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Gay & Bisex

Io.. Lui.. L'altro...


di Bsx_930
01.04.2017    |    9.189    |    3 9.4
"Leo si staccò dal mio cazzo, mi montò in collo e cominciò a baciarmi..."
Oramai tutto nasce in chat, come la storia che sto per raccontarti.
Era dicembre più o meno, non ricordo bene, so solo che una sera su una nota chat d'incotri mi contatta un profilo, il Nick era Duo trent'anni ben messi. La foto del profilo erano due petti belli pieni e vigorosi che lo fanno diventare duro solo a guardarli.
La chat normalissima, come stai? Bene voi? Noi tutto ok, qui che cerchi? E così via, fino ad arrivare a “Domani sera ti va di venire a cena da noi?”.
A cena, dici sul serio?
Accetto, non sapendo cosa potesse mai capitarmi. Amo le cose nuove e senza spiegazioni, speriamo di non trovare mai un serial killer.
Arrivo sotto casa loro, vestito elegante, bottiglia di vino in mano, capello sistemato e così via.
Suono e il portone si apre direttamente, sento dal citofono un “Ultimo piano, e scusa non c'è l'ascensore”.
Dentro di me sento il mio panda interiore piangere a quelle parole.
Salgo e mi trovo d'avanti uno dei due sorridente in camicia violetta, più stretta di una taglia sicuro, che mi allunga la mano.
“Piacere Luigi”. Disse lui era bellissimo, capello scuro corto, sorriso da rapimento, alto, molto alto, dalla foto non si capiva, e una voce forte e possente, mi sarei inginocchiato li a gli avrei aperto la botta dei pantaloni e lo avrei preso tutto in gola.
Mi abbracciò e sentì i suoi pettorali contro di me, anche se avevo il giubbotto.
Entrato trovo il compagno di lui con un bicchiere di rosso in mano, l'asciughino sulla spalla e il mestolo nell'altra mano.
“Hey ben arrivato”. Disse venendomi incontro, mi baciò le guance e poggiato il bicchiere si presentò.
“Piacere Leo”. Disse. Anche lui era spettacolare, non alto quanto Luigi, ma bello fisicato e con un bel viso.
Ci mettemmo a mangiare a l'argomento principale fu il sesso. La mia prima volta, le loro prime volte, sei più attivo, hai un bel cazzo e cose così.
Finita la cena, e tre bottiglie di vino dopo cominciava a fare caldo in casa.
“Fumi?”. Chiese Leo.
“No, smesso”. Dissi finendo di bere il vino.
Ridemmo per un po' su qualche cazzata sparata al momento, fino a che non ci buttammo sul divano.
Io ero nel mezzo, ero alticcio e sapevo già che di li a due minuti i miei vestiti sarebbero stati buttati da qualche parte.
Si avvicinò prima Leo, cominciò a baciarmi il collo, a leccarmi, per poi passare la sua lingua sulla mia. Mi voltai e baciai anche Luigi.
Cominciammo a spogliarci, prima le camicie, poi le scarpe.. ecco le scarpe penso siano la cosa più difficile da togliere quando uno è li li per scopare, cristo santo capite il momento e toglietevi da sole no?
Dopo poco eravamo nudi.
Luigi continuava a baciarmi, mentre Leo passava dal mio cazzo al suo cazzo.
Luigi aveva un cazzo enorme, spettacolare, enorme. Io, da attivo, volevo assolutamente sentirlo in culo.
Luigi si staccò da me e dal compagno che mi stava succhiando la cappella e uscì dalla stanza.
Leo si staccò dal mio cazzo, mi montò in collo e cominciò a baciarmi.
Luigi tornò con una scatola e quando l'aprì uscirono giochi e quant'altro.
Dildi, un vibratore, anelli per il pene e delle bottigliette di popper.
“Usi?”. Chiese prendendo una bottiglietta.
“Non lo uso da molto tempo”. Dissi mentre il vino mi girava ancora per la testa.
“Vuoi?”. Chiese avvicinandomi la bottiglietta aperta.
Tirai. Tirai su per un 12-15 secondi.
La testa era leggera, la vampata di calore mi riempì il viso ed il cuore aumentò le pulsazioni.
Buttai Leo sul divano e mi fiondai a succhiargli il cazzo.
Avevo voglia, avevo voglia di sentire il suo sapore salato invadermi la bocca.
E così fu, il suo cazzo era stupendo, odorava si, anche se si era fatto una doccia prima del mio arrivo, era buono e sentivo i suoi gemiti mentre lo prendevo tutto in gola.
Alzai lo sguardo e Leo aveva in bocca il cazzo di Luigi, mentre Luigi mi fissava sorridente.
Leo venne velocemente, mi fece scostare e si riempì il petto di calda sborra bianca.
“Quando prendo il popper vengo veloce”. Disse cercando di alzarsi, ma lo buttai giù.
Cominciai a leccargli la sborra calda che gli colava sull'addome e poi gli salì sulle gambe, mettendo il mio cazzo in tiro contro il suo sporco di sborra.
Mi avvicinai alla sua bocca e gli passai la sborra. Luigi era li che ci guardava e si segava come un pazzo.
Venne dietro di me, si inginocchiò, sentì che tirava su di popper e poi la sua faccia si buttò sul mio culo.
La sua lingua lavorava sul mio buchetto stretto e nel frattempo Leo mi segava e io continuavo a passargli la sua sborra.
