Lui & Lei
LA QUARANTENA.
di leleprato
09.04.2020 |
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"Mentre camminiamo mi godo lo spettacolo del suo culetto, un opera perfetta, in armonia con le sue gambe ed i fianchi..."
Un epidemia, il nord italia inizia a essere blindato, i TG dicono di non muoversi!
Arriva il decreto, tutti a casa, in azienda c'è confusione, poi si chiude.
Ed adesso che si fa?
Si sta a casa! Non ci sono mai stato, fra un po non ricoro l'indirizzo.
Ok le giornate sono belle, non ci sono divieti particolari e vista la possibilita
faccio ciò che mi piace, vado a camminare.
Si perche da anni coltivo la passione di girare il mondo a piedi, quindi via su
per i monti vicino casa, zaino in spalla di mattina presto e parto.
PRIMO GIORNO;
Lungo il mio cammino incontro alcune persone e dò il buongiorno, cè chi risponde chi no, l'ennesimo incontro, il mio solito buongiorno un attimo di attesa e sento trapelare da sotto un cappuccio rosa "buon giorno sara per te, io sarei gia stanca" e poi "questo forse non è il mio sport!"
Io sorrido e rispodo "forza e coraggio, sei solo all'inizio del cammino, il bello lo vedrai fra qualche giorno!"
Non faccio molto caso alla ragazza ero gia avanti ed andavo per la mia strada, mi era gia capitato di fare "incontri" nei vari cammini ma mai nella mia zona, il paese è piccolo e le voci corrono veloci, meglio evitare anche se la testa fantasticava ugualmente.
TERZO GIORNO;
Solito cammino buongiorno qua e la, ritrovo la ragazza con il cappuccio rosa la saluto e dal cappucio si sporge un viso angelico che mi risponde "Ciao, io non so come fai ad essere cosi di buon umore, io sono già stanca!".
Io sorrido quasi mi soffermo "Dai dai si cammina con la testa non con i muscoli rilassati e non ti fermare, magari rallenta il passo, fai un oretta e poi torna a casa e fai cosi per tutta la settimana!"
Lei affanna un po', ma non rispnde io riprendo il mio passo, poi un "Grazie!" di li a poco la perdo di vista, mentre con la testa fantastico un pò sui vari posti dove appartarsi e restare in intimita.
QUINTO GIORNO;
Ci risiamo solito bivio e spunta la ragazza della felpa rosa.
IO: Buongiorno come va ? La testa sicuramente è piu determinata delle gambe?
LEI: Come fai a saperlo, le mie gambe vorrebbero stare sul divano e la mia testa fuori casa!
IO: Ci siamo passati tutti prima o poi, adesso è il tuo turno, su cammina lentamente ma vai e non ti fermare!
LEI: Ok farò quel che dici.
Si riparte ogniuno con il suo passo cosi per qualche giorno non la rivedo.
le fantasie si facevano sempre più presenti.
La ragazza è molto carina, alta 170 circa, capelli castani lisci, poco piu che trentenne, ha un bel fisico, un bel seno forse una quarta, non è della zona, probabilmente il paese accanto, ed è anche molto alla mano direi, peccato ma è sparita dalla vista.
OTTAVO GIORNO;
Solito percorso solito bivio, da lontano l'avevo gia notata, era li ferma ad aspettare, prendo la palla al balso, arrivo li e mi fermo.
IO: Ciao, come stai? ma soprattutto come ti chiami?
LEI: Jessica, finalmente conosco qualcuno! Oggi sei in ritardo!
IO: Lieto di conoscerti!Che fai mi controlli? Ma le gambe come vanno!
Io gia fantasticavo, sul fatto che lei sapesse i miei orari.
LEI: Molto meglio, grazie per il consiglio!
IO: Dai riprendiamo a camminare, ci conosciamo strada facendo ok?
LEI: Ok, sei uno molto determinato, mi piace, io ho bisogno di essere accompagnata sennò non riesco.
Li le mie fantasie spaziavano, la ragazza cercava compagnia, e non solo, ma non volevo essere sfrontato, volevo accompagnarla in un mondo di piacere.
