Lui & Lei
Io dal mio balcone, la vicina dal suo

24.02.2025 |
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"Purtroppo non lo fece, ma mi salutò con le dita riflesse sul muro, le stesse che poco prima avevano sfiorato la sua fica..."
Vivo in un palazzo in cui non spesso cade l’occhio per vedere cosa accade nel palazzo di fronte. Sia chiaro, non guardo MAI volutamente per sbirciare negli altri appartamenti, ma spesso capita che in un momento di relax sigaretta, fuori dal balcone si osserva nel vuoto , e anche per curiosità quello che accade nel quartiere. E’ da un po di tempo che di fronte casa mia si è trasferita una ragazza , un pò in carne, proprio come piace a me. Avrà sulla trentina, e la incontro sempre sola.
In uno dei miei momenti di pausa sigaretta, il caso ha voluto che lei stendesse i panni in mutande, e dalla prospettiva di casa mia, riuscivo bene a vedere il suo bel sedere. Era in perizoma. Non nascondo che mi è venuto duro. Il caso ha voluto che si accorgesse di me, e che la guardavo. Imbarazzato mi ritirai, temendo di aver fatto una grande figura di m**. Ma lei non si è per niente scomposta, anzi sembrava molto divertita.
In serata, scopro però che la finestra da cui si era affacciata il giorno stesso, aveva le serrande alzate (cosa mai successa prima). Non mi è stato difficile vedere dentro casa sua, e vederla mentre lavava i piatti, ma stavolta con una camicia che copriva in parte il suo bel culone, ovviamente per non destare scandalo con i vicini. Ma non so, anche solo quel vedo e non vedo il mio cazzo non ha resistito, e divenne duro come un martello. Inizialmente ho tenuto la luce del balcone accesa, appunto come segnale per dirle che la stavo osservando, e nel momento in cui mentre lavava i piatti il suo sguardo era fisso verso la mia direzione, ho spento la luce così da farle capire che mi stavo gustando la scena e che mi stavo segavo. Ho acceso un’altra sigaretta, così da farle vedere il colore rosso del tizzone, come segnale che io fossi lì. La porca, certa della mia presenza ha continuato a guardarmi con aria da puttana, facendomelo venire sempre più duro. Ad un tratto spegne la luce, e accende (credo) un abasciur non poco distante da lei. SI vedeva poco o niente, ma l’ombra riflessa sulla parete lasciava intuire che si stava tirando un bel ditalino. La scena era così sexy ed erotica che ho voluto contraccambiare, così accesi la luce del mio cellulare puntandola verso il mio braccio così da darle la possibilità di vedere che anche io mi stavo masturbando. Nel momento dell’orgasmo ho girato la luce verso il mio volto, così da farle vedere l’espressione di godimento che mi stava regalando. Non sono passati 10 secondi e vedere l’ombra della sua testa carica di ricci, piegarsi all’indietro segno di un orgasmo intenso. Riaccesi la luce del balcone, e speravo che lo facesse anche lei. Purtroppo non lo fece, ma mi salutò con le dita riflesse sul muro, le stesse che poco prima avevano sfiorato la sua fica.
Ormai non c’è sera che non giochiamo così, è un appuntamento fisso. Ma non nascondo la speranza che chissà un giorno si possa passare allo step successivo, quello di una bella e sana scopata.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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