare dopo aver bevuto, non sono ubriaco ma sai adesso basta così poco"
"beh a me non lo fanno mai il palloncino quando mi vedono se vuoi ti accompagno io"
"ma perchè, hai la macchina?"
Lei scoppia a ridere
"certo che ce l'ho"
"beh vorrà dire che domani mattina vengo coi mezzi e poi vengo qui a prendere l'auto"
Mi alzo e vado in bagno, poi vado a pagare ma Paola mi dice che è già tutto a posto, le chiedo chi ha pagato e lei mi indica Barbara, sorrido mentre vado verso di lei e scuoto la testa.
"beh, ti avevo invitato io veramente, adesso mi porti anche a casa, poi? che voglamo fare?" e continuo a ridere
"beh, dipende" risponde lei girando la carrozzina e lascaindomi con la risata a metà, io non volevo essere malizioso, non cercavo doppi sensi.
Saliamo in auto e rifiuta ogni mio aiuto sia per mettere la carrozzina in macchina che per qualsiasi cosa, mentre guida mi racconta della fatica che ha fatto e che fa per avere la sua indipendenza, per superare i pregiudizi della gente, ance i miei, mi fa notare, io le dico che i miei non sono pregiudizi, la mia è cavalieraggine, lei si mette a ridere e mi dice che non mi ci vede su un cavallo bianco vestito di azzurro, beh non proprio così, le faccio notare, la prego di fermarsi immediatamente, lei si ferma e io scendo e le prendo una violetta da un giardino e gliela porto, intimandole di scappare altrimenti il padrone ci avrebbe uccisi, lei da gas con una risata e accetta la violetta, le indico dopo aver smesso di ridere la mia via di residenza, lei annuisce e prende per una strada io le chiedo dove sta andando e lei mi rispondeche mi sta portando a casa e che quella è una strada che conosce lei, bah, tant'è, la direzione è quella, smetto di pensare alla strada e le dico che ho passato una bella serata e che dovremmo ripeterla, lei mi risponde che non sa se è il caso, lei è la segretaria del capo e io il responsabile sindacale, dovremmo essere il diavolo e l'acqua santa, beh alla fine ha anche ragione, potrebbe venir fuori che racconti dei segreti al responsabile sindacale, e non sarebbe bello, però peccato mi sarebbe piaciuto fosse durata di più la serata, veramente in buona compagnia.
Barbara ferma la macchina e mi dice siamo arrivati, e io le dico, "questa non è casa mia"
"infatti è la mia" mi dice, "se vuoi, non è tanto tardi, passiamo un altra oretta assieme a fare 2 chiacchiere e poi ti porto a casa" scendiamo nel giardino della villetta dove abita da sola, apre la porta e mi guida in casa sua, "togliti pure la giacca, io devo andare in bagno" mi dice, mi tolgo la giacca e la poggio su una sedia, vedo la cantinetta dei liquori che è molto ben fornita Oban, Jamenson, Tallisker, Lagavulin, tutti torbati, i miei preferiti, la vedo tornare dal bagno e nel frattempo si è tolta il capospalla, avvicina la carrozzella al divano e si siede, poi mi invita a sedermi, e mi indica il mobiletto "beh volevi fare il cavaliere? allora versami da bere, quello che preferisci" beh io mi trovo spiazzato ma comunque sto al gioco, accende lo stereo e all'interno c'è janis joplin, cry baby pezzo bellissimo, capolavoro assoluto, ricominciamo a prlare dei nostri gusti e delle nostre vite, mentre il contenuto della bottiglia scema, ad un certo punto lei si toglie le scarpe e prendendosele mette le gambe sul divano, dicendo "mi piacerebbe riprovare la sensazione di sollievo delle gambe gonfie messe sul divano" abbasso lo sguardo imbarazzato, e le chiedo se non c'è più niente da fare, lei mi dice di no, che purtroppo le ha provate tutte e mi chiede di sedermi accanto a lei intanto che prende le sue gambe e le mette giù dal divano, io lo faccio e intanto la vedo prendere delle foto in un mobiletto e inizia a mostrarmele, foto sue di prima dell'incidente, era molto bella, in realtà anche adesso lo è e glielo faccio notare, lei mi sorride e mi da una pacca su una spalla come dire "ma dai, non scherzare" e ricominciamo a ridere, il momento di empasse è finito, lei stende le sue gambe sulle mie e ricomincia a scherzare e a provocare, e ricominciamo a bere e a scherzare sulla sua condizione, le chiedo se vuole che le massaggi i piedi, lei mi dice che tanto non sentirebbe niente quindi sarebbe inutile, involontariamente poggio la mano sinistra sul suo ginocchio destro per posare il bicchiere e sento la sua mano che mi impedisce di togliere la mia, mi volto verso di lei con aria interrogativa e lei mi dice "non ci credi?"
