Racconti Erotici > Lui & Lei > UNA SERATA SCONTATA
Lui & Lei

UNA SERATA SCONTATA


di ombroso45
20.02.2024    |    70    |    0 6.0
"Con la punta della lingua iniziai a scorrere dal suo collo, verso i suoi seni, verso l'ombelico fino a trovare l'inizio dei jeans..."
Esci con noi una sera . Cosi ti svaghi un pò . Basta pensare al
passato e a quella che ha già un'altro nel letto"

"Dai ma sembrerei vostro padre a uscire con voi !"

"Non è vero, se ti dico di uscire con noi è perché mi fa piacere e
puoi senza problemi. Abbiamo vent'anni e tu trenta non cinquanta !Sei
prenotato per sabato prossimo”.
" Ci penserò"
" No tu vieni. Sabato pomeriggio ti chiamo per l'orario così ti
presento qualche mia amica “.
Mia cugina si era presa a cuore la mia storia personale.
Una delusione d'amore scottante e senza ancora un senso mi aveva
affossato nelle ultime settimane e non riuscivo a sorridere.
Una serie di problemi di salute poi mi avevano stroncato la voglia di
uscire e reagire.

Anche se devo premettere che la storia appena conclusa era con una
ragazza di nove anni più piccola di me, una serata con un gruppo di
ragazzi e ragazze di vent'anni mi sembrava un po’ eccessiva.

La paura di sembrare un pesce fuor d'acqua era alta. Erano un'altra
generazione al mio confronto.

La settimana passò tra Tribunali casini vari:onestamente mi ero
programmato un week end di riposo e non avevo nessuna intenzione di
chiamarla per prendere accordi per il sabato sera.

Ero più propenso a una serata poco sociale: magari andare con gli
amici a vedere la partita e bere una birra in qualche locale. Quella
pazza si dimenticherà della "prenotazione" pensavo.

Ma .. è mia cugina e come me ha una memoria di ferro e sopratutto un
senso della famiglia elevato. Aveva deciso che mi avrebbe fatto
svagare e niente poteva farle cambiare idea.

Sabato pomeriggio mi recai in biblioteca a prendere un paio di libri
che da tempo volevo leggere.
Di rientro mi fermai al parchetto del paese; nonostante fosse fine
ottobre era ancora un pomeriggio dalla temperatura gradevole e quindi
trovata una panchina mi misi a leggere.

Preso dalla lettura di quel libro non mi accorsi dell'arrivo di mia
cugina e di una sua amica.
"Buon pomeriggio" mi urlò avvicinandosi all'orecchio e facendomi sobbalzare.
"Tu sei fuori .. mi vuoi morto " le dissi appena riuscii a riprendermi
"Scherzetto ! Cosa leggi di bello? Le solite cose noiose?"
"Lascia perdere, abbiamo gusti di lettura diversi lo sai"
"Ok ok . Ma tu la conosci la Do vero?" mi disse indicandomi la sua amica
"Ehm .. direi di no" le dissi io

"Ops ... comunque lei è Doris. Do lui è Gio mio cugino quello che
stasera si unirà a noi .. perchè ti ricordi che stasera tu esci con
noi vero?"

Se fino a quel momento avrei cercato di trovare mille scuse pur di non
uscire con mia cugina e i suoi amici quella sera ,la visione di Doris
fu invece la molla per far scattare in me la voglia di provare ad
uscire con quel gruppo di ventenni.

Appariva tutto il contrario di una ragazza appariscente: indossava dei
pantaloni color verde militare, un giubbotto leggero slacciato e sotto
un maglioncino lilla, non era molto truccata (il giusto senza
esagerare) e aveva la faccia di una ragazza dolce, timida, riservata e
senza troppi grilli per la testa, poi quei tratti del viso dolci la
rendevano quasi una bambina distinguendo agevolmente in lei delle
origini centroamericane.

L'avevo già vista in paese ma non sapevo fosse una delle migliori
amiche di mia cugina ne avevo mai pensato a lei come una possibile
conquista. In fin dei conti ero nuovo di quelle parti, il mio cazzo di
lavoro che mi aveva portato a frequentare quel paesino immerso nel blu
azzurro del lago di Como e devo ammetterlo…cominciava ad incuiriosirmi
sempre di più!!!!

