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Lui & Lei

A pranzo con i pastori


di casanovaxxxx
24.01.2020    |    21.947    |    11 9.3
"Stavo in spiaggia dalle 10 del mattino sino alle 18 , rientravo in camera , bella doccia e quindi verso le 20 andavo a cena..."
Ciao, sono Patrizia di 32 anni, impiegata in una grossa azienda del nord est e nell’estate del 2019 ho deciso di passare le mie ferie nella splendida Sardegna .
Single da diversi mesi, mi si prospettava una vacanza in solitudine . Infatti, dopo essermi lasciata con Claudio, non ebbi più la voglia, dopo tante delusioni sentimentali, di cercare un altro fidanzato in quanto avevo ormai realizzato che era più probabile vincere al superenalotto che trovare il vero amore .
Da donna passionale e focosa, mi mancava il sesso ma mi ero attrezzata per essere indipendente e superare la lunga astinenza . Mi ero comprata diversi sexy toys e con questi cercavo di soddisfare le mie voglie . Certo un bel cazzo duro è tutt’altra cosa ma anche da questo lato avevo sempre più delusioni. Pure Claudio, il mio ultimo ragazzo, cercava di darsi da fare ma non riusciva a soddisfarmi .
Non era mai riuscito a prendermi davvero di testa e ancora meno sapeva farci col suo ridicolo cazzo.
Soggiornavo in un villaggio turistico nella costa orientale a due passi, come recitavano i depliants turistici, dalla misteriosa ed affascinante Ogliastra.
I primi giorni ne approfittai per prendere un po' di colore visto che 11 mesi passati nel profondo nord mi avevano dato un colorito quasi cadaverico e orripilante .
Stavo in spiaggia dalle 10 del mattino sino alle 18 , rientravo in camera , bella doccia e quindi verso le 20 andavo a cena . Nel dopo cena mi divertivo un po' a seguire le animazioni offerte dal villaggio.
L’età media dei villeggianti era un po' alta visto che si trattava per lo più di coppie di pensionati; c’erano pure delle famiglie con figli a seguito e io, forse, ero l’unica single .
Non avendo un’auto non potevo approfittare per girarmi un po' la zona .
Insomma si stava delineando una vacanza piuttosto anonima e poco divertente .
Una mattina, la reception dell’albergo mi informa che per il sabato successivo stanno organizzando un’escursione nelle zone interne con incluso un buon pranzo coi pastori con l’opportunità di mangiare ottime prelibatezze locali. Mi sembra una buona occasione per rompere un po' la monotonia e aderisco .
Il sabato, alle 9 partiamo verso il cuore dell’Ogliastra alla scoperta delle sue meraviglie .
Si prospettava una giornata caldissima e afosa , ma era tutto nella norma considerato che eravamo a ridosso di ferragosto .
Nella mattinata si ebbe modo di visitare ed esplorare dei posti incantevoli e , quando ormai si era ben oltre mezzogiorno, la fame cominciava ad essere tanta. Il bus quindi si immise in una stradina sterrata, tortuosa e polverosa, e si avviò verso il casolare dei pastori che avrebbero dovuto offrirci il pranzo .
Ad accoglierci trovammo quattro uomini uno più brutto dell’altro . Erano alti, robusti , con delle folte barbe nere, imponenti . Probabilmente erano dei fratelli o cugini perché un po' si assomigliavano fra di loro e avranno avuto tra i trenta e i quaranta anni .
Ci fecero sedere all’aperto sotto una tettoia in canne vicino al recinto dove c’erano delle pecore e capre . In libertà girovagavano per lo spiazzo diversi cani attirati dal profumo della carne che stavano arrostendo : agnello, pecora, maialetto .
Effettivamente era impossibile restare impassibili di fronte a quelle prelibatezze .
Iniziarono con gli antipasti : una sfilza di formaggi, salumi, olive, carciofini ed ogni altra bontà che prendemmo d’assalto .
Ci riempirono i bicchieri con dell’ottimo vino e , da quasi astemia, ci mise poco a farmi surriscaldare .
Il pranzo proseguì con i primi e notai che uno dei 4 scimmioni mi aveva adocchiata e non mi levava gli occhi di dosso. Faceva in modo che fosse sempre nelle mie vicinanza per servirmi e attaccò bottone .
“ Da dove venire ?” mi chiese in un italiano un po' stentato .