"si ti credo, ma scherzavo" ecco ho fatto una gaffe clamorosa,
"prova, io proverò a ricordare la sensazione" mi dice, io imbarazzato le prendo i piedi e inizio a massaggiarli per un pochino e lei si stende sul divano abbassa la luce e chiude gli occhi.
Il silenzio cala, io non so che fare se continuare o no, mi sembra assurdo tutto questo, lei sembra dormire, è verosimilmente ubriaca, io anche, e pur non essendo distante da casa farmela a piedi mi scoccia, così come mi scoccia rischiare di offendere Barbara, per cui continuo, sento i suoi piedi iniziare a scaldarsi, per effetto delle mie mani, però ha delle gambe belle e lunghe, delicatamente passo dai piedi ai polpacci e poi sotto le ginocchia, le ginocchia puntute mi hanno sempre fatto impazzire, ho notato che qualche dito sopra l'orlo della mini il collant finisce. ma cerco di non pensarci, massaggio dai piedi fino alle ginocchia e sento il calore tra le mani, sarà l'effetto dell'attrito tra la pelle e le calze, vedo che il suo respiro si fa profondo e le mie mani fremono per salire sopra le ginocchia, tento qualche improvvisata un po' più su, timoroso, poi mi ricordo che lei non ha sensibilità alle gambe, mi chiedo chissà se nell'intimità le è rimasta? Bah, chi può dirlo, le mie dita si insinuano su per le sue cosce , sembra dormire, almeno dal respiro, è ubriaca, penso, sento l'orlo siliconato dell'auto reggente e il sangue mi impazzisce, le sue cosce sono lisce e ben tornite, calde, sento l sangue lungo la vena safena pulsare, salgo ancora e sento il pizzo dello slip, inizio a carezzare le gambe in tutta la loro lunghezza ma poi torno verso l'inguine e intrufolo la mano sotto lo slip, andando a cercare la porta delle grandi labbra e quella delle piccole, la vedo sussultare nel sonno e ritraggo la mano, ho sentito umido, mi porto la mano al viso e lecco le dita incriminate, poi non resisto, le prendo entrambe le gambe delicatamente, le sollevo e mi alzo dal divano, le riabbasso e le divarico leggermente, inizio a baciarle fino ad arrivare all'orlo delle calze, le prendo la destra e la tolgo piano piano, la pelle liscia e bianca, quasi efebica mi manda il sangue in ebollizione, finisco con la prima e inizio a togliere la seconda che mi da lo stesso effetto inizio a baciarla dai piedi, sperando a questo punto che si svegli, salgo piano piano alle ginocchia carezzandole e baciandole, mi intruflo piano piano sotto la mini e so che adesso si sveglierà perchè è evidente che li la sensibilità c'è, mentre le bacio l'inguine trovo due graffette ai lati degli slip tipo i lacci dei costumi, li slaccio e gli slip si aprono a mo di tovagliolo "figo" penso, le carezzo quella montagnetta quasi completamente depilata, e sento che il suo respiro si fa più profondo, mi sento prendere la testa e premere in mezzo alle cosce, inizio a baciarle le piccole labbra e a cercare l'ingresso, le prendo una gamba e me la metto su una spalla per stare più comodo, così è un po' più larga, sento i suoi umori, il suo sapore, il clito sotto la mia lingua inizia a gonfiare, la sento ansimare e guidare con la mano la mia testa, mi prende per i capelli e mi fa alzare, mi tira per la cintura a portata della sua bocca, mi sbottona i pantaloni e prende in bocca il mio membro avidamente, mi fa letteralmente