Lui & Lei
Il vicolo
di _nonsolosesso_
07.04.2024 |
29 |
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"Marco la fece girare nuovamente, prendendola ancora in braccio..."
Era una notte di inizio primavera. Quelle notti in cui i sensi si risvegliano. In cui il profumo della bella stagione riempie i polmoni. Marco attendeva impaziente. Una giacca leggera, un maglioncino e i jeans che sfilavano il suo metro e 85 di altezza. La barba curata, il fisico allenato. Ciò che ha fatto perdere la testa a Manuela. L’aveva conosciuta pochi mesi prima: una chat diventata in breve tempo incandescente, messaggi, fantasie e voglie rubate dai rispettivi letti coniugali. Mai si sarebbe immaginato di ritrovarsi in piena notte proprio qui, tra i vicoli di una città ormai dormiente. Pochi minuti e sentì il suono dei tacchi risuonare sul selciato. Manuela si avvicinava con passo deciso: un vestito morbido scendeva lungo il suo corpo, accompagnato da un cappotto. Fu incredibile, ma non servì dire una parola. Uno sguardo elettrico. I rispettivi profumi respirati a pieni polmoni. E improvvisamente un bacio appassionato, che colmò l'aria intorno a loro di energia e passione. Le mani di Marco affondarono nei capelli setosi di lei, mentre Manuela si aggrappava alla sua giacca con desiderio irrefrenabile. Il bisogno di esplorarsi l'un l'altro bruciava dentro di loro come una fiamma incontenibile.
Lentamente, lui fece scivolare le mani sotto il vestito di lei, sollevandolo delicatamente per scoprire la pelle vellutata che bramava toccare. Le sue labbra brucianti tracciarono un sentiero di baci lungo il collo, mentre le mani esploravano con fervore ogni curva del suo corpo. Manuela gemette di piacere, abbandonandosi completamente alla passione che li avvolgeva. I loro respiri affannosi si mescolavano nel silenzio della notte, mentre i loro corpi si fondevano insieme in un abbraccio appassionato. Come in un vortice, le mani continuavano a cercarsi.
Manuela sfiorava il petto di Marco, poi la mano scese lungo gli addominali e giù, tastando dai pantaloni l’erezione già pulsante. Lui la prese per i fianchi, sollevandola e schiacciandola contro il muro del vicolo, facendo esplodere la loro passione in un crescendo di desiderio. Senza alcun freno, si unirono in un'estasi carnale, i loro corpi muovendosi in perfetta armonia mentre si abbandonavano al piacere che li travolgeva. I loro sessi sfregavano l’uno sull’altro, quello di Marco coperto dai pantaloni, quello di Manuela dalle mutandine ormai fradicie. I gemiti di piacere si mescolavano al suono dei loro respiri affannati, creando una sinfonia erotica nell'oscurità del vicolo.
Quando Marco mollò la presa sui fianchi di Manuela, lei le si avventò sul collo, scendendo rapidamente verso i pantaloni, slacciando la cintura con foga e abbassando insieme i boxer. L’erezione si stagliava davanti al suo viso e, mentre le sue dita toccavano il suo sesso bagnato tra le sue gambe, la accolse nella sua bocca. Ogni centimetro. Marco reclinò la testa all’indietro, con un gemito disse: “Dio, sì”.
Mentre Manuela accoglieva l’asta pulsante tra le labbra, il suo sguardo cadde su una finestra dell’edificio di fronte. La luce all’interno era spenta, ma era chiaramente visibile la silhouette di un uomo. Per un attimo Manuela esitò, ma quando sentì gli occhi di quello sconosciuto addosso, sentì anche le gocce del suo piacere scenderle sulle gambe. Le piaceva. Dio, se le piaceva. E aumentò il ritmo, iniziando a usare due mani che si alternavano alla bocca nel dare piacere a Marco. Poi si fermò, lo guardò sorridendo e si rialzò girandosi, alzando il vestito curandosi di girarsi bene verso la finestra, da cui l’uomo continuava a guardare.
Marco scostò le mutandine ormai completamente bagnate e sentì nitidamente il profumo della voglia di Manuela. Appoggiò le mani sui fianchi, facendola sua. Entrò, prima con un colpo deciso che fece gemere lei. Poi il ritmo si fece più incalzante, lei cominciò a sentirsi piena e in preda a scosse di piacere, mentre cercava con la coda dell’occhio di continuare a guardare chi li stava spiando. Marco la fece girare nuovamente, prendendola ancora in braccio. Come prima, ma senza più nulla addosso.
Lei si avvinghiò a lui mentre sentiva i colpi precisi non darle tregua. E questa volta poteva continuare a fissare quella figura, quel movimento inequivocabile del braccio. Non vedeva gli occhi, ma li sentiva addosso. E sentì l’orgasmo montare dentro il suo corpo, irradiarsi dal petto allo stomaco fino a esplodere in un lungo gemito di piacere, con il suo sesso che strinse l’erezione di Marco fino a farlo esplodere a sua volta in un orgasmo che sembrava senza fine: ogni pulsazione riempì Manuela, che si godette ogni scossa.
Si abbandonarono l’uno sull’altro, sul muro. Si baciarono ancora con passione. Si rivestirono senza smettere di guardarsi. Alla finestra non c’era più nessuno. Manuela sorrise. E si incamminarono insieme verso il buio della notte.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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