Mia cugina si accorse subito del modo in cui iniziai a guardare la sua
amica e cercò di buttarla sul parlare della serata e di altre cavolate
mentre iniziammo a passeggiare.

Io cercavo di stare ai discorsi e di tirare in mezzo anche Doris che
appariva sempre più come una ragazza timida e senza troppo interesse a
parlare.

Sorrideva , annuiva ma credo che in mezz’ora di chiacchierata e
camminata sentii la sua voce 3 volte in tutto .

"Ok cugina mi hai convinto . Ci vediamo stasera

Se è libero porto anche Filippo ok ?( è un mio amico più giovane di
me al quale mia cugina fa il filo da mesi) Ti passiamo noi a prendere
tanto siamo di strada ok? "
"Si dai bravo porta Filippo almeno non ti senti solo ."disse mia cugina ridendo
"Dobbiamo essere per le 22 al parcheggio del bowling , poi si decide
dove andare" concluse.
Ci salutammo (riuscii a sentire dire a Doris un ciao) e loro
proseguirono per la strada mentre io mi fermai per aprire il cancello
e salire a casa.

Lo ammetto: mi girai di proposito e notai il lato b di Doris. Come
tutti i maschietti anche per me il sesso anale aveva un significato
particolare..l’idea di dominare la mia donna mi aveva sempre preso
molto e quando vidi il culo di quella ragazzetta semplice, indifesa
ma anche serena e sicura di se…..bè……si il mio cazzo ebbe un piccolo
sussulto dentro i miei pantaloni gessati da finto avvocato…..

Ad ogni modo ne rimasi subito attratto tanto che salito in casa presi
il cellulare e mandai il seguente messaggio a mia cugina " Ma oltre
che un culetto interessante la tua amica ha anche la lingua? Sembra
che gli sto già sul culo , stasera mi odierete tutti ... "
Dopo cinque minuti mi rispose " Ah ah sapevo mi avresti scritto così .
E' molto timida..guarda che è una tipa complicata ti avverto . Però è
single"

Le risposi : " Dio benedica la complicazione se ha un culo simile. A stasera !"

L'idea di rivedere Doris mi stuzzicava ed era forse l'unico motivo per
il quale quella sera avevo deciso di uscire con un gruppo di ventenni
scalmanati e con i quali forse non sarei riuscito ad avere un dialogo
sensato (visto anche il primo approccio pomeridiano).

Chiamai Filippo, un mio vecchio amico dei tempi dell’università, era
di quelle parti e avevamo ricominciato a frequentarci quando mi ero
trasferito anch’io, non aveva impegni e decise di unirsi a noi.

Chiesi a lui informazioni su Doris e mi disse : "Si l’ho vista qualche
volta ….niente di che…. Carina ma dai .. non fa per te una così . Ti
metti in una caccia complicata".
Andiamo bene !

Uscii di casa verso le 21.50 ; Filippo passò a prendermi in macchina e
salito squillai al cellulare di mia cugina come segnale del " Stiamo
arrivando inizia a scendere

Arrivammo ed era come sempre era in perenne ritardo.

Suonai al suo citofono e le urlai " Muoviti sei sempre la solita "
Lei : " uffa che palle che sei due minuti e sono giù . Sono sola a
casa stasera devo chiudere tutto"
Aspettai armeggiando con la radio della macchina di Filippo cercando
di trovare della musica il meno politica possibile tra i suoi cd.

Ad un certo punto sentii aprire il cancello . Era finalmente mia
cugina ; per la prima volta la vedevo vestita un po’ più elegante del
solito . Era ora !
" Si va a caccia stasera?" le dissi ridendo mentre saliva in macchina
"Scemo non iniziare e non cercare a tutti i costi di farmi fare
qualche brutta figura con i miei amici o non vi porto più"
" Va bene .. sembri più mia mamma che mia cugina" le dissi " Devo fare
le presentazioni o Filippo te lo ricordi?"
Lei arrossi , salutò Filippo e poi iniziò ad armeggiare imbarazzata
con il cellulare.