IO: Per adesso vado avanti io fra un po vai tu, tieni il passo e se vado troppo veloce dimmelo, non ti sforzare, libera la mente e non pensare alle gambe.
LEI: Ok ti seguo, dici che devo liberare la testa ma come faccio?
IO: Pensa a qualcosa che ti da piacere!
Lei sorride non risponde ma mi segue, nel mentre scelgo un sentiero che porta ad un vecchio rifugio abbandonato da anni, lo conoscono in pochi, li c'è una fonte ottima come scusa per uscire dal sentiero battuto.
IO: Dopo il bivio vai avanti tu!
LEI: Dove mi porti il sentiero va dritto?
IO: Cè una fonte più avanti e tu hai poca acqua, quindi è meglio se passiamo di qua!
LEI: Mi fido solo perche sei attento ai dettagli, come fai a sapere che non ho più acqua?
IO: Si nota dal dondolio della borraccia, e secondo me non hai fatto nemmeno colazione!
Lei si avvia nel sentiero tranquilla e probabilmente gia consapevole.
Io la seguo con un po' di distanza, per ammirare le sue forme, ogni tanto si volta e mi sorride, lei sa già che la sto guardando, ma continua avanti con il suo passo.
LEI: Sai mi sento a mio agio con te, sembra quasi che ti conosca gia.
IO: Bene mi fa piacere, spero solo che la nostra conoscensa non si fermi qui!
LEI: Spero di no, a me piace stare all'aperto, in mezzo alla natura, cosi libera e sensa penzieri.
Io ero gia ammaliato dalla sua bellezza, le mie fantasie si tramutavano pian piano in emozioni, con quel bel culetto che mi faceva strada, ed i suoi occhioni verdi, ero gia innamorato.
LEI: Ei! la cè una casetta, è li la fonte che dici tu?
IO: Si è li! Dietro il rifugio, ci fermiamo a riprendere fiato, ho anche un po di frutta, cosi mangi qualcosa!
LEI: Io per pranzo devo rientrare a casa, quindi non ho molto tempo, vista l'ora sarebbe meglio per me se riparto verso casa.
IO: Oggi farai tardi per il pranzo!
Nel mentre mi tolgo lo zaino di spalla, lo appoggio sul muretto che circonda il rifugio mi alleggerisco un pò e cerco la bottiglia aspettando una sua risposta.
LEI: Non posso che gli dico al mio compagno, che sono con uno sconosciuto in una casa nel bosco a prendere dell'acqua e mangiare della frutta!
IO: Be no! Digli che stai andando sulla vetta e che non rietri per pranzo, che si alzi e che faccia colazione da solo!
LEI: Come lo sai che fa colazione?
IO: Cosi carina se ti lascia sola è perche dorme, io non ti lascerei andare a fare attivita fisica da sola.
LEI: Ma di che parli stiamo solo camminando, non ti fare idee strane, non cerco sesso!
IO: Perdona la mia invadenza ma fino a poco fa eri libera e felice di non essere a casa, adesso che è saltato fuori il tuo ragazzo sei nervosa, qualcosa non mi torna! Comunque OK! prendiamo l'acqua e ripartiamo verso casa, al bivio io prendo per la vetta e tu scendi a valle.
La situazione si era incrinata, lei era confusa quasi sull'orlo di una crisi.
LEI: No aspetta, scusami! è vero! Sono venuta a camminare per non stare a casa, non mi era mai capitata una cosa del genere, con te mi sento un libro aperto, sapevi gia che non ho acqua e che ho fame, mi hai riempita di attenzioni e nemmeno mi conosci.
LEI: Hai capito tanto di me con uno sguardo che mi fai sentire strana, se mi fermo qui con te non so cosa puo succedere.
IO: Non succedera proprio niente che tu non voglia, io sono qui per camminare mi fa piacere avere compagnia, poi se di una bella ragazza melgio, le attezioni che ti ho dato sono solo superficiali, e da fuori non si vede come stai dentro, ma le tue risposte hanno detto tanto.
LEI: Tu in quattro parole mi hai capita, qualcuno in cento frasi non mi sente nemmeno.
