Lui & Lei
Roberto e Serena
di adoro_la_donna
30.12.2022 |
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"Ci spostammo in un negozio di scarpe, la serviva una commessa..."
Fui contattato da Roberto, Avevano letto il precedente racconto e volevano vivere l'esperienza di esibire Serena all'interno dei negozi di un centro commerciale.Prendemmo accordi per una mattina, h 9.15. Erano leggermente in ritardo, osservavo il cellulare in attesa di un loro messaggio, temendo in un bidone. Finalmente il messaggio dove mi avvisano del loro ritardo. Gironzolavo nei pressi del bar dove doveva avvenire il primo contatto ed ecco lei, fisico snello da gazzella, camminata sicura, procedeva sola nella mia direzione. Appena vista, non ebbi dubbi che si trattava di lei. Indossava un abitino corto a metà coscia, verde militare, con una cerniera sul davanti che le tagliava l'abito a metà, dall'alto al basso.
Poco dopo la raggiunse Roberto. Ci fu uno scambio di sguardi di intesa tra noi uomini. Lei non era passata inosservata anche ad altri.
Iniziarono a girare per il centro e lei si recò subito al bagno, probabilmente per necessità ma forse per liberarsi dalle mutandine.
All'uscita,, sembrava più distesa e si diresse verso un primo negozio. Qui iniziammo a giocare, con lei che nel prendere i capi di abbigliamento, si accovacciava aprendo le gambe per quanto possibile o si piegava a 90° con il vestito che saliva sù. Avevamo rotto il ghiaccio, io la osservavo e lei gradiva la mia distanza e discrezione nell'essere l'oggetto della sua esibizione.
Ci spostammo in un negozio di scarpe, la serviva una commessa. Iniziò provare degli stivali ad altezza ginocchio che la slanciavano e la rendevano molto zoccola. Per cambiarsi, si era seduta in modo che fosse rivolta verso la vetrina. La osservavo dall'esterno. Lei si tolse le sue scarpe e nell'indossare gli stivali mi mostrava chiaramente la sua fica, completamente depilata. Era eccitantissimo, si alzava, sfilava, si risiedeva, accavallava le gambe, un vedo non vedo da farmi morire. La commessa dopo un pò aveva capito che osservavo la cliente e iniziò a mostrarsi infastidita. Decisi di allontanarmi e notai che non ero il solo ad essermi goduto lo spettacolo. Poco dopo uscirono anche loro. Ci recammo in un altro negozio di scarpe, di quelle catene fai da te, dove lui faceva da commesso portandole le scarpe da provare. A pochi metri da loro, li osservavo, lei continuava ad esibirsi, mostrando le sue gambe con la gonna che era risalita a livelli quasi sconci, scambiandoci sguardi vogliosi.
Ripensandoci, avrei potuto improvvisarmi commesso stando al loro gioco ed aiutandola ad indossare le varie scarpe, godendomi il paesaggio, ma mi mancò l'iniziativa.
Nuova tappa, un negozio di abbigliamento, scelsero alcuni capi e si recarono nel camerino che era molto ampio e in una zona abbastanza isolata e lontana dalla cassa dove erano le commesse. Serena chiuse la tenda lasciandola aperta per circa una trentina di cm, si abbassa tutta la cerniera rimanendo seminuda, si mette in ginocchio, tira a sè Roberto, gli sbottona i pantaloni e inizia a spompinarlo. Ero a circa cinque metri da loro, riuscivo a vedere completamente lei in ginocchio e il cazzo di lui che entrava ed usciva dalla sua bocca. Avevo il cazzo che mi esplodeva... era troppo eccitante. Guardavo lei e mi guardavo intorno per accertarmi che non ci fosse nessuno.
Dopo alcuni minuti, Serena si ricompose ed uscirono dal camerino e dal negozio. Continuando a passeggiare, Roberto mi fece il segno convenuto. Mi recai in bagno, ed aspettai lavandomi le mani... tre, quattro minuti... entra lei seguita da lui, e si chiudono nel bagno dei disabili. Attendo. Entra un altro uomo, si reca in bagno, esce e si lava le mani. Esce. Rimaniamo soli. Colpo di tosse per far capire che ero ancora lì ad aspettare. Provo ad aprire la porta, sento un pò di resistenza, insisto e la porta si apre. Lei è completamente nuda, ha solo un reggiseno a balconcino che non le copre neanche i capezzoli, ormai duri dall'eccitazione. E' piegata in avanti, a pecorina, si appoggia al lavandino. Roberto è dietro di lei che la scopa in fica. Tiro fuori il mio cazzo, è grosso e duro, ed inizio a segarmelo con il suo viso a pochi centimetri. Mi chiede di non toccarla, di guardarli soltanto e di andar via appena terminano. Lui la pompa sempre più, siamo tutti eccitati, continuo a segarmi, lei si tocca il clitoride con una mano dopo averla portata alla bocca. E' una vera porca, è eccitata, è vogliosa.
Lui le viene dentro, io ho ancora il cazzo duro, non sono venuto ma capisco e decido di andar via come mi aveva indicato Serena.
Non ci siamo più visti ma che sborrate ogni volta che penso a loro.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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