Lui & Lei

Cinemá


di Membro VIP di Annunci69.it Cuoppoduro
06.03.2025    |    543    |    0 9.0
"Sei così tenera che a volte mi fai ridere..."
La mia mano si poggia sulla tua coscia e sento un sussulto. Sospiri, ma non la sposti. Io la lascio lí, per ora, godendomi il calore del tuo corpo e il contatto con la tua pelle.
La sala è grande e noi siamo tra le ultime file. Ci saranno 15-20 persone al massimo a vedere quel film impegnato e noioso. Non sposto gli occhi dallo schermo, mentre le mie dita si muovono lentamente sulle tue calze, poco sopra il ginocchio. È un movimento lieve, quasi impercettibile, forse casuale. Ma da come trattieni il respiro, so che sai che non è il caso che mi muove, ma un impulso preciso…
La mia mano risale lentamente sulla coscia e solleva leggermente la gonna. Ora sai che è come temevi e desideravi. Ti guardo di soppiatto per scrutare la tua reazione. Non mi guardi, ti vergogni troppo. Ma apri di qualche grado le gambe, facendo scivolare la mia mano verso l’interno.
Un flusso di calore percorre il mio basso ventre. Mi vuoi e questo mi eccita da morire. Ti accarezzo l’interno della coscia. È un tocco lieve, quasi da solletico. Ti sento muoverti sulla poltrona, agitarti.
“Ferma e zitta” ti sussurro, stringendo piano la pelle tra le mie dita come per avvertirti e anche per dirti: “sei mia”.

Ti osservo mentre le mie dita accarezzano l’interno della tua coscia, a pochi millimetri ormai dal centro del tuo piacere. Il tuo sguardo è ancora fisso sullo schermo, ma vedo che i tuoi denti bianchi mordono il rosso delle tue labbra. Sorrido dentro di me.
Mi sembra di sentire sulle mani il calore che emana dal tuo sesso. Le mie dita terminano la loro danza proprio su di esso, premendo fino a sentire da sopra le mutandine l’apertura della tua fica.
Un gemito esce dalla tua bocca sottile e finalmente ti volti verso di me, il viso piegato da una smorfia supplichevole. Forse vuoi che smetto? O che ti consenta di parlare? Non importa.
Faccio segno di no con la testa e mentre la mano sinistra fruga nelle tue mutandine, il braccio destro ti copre le spalle e ti spinge leggermente verso di me. Adesso il tuo viso è appoggiato sul mio petto e sento l’odore dei tuoi capelli. Li bacio dolcemente.
Potrebbe sembrare una scena romantica da fidanzatini. Ma la verità è che voglio solo sentire bene il tuo respiro, mentre scosto le tue mutandine e ti accarezzo piano il clitoride, bagnandomi dei tuoi umori. La tua mano stringe il mio petto in segno di finta protesta. Quel piccolo dolore che mi provochi non fa altro che eccitarmi.

“Quanto sei fradicia” ti sussurro mentre continuo a massaggiarti il clitoride. La tua risposta è un mugolio di piacere. Mi dimentico a volte quanto sei brava a obbedirmi.
“Puoi parlare” ti dico, facendo scivolare in quell’istante due dita dentro di te.
“Ti odio… mi sentiranno se vengo” è la tua risposta strozzata. Mi mordi il petto da sopra la camicia e so che in questo momento vorresti altro nella tua bocca.
“Mi odi? Non si direbbe” rispondo continuando a giocare con la tua fica come so che ti piace tanto. Ti agiti, non riesci a stare ferma. Posi una mano sulla patta dei miei pantaloni, sentendo il mio membro.
“Cosa fai? Ti chiedo. Ora anche la mia voce tradisce una certa emozione.
“Posso?” mi domandi. Sei così tenera che a volte mi fai ridere.
“Puoi. Ma non devi lasciare uscire una sola goccia”.
“Grazie” rispondi sorridendo. Freneticamente slacci i bottoni del jeans e prendi il membro dalle mie mutande.
Eccitato, accelero il ritmo delle mie dita sulla tua fica ormai grondante, mentre con lo stesso ritmo tu succhi la mia cappella rossa.

Talvolta le coincidenze sono così felici da farti credere che il mondo assecondi le tue fantasie.
Così, sullo schermo il film finora noioso si ravviva con una scena di sesso. Una donna si spoglia lentamente davanti al suo amante, che disteso sul letto la osserva, fumando una sigaretta.
Distratto, smetto di toccarti. Tu, così sensibile a ogni mutamento, volgi lo sguardo verso di me e mi chiedi: “che succede?” sollevando il viso dal mio membro.
“Continua… più veloce” ti ordino, spingendoti di nuovo la testa dove voglio che stia. Provo un inesplicabile piacere sentendo di nuovo la tua bocca farmi godere, senza esitazioni. La tua obbedienza mi delizia sempre.
La donna sullo schermo si piega sull’amante e struscia il suo corpo nudo contro di lui. Eccitato, gioco col tuo clitoride più velocemente. Ti sento gemere, ma il mugolio è attenuato dal mio cazzo nella tua gola.
Sullo schermo la donna spoglia l’uomo e si mette sopra di lui, muovendosi per accoglierlo dentro. Ora il cinema risuona dei versi di piacere degli attori ed è proprio questo il momento in cui un potente orgasmo mi scuote, riempendoti la bocca di numerosi incontrollati spruzzi di sperma.
La mia mano ti stimola ancora e con estrema soddisfazione sento che anche tu sei scossa dal godimento supremo. Il tuo grido strozzato si confonde coi gemiti degli attori.
Mi guardo intorno. Mi sembra impossibile che nessuno si sia accorto di nulla, ma i pochi spettatori sembrano concentrati solo sul film o forse sui loro pensieri altrettanto peccaminosi.
Tu ti sollevi e mi guardi. Un mio dito passa sulle tue labbra.
“Brava… neanche una goccia” osservo.
“Grazie… ma io sono tutta bagnata! Andiamo a casa?” Mi chiedi col tuo tono più dolce.
“Va bene” rispondo sorridendo.
E così ci alziamo e usciamo, nel bel mezzo della proiezione, allegri e soddisfatti.
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