Lui & Lei
La nuova foto


19.11.2024 |
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"Tante volte in tanti messaggi gli aveva ripetuto che quei mezzi nudi in bianco e nero che lasciavano intravedere l’uccello non erano volgari, va bene, ma non..."
La stava inseguendo ormai da tempo. Alla fine l’aveva convinta a fargli lei le foto per il profilo. Non era una fotografa professionista, ma con l’obiettivo se la cavava bene. Tante volte in tanti messaggi gli aveva ripetuto che quei mezzi nudi in bianco e nero che lasciavano intravedere l’uccello non erano volgari, va bene, ma non avevano neppure un’anima, non mostravano la sua anima. “Allora trovamela tu l’anima” gli aveva risposto un pomeriggio al termine dell’ennesimo scambio di messaggi. Inaspettatamente quella provocazione uscita così di getto aveva fatto centro più di mille inviti per caffè, aperitivi o passeggiate. “Niente sesso, solo foto” era stato l’inamovibile paletto che lei aveva fissato. Alla fine si erano incontrati nella casa al mare di lui.
Siria stava montando la macchina fotografica scegliendo l’obiettivo da una classica borsa nera. Lui continuava a fissarla con finta distrazione. Era vestita con jeans, maglione e scarpe da tennis, molto diversa da come l’aveva conosciuta sul sito. Ora lei stava scostando un po’ le tende per trovare la giusta luce. Lui, steso vestito sul letto, pensava che anche la biancheria doveva essere quella che una donna indossa tutti i giorni, non quella sexy di pizzo che le aveva visto indosso sfogliandone il profilo sul sito. Eppure sentiva il suo sesso indurirsi. “Visto il tipo di foto che servono - pensò - meglio così”.
“Adesso che devo fare? La fotografa sei tu” le disse quando immaginò che fosse il momento di scattare. “Va bene non essere volgari - rispose Siria - ma mica vorrai farti la nuova foto del profilo tutto vestito. Spogliati”. Avrebbe voluto ribatterle “spogliami tu”. Sapeva bene che avrebbe rovinato tutto. Rimase in camicia e boxer in piedi davanti al letto. “Muoviti un po’, cerca di essere sexy” disse Siria mentre il dito faceva scattare l’otturatore della reflex.
“Adesso capisco perché usi certe foto - sbottò Siria - davanti alla macchina fotografica sembri un palo”. La battuta sarebbe stata troppo semplice e allora tacque. “Fammi vedere tu” le rispose. “Va bene, ma ricorda il patto, solo foto e niente sesso”.
Siria si avvicinò. Mentre lei gli stava sbottonando e sistemando la camicia, lui ne gustava il profumo: acre e dolce allo stesso modo. “Ti sei imbambolato?” Lo risvegliò Siria da quella sorta di torpore. “Copriti petto e cazzo con le mani” e fu quasi un ordine mentre lei gli stava sfilando i boxer.
Con lui ormai più nudo che vestito, Siria riprese a scattare. “Non ci siamo ancora, manca la passione” sentenziò la fotografa. “Prova a stenderti sul letto” proseguì. Era li lungo con indosso solo una camicia aperta, Siria vicino a lui che provava a sistemarlo in una posizione sexy. Sentiva i sui capelli rossi accarezzarle il petto. Il calore della donna gli bruciava sulla pelle da sotto il maglione. “Vaffanculo alle promesse” pensò tra sè e la baciò.
Siria rimase interdetta. In quel momento potevano accadere due cose: o Siria dopo avergli mollato uno schiaffo in faccia scappare a gambe levate, oppure quello che successe. Stavolta fu lei a baciarlo in maniera quasi violenta, con la lingua che cercava quella dell’uomo. Si sfilò maglione e jeans, ma sotto indossava un completo di pizzo nero. Quello della foto che l’uomo preferiva, come gli aveva scritto in tanti messaggi nei mesi precedenti. “Quanto volevi aspettare per farmi spogliare” sussurrò Siria all’orecchio di lui. “Perché vorresti fare sesso?” Rispose ridendo lui mentre la faceva scivolare sopra di sè.
A quel punto iniziò una vera danza dei due corpi. Lui era con il viso tra le cosce della donna per baciarla, leccarla masturbarla, sfiorarle con la punta delle dita le grandi labbra. Siria stava giocando con il sesso dell’uomo: lo accarezzava tutto, arrivando con le dita sulle palle e sul culo. Poi in bocca per succhiarlo e leccarlo lungo tutta l’asta.
La penetrazione fu lunga e profonda, con i due che la vissero in un’estasi silenziosa. Iniziò con Siria che prese a cavalcare l’uomo per sentire tutto il cazzo gonfio dentro di se. Proseguì con i due corpi uno sopra all’altro. Siria sembrava quasi schiacciata ad ogni spinta dell’uomo. Ma non avrebbe rinunciato per nulla al mondo alla profondità di quell’amplesso.
L’orgasmo li colse mentre si guardavano negli occhi, lei seduta su un tavolo con le gambe avvinghiate intorno al culo di lui. Alle ultime spinte vibrarono insieme e un rivolo dei loro due piaceri uscì lentamente dal sesso di Siria.
“Ma almeno un selfie ce lo facciamo?”. Risero insieme mentre si rivestivano.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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