IO: Dai chiama! E digli che fai tardi perche vuoi arrivare in vetta!
Cosi lei si allontana prende il telefono, chiama il ragazzo mentre parla mi guarda, a malapena riesco a sentirla, peccato perche potrei prendere altri spunti anche se gia mi bastava, la situazione era molto delicata, probabilmente non aveva mai tradito il ragazzo, ma allo stesso tempo avrebbe voluto provare quell'emozione di sentirsi desiderata, amata, ed anche con passione.
Io prendo la mia bottiglia dallo zaino e mi avvio alla fonte, lei chiude la telefonata corta e senza salutare il ragazzo, determinata e forse la sua decisione l'aveva gia presa.
LEI: Ei! hai detto che hai della frutta?
IO: Si ho un arancia una mela e due panini con il prosciutto, ho anche degli integratori, apri lo zaino e prendi la frutta adesso meglio quella, ti prendo l'acqua dammi la tua borraccia!
Sò di avere anche una banana ma voglio vedere come reagisce, se gioca o ancora è indecisa cosi mi avvio verso la fonte con la sua borraccia.
LEI: Questa la tieni per te? Posso mangiartela?
IO: Cosa?
LEI: La banana!
IO: Quale? Quella!
LEI: Questa, non quella!
IO: Se vuoi prendila è tutta tua!
LEI: Quale? questa o quella o entrambe?
Li la situazione si era ristabilita, lei giocava con le parole mentre sbucciava l'arancia, "avrei voluto vederla con la banana in bocca ma forse di frutta non le piaceva troppo".
Torno al muretto con l'acqua, prendo la bustina di integratori ne metto un pò nella sua bottiglia poi nella mia.
LEI: Ti preoccupi molto per me grazie.
IO: Siamo insieme mi sembra normale prendersi cura l'uno dell'altro.
LEI: Ho detto al mio ragazzo che farò tardi perche oggi voglio arrivare sulla vetta, lui ha riso e mi ha chiesto cosa c'è nel frigo io ho chiuso la chiamata!
IO: Bene! Hai preso una posizione che ti manca da un pò! Brava! Appena arriviamo su ti fai una foto, glie la mandi cosi vede che sei arrivata dove volevi! Magari capisce!
Bevo un pò d'acqua poi cerco la banana, lei mangia l'arancia spicchio per spicchio con molta calma, io gli sfilo uno spicchio d'arancio di mano, voglio proprio giocare con lei, voglio vedere che fa, la voglio portare a giocare di sua iniziativa, ma nello zaino non trovo la banana.
Lei sorrideva, mi guardava mentre rovesciavo lo zaino, ormai avevo capito!
LEI: Cosa cerchi?
IO: Hai detto che c'era una banana, ma non la trovo, tu hai mangiato l'arancia.
LEI: Ha! cerchi questa!
IO: Si! cerco proprio quella!
Lei inizia a sbucciarla e me la porge, io gli do un morzo poi la prendo in mano e la porgo verso di lei.
Lei mi guarda negli occhi mentre si avvicina apre la bocca, la prende con le labbra, io non sò cosa guardare se i suoi occhi o quelle labbra carnose, poi si allontana e si riavvicina senza staccare le labbra dalla sua preda poi ne stacca un pezzetto, mi prende la mano e rivolge la banana verso di me, sto al gioco ne mordo un pezzetto poi aspetto lei, solito rituale questa volta la teniamo in due e mentre l'affonda fra le sue labbra mi stringe la mano.
IO: Jessica! Se giochi cosi questa non è adatta a te, ho qualcosa di meglio!
LEI: Cosa? Dimmi sono curiosa!
Cosi mi sbottono i pantaloni e lo porto fuori era gia duro, lei mi guarda come se aspettasse un comando, che non tarda ad arrivare gli dico di inginocchiarsi e di giocare con lui mentre io finisco il mio spuntino, lei obbedisce si inginocchia e comincia a leccarmi l'asta poi lo prende in bocca e continua a guardarmi mentre il mio pene sparisce fra le sue labbra carnose, è incantevole dolce come come una carezza, io continuo a mangiare mentre lei non si distoglie dal suo compito e dal osservarmi.