"Io ti ho omaggiato della mia presenza però tu mi fai conoscere
meglio la tua amica complicata stasera" le dissi girandomi verso di
lei

"Guarda che è davvero complicata , ha gusti difficili e se la tira un
po’ . Poi è timidissima lascia perdere."
"Si vede che è tua amica allora" le dissi ridendo "ok farò tutto da solo".

"Ti avverto che sono molto legata a lei. Per di più stasera si ferma
a dormire da me perché papà è al concerto con Federico (mio cugino) e
stanotte sono sola. Cerca di non farla arrabbiare"

1,65,capelli e occhi neri, il seno non grande ma ben definito, quella
sera Doris si presentò con dei jeans chiari aderenti , camicetta e
maglioncino con sopra un giubbotto bianco.
La salutai e lei ricambiò con un Ciao e un sorriso.

Passi avanti pensai. Dovevo averla fissata per tutto il tempo che ci
fermammo nel parcheggio perchè risaliti in macchina dopo aver deciso
la destinazione , oltre a non aver capito dove eravamo diretti mi
subii la ramanzina di mia cugina:
" Anche i sassi hanno capito che hai l'ormone vispo per lei..ma cerca
di non fare cazzate .. te lo dico per te .. quella non la smolli e se
cerchi un'altra delusione è fatta proprio a proposito .. non so più
come dirtelo che è complicata".

Grazie della fiducia e della paternale pensai.

Filippo fu invece molto più maschilista : "Secondo me non l'ha mai
data .. quindi in effetti mi sa di missione complicata . E poi .. dai
non è niente di eccezionale . Carina ma niente di più! La conosco di
vista ma .. io punterei a qualcuna più facile". Ecco ... Non sapevo
nulla di lei, mia cugina mi aveva raccontato che aveva avuto un
infanzia non proprio facile, genitori separati (ne sapevo qualcosa
anch’io di sti casini) aveva vissuto in po’ di tempo in sud italia, ma
nulla di più………. Ma c’era qualcosa in lei, qualcosa di particolare non
riuscivo a definirlo, che so razionalizzare tutto, pensai tra me e me,
……….non sapevo, provavo una sensazione strana……….

Arriviamo al discopub ovviamente affollato visto il giorno e l'orario.
Entriamo e per i primi dieci minuti è tutto un giro di presentazioni
tra me e questo gruppo di ragazzi e ragazze.

Valutando le altre presenze femminili mi accorsi che l'unica ad
attrarmi era proprio lei: Doris…….

Io che non sono un tipo che ama ballare mi misi a chiacchierare con un
gruppetto tra cui mia cugina e a bere qualcosa. Ogni tanto cercavo lei
e la vedevo anche lei appartata con altre due amiche che parlavano tra
di loro. Di ragazzi pensai. Non sapevo davvero come prendere
l'iniziativa e la mia sicurezza stava dando spazio ai ricordi
passati……….

Forse perso in queste seghe mentali persi di vista mia cugina e dopo
due minuti me la ritrovai con Doris e un'altra amica al fianco.
"Io ti porto qui e tu non ci offri neanche da bere?" mi disse

"Scusa cuginetta hai ragione .. ero un attimo con i pensieri su Marte"

Dopo un paio di "giri" iniziai a notare degli arrossamenti sulle gote
di Doris .. che piano piano iniziò a parlare un po’ di più e a
scherzare con mia cugina e la sua amica .

Filippo che nel frattempo ci aveva raggiunto rincarò la dose ed offrì
anche lui un drink proponendo un brindisi :Doris era ormai al limite
ma alla minaccia che ci saremmo offesi giurò che era l'ultimo e che
dopo avrebbe smesso.

Nel brindare proprio per quanto aveva bevuto quasi inciampò nei tacchi
e mi finì tra le braccia : forse per colpa di un abbraccio più stretto
rispetto agli altri, sentii i suoi capezzoli puntare il mio petto, il
freddo del locale o l'alcol le avevano giocato un brutto scherzo; fu
una sensazione stupenda, anche se brevissima.

