Liberté

“…guidava a sguardo fisso sul asfalto, la sua Cadillac… con Las Vegas alle spalle e una meta ancora incognita…”

PREMESSA: ciò che seguirà è privo di sessualità, quindi mia cara anima, se ora la tua necessità è quella, apri le ali ed esplora i racconti stupendi che ci sono qui in giro.
Quanto segue, è una riflessione dedicata anche al desiderio.

Non è riconoscere l’odore tra mille, quanto individuare la cosa che brami, nel tuo subconscio o anche nel tuo conscio, ma nascosta ad altri.
Quella cosa alla quale, forse, non hai mai attribuito un nome o una storia… Oppure semplicemente un volto.

Cos'è?
È come il profumo di pane appena sfornato: aromi burrosi, leggermente tostati e dolcemente lievitati. Profumo che evoca sensazioni di calore, comfort e senso di familiarità.
Un sentimento che, con tutte le sue profondità, con tutte le sue rotture di palle e cose concrete, ti da anche leggerezza.
MA! Al contempo racchiude una profondità che ti stai scegliendo, senza alcun obbligo e aspettative.
Viverti il desiderio è la vera libertà.
Che poi in fondo, se ci pensi bene, questo "profumo di pane”, sa inconsapevolmente anche di desiderio. Chiunque tu sia, ovunque tu sia. Qualsiasi siano le mani che ti hanno dipinto per renderti ora, così parte di me. Non lo voglio sapere.

Voglio sapere di come ti ci sei sentito mentre ti dipingevano e ti creavano la cornice.
Che poi, sei certo di avere una cornice? Parti dal raccontami di quando correvi spensierato in mezzo alle cose o di quando le tue preoccupazioni riguardavano la vita spericolata che desideravi, vedrai che non sarai più un’opera statica e conclusa.
Ti sento e lo so. So che puoi essere una meravigliosa tela capace di evolversi e trasformarsi nel tempo.
Non raccontarmi di come oggi hai bisogno di tregua (ti ascolterò comunque, se strettamente necessario) o di quanto il mondo ti stia stretto. Facciamoci sognare. Ne ho bisogno io e ne hai bisogno tu.

Non è amore, no.
Dicono che “l’amore è un giardino, va coltivato e necessita di cure continue” (recitava cosi anche la frase sulla saponetta che mi regalarono qualche Natale fa). Insomma, quella è una responsabilità che da i suoi frutti, se lo coltivi, certo.
Dicono anche che in amore bisogna saper scendere a compromessi e condivido appieno, ma non stiamo parlando di questo. Qui, si parla di come viverti il desiderio, sia la vera libertà.

Ma allora di ‘sto desiderio, che si dice?
Si dice che la vita è una sola, è va vissuta appieno.
O meglio, “Carpe diem” diceva anche Orazio, il grande intenditore di olive… Tra intenditori di olive, ci si capisce.
A Orazio piaceva comporre versi e godere dei piaceri della vita. Lui auspicava che la morte giungesse in un futuro distante, quando non avrebbe più saputo cosa fare.
Quindi quello che diceva Orazio, non significa “fai quello che ti pare e sbattitene del futuro”. No.
E’ un invito ad apprezzare ciò che si ha, a desiderare e a cogliere le opportunità. A godere.
E no, il desiderio non è la voglia di gelato.
Il desiderio è una cosa seria, ragionata, sentita. Consapevole. E’ libertà, mannaggia a Orazio.

E la libertà? È quando incontri il mix. Quel mix che sai, ne sei consapevole perché la vivi, nella penombra o sotto un cazzo di riflettore, la senti e la desideri. Non importa se l'hai messa a fuoco.
È il sapere di poterci star bene, se devi parlare di formule magiche o delle paure più profonde. E sai che potrebbe essere quel volto, o altri mille, ma li, in quel preciso momento, hai davanti esattamente ciò che desideri. La libertà.
Sai che potresti masturbarti ed esplodere in uno di quei orgasmi potenti e poche volte provati, come in un orgasmo che non ti fa pensare ad altro, se non al “sono qui e ora”.

Resta il fatto anime care, che l’orgasmo è desiderio e il desiderio fa parte del lotus flower dell’essere umano.
Prenditi ciò che meriti.