impazzire, conuna mano libera si allarga una gamba e mi fa capire che vuole che continui il lavoro iniziato, io obbedisco e ricomincio a leccarla e baciarla, sento che non resisterò a lungo, per cui mi alzo e inizio a spogliarla e a spogliarmi, lei mi dice "andiamo in camera da letto" io la prendo in braccio e andiamo, la butto sul letto mentre ci baciamo, le nostre mani ci cercano e si cercano tra di loro, intrecciandosi e carezzando uno il corpo dell'altra, il mio membro è duro e cerca solo di entrare nella sua porta, che trova con un colpo di reni, inizio a pompare piano piano, sento i muscoli della sua vagina che mi avvolgono, il suo seno è bellissimo, sodo e tondo, una seconda piena che entra in una mano, la perfezione per me, le prendo le gambe e me le metto sulle spalle per offrirle tutto quello che ho e sembra apprezzare molto questa cosa, continuo a pompare sempre più forte e sento che lei inizia a godere ma ancora una volta rischio di cedere prima, quindi lo tolgo e ricomincio a baciarla per rilassare un attimino e durare un po' di più. "mi trascini sopra?" ad un certo punto mi chiede
"come scusa?"
mi aiuti a montarti sopra a smorzacandela, non posso farcela da sola, è la prima volta che lo faccio da dopo l'incidente e lo smorzacandela era la mia posizione preferita"
beh in effeti è sempre stata anchela mia mi stendo accanto a lei e me la tiro addosso, su di me, poi l'aiuto a tirarsi su sulle ginocchia e sostenendola lo rinfilo e la lascio dolcemente ricadere sul mio membro e vedo un rivolo caderle dal viso, inizio a pompare da sotto e mi accorgo che devo aiutarla sostenendole le natiche per permettermi di entrare e uscire meglio, inizio a pomparla lentamente ma in maniera decisa tanto che tende a cadere e poggia le mani ai lati della mia testa offrendomi in dono i suoi seni che io attacco subito, la sento gemere, i suoi capelli sono sparsi addosso a me, i suoi gridolini si fanno più intensi e io inizio a sbuffare perchè adesso voglio arrivare alla fine e lo voglio fare alla grande, lei mi dice che posso venire dentro, tanto prende la pillola, io le stringo le natiche e do altre pompate secche e ritmate finchè non la riempo di me e lei si accascia con le braccia sopra di me e ci baciamo. un bacio lunghissimo, non ho mai baciato una donna così nemmeno quando sono stato profondamente innamorato, il mio membro si ritrae da lei e dopo aver tirato fuori delle salviette umidificate me ne passa un paio e inizia a pulirsi. poi mi chiede di rimanere a dormire li non se la sente di riprendere la macchina, perchè no? penso, ok le dico, ci mettiamo sotto le lenzuola e ci abbracciamo, strano penso è stato molto strano, ci addormentiamo abbracciati, la mattina è sempre traumatica per me, mi servono decine di minuti per connettere, ma stamattina no, è diverso, mi sveglio e vedo che Barbara non c'è, sento del rumore in cucina e la vedo tornare con la carrozzina e un vassoio con sopra del latte del miele e dei biscotti....... le poggia sul comodino e si ritira su nel letto, c'è qualcosa che non mi quadra, mentre facciamo colazione, guardo la carrozzina e poi guardo lei che soridendo mi fa "ognuno ha i suoi segreti"
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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