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io lei e la modella


di ilcontedracula
05.12.2011    |    5.799    |    0 9.8
"La sveglia è suonata molto presto la mattina, era molto bello svegliasi con la sensazione del corpo nudo di Cristina su di me..."
Ero alla mia scrivania quando Cristina si è avvicinata e mi ha domandato se mi sarebbe piaciuto fare un'altra sessione fotografica il sabato, non sono sciocco e mi sono messo d'accordo rapidamente.
Ho chiamato Angela e ho annullato una sessione prevista per mercoledì sera, era troppo costoso farlo ogni settimana e poi avendo una modella "gratis" era meglio saltare quella settimana.
Angela è sembrata delusa ma ho preso un appuntamento per la settimana seguente.
Sabato sembrava non arrivare mai; Cristina è comparsa indossando una camicia rigata rossa e bianca e jeans blu. L'ho portata in cantina a vedere i miglioramenti che avevo apportato dalla sua ultima visita; è sembrata entusiasta della camera oscura. Mentre chiacchieravamo le ho domandato se al suo ragazzo erano piaciute le fotografie e lei mi ha detto che aveva scoperto alcune foto in cui lei mi faceva il pompino e si erano lasciati; non è sembrata particolarmente sconvolta da questo fatto.

Ho suggerito di iniziare e Cristina si è scusata ed è andata in bagno con la sua borsa; ero impaziente di vedere quali sorprese contenesse, e non sono rimasto deluso.
È tornata nello studio con una vestaglia rossa, erano passati due mesi dalla nostra prima seduta e mi ero dimenticato di come la sua bellezza fosse mozzafiato. I seni piccoli erano sovrastati da piccoli capezzoli marroni che si vedevano chiaramente attraverso la vestaglia. Aveva una parure rossa accoppiata a giarrettiere rosse e calze. Rapidamente abbiamo iniziato a lavorare, Cristina non aveva remore e ben presto la vestaglia è sparita ed ha posato in calze rosse e giarrettiere.

Ad un certo punto ha chiesto un'interruzione e si è ritirata in bagno. Non si e messa la vestaglia e le sue chiappe hanno accalappiato la mia attenzione mentre usciva dalla stanza. È tornata ancora con le calze rosse e le giarrettiere, ha fatto una pausa per centellinare il suo vino, ha preso uno dei miei album di fotografie dove c'erano quelle fatte ad Angela. I suoi occhi quasi le sono schizzati dalle orbite, si è soffermata su tutte le istantanee e mi ha fatto i complimenti per aver trovato una tale modella. Quando ha visto le foto di Angela col dildo mi ha domandato se l'avevo ancora. Gliel'ho fatto vedere e lei l'ha preso ed è tornata sul set.

Ben presto mi sono trovato a fotografarla mentre faceva scivolare il giocattolo di plastica dentro e fuori della sua fessura rosa. Dopo dieci minuti di masturbazioni col dildo, mi ha guardato e mi ha detto che voleva la cosa vera; l'ho preso come un invito e l'ho raggiunta sul set. Ora che il suo ragazzo se n'era andato potevo avere la mia opportunità, la sua perdita sarebbe stata il mio guadagno. Mi ha aiutato ad abbassare i pantaloni e togliermi la mia camicia. Ci siamo baciati, la sua lingua è entrata nella mia bocca, la sua mano ha circondato la mia virilità già eretta. La mia bocca ha aspirato il suo capezzolo, mordicchiando e leccando prima uno e poi l'altro. Sono sceso con la lingua lungo la sua pancia piatta, era già piuttosto umida quando la lingua è entrata nella sua micia. Un suono è sfuggito dalle profondità della sua gola. Ha allargato le gambe per permettermi un miglior accesso, le ho succhiato leggermente la clitoride tra i denti e lei ha spinto il bacino contro il mio viso, il suo gusto inebriava.