Mi staccai da lui quando Luigi mi penetrò con un dito e dalla mia bocca uscì un piccolo gemito.
Leo si scostò e spari.
Dopo poco sentì l'acqua della doccia.
“Ci metterà un 10 minuti”. Disse Luigi staccandosi dal mio culo.
Mi ripassò la bottiglietta di popper e feci un altro tiro.
La testa tornò a girarmi, la faccia si fece calda e la mia voglia riprese come prima, e così successe anche a lui.
Si buttò sul mio cazzo e cominciò a succhiarmelo come un pazzo. Cademmo dal divano sul tappeto bianco e lui si girò mettendomi il suo enorme cazzo sulla faccia.
Cominciò uno dei sessantanove più belli della mia vita.
Popper, vino e un cazzo caldo in gola.
Non so per quanto ci succhiammo, Leo tornò e cominciò a segarsi guardando la scena.
Luigi si staccò da me e andò dal compagno mettendolo a 90.
Gli sputò sul buco, ci passò la mano, entrò prima con un dito, poi con due.
Mi fece cenno di andare davanti a Leo per mettergli il cazzo in gola mentre lui lo apriva bene per poi lasciarlo a me.
Entrò e Leo sussultò, prese a succhiare con voga il mio cazzo mentre il suo compagno gli dava botte secche da dietro.
Cominciò a segarsi e Luigi lo blocco prendendogli le mani.
Io gli presi la testa tra le mia e cominciai ad andare più veloce.
Dopo pochi minuti Luigi si staccò dal compagno e io gli lasciai la bocca libera.
“Ci sa fare il pischellino”. Disse Leo facendomi l'occhiolino.
Mi abbassai e lo baciai per poi andare a prendermi un bicchiere di vino.
Mi voltai e trovai Luigi con un preservativo in mano. Si abbassò mi succhiò il cazzo e poi me lo mise senza molte cerimonie.
Andai dietro a Leo ancora a 90 e cominciai a scoparlo.
Non lo scopavo come Luigi, andavo prima piano e poi veloce, poi più veloce e poi colpi secchi. Facevo uscire il cazzo e lo facevo rientrare, senza aiutarmi con le mani.
Lui gemeva e godeva mentre il fidanzato guardava la scena accanto a noi.
Mi sorrideva. Si alzò e mi venne dietro strusciandomi il suo enorme cazzo bagnato sul buco.
Stappò la bottiglietta e me la passò, tirai su e la voglia ripartì come un'animale dentro di me.
Dalla dolcezza con la quale lo scopavo, passai alla brutalità più forte che avevo in corpo.
Lui gemeva e mi implorava di non fermarmi, poi lo sentì urlare, stava venendo.
“Cazzo i cuscini”, disse mentre mi toglievo da lui e lui si girava.
Era sudato con i capelli che gli ricadevano sul viso.
“Adottiamolo”. Disse Leo stremato.
“Ora lo provo io”. Disse Luigi. Prese il lubrificante e se lo passò sul buco, si mise a quattro zampe a terra, portò il petto leggermente verso il basso e alzò il culo.
“Cambio preservativo”. Dissi.
“Tranquillo stiamo insieme da 12 anni”. Disse Luigi. Non commentai.
Entrai nel culo di Luigi. Era stretto e caldo.
Misi le mani sui fianchi e cominciai a montarlo.
“Passagli il popper”. Disse a Leo.
La bottiglietta mi passò sotto il naso, tirai su e poi andò a Luigi piegato come una troia.
La foga mi riprese e cominciai a scoparlo con furia, molta furia.
Leo si alzò e tornò in bagno a farsi una doccia.
Luigi gemeva e gemeva mentre lo scopavo.
Mi fece uscire, prese un cuscino dal divano e lo buttò a terra.
Poggiò le gambe sulle mie spalle e ripresi a scoparlo guardandolo negli occhi.
Mi abbassai a baciarlo e lui ricambiò il bacio.
“Vengo”. Disse.
Io spinsi il cazzo ancora più dentro ma lui mi fece uscire e portò il mio cazzo vicino al suo.
Mi riempì l'asta di sborra calda e densa.
“Scopami”.
Rientrai dentro di lui e lui urlava e godeva allo stesso tempo col cazzo che continuò dopo poco a sborrare.
Quando finì di sborrare uscì da lui, tolsi il preservativo e gli riempì il cazzo, il ventre ed il petto di calda sborra.
“Dieci schizzi precisi, densi e ben piazzati”. Disse lui attirandomi a se per baciarmi.
La mia sborra passò dal suo petto al mio e rimanemmo alcuni istanti a baciarci con i cazzi duri che si colpivano.
“Vuoi farti una doccia?”. Chiese Leo con indosso un accappatoio.
“Posso?”. Chiesi.
“Ci hai scopati come nessuno ci scopava da anni, puoi fare quel che vuoi”.
Disse Luigi ridendo.
Entrai in doccia, mi lavai veloce e uscì con l'asciugamano legata intorno alla vita.
“Smetti di fare sesso però eh”. Disse Leo. “È da quando sei entrato che volevo strapparti la camicia, ora mi spunti così?”. E si mise a ridere passandomi un bicchiere di vino.
Luigi andò a lavarsi mentre io mi rivestivo.
Parlammo ancora un po', di film, musica, e argomenti più strani.
Poi l'orologio toccò le due del mattino e li salutai.
Li avrei rivisti ancora, a casa loro, in giro a bere… nacque una bella amicizia, che tutt'ora va avanti, non solo nello scopare.



Tutto nel mondo è sesso, tranne il sesso. Il sesso è potere.
(Oscar Wilde)
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