Sento al sua lingua che mi accarezza tutta l'asta e poi di nuovo dentro, finisco di mangiare e metto la buccia nel sacchetto lei si rialsa e mi fissa, so che è mia vuole essere comandata ed ubbidira alla lettera qualsiasi cosa le ordini.
Adesso voglio farla rilassare, le impongo di abbasarsi i pantaloni e di sedersi sul
muretto.
Cosi prima con le dita poi con la lingua mi prendo cura di lei della sua vagina che già era bagnata dalla voglia, ancora non ci siamo baciati e quale miglior modo per dare un bacio se non quello di scambiarsi saliva ed umori, cosi alzo la testa e vado diretto alla sua bocca con una mano intorno al collo la tengo a me quasi a penetrarla con la lingua, lei asseconda mentre con le dita continuo a penetrarla ed accarezzare il suo clito, torno giu con la bocca lei si sdraia sul muretto e si lascia andare al piacere, non passa molto che si agita fra le mie mani poi schizza di piacere la sento ansimare poi un sospiro, i suoi muscoli sono rilassati adesso comincio ad accarezzare dolcemente le labbra della sua vagina mentre con la lingua vado sul ombelico li un sussulto.
LEI: Basta! Basta! non sai da quanto non mi sento cosi, non mi toccare, lasciami qui, mi sento in paradiso.
IO: Tesoro questo è solo l'inizio, goditi il cammino, abbiamo ancora molta strada da fare insieme, questo è solo un momento.
LEI: Si adesso me lo godo e poi devo finire un lavoro che ho lasciato a metà!
Cosi mi avvicino al suo viso, il muretto è all'altezza giusta, sono ancora desideroso delle sue attenzioni, lei lo affera con una mano poi gira la testa verso il mio pene lo guarda e si avvicina aprendo la bocca.
IO: Ferma cosi voglio scoparti la bocca non ti muovere fino a che non sono venuto!
Cosi dolcemente penetro quelle labbra, dentro e fuori ed ancora, avanti ed indietro piu e piu volte, sono eccitatissimo, sento la sua lingua poi la sua gola e cosi continuo fino a quando il mio pene non comincia a pulsare, lo spingo dentro quasi in gola ed è li che vengo.
Bello guardare questo viso dolce, rilassato, obbediente e cosi devoto al piacere, sembra un sogno.
Mentre continuo a muovermi le esce un po di sperma mischiato alla saliva dalla bocca.
IO: Sei una dolce troia, pulisciti ilviso poi succhiami la cappella ed asciugami l'asta!
LEI: Si signore! Obbedisco!
Lei si passa la mano sul viso per levare quel po di saliva poi se la lecca e cosi fa con l'asta del mio pene più volte, infine con la cappella succhiandola.
LEI: Signore va bene?
IO: Si brava hai fatto uno splendido lavoro.
Poi resta li ferma a guardarmi, ha ancora i pantaloni abbassati gli occhi che luccicano, la zip della felpa a metà il suo seno fa bella mostra di se, le dico di alsarsi, ci baciamo di nuovo un bacio lungo morbido, mentre le accarezzo la schiena, poi mi volto mi siedo sul muretto le abbasso la zip apro la felpa alzo il reggiseno e gli lecco i capezzoli belli rotondi, stringo i seni con le mani li lecco e li succhio entrambi, poi dei rumori qualcuno si avvicina, si è fatto il momento di ripartire.
IO: Dai rivestiti, non credo sia il caso di farsi vedere cosi.
LEI: Si mi rivesto, ma non ti nego che vorrei restare nuda davanti a te.
IO: C'è anche domani e poi ho un altro posto per noi! Adesso riprendi il sentiero, al bivio vado avanti io, faremo un altra sosta lungo la strada.
Cosi ripartiamo un pò di fretta, gia nella mente mi organizzavo per il giorno dopo, il posto, il pranzo, ed i peccadi di gola, la voglio viziare!
Non doveva macare niente come un paradiso, come se fosse un sogno, di quelli che non vuoi smettere di sognare.
