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Leccami la mano


di Bsx_930
06.04.2020    |    8.121    |    7 8.6
"Dopo poco venni pure io nella sua mano..."
Estate 2009, prima volta che andavo al mare col mio amico Gabriel, prima volta che scoprivo me stesso, il sesso e tutte le sue sfaccettature.
Andavamo sempre a ballare in un locale sul mare, un noto locale qui in Toscana. Una delle tante sere lo vidi sparire, come quasi tutte le sere, in pineta con un ragazzo appena conosciuto. quella sera mi venne voglia di seguirlo, ancora non sapevo bene cosa volessi, insomma avevo 16 anni..
Lo seguì da lontano sul sentiero, poi lo vidi, si inoltrava fuori dal sentiero col ragazzo.
Continuai a seguirlo, e mi fermai poco prima, nascosto dagli alberi.
E così lo vidi, mentre poggiato ad un albero se lo faceva succhiare da uno dei tanti a caso. Lo guardavo da lontano, vidi un ragazzo avvicinarsi, provò a baciarlo, ma Gabriel si spostò e lui andò via.
Forse fu l’alcool a farmi fare quello che feci, ma mi avvicinai, appena mi vide sorrise. Continuai ad avvicinarmi. Arrivato da lui, prese e mi baciò mentre sentivo la sua mano scorrere sul mio ventre e scendere sui jeans.
“Vuoi che mi fermi?”. Chiese.
Gli presi la mano e la portai sul mio pacco e lui lo strinse. Lo vidi sorridere con la poca luce della luna che filtrava tra gli alberi.
Mi abbassò la zip e mi mise la mano nei pantaloni, mi toccava da sopra le mutande, intanto mi diventava duro, durissimo, in preda ai fiumi dell’alcool sapevo che il cazzo non diventava duro, invece era di marmo.
Mi abbassò le mutande e cominciò a massaggiarmelo.
Sentì la bocca del ragazzo in ginocchio toccarmi la cappella, ma la mano di Gabriel lo bloccò.
Il ragazzo in ginocchio gli scansò la mano e prese a succhiarmelo.
Era bello. Guardai Gabriel e ancora una volta mi sorrideva. Mi portò la mano dietro la testa e riprese a baciarmi. La sua lingua mi invadeva la bocca, lo sentivo, sentivo il mio cuore battere velocemente, non capivo bene che stesse succedendo, ma ripensandoci, forse è stato in quel momento che conobbi veramente Gabriel.
Il ragazzo si staccò da me e tornò a succhiare il cazzo a Gabriel. Il quale lo spinse obbligandolo a prenderlo tutto in bocca. Gli stava scopando la gola li, davanti a me, mentre mi baciava e mi massaggiava il cazzo. Il ragazzo si staccò da lui tossendo e sputando una bella quantità di saliva sul cazzo di Gabriel, poi si pulì la bocca con la sua mano e prese a masturbarsi, mentre riprendeva il cazzo di Gabriel in bocca.
Gabriel continuava a massaggiarmi e sentivo che l’orgasmo stava per arrivare, ma il ragazzo in ginocchio mi precedette. Venne. Si pulì la mano, si alzò e andò via.
Gabriel continuava a baciarmi e a massaggiarmi. Dopo poco venni pure io nella sua mano.
Mi sentivo uno schifo ma anche da Dio. Era qualcosa che non mi era mai capitato.
Gabriel guardò la sua mano e mi sorrise felice. Prese e se la portò alla bocca leccandosela, poi riprese a baciarmi, intensamente, mentre sentivo la mia venuta nella sua bocca. Ad un tratto si staccò e gemette.
Disse solo “cazzo”. E lo vidi tremare.
Mi girai a guardargli il cazzo. Un ragazzo si era inginocchiato e gli aveva ripreso il cazzo in bocca, ma lui stava venendo. Avevo visto tante volte la sua espressione mentre ci guardavamo un porno al pc. Il ragazzo ingoiò tutto si alzò e fece l’occhiolino, mentre Gabriel si teneva ancora il cazzo con la mano sporca della mia sborra.
Si voltò e mi baciò ancora una volta, mentre eravamo li con i cazzi fuori con altre decine di ragazzi che stavano facendo la stessa medesima cosa che stavamo facendo noi.
“Ti è piaciuto?”. Chiese.
“Penso di si”. Risposi.
“Era tutta l’estate che aspettavo che mi seguissi”. Disse lui ridendo poggiando la testa contro la mia.
“Se volevi farmi una sega potevi farmela a casa con un porno”. Dissi ridendo.
“Be’ c’è sempre domani no?”. Disse lui baciandomi un’altra volta.
“Andiamo che mi devo sciacquare la mano dalla tua mega venuta”. Disse dandomi una botta al cazzo.
Tornammo al locale, nel mentre lui continuava a leccarsi la mano con la mia sborra continuando a baciarmi.
Il giorno dopo non ci alzammo dal letto, e li fu la prima volta che scopammo per bene.
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