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Lui & Lei

Tra i due sfidanti il terzo gode_Parte 1


di Membro VIP di Annunci69.it xbearlucx
08.04.2025    |    14    |    0 8.0
"Al giovane non rimaneva che una cosa da fare: rincuorarla, farle riacquistare un po’ di fiducia in se stessa, confidando nella gratitudine e sperando di..."
Nel maggio del 2009, Luca, giovane studente universitario, stava chattando da qualche mese con Mary, donna avvenente, una cougar sui 45 anni, fissata con la palestra, bionda, occhi profondi, fisico scolpito e un fondoschiena di marmo.
Luca aveva visto le sue foto in chat ed era rimasto affascinato, sedotto da quella donna: doveva conoscerla a tutti i costi. Fu così che si decise a scriverle, iniziando a farle una corte spudorata.
Lei, felice per le attenzioni ricevute da un giovane ventitreenne, mise sin da subito le mani avanti, dicendogli che, nonostante fosse un ragazzo molto carino, la differenza d’età era troppa e quindi avrebbero potuto instaurare solo una semplice amicizia virtuale, nulla di più.
Luca, storcendo un po’ il naso, accettò le condizioni. Così, per 4 mesi, chattarono regolarmente quasi ogni sera. Parlavano di tutto: della giornata lavorativa, dei vari fatti di cronaca, dei loro rispettivi interessi, e pian piano anche delle loro vite private.
Luca, tornato single da 4 anni, non aveva una frequentazione fissa che durasse più di 4-5 appuntamenti. Disilluso dall’amore, aveva scelto di passare gli anni dell’università a divertirsi con chi l’aggradava maggiormente, senza cercare una relazione stabile. Molti potrebbero credere fosse una scelta superficiale, lui la vedeva come una scelta di libertà, di scoperta e di leggerezza.
Mary, invece, era la tipica donna d’altri tempi, innamorata dell’amore. Sposata a 20 anni con il fidanzatino di una vita, si era separata da poco meno di un anno, dopo aver scoperto dall’amico del marito che 25 anni prima, prima di sposarsi, lui aveva avuto una scappatella con una collega. Quello era bastato per mandare in crisi un matrimonio di 25 anni.
La cosa più assurda che lei confessò, fù che per ripicca era finita a letto con chi le aveva spifferato il tradimento del marito. E le era anche piaciuto. Per questo motivo, mollato il marito che si era trasferito momentaneamente da un conoscente, iniziò una relazione segreta con quest’altro uomo, che più che un Giuda non saprei come definirlo. Ma si sa, se le cose nascono storte non si possono certamente raddrizzare.
Dopo pochi mesi di frequentazione, il Giuda iniziò a essere più distante, e a dirle che mancava pepe in quella relazione, che gli sarebbe piaciuto organizzare una cosa a tre con un’altra donna.
Potete immaginare la reazione di Mary a quella richiesta così lontana dalle sue vedute?
Fu in quel momento, mentre stalkerava il profilo dell’ex marito, e aver lasciato l’amante, che il destino li connesse in chat.
Luca ascoltava, o meglio leggeva, le confessioni di Mary. Non poteva di certo risponderle in modo cinico:
“Cara mia, te la sei cercata. Per una scappatella pre-matrimoniale di 25 anni prima mandi a puttane la tua vita? In più finendo a letto con chi ti ha raccontato il malfatto?”
Agli occhi di Luca era palese una cosa: il Giuda aveva fatto tutto quanto per portarsela a letto, e la successiva richiesta di voler un rapporto a tre con un’altra donna era il perfetto escamotage per farsi mollare seduta stante e non passare da perfetto stronzo.
Al giovane non rimaneva che una cosa da fare: rincuorarla, farle riacquistare un po’ di fiducia in se stessa, confidando nella gratitudine e sperando di convincerla con la ragione che non c’era nulla di male nel frequentare e divertirsi con un ragazzo nel fiore degli anni.
Così passarono un altro mese a scriversi, passo dopo passo Luca riuscì a risollevare il morale e l’autostima di Mary; alla fine riuscì a strapparle un primo appuntamento. Era giugno inoltrato, lui frequentava la facoltà di Architettura al Castello del Valentino, in piena sessione di esami. Quindi quale posto migliore per un primo appuntamento se non il parco sottostante?
Organizzarono per un venerdì pomeriggio. Fortunatamente la giornata era soleggiata, ma non ancora particolarmente calda. Questo permise di fare due passi al parco e al Borgo Medievale, prendendo un caffè e gustando un gelato.
Lei rimase affascinata dal giovane che, con naturalezza e incurante del resto del mondo, la mise a proprio agio, donandole attenzioni, senza vergognarsi di girare abbracciato a una donna più grande.
Fu così che, parola dopo parola, risata dopo risata, passo dopo passo, lasciarono il viale affollato per sedersi lungo il fiume, laddove sulla riva del Po erano state ricavate delle piccole piazzole a filo acqua con delle sedute in pietra, lontano dagli occhi indiscreti della gente.
Seduti a cavalcioni della pietra, lei si abbandonò tra le braccia di lui. Quell’abbraccio caldo e confortevole le ridonava serenità, sollevandola dalla situazione in cui era sprofondata; lui, sfruttando la situazione venutasi a creare, azzardò un approccio cominciando a scostarle i capelli da un lato con delicatezza, seguendo il profilo del collo con le labbra.
Lei non si ritrasse, anzi, voltandosi verso di lui iniziò a baciarlo in bocca, una, due, tre volte.
Il cuore di lei batteva forte, le sembrava di esser tornata un’adolescente al primo incontro; mentre le loro lingue si attorcigliavano e massaggiavano, si accorse che lui pulsava da tutt’altra parte. Tastando i suoi pantaloni, lo sentì crescere poco a poco.
Luca non si fece pregare due volte. Con abile gioco di dita riuscì a sbottonarle i pantaloni facendo scivolare la mano dentro le sue mutandine, iniziò a massaggiarla accarezzando quel triangolino di pelo curato; lei, dal canto suo, seguendo i movimenti del massaggio iniziò a ondeggiare il bacino, sfregando le sue cosce marmoree con il basso ventre di lui.
Dopo qualche minuto, cominciò a sentirla bagnata. Continuando a massaggiare con indice e anulare le grandi labbra, fece scivolare dentro di lei il dito medio. Lei, ansimando, riuscì a soffocare a stento un grido di piacere dentro di sé, mentre lui continuava a masturbarla incurante dell’ambiente circostante.
Quel momento di piacere e lussuria fu interrotto bruscamente e rovinato dai cori di 4 canottieri imbecilli che, con la loro canoa, si erano fermati a pochi metri dalla riva.
Al suono di quei:
– Dai… dai… dacci dentro… falla vedere anche a noi…
lei trasalì, ritraendosi. Si ricompose e insistette per esser riaccompagnata alla macchina.
Frustrato e incazzato, dall’erezione che non riusciva ad affievolire, Luca riaccompagnò Mary alla macchina. La sera la provò a contattare ma senza ricevere alcuna risposta...
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