Lui & Lei
Al Cavaliere...(non è ciò che sembra)
di dreamofthebluturtles
29.06.2021 |
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"”
“E tu come fai a saperlo?” Chiesi..."
Dopo la risalita da Cala Coticcio, il sesso tra di noi andava alla grande. Sembrava come se ci fossimo sbloccati (ogni volta che nomino la parola sblocco e suoi derivati, penso alla Fenech che chiede a Don Buro di sbloccarla in Vacanze in America, bon...NDR).Un mese fa però mentre stavamo facendo l'amore e la prendevo da dietro è accaduto un fatto che mi ha turbato profondamente. Nel bel mezzo del godimento tra un'ansimata e l'altra l'ho sentita invocare distintamente: “Giuseppe, sì amore sì...ti prego”. Al che io, Ettore da 40 primavere un tantino scosso nella mente, nell'animo e anche nei piani bassi, le domandai: “amore c'è qualcosa che dovrei sapere? Dimmelo per l'amor di Dio.”
Ancora svestita si voltò e mi rispose: Ettore, non c'entri nulla tu. La colpa è sua, da quando è sceso in campo io non riesco, ce l'ho sempre in testa. E' più forte di me.
“Ma di chi Santa vergine del pero stai parlando, dimmelo amore. Non ti capisco”
“Lui” Mi rispose, tirando fuori una foto dell'ex premier, dal cassetto.
“Ascolta Valeria, passi per una fantasia erotica fatta su Scamarcio, arrivo pure ad ammetterla su Favino e Gassman, ma Giuseppe mi pare un attimo troppo da sostenere.
E comunque ti segnalo che a me è sempre piaciuta la Salerno, ma non per questo mentre fornichiamo ti chiamo Sabrina.”
“L'argomentazione ebbe effetto infatti lei non rispose. Sospirò e voltandosi su un fianco si addormentò.
L'incidente cambiò radicalmente la nostra intimità, lei si chiuse a riccio e con i suoi aculei iniziò per noi un nuovo periodo di castità. Neppure i porno mi erano di conforto.
Mi rifugiai in Charlee Chase: solitamente le milf un po' stagionate hanno un effetto rilassante sulla mia psiche e rinvigoriscono i tricipiti. Ma non ebbero l'effetto (per la prima volta la porcellosa sega spagnola gentilmente offerta da Pornhub non determinò in me quelli istinto trasgressivo e erotico da incorniciare (insomma, non mi masturbai).
Lui là sotto era sempre più sconfortato. Dopo un lungo periodo di gioia era tornato, anzi eravamo tornati nella solitudine più totale.
Ci rinchiudevamo in ufficio, solo Marco Ferradini a darci conforto.
“Senti” mi chiese. “Ma cosa possiamo fare per sbloccare la situazione?”
“Ascolta che cazzo vuoi che ne sappia, non sono mica padre Ralph, e poi se vogliamo dirla tutta se c'è uno che dovrebbe mettersi sull'aventino quello dovrei esser io."
Cioè Ciccio, cerchiamo di capirci, mentre noi eravamo sulla cima del Golgotha e te ti stagliavi in cielo come le tre croci messe una sopra l'altra pronto a rompere gli argini, lei invece di invocare noi invocava l'ex premier, come una qualsiasi delle sue bimbe accaldate.
Io non so come tu faccia a non avere le palle che ruotino come eliche.”
“Anche con lui le argomentazioni fecero breccia e pur non dandomi ragione per orgoglio (quando uno è una testa di cazzo lo è sempre e comunque) fece una smorfia e tornò a dormire.
Un giorno ne parlai nuovamente con Davide, il mio amico piddino. Gli spiegai la situazione mentre chiaccheravamo in chat, e dopo aver tolto l'audio tre volte per non ascoltare la sua fragorosa risata, mi mandò un link: Olbia, viale Aldo Moro cubana 34 anni quinta di seno “mio amor yo soy muy caliente apreme un plafon e te darò my corazon.”
“Senti idiota, non so più come dirtelo che non ho alcuna intenzione di andare da una prostituta, questa questione la risolverò da solo. E comunque ricordati: lo sanno tutti che la media dei vostri segretari non supera i dieci cm.”
E dopo aver chiuso con orgoglio la videochiamata, salvai il link nei preferiti.
A questo punto mi rivolsi a Stefania (no non è una escort) bensì una mia carissima amica.
Anche lei ascoltò la mia situazione, non disse nulla, ascoltò in silenzio il mio dramma umano, sospirando di tanto in tanto. Alla fine prese la mia mano e disse: “Ettore, hai bisogno di sbloccare questo rapporto (Io pensai: pure questa mi ha scambiato per Padre Ralph NDR) Non le dissi nulla anche perché le sue gambe esili e abbronzate suscitavano in noi ogni volta una erezione pressoché istantanea e le nostre colazioni rimangono un gradevole diversivo a cui non possiamo e vogliamo privarci.
“Ettore, portala in un posto speciale, e copulala come se non ci fosse un domani”
“'n che senso?” Fu la mia rapida e scattante risposta.