Si accorse di quello che era appena accaduto, ci fissammo per un
interminabile momento e poi distratta dalle sue amiche si allontanò da
me.
Pensai : ecco .. fine della serata.. possiamo anche andare.

Mentre parlavo con Filippo ad un certo punto Doris si avvicinò a mia cugina:
"Scusami se vi rovino la serata ma forse ho bevuto troppo .. mi sento
poco bene...vi scoccerebbe iniziare ad andare a casa visto che
stanotte mi fermo da te?"
Avvicinandosi a me e a Filippo ci disse :
"L'avete fatta bere troppo.. sei pazzesco non ti porto più ! " mi
disse ridendo "Dai adesso portateci a casa che è brilla "
Doris, mi raccontarono, aveva passato alcuni anni in cui l’alcool
accompagnava spesso le sue serate…..no so perché forse per dimenticare
la sua triste storia, forse per viversi fino in fondo la vita fatto
stà che da un po’ non beveva più e non era più abituata a tutto
quell'alcool: mia cugina l'accompagnò fuori dal locale quasi
reggendola perché barcollava.

Appena saliti in macchina Doris si appoggiò allo schienale con gli occhi chiusi,
respirando affannosamente.
"Tutto bene?" - le chiesi
"Sì ... devo aver bevuto troppo... ma quei drink erano così
dolci......come te “aggiunse dal nulla”……
"Non ti preoccupare adesso ti portiamo a casa"
Furono le ultime parole prima di addormentarsi .

Anche mia cugina poco dopo si addormentò e io e Filippo ci ritrovammo
ad ascoltare musica soli come due trentenni sfigati….

Arrivati a casa di mia cugina la svegliai e le dissi ridendo : "C'è la
fate ad entrare a casa o hai bisogno una mano?"
"Tranquillo c'è la facciamo , bel tentativo comunque" mi disse ridendo.
Svegliò Doris che però non appariva molto reattiva , ci salutammo e
scesero dalla macchina per entrare in casa.

Sembrava la fine della serata... una buca pazzesca nonostante quelle
sensazioni quando l'avevo abbracciata.

Ormai rassegnato mi feci accompagnare da Filippo a casa e rientrai
pensando al letto caldo che mi aspettava.

Non feci in tempo a salire le scale che mi squillò il cellulare : era
mia cugina.
"Senti riesci a venire qui ? Doris sta ancora poco bene e non so cosa
fare .. mi trovo in difficoltà .. tanto lo so che ti fa piacere..se
vuoi puoi dormire sul divano ..


Arrivai a casa di mia cugina il più rapidamente possibile .
Doris si era appena addormentata dopo aver avuto ancora dei giramenti di testa

"Tu ti metti qui in sala sul divano . Io dormo in camera di mio
fratello perchè lei è crollata sul mio letto. Grazie di essere
venuto..non farmi pentire ti prego..."

"Tranquilla . Sai che sono serio. Ok lo scherzo ma .. mi sento anche
io in colpa per avervi fatto bere un pò troppo .vai a dormire
tranquilla e se c'è bisogno sono qui".
Mi misi sul divano e cercai di rilassarmi e non pensare al fatto che a
pochi metri c'era anche lei sola e distesa su un letto.

Ma .. gli ormoni erano troppo svegli e tutti i tentativi furono vani.

Volevo almeno vederla dormire .

Mi alzai e mi recai senza fare rumore nella camera di mia cugina .
Lei era lì, sdraiata sul letto ancora con i vestiti . Sembrava
dormire. Il suo viso era dolce e rilassato..il suo corpo però mi
attirava come una calamita.
Decisi di provare il tutto per tutto. Chiusa la porta ,mi avvicinai a
lei e - prendendole il viso con entrambe le mani - la baciai sulla
bocca.

Dopo poco mi accorsi con stupore e gioia che lei pur non svegliandosi
ricambiava il bacio e sembrava più audace del previsto: subito
socchiusi le labbra permettendo alla mia lingua di raggiungere quella
di lei.

