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Lui & Lei

Fuori orario d'ufficio (reale)


di Membro VIP di Annunci69.it ZioPino
20.06.2023    |    8.433    |    10 9.8
"Sapevo che era il suo compleanno e avevo preso un piccolo mazzo di fiori..."
Lucia la conosco da parecchi anni. Ci eravamo conosciuti ad una sagra paesana sulla pista da ballo. Un'amicizia altalenante in considerazione dei nostri impegni di lavoro e famigliari. Ci eravamo poi trovati a condividere le attività in alcune associazioni di volontariato. Una sera avevamo appuntamento per una riunione ad una delle associazioni. L'ho aspettata fuori, nel parcheggio. Sapevo che era il suo compleanno e avevo preso un piccolo mazzo di fiori. Al suo arrivo le sono andato incontro facendole gli auguri con il mazzo di fiori in bella vista. Lei rimane sorpresa, felicemente sorpresa. L'abbraccio e gli dò i classici baci sulle guance. Rimaniamo pochi secondi a guardarci negli occhi e le nostre labbra si avvicinano scambiandoci un lungo bacio molto intenso con le lingue molto partecipi. Entrambi frastornati da tanto impeto reciproco ci riprendiamo e dopo che Lucia ha sistemato i fiori nella sua auto, ci rechiamo alla riunione comportandoci come se nulla fosse accaduto.
Alcuni giorni dopo ci siamo rivisti per chiarire ciò che ad entrambi era sembrata una cosa strana ed imprevedibile. Entrambi eravamo impegnati e di comune accordo abbiamo deciso che sarebbe stato meglio considerare il fatto come un evento unico da conservare nei propri ricordi personali e che comunque l'amicizia sarebbe rimasta tale.
Infatti così è stato. Ci si vedeva molto spesso per impegni comuni ma sempre come amici.
Probabilmente, in realtà, quell'attimo aveva lasciato il segno dentro le nostre teste. Abbiamo iniziato a sentirci più spesso con le scuse più disparate. Un argomento che ci aveva coinvolti in uno scambio di opinioni era il sesso. Argomento di cui parlavamo con molta franchezza e naturalezza toccando un po' tutte le varie declinazioni e sfaccettature.
Un giorno mi chiama verso le 11.30
"Ciao, ti disturbo?"
"No, tranquilla, nessun disturbo. Sono in ufficio e non ho impegni"
"Avrei bisogno di incontrarti. Mi puoi aspettare in ufficio da te? Arrivo verso le 12.30”
"Va bene, ti aspetto"
Alle 12.20 la vedo arrivare. Entra, ci salutiamo e si siede. Poi mi chiede
"Sei solo, non aspetti nessuno?"
"Certo che sono solo e non aspetto nessuno. Perché?"
"È tutta la mattina che mi frulla una cosa in testa. Puoi chiudere la porta a chiave? Vorrei stare tranquilla mentre parliamo"
"D'accordo. Oggi sei misteriosa" e mi alzo dirigendomi verso l'ingresso per chiudere con un giro di chiave la porta principale.
"Ecco fatto, sei tranquilla adesso?"
"Si grazie. Ti chiedo un'altra cosa, hai un posto dove non ci possono vedere dalla strada?"
In effetti dall'ufficio si potevano intravedere le persone che passavano sul marciapiede ed altrettanto lo potevano fare dall'esterno verso l'interno
"Certamente, possiamo andare nell'altro ufficio sul retro"
Lucia si alza e si dirige nell'altra stanza. La raggiungo mentre lei si guarda in giro e mi dice "Si, qui va bene"
"D'accordo, ma ora la smetti di fare la misteriosa e mi spieghi?"
Lei si mette di fronte a me dicendomi
"Stai fermo così e non muoverti per nessun motivo" e mentre lo diceva sento le sue mani che afferrano la fibia della cintura dei pantaloni e la slacciano, poi sbottona il bottone e fa scorrere la cerniera verso il basso, mi abbassa i pantaloni spingendoli con le mani fino a terra mentre si mette in ginocchio davanti a me. Le sue mani risalgono lungo le mie gambe, afferrano i boxer e li tirano giù fino a raggiungere i pantaloni. Ora le sue mani mi cingono le gambe e sento la sua lingua scorrere sul mio cazzo che inevitabilmente si sta sollevando. Le sue labbra stringono la cappella e spingendo la mettono allo scoperto all'interno della sua bocca mentre la lingua gli gira attorno. L'erezione è prorompente, la sento. Ora si dedica a leccarmi e succhiarmi le palle. Poi, mentre la bocca risale lungo l'asta tesa, sento la punta della lingua che scorre fino alla punta della cappella. Gli gira attorno. Le labbra si appoggiano sopra e sento il risucchio. Poi qualche delicato morso sulla cappella mi fa trasalire in modo molto piacevole. Con labbra, lingua e denti mi sta procurando delle sensazioni bellissime mentre le sue mani scorrono tra gambe e chiappe.
Sento il mio piacere aumentare, vorrei che questo durasse il più a lungo possibile e mi controllo. Lucia dal suo canto è molto appassionata e percepisco che anche lei vuole divertirsi a lungo alternando momenti intensi da altri più delicati facendo scorrere la lingua sull'inguine, mentre passa da un lato all'altro ne approfitta per leccarmi e succhiarmi le palle per poi risalire lungo il cazzo fino alla cappella, ove si sofferma per leccarla e mordicchiarla. Quando, dopo parecchio tempo e molti giochi di labbra, lingua e denti, decide che è giunto il momento di aumentare ritmo ed intensità dando sfogo a tutta se stessa mentre con le mani sulle mie chiappe mi teneva stretto a se fino a che le sono venuto in gola con un'abbondante produzione che ha prontamente ingoiato.
È rimasta con il cazzo in bocca anche dopo che ero venuto continuando a succhiare con molta delicatezza le ultime gocce. Sembrava non volesse più staccarsi. Rimane così mentre sento scorrere dentro me le ultime gocce del mio succo che lei assapora con una grande delicatezza.
Ora abbandona la presa sia delle chiappe che del cazzo, allontana il viso e guardandomi in viso, sorridendo dice
"Credo che non c'è n'è sia più"
"Lo penso anch'io, almeno per il momento" dico sorridendo
Lucia si mette in piedi mentre io mi ricompongo.
"Cosa ti è sembrato?" mi chiede
"Strepitoso, stupendo, meraviglioso...non ho altri aggettivi...e poi senza mai utilizzare le mani... solo con bocca e lingua... esperienza unica sicuramente"
"Era una mia fantasia... ho pensato di realizzarla con te... così a sorpresa"
"Decisamente è stata una bellissima sorpresa e sono felice di averti dato la possibilità di realizzarla. Anzi, se hai altre fantasie ricordati di me" gli rispondo sorridendo sornione
"Non ti preoccupare, ho già alcune idee in testa, però le devo sviluppare e poi tu ne sarai sicuramente coinvolto"
Guardiamo l'orologio, sono le 13,30.
"A me fare sesso fa venire fame. Andiamo a mangiare qualcosa?" propongo
"Anche a me fa fame, anche se l'antipasto l'ho già avuto..." risponde ridendo
E così ridendo andiamo nel bar poco distante per un'ottima bruschetta ben farcita...
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