Cristina mi ha preso il mio cazzo e l'ha alzato, quando ho alzato la testa ha detto che lo voleva subito. È rotolata sullo stomaco e ha alzato in aria il culo. Mi sono messo dietro di lei e ho fatto scivolare la testa del cazzo contro la sua fessura. Mi ha gridato di non stuzzicarla mentre spingeva contro di me. Ho fatto scivolare la testa dentro e ho spinto, sono entrato sino all'elsa, lei ha cominciato a spingere contro di me e ha preso il ritmo. Io sono andato incontro alle sue spinte e presto siamo entrati in sincronia. Rapidamente ho raggiunto il punto di non ritorno, ho sentito i suoi muscoli stringersi contro di me mentre venivo profondamente dentro di lei. Siamo rimasti sdraiati, uniti alla vita, per molti minuti; di malavoglia mi sono tolto e Cristina è rotolata sulla schiena. Mi ha sorriso e mi ha detto di fare delle foto. Ho preso la macchina fotografica e ho fotografato lo sperma che la riempiva, un po' di sborra gocciolava dalle labbra della micia. Ha afferrato il dildo e l'ha messo contro la fica, ho fatto alcune foto della bella micia che gocciolava sperma apparentemente proveniente da un dildo di plastica. Mi ha domandato di permetterle di venire ad assistere ad una seduta con Angela; non sapevo come Angela avrebbe potuto reagire all'idea ma Cristina mi ha suggerito di presentarla come mia assistente, mi avrebbe aiutato a caricare le macchine ed a sistemare le luci. Le ho detto della seduta prevista per mercoledì e mi ha detto che sarebbe venuta. Mi ha detto che aveva bisogno di lavarsi e mi ha invitato ad andare con lei nella doccia. L'ho insaponata e lei mi ha reso il favore, poi si è lasciata cadere sulle ginocchia e ha preso il mio cazzo in bocca. Era molto brava e ben presto ho avuto un'altra erezione. L'acqua calda era finita e ho suggerito di andare in un altro posto dove potevamo stare più comodi. Siamo andati nella mia camera da letto, le ho chiesto di sedersi sul mio viso e ben presto mi sono trovato sdraiato sul letto a guardare quella fica incredibile. Si è abbassata alla mia lingua distesa e mentre si muoveva sul mio viso mi ha domandato di Angela. Quando ha capito che potevo emettere solo qualche grugnito (oltre a tutto non è educato parlare con la bocca piena), si è alzata, è scivolato giù al mio stomaco e ha abbassato la fica sulla mia verga rigida. Le ho raccontato i dettagli della seduta che avevo avuto con Angela mentre ci muovevamo ad un ritmo molto meno frenetico della precedente scopata. Sembrava particolarmente interessata al lavoro che avevo effettuato alla micia di Angela (Cristina teneva regolato il suo cespuglio ma lasciava i peli lungo i bordi della micia). Mi ha detto che avrei potuto farlo anche a lei un giorno o l'altro. Aveva aumentato leggermente il ritmo ed è sembrata raggiungere l'orgasmo e fermarsi. Io non avevo ancora sborrato, si è tolta da me e ha chinato la testa sulla mia pancia; la sua bocca ha sommerso il mio cazzo che quasi immediatamente ha sparato il mio carico nella sua gola. Si è vestita e mi ha ringraziato, ha detto che era sempre eccitante venirmi a trovare. Mi ha detto che il suo ex ragazzo aveva meno appetito di lei ed a letto era sempre la solita routine. Mi ha baciato sulla porta e se ne è andata.
Il lunedì ho invitato Cristina a pranzo ed ho scoperto che era una persona affascinante sotto molti aspetti, abbiamo scoperto di aver molto in comune oltre alle nostre voglie, mi ha spaventato perché ho compreso che mi sarei potuto innamorare e lei mi aveva detto chiaramente che voleva solo divertirsi e non cercava così presto una relazione seria. Dubitavo anche che avesse mai avuto interesse per me mentre io da sei anni facevo piani su di lei. Al contrario lei con la sua classe e la sua grazia poteva avere la possibilità di scelta fra gli uomini; se non avessi scoperto la sua debolezza per l'esibizionismo, dubito che si sarebbe interessata a me per più di un giorno. Cristina mi ha invitato a pranzare il mercoledì, mi ha detto che era molto eccitata al pensiero dell'imminente sessione. Così dicendo ha preso la mia mano sotto la tavola e l'ha fatta scivolare sotto il vestito, sulla coscia e sotto le mutandine. Era bagnata davvero! L'ha tolta prima che potessi fare molto più di una carezza e mi ha detto che dovevo aspettare più tardi. Quella sera Cristina è arrivata alle sette, abbiamo sistemato le luci e preparato l'equipaggiamento. L'ho istruita su come cambiare le pellicole e maneggiare l'attrezzatura. Avevo domandato a Cristina di vestirsi in maniera tradizionale per non intimidire Angela; indossava jeans ed una maglietta. Ho trovato un cappello e gliel'ho fatto indossare per evitare che Angela la riconoscesse per via delle fotografie che le avevo mostrato la prima volta.
