Quando meno te lo aspetti.

Erano già passati 3 mesi dall'inizio della storia clandestina con G .
Conosciuta nel ristorante dell'hotel dove spesso alloggiavo, lei sposata con 2 figli, non avrei mai pensato nulla di simile, ma sapete come accade, due chiacchiere, lo scambio dei contatti social e poi qualcuno riesce a vedere oltre quel volto da bravo ragazzo sempre educato e gentile , che tra i soliti avventori non passa inosservato.
Una mattina partivo da Aosta diretto a Milano per recarmi in ufficio, e come sempre accadeva quando il tempo era tiranno , cercavamo di prenderci 1 ora per un incontro si fugace, ma ugualmente carico
di eccitazione e trasgressione.
Quella mattina, e come sempre per tutti gli incontri di questo tipo , ci siamo trovati al solito posto per caricare la bici in auto e come sempre prima di muoverci verso il posto dedicato trascorrevamo 5 minuti a darci il ben venuto tra lingue che si incrociavano e le nostre mani curiose che cercano le une in corpo dell'altro facendoci perdere subito la cognizione del tempo.
È superfluo dire, che mettersi in viaggio, per raggiungere la non distante area designata con il profumo del sesso sia sulle nostre mani che nell'abitacolo, rendeva il tragitto ancora più eccitante.
Arrivati al parcheggio, lei ha iniziato a farmi strada tra i sentieri a me totalmente sconosciuti, ma a lei ben noti, al di là di tutto avrei seguito quel culo ovunque.
Arrivammo in una zona appartata tra gli alberi e iniziammo a baciarci e abbracciarci con foga , morbosamente , sia per l'eccitazione e la passione, che per il poco tempo a disposizione, da lì a poco lei mi apre la camicia in jeans e inizia a palpare il mio petto e leccare i miei capezzoli, io a mia volta prima accarezzo la sua schiena per poi scendere sino a infilare le mani dentro i sui pantaloni da ciclista , rigorosamente senza intimo , facendo sì che le mie mani iniziassero a palpare in maniera vigorosa il suo bel sedere.
Nel frattempo lei aveva slacciato i pantaloni mettendo in evidenza un rigonfiamento importante degli slip , ormai piccoli per contenere il mio cazzo duro e voglioso, mentre le sue mani di facevano largo negli slip per iniziare abilmente a masturbarmi, le mie mani continuiamo la discesa seguendo la rotondità delle sedere oltrepassando il suo adorabile orifizio sono ad arrivare alla sua vagina, che già al primo contatto si è dimostrata generosa di fluidi e ogni mia carezza era seguita da un gemito, a quel punto spinto dall'ormai irrefrenabile eccitazione mi spinse ad abbassarle i pantaloni alle caviglie, cosi mostrandomi la sua bella fica umida e liscia, senza pensare troppo ho continuato a stimolarla da fuori facendo scorrere il dito medio tra le grandi labbra , su e giù con un buon ritmo sempre cadenzato con un costante aumento della lubrificazione.
Da lì che ho iniziato a strofinare la mano intera all'esterno della sua fica e di tanto in tanto alternavo delle pacche delicate alla alternate alla penetrazione con 2 dita , ad ogni penetrazione dopo una pacca lei era sempre più bagnata e eccitata al punto che sentendola pronta ho continuato solo la penetrazione con buona intensità ed è proprio lì che lei con la mano destra si e stretta alla mia schiena mentre le gambe le cedevano sino a liberare un getto del suo primo squirt contemporaneamente a un gemito inondandomi la mano il polsino della camicia e inumidendo i sui pantaloni ... Ovviamente ho continuato ancora per continuare quel tripudio di umori che inevitabilmente ho assaporato con piacere e condiviso con lei.
Inutile dire che la gioia e l'eccitazione erano immensi, per me tanto piacere e tanta goduria , anche perché da cultore dello squirt e dei fluidi femminili è stato un premio senza eguali per entrambi. ...