Loop

Ero steso sul letto, mentre lui mi mordeva il collo strizzandomi con la mano il pettorale, mentre io con le mie strizzavo il suo culo perfetto.
Eravamo nudi sul letto con i cazzi in tiro, ma ad entrambi piaceva baciarsi, mordersi, lasciarsi segni.
Lo buttai di schiena sul letto e ripresi a baciarlo mentre gli massaggiavo il cazzo.
Dalla bocca passai al collo, prima con la lingua, poi aprendo la bocca e succhiando, per poi finire mordendo. Lui gemette premendomi una mano sulla nuca per non farmi staccare, mentre con l’altra prese il mio cazzo per strusciarlo sul suo buco.
Mi spinse via e scese dal letto per inginocchiarsi davanti a me.
Mi misi col cazzo vicino alla sua bocca. La sua barba mi faceva uno strano effetto sulla cappella. Tirò fuori la lingua e cominciò a leccarla guardandomi con i suoi occhi scuri.
Aprì la bocca e ingoiò il mio cazzo per poi farlo riuscire. Mi guardò ancora ridendo e prendendo l’asta in mano per sbattersela sulla guancia. Affondò il naso nel mio pelo, tra le palle e lo sentì aspirare il mio odore per poi leccarmele e risalire fino all’asta che riprese a baciare e mordicchiare.
Mise la sua mano sotto le palle e cominciò a farmi un mega pompino.
Apriva la bocca per prendere tutta l’asta e poi la richiudeva salendo. La sua lingua si muoveva, mi massaggiava l’asta e stuzzicava la cappella, sentivo il cazzo duro come il marmo e lui si divertiva strizzandomi le palle e la base del cazzo.
Ad ogni movimento il cazzo andava sempre più in profondità. Gli poggiai la mano sulla testa e lo spinsi fino in fondo. Sentì la cappella entrargli in gola. Per un secondo sembrava che stesse per mollare, ma poi si rilassò e io cominciai a fottergli la gola. Mi fece cenno con la mano di spostarmi, così diedi un ultima spinta e poi lo lasciai dalla presa.
Si staccò tossendo con la bava che gli colava dalla barba, mi guardò ansimando con le lacrime che gli scendevano ai lati del volto, aprì la bocca, tirò fuori la lingua e riprese a succhiarmi il cazzo guardandomi.
Lo alzai e baciai con passione, sentivo la sua saliva che sapeva del mio cazzo e la cosa mi eccitò ancor di più. Mi staccai e la bava che prima era sulla sua barba ora era anche sulla mia.
Guardai il mio cazzo e lo vidi gocciolante e ben lubrificato.
Lo buttai sul letto, il suo culo era bello, gonfio e alto, i mesi di palestra erano serviti a qualcosa.
Il pelo biondo lo faceva sembrare soffice e perfetto. Mi avvicinai, con le mani lo aprì e sputai sul buchetto bagnato. Ci passai la lingua, sentivo che era già bello aperto, con un po’ di pressione con la lingua si aprì ancora e cominciai leccarlo come non mai. Lui gemeva, gli piaceva farsi leccare il buco. Mi staccai da lui, passai una mano sulla barba per togliere un po’ di saliva, presi il cazzo in mano e poggiai la cappella sul suo buco aperto.
Spinsi e lui gemette stringendo la coperta con la mano.
Entrò la cappella e lui strinse ancor di più. Mi fermai, lui alzò un po’ il culo per far si che il cazzo scivolasse dentro, quando ero a metà ripresi a spingere e lui urlò.
Spingevo piano, poco alla volta, poi sentì le palle sbattere contro la sua pelle. Ero tutto dentro.
Mi abbassai per baciarlo e lui gemette di nuovo. Cominciai a fare piccoli movimenti col bacino, sentivo il suo buco duro intorno al mio cazzo, e sentivo il mio cazzo sempre più gonfio e voglioso di scopare quel culo sodo.
Da piccoli movimenti passai a farli più veloci, lui gemeva, urlava, godeva. Poggiai una mano accanto al suo volto per sorreggermi meglio e lui la strinse con la sua, ogni colpo che davo stringeva e gemeva.
Uscì da lui piano per non fargli male e mi buttai accanto a lui a riprendere fiato.
Si poggiò su di me con la testa sul petto mentre con la mano mi stringeva il cazzo duro e venoso.
Mi alzai da letto e lo trascinai al bordo girandolo. Allargò le gambe e mi mostrò il buchetto bagnato e ormai bello aperto.
Ci sbattei la cappella sopra per poi spingerla dentro. Inarcò la schiena e gemette poggiando la testa sul letto.
Cominciai a scoparlo duro e forte, sentivo il buchetto morbido e non più duro, si era abituato al mio cazzo.
Uscì e lo voltai portandogli le gambe sopra le mie spalle.
Rientrai in un colpo solo e lui gemette invocando dio portando al testa indietro e strizzandosi il cazzo duro.
Continuavo a scoparlo e lui continuava a moccolare come se fosse pagato.
“Dio! Scopami così si!”.
“Spaccami il culo”.
“Cristo continua!”.
Sborrò mentre lo tenevo per le gambe e gli davo colpi fortissimi.
La sborra gli cadde su tutto l’addome fino petto, quel mega bellissimo petto gonfio di allenamenti e peloso come natura vuole. Uscì da lui per succhiargli la cappella, per poi sputare sul buco e riprendere a fotterlo.
Dopo poco uscì da lui e comincia a segarmi velocemente per sborrare lui si girò, poggiò la testa fuori dal materasso e prese il cazzo in bocca incitandomi a finire di scoparlo in gola.
Ripresi a fottergli la bocca come poco prima il culo. Sentì lo stimolo della venuta, uscì in tempo e gli venni nella bocca aperta e sulla barba. Fu una bella sborrata, abbondante come la sua e soddisfacente. Ingoiò tutto e riprese ad ansimare.
Mi buttai sul letto accanto a lui respirando velocemente.
Lo baciai e lui mi salì in collo spalmando la sua venuta su di me.
Sentivo il mio sapore in bocca, si staccò dal bacio per passare a leccarmi il collo.
Ero steso sul letto, mentre lui mi mordeva il collo strizzandomi con la mano il pettorale, mentre io con le mie strizzavo il suo culo perfetto...