“ Sono veneta “
“ Ah, seisi de Venezia ? “ ( Ah, sei di Venezia? )
Mi misi a ridere perché non capivo il sardo anche se questa domanda era facilmente comprensibile
“ No, di una cittadina che sta a 50 km “
“ uhmmmmm…” borbottò l’omone .
“ ti praxidi sa sardigna? “ ( ti piace la sardegna?)
“ Non ho capito bene: mi hai chiesto se mi piace la Sardegna? “
“ Eja ..”
“ Eja..” risposi pure io e mi misi a ridere ..anche lui abbozzò un sorriso
Intanto il pranzo era quasi arrivato alle battute finali e la gente chiacchierava , facendo un baccano infernale .
“ Come ti chiami? Deu seu Battista..Battista Pinna …”
“ Io sono Patrizia ..”
“ Ah , Patrizia …seisi coiada? “
Non capii la domanda e glielo dissi . Lui replicò “ sposata sei?”
Risi..” No, sono single ..tu? “
“ no…deu coddu e bastada …” e rise
Continuavo a ridere e replicai che non avevo capito nulla ..
Mi guardò un po' contrariato e tradusse “ non sono sposato.. a me piace solo scopare ..”
Risi a crepapelle…più chiaro di così non poteva essere …certo che bisognava avere coraggio per sposarsi uno scimmione come lui..che ci sapesse fare invece era un’incognita ..fisicamente era possente e sembrava avesse anche un’enorme pacco vista la protuberanza che si evidenziava in zona pube.
Battista iniziava ad incuriosirmi : spinta dalla lunga astinenza sessuale e dall’euforia indotta dai bicchieri di Cannonau decisi di giocare le mie carte e di stuzzicarlo .
“ Ascolta Battista , non è che mi porti in un posto lontano da questa bolgia, mi sta venendo mal di testa e vorrei stare un po' in pace ..”
“ eja …vieni con me ..”
Mi fece strada in un sentiero tra la macchia meditteranea e mi portò nel magazzino degli attrezzi agricoli.
Finalmente un po' di pace e , soprattutto, potevo stare sola con il pastore che mi stava incuriosendo.
“ ti praxidi a coddai? “ ( ti piace scopare) mi disse ridendo …avevo già realizzato che “coddai” significa scopare e quindi , ridendo a mia volta , risposi “ Eja…” .
“ Comunque qui dentro c’è troppo caldo ..”
“ spollarida…” ( spogliati ..) mi rispose il cavernicolo , molto divertito …
Mi tolsi la maglietta che indossavo restando in reggiseno del costume che indossavo …
Lui mi guardò molto voglioso…. Non avevo un grosso seno, avendo una terza ..poi fisicamente rispetto a lui ero una nana …alta 1.65 , lui invece sarà stato almeno sui 185 ..mingherlina anche se avevo un bel culo …lui era una bestia di oltre un quintale ..era, in poche parole, almeno tre volte me.
Si avvicinò e mi carezzò con un dito il braccio destro . “ ma voi donne continentali focose siete? “
“ beh , ne trovi di ogni genere ..” replicai divertita ….” Le sarde sono tutte focose? “
“ uhmmmm…dipende …” ..mi fissava negli occhi e il suo odore da maschio era intriso con altri odori che era un mischio di formaggio, latte, pecora…mi stava prendendo di testa e la voglia di farmi una scopata con lui cresceva.
“ Scusa ho troppo caldo , mi tolgo pure i pantaloni …” rimasi solo col mio striminzito costume e mi sedetti sopra un tavolo . Il mio fare da puttanella lo stava eccitando e mi guardava sempre più arrapato .
“ deu puru tengiu basca …” ( anche io ho caldo) e si tolse la maglietta restando a torso nudo .
Era un autentico scimmione : aveva una peluria foltissima dappertutto e questo mi eccitava .
Lo fissai negli occhi e a bruciapelo gli chiesi “ da quando non scopi?”
“ da ieri sera, ahahahhahah” non mi aspettavo questa risposta, dai suoi sguardi supponevo fosse a digiuno da settimane, invece si dava da fare …io invece digiunavo da mesi …
Si piazzò di fronte a me e iniziò a carezzarmi le braccia con le sue mani giganti, ruvide e rozze .
Iniziai ad ansimare , la voglia di lui aumentava .
Non volevo sembrare una puttana che gliela dava in un attimo e volevo tenere duro ancora per un po'.
I capezzoli mi si erano induriti in un attimo e lui se ne accorse .
