Torna prima dell'alba

L'auto accosta lentamente mentre il finestrino s'abbassa, la donna indolentemente si solleva dal palo cui è appoggiata, ancheggiando s'avvicina all'auto e si china sporgendosi sin quasi dentro l'abitacolo.

L'uomo sembra valutarla poi chiede: "quanto vuoi?"

"Dipende", risponde lei, "che cosa vuoi fare?"

Lui sogghigna: "che cosa sei brava a fare, tu?" e, mentre lo dice, l'evidente tumescenza al di sotto della vita si fa ancora più turgida. La donna sorride a sua volta ma non distoglie lo sguardo da quello di lui: "be', potremmo cominciare col fare qualcosa che, magari, tua moglie non ti fa spesso o volentieri..."

Lui, preso in contropiede, arrossisce nella penombra dell'abitacolo ma qualcosa, più un basso, ha un sussulto sincopato, "non sono affari tuoi" biascica, e poco ci manca aggiunga "puttana". Adesso è la ragazza a sogghignare poi, divenendo seria tutto a un tratto: "cinquanta col guanto, se vuoi anche scopare cento, senza guanto duecento"

"E che, ce l'hai d'oro?" si riprende lui, poi, maliziosamente aggiunge: "be', dovrai meritarteli". Lei sembra pensarci su poi, visto che lui non si decide, apre la portiera e sale in auto: "vai diritto, poi alla prima gira a destra e procedi sino a dove la strada non è più illuminata".

"Come ti chiami?" chiede lei per rompere il ghiaccio mentre l'auto si avvia lentamente e, nel dirlo, gli mette una mano sulla coscia, pericolosamente vicina al tumulto scalpitante; lui ci pensa un po', poi decide di dire la verità: "Fausto, e tu?"

"Fausto? Come il mio uomo!" ride lei deliziata, "io Chantal, ovviamente", "Chantal, che bel nome hai scelto" ironizza lui. Nel frattempo l'auto si è inoltrata sullo sterrato e si ferma. Lui prende il portafogli e con aria pensosa estrae le banconote che le porge senza guardarla.

Lei le prende, le ripiega e le inserisce in una tasca interna della borsa, da cui estrae delle salviette umidificate e un preservativo. "S'era detto senza" puntualizza burbero lui alchè con un sospiro lei lo rimette in borsa, prende un elastico per capelli e se li lega, mentre lui reclina il sedile, lo arretra e si sfila scarpe e calzoni da tuta restando completamente nudo. "Già pronto!" osserva lei divertita, "sono lusingata dall'effetto che ti faccio ma prima..." così dicendo prende una salvietta umida e lentamente comincia a rinfrescare il membro di lui, l'inguine, l'asta, il frenulo, il glande... Lui sospira a quel tocco esperto e con voce arrochita le fa: "guarda che se mi fai venire così rivoglio i soldi indietro". Finalmente soddisfatta del risultato lei si china su di lui, sembra esitare poi schiude le labbra e le poggia sul glande strappandogli un gemito, lei si ferma e gli chiede: "tua moglie te lo fa mai, questo?", "solo nelle occasioni speciali" sussurra lui; la donna sembra apprezzare la risposta e con studiata lentezza riprende a succhiarlo con devozione facendolo contorcere sul sedile.

Quando stima che lui sia pronto rallenta poi, quasi con rammarico, si ferma, si solleva, il trucco sfatto, il rossetto sbavato e una strana luce negli occhi, lui fa un cenno di assenso e lei si sfila il tanga rivelando un pube lussureggiante, poi gli sale sopra, a smorzacandela e, senza nemmeno indirizzarlo con la mano, lo accoglie dentro di sé, sino a sederglisi sopra, e con il viso trasfigurato di lui immerso tra i seni gloriosi comincia a muoversi.

Dosa la cavalcata per non farlo venire troppo presto ma, a un tratto, inarca la schiena irrigidendosi ed emettendo un gemito prolungato che a lui fa perdere ogni controllo, facendolo venire a sua volta.

Restano aggrappati l'uno all'altra per istanti che non sembrano finire mai poi lui, con voce rotta: "grazie, amore, è stato ancora più bello dell'anno passato", "grazie a te, tesoro, il nostro anniversario di matrimonio comincia bene. E non è finita... " aggiunge lei ammiccante.

Mentre si ricompongono lui, esitante, dice: "Non sei tenuta a farlo, se non vuoi", lei ride, poi: "Oh, invece sì, amore, questi erano i patti, adesso riportami al lampione e torna a riprendermi prima dell'alba, quel che abbiamo fatto era la tua fantasia, adesso inizia la mia... "