Ormai il tempo per arrivare in cima alla collina non c'è, io ho ancora voglia di lei, ho il suo sapore in bocca, il mio pene è di nuovo pronto, non resta che fare un'altra sosta, fra poco c'è un altra fonte prendiamo dell'acqua poi la porto nel bosco.
IO: Jessica vai avanti tu voglio guardarti camminare!
LEI: Si con piacere! Padrone!
Lei si sentiva devota al piacere, quasi schiave di esso, voleva solo stare bene voleva sentirsi leggera.
Mentre camminiamo mi godo lo spettacolo del suo culetto, un opera perfetta, in armonia con le sue gambe ed i fianchi.
Arriviamo alla fonte, appena fermi ci guardiamo, ci baciamo, ci tocchiamo ma non siamo più soli e ci fermiamo.
IO: Jessica adesso prendiamo un po d'acqua poi prendiamo su per il bosco, restiamo qui sopra, quanto basta per non essere sotto gli occhi di tutti.
LEI: Io sono ad i tuoi servizi, mi fai sentire leggera e ciò mi eccita, poi quando sei dietro di me mi sento praticamente nuda, mi fai questo effetto.
IO: Fra poco non sara solo una sensazione!
Il tempo di prendere l'acqua e poi su per il bosco qualche centinaio di metri poi un albero caduto fa al caso nostro lo scavalchiamo.
IO: Fermati qui! Dimmi ti sentivi nuda poco fa?
LEI: Si i tuoi occhi che mi guardano mi fanno questo effetto.
IO: Bene allora spogliati! Nuda completamente! I miei occhi vogliono godere di te!
Lei lascia cadere la bottiglia si leva subito la felpa poi le scarpe i pantaloni e mi guarda, io mi avvicino ed all'orecchio le dico "troia ho detto nuda completamente" cosi si leva prima il reggiseno poi gli slip, è cosi bella che qualsiasi abito non le rede grazia, la guardo la tocco dolcemente l'accarezzo, comincio a baciarla sul collo, poi le spalle, le mordo i seni, sono sodi, i capezzoli ritti si lasciano succhiare, comincio a spogliarmi, un pò per volta.
IO: Jessica girati ed appoggiati all'albero, ti voglio a pecora!
Lei si volta e si appoggia io mi inginocchio davanti a quel bel culetto e comincio a leccarla da dietro poi con le dita gli allargo le labbra per far posto alla lingua, la penetro con le dita prima due poi tre, lei sospira e si lascia al piacere, io mi alzo il mio pene è duro passo piu volte la cappella fra le labbra della vagina per bagliarla, sento i suoi gemiti di piacere poi dolcemente la prendo prima solo la cappella avanti e indietro poi un po di più fino a farla mia e da li comincio ad essere più deciso più virile, sento i suoi gemiti, la prendo per i capelli e mentre il suo fiato si affanna la sbatto con determinazione sento un "si" detto con un filo di voce poi un altro.
IO: Si cosa? ti piace farti scopare cosi troia?
LEI: Si cosi, cosi mi piace.
Il respiro rompre la frase e poi la ripete piu volte, due, tre, li mi fa sentire ancora più padrone.
IO: Sei la mia troia!
LEI: Sii, sii, sono tua, tutta.
Ed ancora l'ansimare ed respiri rompono il discorso poi lo riprende
LEI: Prendimi tutta, sii, tutta tua.
IO: Godi troia godi, godi del mio cazzo che ti usa!
Persa fra il piacere ed il dolore con la voce rotta dall'ansimare, mi risponde a piu riprese.
LEI: Scopami, sii, haaa, sono tua, sono tua! Si!!
Io faccio gocciolare un pò di saliva sul culo poi con il pollice la porto sul buco e lo penetro, la troia continua a godere, fino ad affannarsi mentre le penetro anche il culo con il pollice.
LEI: Continua, continua, vengo, vengo, siii, haaa!
Sento le sue gambe che si irrigidiscono, il respiro le viene a mancare, continuo a scoparla ma piu dolcemente, sento i suoi umori che colano giù per le gambe le mia e le sua, il suo respiro affannato, poi un attimo di silenzio, cerca di divincolarsi, ma la tengo li presa per i capelli e con il pollice dell'altra mano continuo a scadarle il culetto.
