Lui & Lei
Il lenzuolo
di Folkner
19.10.2020 |
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"Mi permette di affondare succhiando, lo aspira , mi piego su di lei i testicoli sul suo naso , la soffoco leggermente, piace a lei, piace a me..."
Ho steso un vecchio lenzuolo bianco sul letto , pulito, consumato, mi perdo nel suo candore che presto perderà definitivamente , strano pensiero , il suo ultimo destino .Perso in questa riflessione mi perdo lo spettacolo di lei che si spoglia , il suo corpo felino che emerge dagli abiti .
Si è accorta , offesa mi nega il suo sguardo, sale sul letto a quattro zampe, si mostra puttana mi sfida offrendomi il suo splendido sedere , flessuosa , atletica , mi scruta non come gatta , come giaguaro .
Per un attimo temo che di nuovo dovrò lottare per guadagnarmi il suo piacere, ma abbiamo un patto e so che manterrà la sua parte di promessa .
Si stende , mi offre il suo corpo apparentemente inerme , fisso la prima cavigliera , tendo le sue gambe aperte per fissare la seconda , passo ai polsi evito il suo sguardo , è una sfida aperta .
Tiro le sue braccia , il corpo deve essere teso, immobile .
Un piccolo sorriso di piacere le sfugge, lo ignoro .
Salgo sul letto sopra di lei , le infilo la mascherina sugli occhi , voglio che senta prima di vedere .
Non mi concede ne un gemito ne un sospiro .
Scendo e tiro fuori da sotto il letto le due boccette di miele, miele scuro per la sua pelle chiara .
Inizio dalla gamba sinistra salgo dalla caviglia piano piano su, lungo l'interno coscia .
Le sue narici si aprono ad annusare , so che ne riconosce il profumo .
Evito il suo sesso aperto, esposto, glabro, mi soffermo ad osservarlo ma vinco il desiderio di sentirne il sapore .
Lo supero , un cerchio intorno all'ombelico e inizio a disegnare un mandala sul suo ventre .
Con la seconda boccetta salgo dalla gamba destra , mi ricollego all'altezza dell'ombelico e salgo dal ventre ai sensi raggiungo i capezzoli con due ampi cerchi e su di loro già turgidi ne verso una grossa goccia .
Ansima leggermente , il suo sesso comincia a brillare .
La osserva splendida, la sua pelle chiara sul lenzuolo candido , il disegno scuro, lucido sul corpo, come un rozzo graffito su un opera d'arte , sfregio blasfemo .
I suoi sensi acuti creano nella sua mente la perfetta riproduzione del mio disegno , sento la leggera delusione per questo gioco piacevole ma ordinario .
Spargo granelli di zucchero lungo il corpo attento ad evitare il suo sesso, lo voglio libero , intatto .
Tolgo le scatole trasparenti da sotto il letto , ne osservo il brulicante movimento all'interno .
Ne apro una, al soffio d'aria per un attimo il movimento si ferma le antenne tese attente , poi riprende con rinnovata vitalità, verso il primo contenitore all'altezza della caviglia sinistra l'altro della destra .
Le formiche iniziano ordinate il loro percorso, le osservo in operosa colonna avanzare, guardo il volto di lei adesso teso, stupito e curioso .
Arrivano all'interno coscia , il corpo rabbrividisce non so se di piacere, fastidio, solletico, i muscoli si tendono ne osservo i fasci sotto la pelle .
Le tolgo la mascherina, osserva l'orda brulicante esploratrice su di lei, il suo sguardo mi colpisce "bastardo" è un sibilo più che un articolazione di parole che gusto, mentre sento il mio sesso indurirsi .
Sono al suo ombelico adesso , ma il procedere inizia ad essere scomposto , ne vedo alcune indugiare attirate dall'odore del sesso umido di lei, una goccia cade sul lenzuolo battezzandolo .
Sono sul ventre una macchia cangiante come macchie di Rorschach, alcune ritrovano la strada verso le cime invitando le altre a seguirle .
Chiude gli occhi , ansima piano mentre le sente salire sui capezzoli attirate dal miele e dal suo latte che sentono nelle piccole mammelle gonfie .
Istintivamente passo la lingua sulle labbra al pensiero di quel nettare non mio .
Il mio sesso adesso è duro dritto, mi sbatte sul ventre .
Salgo su di lei che mi guarda, la bocca aperta, la lingua fuori, umida morbida .
Mi piego sul suo viso di spalle continuando a guardare la mia opera .
Sono costretto a piegarmi perchè la sua lingua possa arrivare alla mia cappella .
Avvicino il viso ai capezzoli , distinguo i corpi le antenne le zampette,
muoversi insieme come onde, le stesse del piacere .
La lingua scorre lungo il prepuzio , non resisto al suo richiamo, spingo la cappella nella sua bocca calda, la chiude afferrandolo, stringe con i denti vendicativa "puttana" le sussurro, lascia la presa so quanto le piace il sapore del sesso e del sangue .
Mi permette di affondare succhiando, lo aspira , mi piego su di lei i testicoli sul suo naso , la soffoco leggermente, piace a lei, piace a me .
Il suo sesso adesso è bagnato, gronda sul lenzuolo, un piccolo gruppo di formiche eccitate si abbevera dalla sua fonte , le invidio mentre la mia eccitazione sale .
Il disegno adesso è scomposto, c'è eccitazione sul corpo nella mente .
Sento il calore crescere chiudo gli occhi, mi concentro, i testicoli sono duri, carichi, resisto al desiderio .
I nostri corpo percorsi dai brividi, osservo le formiche sul suo sesso, sui suoi capezzoli , sulle sue gambe, padrone del suo corpo .
La sento gemere mentre succhia , un piccolo lago umido sotto il suo sesso .
Conosco la ricompensa che vuole , è anche la mia ma non oggi .
Il calore che parte dalla sua bocca arriva al mio sesso, ai testicoli, su fino alla mente, annebbiandola, vincendola .
Sento di stare per cedere , mi sollevo, il mio corpo non vuole, insisto .
Lo sfilo dalla sua gola, sento il calore del suo respiro sotto i testicoli .
Noooooo geme , mi sbatte bagnato sul ventre, lo piego verso il suo corpo, le gocce dense, calde biancastre schizzano su di lei , sul ventre , sul sesso , lo lascio grondare sui seni , osservo l'orda curioso di sapere se accoglierà il mio nettare come il suo .
Ansimiamo insieme, "stronzo" mi sussurra guardandomi offesa, raccolgo una goccia e la poso sulle sue labbra , la osservo gustarla, la lingua ripassare le labbra ad assaporare ogni più piccolo umore .
E' tremendamente bella, la osservo pensando con desiderio e paura al nostro prossimo incontro quando sarà lei a giocare con me .........
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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