Trascinato dall'approccio e dell'alcool che avevo anche io in corpo
presi a baciarla con passione, le nostre lingue si intrecciavano e
giocavano nell'esplorare l’uno la bocca dell’altra….

Dopo un minuto temevo si sarebbe svegliata e avrebbe posto fine al
gioco, ma Doris sembrava
non accorgersi del tempo che trascorreva: si era abbandonata sul
letto, con le braccia aperte e partecipava ad occhi chiusi, con tutta
la passione che riusciva a metterci, nel bacio che ormai si prolungava
da alcuni minuti.

Allora decisi di essere più audace: le mie mani abbandonarono le
guance e iniziarono a massaggiarle il collo, poi le spalle, poi
seguirono le sue braccia fino ad intrecciare le dita e di nuovo su,
fino alle ascelle e alla schiena... tutti questi movimenti sembravano
piacere molto a Doris che li assecondava spostandosi quasi a volermi
permettere di muovermi meglio .

Dalla schiena il passo era breve: un rapido movimento e le avevo
circondato i seni, ancora protetti dal reggiseno e dalla camicetta,
con entrambe le mani. Dolcemente iniziai una pressione ritmica
scendendo anche lungo i fianchi e la pancia sino all'ombelico, ma
continuando sempre a baciarla. Il respiro le si era fatto piu'
affannoso e ogni volta che le toccavo il seno il bacio di lei prendeva
un vigore inaspettato, quasi a voler restituire il piacere che stava
provando.

Ma le sorprese dovevano ancora arrivare: la prima fu quando si staccò
un attimo dal bacio e si slacciò la camicetta, mettendo in mostra un
reggiseno di pizzo bianco... Riprendendo il bacio approfittai di
quell'invito così esplicito e andai direttamente con le mani al gancio
del suo reggiseno, sciogliendolo .
Lei nel sentire il "click" ebbe forse un attimo di ripensamento e
portò le mani sui suoi seni come a coprirsi; ma poi la sua coscienza
già offuscata dall'alcol fu completamente sommersa dalle nuove
sensazioni che stava provando e mi fu semplice spostare le sue mani e
metterle ai lati.

Giocava con i capezzoli e il sentire la mia pelle a contatto con la
sua pelle liscia la eccitò e la rese docile in un modo che non avrei
mai pensato...
Nel frattempo non volevo assolutamente lasciarmi scappare
l'opportunità' di esplorare meglio il suo corpo, quindi mi staccai
dalla sua bocca e iniziai a leccarle i seni, seguendo con la lingua il
loro contorno e mordicchiandole i capezzoli.

Sentivo il suo corpo vibrare sotto di me per queste nuove sensazioni e
questo mi stava facendo venire una erezione incontrollata... mentre
ancora leccavo e toccavo i suoi seni, iniziai a sfregare il bacino
contro quello di lei, per farle avvertire quanto mi piacesse quello
che stavamo facendo...

Al primo contatto ebbe un sussulto e rimase un attimo irrigidita,
trattenendo il respiro; dopo pochi attimi però parve sciogliersi e
addirittura allargò un attimo le gambe per agevolare il contatto tra i
nostri due corpi, mentre con le mani accarezzava forsennatamente i
miei capelli, dando anche degli strattoni come a voler cercare un
qualche appiglio per non lasciarsi andare al piacere che le stavo
dando...

Dopo aver alternato la mia bocca tra i baci e i suoi seni decisi di
provare ancora un passo in più... con la punta della lingua iniziai a
scorrere dal suo collo, verso i suoi seni, verso l'ombelico fino a
trovare l'inizio dei jeans... a questo punto iniziai a passare
dolcemente la mia mano tra le sue gambe con un movimento lento ma
costante.