“ seisi una baldracca calenti motta de coddai …” ( sei una calda puttana vogliosa di scopare …) ..non cercai di capire che mi stesse dicendo, ormai avevo quasi ceduto …mi avvinghiai su di lui e iniziai a baciarlo in bocca ..mi faceva leggermente schifo il puzzo che si portava addosso ma allo stesso tempo mi inebriava .
Mi slegò il reggiseno e con le sue manone si avvinghiò sulle mie tette strizzandole e stringendomi i capezzoli ..mi fece provare dolore ma allo stesso aumentò la mia eccitazione . Non sapeva baciare , era molto goffo , ma con le mani sapeva destreggiarsi molto bene ..dalle tette andò dritto sotto lo slip e mi infilò la destra tra le cosce facendomi sussultare di piacere …Iniziò a sfregare l’indice tra le mie grandi labbra e sentivo i miei umori colare ..passò quindi al dito medio che faceva andare su e giù e quindi lo infilò nella mia figa …mi inarcai come se mi avesse penetrato con il cazzo : era talmente grosso e nodoso che mi fece urlare di piacere …mi strappò gli slip , si inginocchiò , mi allargò le cosce all’inverosimile e iniziò a leccarmela …godevo e sbrodolavo umori come una lurida puttana …” mi praxidi su piu…” ( mi piace il tuo pelo ..) chissà che cazzo mi aveva detto, non me ne fregava nulla ..volevo solo godere , le posai le mani sulla testa e lo spinsi ancora di più sulla mia fica …ero un lago, come non lo ero mai stata in vita mia …quello scimmione ci sapeva fare …si drizzò in piedi e si levò i calzoni…svettò un cazzo mostruoso sull’attenti…non avevo mai visto un’uccello di quelle dimensioni : oltre che lungo ( sicuramente oltre i 20 cm) era anche molto grosso, nodoso ..avevo quasi paura ma allo stesso tempo lo desideravo da morire …
“ Scopami…” urlai …” sono la tua puttana …”
Puntò il cazzo sulla mia figa bagnatissima e l’ affondò dentro senza pietà .
Sentii inizialmente dolore , date le sue dimensioni equine , ma il piacere che ne derivò fece passare tutto in secondo piano .
Stantuffò come un forsennato e mi fece venire quasi subito tra urla di piacere .
Lo tirò fuori perennemente eretto , mi fece scendere dal tavolo e mi fece girare .
Mi dette una manata in culo facendomi urlare di dolore .
“ ti coddu su cu …” ( ti scopo il culo …) Non avevo capito però intuii che il suo obiettivo ora era il mio buco del culo ..raramente avevo fatto sesso anale e nessuno mi aveva mai fatto godere..con lui avevo paura delle sue dimensioni extralarge : rischiavo una dilatazione da ricovero ospedaliero …
Sentii che mi sputò abbondante saliva e mi infilo il pollice per preparare la strada al suo cazzone…queste operazioni preparatorie mi fecero eccitare e il mio culo si dilatò ulteriormente voglioso di accogliere il super membro del pastore …senza preavviso sentii che appoggiava il suo cazzo sul mio sfintere , ci sputò ancora una volta e affondò…cacciai un urlo così forte che probabilmente mi sentirono gli altri turisti in lontananza …iniziò a scoparmi delicatamente ma accelerò molto rapidamente ..godevo come una maiala e dalla mia fica sgorgavano umori a non finire …andò avanti infaticabile per lungo tempo …io cominciava ad essere esausta , non avevo mai scopato così duramente e così a lungo…il mio record precedente era di una ventina di minuti..con lui si andava avanti ormai da quasi un’ora …Improvvisamente tirò fuori il cazzo dal mio culo e mi fece girare di nuovo . Mi riportò sopra il tavolo, allargò le mie cosce e mi infilzò di nuovo in fica col suo cazzone …si avvinghiò sulle mie tette con le mani strizzandole e iniziò a stantuffare sempre più velocemente …il suo respiro si faceva sempre più concitato , finchè non urlò in modo quasi disumano scaricandomi dentro fiotti abbondanti di calda sborra .
Era la prima volta che un uomo mi veniva dentro senza preservativo e questo mi eccitò .
Lui si adagiò sul mio petto e mi sussurrò “ ta bella coddada …seisi sa prima picciocca continentali chi coddu…” ( che bella scopata..sei la prima ragazza non sarda che scopo..) e si mise a ridere …
Anche io rimasi molto soddisfatta della scopata..ora la mia preoccupazione era però di trovare una pillola anticoncezionale , non volevo ritrovarmi incinta da uno scimmione …ahahhahahh

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