“Vuoi che ti faccia un disegno?” Fu la inevitabile replica (Eh amica sì, ma ci sono dei limiti alla comprensione”)
“Avete avuto una crisi? Ne siete usciti come?”
Io l'ho portata a Cala Coticcio e lei a trasformato due meloni in due prugne”
“n che senso?” Mi chiese Stefania.
“Vuoi che ti faccia un disegno” Fu la mia inevitabile replica.
“Comunque meloni o prugne, portala in un posto carino e falle sentire le campane che suonino.
L'hai mai portata alle isole?”
“Ma noi viviamo già in un isola." Fu la mia replica degna del miglior premier alle obiezioni del Vaticano sul DDL Zan.
“Ettore, hai mai pensato ad una alternativa lavorativa? Che so: un comico di Zelig...
“Mentre stavo per effettuare una replica sconnessa, la testa di cazzo da dentro la cerniera volle dire la sua: “Smettila di dire cazzate. Noleggiamo un gommone, la portiamo alla Spiaggia del Cavaliere a rifacciamo cichi cichi bum bum”
Senza replicare annuii. Nel ringraziare e salutare Stefania non potei fare a meno di dare una occhiata furtiva al sederino che si intravedeva sotto la casacca floreale tipica del suo guardaroba. Io guardai la testa di cazzo, lui pur chiuso a stento nei suoi alloggi aveva il “volto” rivolto verso mezzogiorno, non disse null'altro.
Rientrai a casa: nel trovarla intenta a cucinare mi si chiuse la vena, quella mise semplice quel volto senza un filo di trucco quello sguardo malizioso degno della miglior Anna Ammirati in Monella mentre si lascia andare in un amplesso ricoperta di farina sui sacchi di del panificio dove lavorava...e niente mi puntai dietro: “Ettorì fa caldo” “E che son diventato un portiere Valerì? (questa la capiranno pochi esperti calciofili) “
”E che son diventata una canzone di Steve Winwood?'” fu la sua immediata controreplica.
“Amore...domani mattina lavori?” “ No” “Allora prepara il costume ti porto alla spiaggia del Cavaliere. Destination Budelli.
“Mm, ok” Fu l'entusiasta risposta che fece cadere sia me che la testa di cazzo nello sconforto.
Il mattino la vidi un poco sorridente, niente di trascendentale ma forse si era resa conto della giornata.
Mentre sorseggiavo il caffè, mi passò davanti pronta per l'escursione. Un pareo copriva a stento quelle chiappette che mi avevano fatto capitolare passato solo un secondo dopo che la vidi la prima volta, lassù, mentre correva la mille gradini isolana io giù dalla scala arrancante con i pochi microgrammi di ossigeno ancora da bruciare, nell'inciampare vidi quelle chiappette avvolte negli shorts. E fu subito amore. “All i need is love, love. Love is in the air” Fu la melodia che le sussurrai al traguardo dopo essere arrivato 28 minuti dopo di lei.
Comunque...le mani fecero il gesto per afferrare quel porto sicuro, ma nel dubbio sul ciglio del traguardo afferrai la testa di cazzo. Che non la prese bene. “La masturbazione è peccato. Lo dice Papa Francesco, lo dice la zia che non è figlia di Maria, ma anche l'altra sera ha gonfiato il canotto a forma di pony rider dopo che ha mangiato la pizza.”
“E tu come fai a saperlo?” Chiesi. “Io so, punto. Piuttosto, vedi di non fare stronzate, oggi sono in forma smagliante, fai succedere la giusta situazione ti garantisco che: trapanatore dominicano di A69 arrossirà”
Io gli feci un occhiolino di intesa e uscimmo insieme a Valeria.
Arrivammo in porto. Gommone prenotato dal giorno prima accordi, presi con il noleggiatore. “Ma sai portarlo Ettore?” Mi chiese Valeria: “Se son capace di guidarlo? Bimba, io e il gommone siamo una entità unica. Siamo due facce della stessa medaglia, siamo come l'Euro e Mario Draghi. Dalla Corsica riecheggiò un tuono intimidatorio di avvertimento.
“issu, che permaloso quell'uomo”. “Andiamo Valerì.”
Comunque le mie capacità nautiche basiche pur evidenti ci consentirono un percorso sufficientemente tranquillo, Superata la punta di Tegge, il ghiaccio si ruppe, Valeria forse vedendomi teso, mi cinse dalle spalle in un tenero abbraccio e con delicatezza mi baciò sul collo.
Immediatamente davanti il trapanatore dell'arcipelago si mise in moto, costringendomi ad allontanarmi dal timone. “porta sto cazzo di gommone a riva per l'amor di Dio. Guarda come sono scattante, altroché cavalli” Con la coda dell'occhio lo vidi scalpitare da dentro il costume.
Ci siamo Valeria, guarda quanto è bella, pensa che l'hanno chiusa al pubblico perché il carico antropico la stava praticamente facendo sparire. “Porca troia, ma cosa caspio le vai raccontando. Cala l'ancora idiota. Ti avrei multato solo per aver parlato di carico antropico con me in queste condizioni e con le tette di Valeria appoggiate alla schiena”
Ettore, non hai sentito come delle voci?” Mi chiese Valeria
No no, non ho sentito nulla. Magari era o sciabordio (cioè...ma ho davvero usato la parola sciabordio? Non ci posso credere. NDR) delle onde. Comunque ora è meglio se mollo l'ancora.
“Va bene amore. Che posto meraviglioso.”
“Nel sentirmi chiamare nuovamente amore, il cuore mi si riempì, avevo altre zone decisamente più piene ma quell'attimo di luce in un tunnel che appariva infinito, furono il principio di una riconciliazione.
Ci buttammo in acqua, pochissime bracciate e arrivammo sull'arenile. Il famoso arenile che il carico antropic...no che ve lo dico a fare. Posato il primo piede la testa di cazzo prese le redini del gioco, saltò fuori dai suoi recinti come Bobo Vieri spunta dai muri con il suo: “shave like a bomber.” Ma non avevamo fatto i conti conti con Valeria, completamente riemersa dal suo torpore. Osservando la testa di cazzo, con la faccia trasfigurata dalla sorpresa si lasciò andare alla esclamazione che ogni uomo una volta nella vita vorrebbe ascoltare: “Madonna come è grande”
Nell'etere la natura in segno di rispetto fece risuonare Mina: “Ti odio, poi ti amo, poi ti amo
Poi ti odio, poi ti amo Non lasciarmi mai più Sei grande, grande, grande Come te, sei grande solamente tuuu ” La testa di cazzo rinvigorita nel proprio ego con una espressione tra il tronfio e il piacione, cercò di puntare le chiappe della donna che però con una maestria di cui avevamo quasi dimenticato le fattezze, intercettò l'attacco e al volo partendo con un pompino di quelli d'annata. Di quelli nei quali ti si arricciano le dita dei piedi.
Ci sdraiammo sulla sabbia, lei sopra di me e sopra di lui. Lui sopra di me e sotto di lei. Io sotto a tutti (credo di non aver dimenticato nessuno no?) Con la lingua Valeria roteava sul cazzo voluttuosamente, ogni campo ambientale era in godimento,. Io godevo, lui godeva, lei godeva la flora osservava, la fauna anche.
L'unico ad attaccarsi al casso in senso astratto era il carico antropic...no che ve lo dico a fare.
“Valeria, amore...non che mi lamenti, ma tra un po' mi entra il costume nel sedere”
“Amore, sei sempre splendidamente romantico, vuoi che smetta”
“NOOOOOOOOOOOOOOO ”
Ma nel mentre un barlume di poesia, un tocco di finezza, un gesto di classe, balenò nella mente di Ettore. “Amore voglio ammirarti da dietro, voltati un attimo, fammi godere della tua lucentezza”.
“Ettore, non hai capito nulla, oggi comando io, oggi si scopa come dico io.” Le mie pupille presero le fattezze di due mammelle, le mie mani abrase dal sole (capisc' amme) afferrarono le chiappe e 69 fu. Copioso, sontuoso, lussurioso, scabroso, eccitante, eclatante abbacinante, fosforescente, morbosamente erotico, insomma chi più ne ha più ne mettaaaa (tiro il fiato)
Fu una lotta senza pari, io mettevo la forza, lei metteva la patata (non poteva che vincere lei) ancora oggi la vedo sopra di me ergersi a smorzacandela con quelle tette che ballano coma ballava Linda e io con quella faccia idiota come...no beh non c'è un esempio, rendo bene già io l'idea.
Facemmo l'amore, un amore puro, come quello che si fa quando ci si deve separare per tanto tempo o come quello che si fa quando ci si ritrova, e soprattutto facemmo un trittico, che onestamente non tiravo sù da almeno quindici anni. (eh tandu NDR)
Però c'era qualcosa in sospeso..finito di far l'amore mentre eravamo sdraiati uno accanto all'altro sulla spiaggia, nudi, sudati, arsi dal sole sulle nostre pelli bianche ma sorridenti come non lo eravamo da tempo, non potevo. Dovevo chiederglielo.
“Amore”
“Dimmi?”
Ma oggi mentre facevamo l'amore...hai pensato a lui.?”
“Nemmeno un istante. Avevo bisogno che qualcuno mi sbloccasse e solo lei Don Buro poteva riuscirci.”
La guardai stralunato e la sua espressione seria scoppiò in una fragorosa risata.
“Andiamo amore..stanotte le scottature le controlliamo in modo anomalo”
“Amore io però stasera credo dovrò mettere il ghiaccio sui flaps.”
“Non preoccuparti, ho un modo molto piacevole per metterlo.”
“La testa di cazzo con ancora la sigaretta in bocca si commosse.”
E così tutto è bene ciò che finisce bene e riprendemmo con poche bracciate il gommone dove ad aspettarci c'era la Guardia Costiera con il libretto delle sanzioni pronto nelle mani dell'ufficiale.
“Ma porc...”
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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