E qui ci fu la seconda sorpresa ;Forse senza pensarci, forse solo con
l'obiettivo di avere ancora più piacere, le sue mani iniziarono a
sbottonare i jeans per permettere alle mie mani e alla mia lingua di
farsi più audaci, di arrivare vicino alla zona di massimo piacere...
Io l'aiutai mettendola seduta e sfilandole i pantaloni ormai aperti:
il vederla lì, sul letto di mia cugina, con indosso soltanto un paio
di slip bianchi e dai quali già traspariva la sua eccitazione, mi
turbò un po’:mai mi sarei aspettato di arrivare a quel punto. …….

Con le mani iniziai ad abbassarle l'elastico degli slip, mentre lei,
ormai persa nel piacere che stava provando, riusciva solo a
massaggiarmi sempre più velocemente i capelli e questo suo movimento
sembrava indicare un invito a proseguire.

Senza farmi pregare le sfilai anche gli slip fino alle caviglie e
rimasi con il volto a pochi centimetri dalla sua figa.... con dolcezza
iniziai a massaggiarle il clitoride tra pollice e indice, mentre con
la lingua le esploravo le labbra e assaporavo il gusto della sua
eccitazione..

Ai primi tocchi la sentii muoversi di scatto, evidentemente aveva la
zona molto sensibile.
Iniziai a passare la lingua prima sulle sue labbra e poi entrai dentro.
Iniziava a godere, la sua faccia era arrossata, gli occhi chiusi, la
bocca si apriva e si chiudeva in un unico movimento con la mia
lingua….

Il suo odore e il suo sapore mi inebriavano, mentre le succhiavo il
clitoride Doris gemeva e si muoveva, ogni tanto chiudeva le cosce
schiacciandomi la testa.

Cominciai ad infilarle un dito nella figa bagnata muovendolo piano e
dolcemente, poi, lubrificandolo con i suoi stessi umori passai a due e
subito a tre dita... La tentazione di profanare anche il suo sederino
era forte ma decisi di non esagerare, non quella sera pensai…il mio
istinto mi diceva che volere tutto e subito non sarebbe stato giusto,
sapevo già che le occasioni non sarebbero mancate!!!!!

Muovevo le due dita dentro di lei, cercando di toccare tutte le pareti
e di arrivare il più infondo possibile senza farle male, mentre
continuavo a succhiarle il clitoride.
Doris era veramente al limite: ogni colpo della mia lingua e movimento
delle mie dita le provocava uno spasimo e una contrazione al bacino...
aveva anche smesso di massaggiarmi i capelli e le sue braccia erano
mollemente adagiate al letto, quasi in attesa dell'inevitabile.
Cominciava ad alzare e abbassare il bacino, mi spingeva la testa sulla
sua figa come se mi volesse interamente dentro di lei in quel
momento…..
Poco dopo giunse l'orgasmo. Fu per me inatteso perché intento nella
mia opera non si ero reso ancora conto di quanto fosse vicino al
limite finché non sentì le prime contrazioni, l'aumento di
secrezioni...ed infine si lasciò uscire un urlo dolce ma intenso.

Senza accorgermene mi ero fatto venire un bocca…..…chissà che sta
provando mi chiesi......

Dopo qualche attimo il corpo di Doris si calmò e il respiro, seppure
ancora affannoso, tornò più regolare... Vidi che aveva gli occhi
chiusi e i lineamenti riflettevano una pace e una gioia
fanciullesca...

Mi alzai lentamente, presi la coperta e la appoggiai sul suo corpo
nudo poi senza dire una parola andai a
oricarmi sul divano, con la certezza che l'eccitazione provata non mi
avrebbe lasciato dormire per un pezzo.

La mattina dopo Doris si svegliò nuda in un letto che non era il suo,
ma mi vide accanto a se, seduto su una sedia, che la osservavo...
"Ciao come stai ? Credo di doverti spiegare qualcosa".

Lei mi sorrise e mi disse : " Sai mica dove mi hai buttato le
mutandine? E poi girati che mi devo rivestire e mi vergogno ...sai
sono una contraddizione vivente!!!! "

Rimasi basito come un coglione a guardarla negli occhi non sapendo che dire.

Un leggero sorriso sfiorò il mio viso e pensai: “Ero sicuro che mi
avresti stupito!!!!!!!”.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 6.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per UNA SERATA SCONTATA:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni