Lui & Lei
Come si fa a dire di no alla segretaria
di armandosmemorato
27.03.2015 |
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"Allora la presi per i fianchi la sollevai, la girai a pecora e la penetrai con dolcezza nella fica; lei spingeva con il bacino all'indietro io invece in..."
Miei cari amici vi racconto questa storia che mi è capitata qualche anno fa quando fui assunto presso un'azienda di ceramiche come dirigente addetto alle vendite; mi fu assegnata una stanza, una scrivania, un pc portatile un cellulare aziendale ed infine senza andare per le lunghe una segretaria ma che segretaria. Una donna formidabile alta slanciata attenta al lavoro vestiva sempre in pantaloni lunghi sempre coperta non faceva mai vedere le sue forme aveva un bellissimo culetto due tette sulla 4 misura camicetta abbottonata che dire una donna al top della situazione come piaceva a me. Rispondeva al telefono, mi teneva sempre in ordine il mio piccolo archivio pieno di scartofie prendeva gli appuntamenti era educata con i clienti mi copriva quando io commettevo degli errori verso il direttore dell'azienda Un giorno come di consueto mi recai nel mio ufficio ero in netto ritardo vi entrai la vidi era li seduta alla sua scrivania ma mi accorsi che il suo modo di vestire era completamente cambiato aveva una gonna molto corta calze nere velate autoreggenti che ha pena riusciva la gonna ha nascondere quella camicetta bianca quasi tutta sbottonata mi salutò con una voce molto sensuale mi sedetti alla mia scrivania, difronte a lei il mio sguardo fu attratto dal suo e da come le sue gambe si strusciavano tra di loro dove mostrava la sua passera poco pelosa e delle belle mutandine nere che aveva indossato. Io più le guardavo più il mio pensiero era rivolto a lei la cosa mi eccitava sempre più allorchè decisi di andarmene da quella stanza. Mi alzai presi la mia cartellina degli appuntamenti e me ne andai. Lungo la strada il mio pensiero si faceva sempre più strano ed acuto che decisi di tornare indietro il mio arnese nei pantaloni difficilmente riuscivo a trattenere tornai indietro in azienda. Rientrai in ufficio lei mi vide sei già tornato io le dissi non mi sento molto bene ho un emicrania alla testa le dissi cortesemente mi può spostare gli appuntamenti a domani per cortesia lei non esitò che ha chiamare i clienti per spostare quelli appuntamenti. MI alzai di scatto dalla sedia mi avvicinai a lei ed immediatamente le nostre bocche si incontrarono e li non ci fu più scampo le dissi che da questa mattina mi hai fatto eccitare vedendoti vestita in quella maniera lei con quella vocina fioca e sensuale mi disse; finalmente ti sei svegliato dal tuo lungo letargo aveva già da tanto tempo voglia di scopare con te ma tu non mi hai mai degnato di svolgermi uno sguardo mi sono dovuta vestire da troia perchè questa cosa accadesse. Allora la presi per i fianchi la sollevai, la girai a pecora e la penetrai con dolcezza nella fica; lei spingeva con il bacino all'indietro io invece in avanti le feci entrare anche le palle dentro a pecorina la scopai per circa 10 minuti dalla sua passerina ormai tutta umida tolsi il cazzo e ci misi la mia lingua volevo sentire il suo nettare lei si inginocchiò mi prese il cazzo in mano e lo portò alla sua bocca se lo prendeva tutto fino alle palle il su e giù era intercavallato di massaggi alle palle alla fine tra i massaggi e il su e giù del pompino la innondai di sperma caldo la bocca e lasciando scivolare gran parte di esso sulle sue tette ci guardammo in faccia sorridemmo ed il giorno dopo tornammo ad essere quelli di sempre la mia dolce segretaria mi aveva voluto regalare quel momento fantastico da condividere con voi miei cari amici di questo magnifico sito.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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