Lui & Lei
Reload
di versilia_easy
16.04.2023 |
144 |
0
"Abbiamo continuato a scriverci i soliti messaggi maliziosi senza alludere a quello che era successo ma la sensazione che fosse stato qualcosa di speciale mi..."
Dopo il primo incontro con E. abbiamo continuato a scriverci i soliti messaggi maliziosi senza alludere a quello che era successo ma la sensazione che fosse stato qualcosa di speciale mi era rimasta appiccicata addosso.Lei sembrava invece averlo vissuto come un intermezzo gentile tra i suoi incontri con lo stesso uomo e quindi mi ero messo lì tranquillo ad aspettare ed infatti...
...dopo poche settimane, una sera, mentre chattavamo, mi ha confessato che le era rimasto un desiderio dal primo incontro e che qualche volta avrebbe voluto esprimerlo ma non mi aveva detto niente di più, io ero incuriosito perché ricordavo il suo sguardo carico di voglia ma non avrei saputo dire quale in particolare; sentivo il desiderio farsi più grande ma non osavo farle fretta, l'attesa non faceva altro che scatenare la mia fantasia.
"Giovedì pomeriggio", il messaggio laconico mi aveva spiazzato, stavo già pensando a come liberarmi per avere anch'io il pomeriggio a disposizione e poterla raggiungere quando è comparsa on line..."perché non prendi una camera in un hotel diurno a Montecatini?"
Credo di aver prenotato prima che lei finisse di scrivere tanta era la voglia.
Il giorno prefissato mi sono svegliato con un'erezione che al pensiero è andata e venuta fino all'ora di pranzo, chissà cosa stava facendo lei, come si stava preparando, avevamo appuntamento alle 16 in città per poi raggiungere il motel ed io spaccavo il minuto dall'impazienza, volevo sapere cosa aveva in testa.
Quando è arrivata mi ha steso, il ricordo del primo incontro ha avuto la meglio e non ho potuto fare a meno di immaginarla senza la gonna ma non le ho detto niente, abbiamo scherzato come buoni amici raccontandoci la nostra settimana e poi ci siamo alzati per andare al motel dove avevo prenotato per tre ore, dalle 17 alle 20.
Siamo entrati in camera ed io stavo per sedermi di nuovo in poltrona quando lei mi ha fermato
"La poltrona è mia", ha detto mentre con la mano batteva sul letto dicendomi "questo è il tuo posto, siediti qui...ma prima, togliti i pantaloni e la camicia"
Ho obbedito senza chiedere nulla e mentre lei si sistemava comoda in poltrona io mi sono spogliato lentamente restando solo con i boxer di maglina, l'emozione era palpabile e i boxer erano già un po' gonfi, mi sono avvicinato e mi sono seduto sul letto, dalla sua parte, eravamo uno davanti all'altra e ci stavamo guardando in silenzio, seduto con le mani appoggiate sul letto l'ho guardata avvicinare la poltrona come avevo fatto io, adesso era proprio di fronte a me che la guardavo trepidante dall'alto.
Senza dire nulla e guardandomi negli occhi ha allungato una mano appoggiandola sul mio uccello ancora imprigionato dalle mutande, ho allargato leggermente le gambe per permetterle di accarezzarlo tutto, cosa che lei stava facendo delicatamente, ha fatto scendere la mano mentre mi accarezzava le palle palpandole con dolcezza mi ha sorriso
"Adesso mi tolgo la voglia che mi hai fatto venire l'altra volta", dicendolo mi ha abbassato le mutande e l'uccello già duro ha dato uno scossone, lei lo ha impugnato alla base, con decisione, ha tirato verso il basso la pelle e lo ha scappellato guardandolo, lo teneva fermo fino a quando...non è uscita una goccia
"Eccola...mmmm, avevo voglia di questo", ha tirato fuori la lingua e mettendola a punta ha raccolto la goccia sulla punta, io fremevo e lei invece sorrideva soddisfatta, con l'indice stava spalmando la cappella con le gocce che ormai uscivano una dopo l'altra ma non smetteva di guardarmi e di sghignazzare poi d'un tratto si è fermata, si è chinata e lo ha preso in bocca tutto affondando due o tre volte completamente poi si è tirata su e mi ha sorriso ancora "questa volta faccio tutto io" ed ha ripreso l'uccello in bocca, alle pompate profonde alternava momenti in cui se lo leccava tutto ed in quei momenti non toglieva gli occhi dai miei, la cosa mi arrapava ed il mio uccello stava scoppiando.
Con una mano lo teneva saldamente e con l'altra mi graffiava leggermente la pancia, con le unghie mi faceva sentire la pressione, saliva su al petto piantandole ogni tanto, ancora su, adesso laano stringeva leggermente il collo mentre l'uccello era completamente risucchiato dalla sua bocca, le labbra chiuse forzavano la pelle mentre la lingua avvolgeva la cappella; è salita ancora con la mano fino ad afferrarmi per il mento ed a quel punto il suo medio si è fatto largo tra le mie labbra e me lo ha fatto ciucciare, lo muoveva sapientemente fuori e dentro la mia bocca mentre non perdeva il ritmo continuando a muovere la testa come poche sanno fare.
È scesa col dito bagnato, mentre io avevo spalancato le gambe per permetterle di fare quello che voleva e dopo avermi stretto le palle nella mano, si è spostata accarezzandomi il culetto, mi sono irrigidito un po' ma lei ha preso bene l'uccello in bocca facendomi rilassare bene e...ha spinto un po' per fare entrare la prima falange..."oddioooo" ho soltanto sussurrato mentre lei mi stava facendo il pompino più bello che avessi mai ricevuto, con la mano sinistra mi teneva delicatamente le palle, la punta del medio nel culo, ferma così mentre con l'altra teneva l'uccello dritto mentre lo leccava con adorazione, la sentivo gemere anche lei mentre mi avvicinavo spingendo il bacino, la cappella iniziava a farmi male da tanto era gonfia e la sua lingua ormai non si staccava un attimo, sapevo che non ne avrei avuto per molto e gliel'ho detto.
Si è fermata e guardandomi negli occhi ha preso la cappella nel palmo della mano ed ha stretto facendomi sussultare poi mi ha dato una leggera spinta buttandomi steso nel letto ma con ancora le gambe di fuori, mi ha messo la mano sull'uccello schiacciandomelo sulla pancia, adesso era anche lei seduta a fianco a me sul letto, si è buttata un ultima volta sul cazzo prendendolo di nuovo in bocca, pochi colpi poi di nuovo con la mano lo ha schiacciato sulla pancia strusciandolo forte, quasi a strapparlo, sentivo oltre al mio anche il suo respiro affannoso, io ho staccato il culo spingendo il bacino verso l'alto ma lei mi ha spinto giù "fammi vedere...dai...vieni adesso", il suo sguardo vagava freneticamente dall'uccello al viso, io ho socchiuso gli occhi ed ho sentito arrivare l'orgasmo, mentre venivo sentivo le sue esclamazioni di stupore e godimento, mi teneva l'uccello sooto la sua mano combattendo le convulsioni che lo stavano facendo spruzzare; poi mi sono rilassato, la tensione è scesa e sono rimasto steso, con le gambe fuori dal letto e gli occhi chiusi, ho sentito un fruscio, la gonna è caduta a terra ed è rimasta in mutande, "un regalo per la tua disponibilità", è salita sul letto, mi ha scavalcato con una gamba e si è seduta sulla mia faccia affogandomi nelle sue mutandine "volevi sentirne l'odore? Concesso", ridendo ha scosso il bacino ed io l'ho sentito, l'odore più buono che ci sia mai stato.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.