Principessa

Questo non è un racconto di vita vissuta, ma anche frutto dell’immaginazione della mente umana, di un uomo invaghito e intrigato.
Un giorno mi capita, smanettando su A69, il profilo di una donna che mi intriga moltissimo è così bella da perderci la testa.
Un saluto, una presentazione, inizia un corteggiamento estenuante a cui non c’è mai una risposta. Questa arriva dopo fiumi di parole.... finalmente!
Sarà stata una frase, un aggettivo, un complimento...,.inizia una corrispondenza sempre molto oculata da parte sua.
Ma finalmente ero riuscito a catturare la sua attenzione, anche col contagocce ma mi bastava.
Intanto, un crescente desidero di conoscerla albergava la mente e il cuore, mi sembrava di essere tornato adolescente. Non c’erano orari per collegarmi ad A69 con la speranza di trovarla online e perdevo tempo ad ammirarla in foto. La sua grazia, la sua eleganza, le sue fattezze mi avevano rapito.
Vivevo le mie giornate con un solo scopo....conoscerla e incontrarla, senza nessuna forzatura da parte mia con la speranza che prima o poi l’avesse chiesto Lei.
Ci riuscirò mai???
Intanto con la mente costruisco il tanto agognato incontro.
Una sera mi arriva messaggio: “ho deciso voglio incontrarti, vediamoci domani mattina”.
Come un ragazzino, il cuore batteva a mille, inutile dire che notte insonne, mille e più emozioni, sensazioni occupavano la mia mente.
Il giorno dopo parto di buon’ora in direzione del posto indicato per l’incontro, pensavo tra me e me: “sarà un incontro conoscitivo?” Ma speravo in qualcosa di più.
Arrivo all’incontro con largo anticipo intanto riprendo a rimirare le sue foto a rileggere la sua presentazione.
Vedo comparire una donna elegantissima, capelli color oro, camicia bianca con un paio di bottoni allentati, gonna sopra il ginocchio, gambe inguainate da calze di seta e tacco 12.
Bella, elegante, esuberante, traspare in lei una sensualità unica.
Un bip di whatsapp mi indica che è lei.
Mi avvicino porgendole le mano per presentarmi è un brivido percorre la schiena, mi sento inebriato dal suo profumo, credo che sia panthere de Cartier. Ci accomodiamo ad un tavolo di un bar....propongo uno spritz al limoncello che lei gradisce, iniziamo a parlare delle nostre vite, dei nostri affetti, della nostra vita privata, come due vecchi amici.
Intanto le gambe accavallate mostravano un piccolo strato di merletto, ma ciò che mi mandò in fibrillazione era la forma delle cosce, austere, toniche, da accarezzare con sensualità e voluttà.
Un timido accenno di carezza alla mano affusolata smaltata di rosso, la mano non si ritrae, le dita si incrociano, si stringono , ci alziamo dal tavolo e ci dirigiamo verso l’auto.
Da galantuomo apro la portiera lato passeggero e la faccio accomodare, mi metto alla guida ma come inebetito mi incanto a guardarla....stavolta dal vivo e non in foto.
Mi avvicino alle sue labbra e un bacio sensuale mi avvolge....