IO: Ferma li! Io non sono venuto!
LEI: Dammelo in bocca!
IO: No ancora no, sei tutta mia e ti voglio tutta!
LEI: Ti prego non farmi male!
IO: Fin'ora hai goduto!?
LEI: Si! Si! prendimi ancora! Sono tua!
Cosi sfilo il pene bagnato di umori e lo passo sul culo poi mi appoggio al buco e lei comncia a tremare ed inarca un po le ginocchia per accoglermi meglio, "piano, piano" e poi "Fermo, no!" ma dolcemente affondo la cappella in quel culetto rosa poi esco e cosi rientro, sento che trema, cosi continuo, sempre piu dentro quel culetto, deciso di farla tutta mia.
IO: Troia toccati mentre godo del tuo culetto!
LEI: Come? Haaa! Cosa!
IO: Sgrillettati li clito, e fatti un bel ditalino, mentre mi prendo cura del tuo culetto troia!
Non perde un attimo che va con una mano fra le sue gambe, mentre il mio pene si fa sempre più posto dentro di lei, la sento ansimare e godere più volte fino a che non stò per venire.
IO: Jessica girati succhiami il cazzo sto pe venire! Voglio guardarti negli occhi mentre ti riempio la bocca!
Lei si gira si appoggia con la schiena all'albero e si inginocchia mi guarda con gli occhi lucidi ed apre la bacca, io faccio un passo avanti ed appoggio il pene al suo viso, lei lo prende con le labbra, ma non con decisione, cosi le afferro la testa per i capelli con una mano e con l'altra le metto la cappella sulle labbra e lo spingo dentro, poi lo levo,
IO: Ti piace farti scopare la bocca troia!
LEI: Si mi piace, mi piace, come mi usi!
Ed ancora lo ripete piu volte, mentre le scopo la bocca poi ecco che comincio a venire, sono esausto lo sperma esce lentamente dalla mia cappella e scivola sulla sua lingua per sparire nella sua bocca, lei comincia a succhiarmi la cappella poi mi lecca tutto, è un turbinio di emozioni, e lei è sempre li ad assolvere il suo compito e non si ferma fino a che non mi stacco.
Mi appoggio all'albero accanto a lei, l'abbraccio la bacio la coccolo un po, in fondo era stata devota un po di carezze erano meritate, all'orecchio le dico che è bella, un tesoro.
LEI: Cosa pensi di me?
IO: Sei una ragazza che a bisogno di coccole, di attenzioni, di cure, e di passione! Come un fiore!
LEI: Nessuno mi ha mai trattata cosi, sei passato da complice a volgare poi di nuovo dolce, e tutto trattandomi come ti pare, anche offendendomi sei riuscito ad eccitarmi, grazie!
IO: Non credo di averti mai offesa ho detto cio che pensavo in quel momento, perche è cosi che volevi essere trattata!
Lei mi sorride mi accarezza mi bacia.
LEI: No non volevo tutto questo, mi sarei aspettata altro ma tu hai saputo andare oltre e mi è piaciuto.
Di li a poco ci rivestiamo stanchi esausti, apro lo zaino, tiro fuori quel che era rimasto una mela ed i due panini, restiamoli mangiamo qualcosa un po di coccole qualche bacio poi torniamo alla fonte riempiamo le bottigle e rientriamo verso casa al bivio dove ci siamo incontrati ci siamo salutiamo da buoni amici senza scambiarci i numeri di telefono!
LEI: Allora domani mi porti sulla vetta del monte? Sai devo fare una foto poi giovedi potrei rimanere fuori per pranzo che ne dici? Si puo fare?
IO: Mi sembra che la vetta l'hai toccata gia oggi, comunque ti riporto su
domani! Adesso vai a farti una bella doccia prima calda e poi freda.
LEI: Sei troppo premuroso cosi mi vizzi attento!
Cosi si avvia verso casa, io rimango con il suo profumo sula pelle fino a casa, poi fantastico per il giorno seguente..........
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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