È suonato il campanello della porta e le ho detto di aspettarci. Ero un po' preoccupato per come Angela avrebbe potuto prendere la presenza di un'altra donna. Non l'avevo chiamata in anticipo temendo una reazione negativa; ho preso la sua giacca e le ho spiegato che avevo un'assistente per aiutarmi quella sera. Mi ha guardato nervosamente ma quando siamo entrati nello studio è sembrata sollevato nel vedere che l'assistente era una donna. Ho spiegato che Cristina desiderava diventare una fotografa e si era offerta di aiutarmi.
Ho detto ad Angela che se a lei andava bene mi avrebbe aiutato a fare alcune fotografie. Angela ha acconsentito ed è andata in bagno a cambiarsi. Le avevo detto di indossare la camicia da notte bianca ed è ritornata con l'accappatoio. Ho ordinato a Cristina di regolare le luci e poi ho domandato ad Angela di togliersi l'accappatoio. Ho scattato alcune foto e con la coda dell'occhio spiavo Cristina; fissava Angela e mi sembrava fosse eccitata. Angela si è tolta la parte superiore della camicia da notte e Cristina ha fatto un passo avanti, le si è messa di fronte e ha dato una bella occhiata alle grandi tette di Angela. Io ho scattato una foto poi mi sono fermato. Ho detto a Cristina di usare del rossetto per accentuarle i capezzoli. La sua mano tremava mentre usava il pennellino per applicare il rossetto, in risposta il capezzolo di Angela si è indurito al leggero tocco.
Abbiamo scattato ancora ed ho detto ad Angela di togliersi le mutandine. Sono stato contento nel vedere che aveva tenuto i peli intorno alla fica ben curati.
Ho mandato Cristina a cambiare la pellicola in una macchina fotografica; quando è ritornata le ho domandato se voleva fare delle foto. Mi sono seduto e ho guardato Cristina mettere Angela in varie pose, le ha messo le mani addosso per farle assumere la posa che voleva (io non mi ero mai azzardato a toccare le ragazze per far assumere le pose perché avevo paura che si spaventassero). Cristina mi detto di prendere il dildo, ho visto Angela arrossire sentendo parlare del giocattolo, gliel'ho dato e lei esitando ha cominciato ad usarlo. Cristina si è messa tra le gambe aperte di Angela dicendo che quello che faceva era tutto sbagliato; ha preso il dildo di plastica e l'ha spinto completamente nella fica di Angela che ha emesso un anelito. Cristina ha passato le dita sopra la fica della ragazza mentre sostituiva la sua mano con quella di Angela sul dildo e lei tornava alla macchina fotografica per fare delle riprese. Ho suggerito un'interruzione; Angela si è messa l'accappatoio, ci siamo seduti ed abbiamo bevuto un po' di vino. Cristina ha domandato ad Angela se le piaceva posare ed Angela ha risposto che trovava la cosa eccitante, al che Cristina ha ribattuto che le sarebbe piaciuto provare qualche volta ed Angela ha detto che avrebbe dovuto. Dopo aver messo la trappola, Cristina mi ha domandato se era possibile per lei posare ed io ho risposto che era un'idea grandiosa. Angela ha guardato nervosamente verso di me come se volesse andarsene.
Cristina si è messa al centro del set e si è tolta la maglia, ha lasciato cadere i pantaloni, ha calciato via le scarpe e ha domandato ad Angela se si doveva fare così davanti alla macchina fotografica. Il reggiseno bianco e le mutandine si sono ben presto uniti al cumulo di vestiti sul pavimento. Ho guardato Angela per vedere come prendeva lo spettacolo che Cristina stava recitando. Ho suggerito ad Angela di unirsi a Cristina per alcune fotografie insieme e ho evidenziato che i contrasti (Bionda contro bruna. Seni grandi contro torace piatto) sarebbero stati ottimi per delle foto. Angela si è tolta l'accappatoio ed ha raggiunto Cristina nuda sul set, dapprima ho ripreso delle pose normali; ad un certo punto le ho fatte mettere con i culi che si toccavano, quindi Cristina in piedi dietro ad Angela e le accarezzava le mammelle. Angela mi ha guardato esitante ma ha permesso che lo facesse e ha chiuso gli occhi mentre Cristina le toccava i capezzoli. Cristina era affascinata dai grandi seni di Angela. A questo punto Cristina ha deciso di andare oltre e, preso il dildo, l'ha fatto scivolare dentro Angela. La ragazza si è lamentata e Cristina ha mosso il giocattolo rosa dentro e fuori di lei. Ha afferrato i grandi seni ed Angela ha cominciato a lamentarsi; l'ha fatta sdraiare sulla schiena, ha tirato fuori il dildo dalla micia e l'ha sostituito col suo viso. Angela ha scosso la testa indietro ed avanti, le sue mani hanno attorcigliato i capelli di Cristina, ha gridato che stava venendo. Cristina ha rallentato il ritmo e poi è salita baciando sino dallo stomaco di Angela, si fermata a lungo su ogni tetta e finalmente ha raggiunto la bocca. Angela ha esitato, non so se fosse riluttante perché, come più tardi ci ha detto, non era mai stata con una donna o perché il viso di Cristina era coperto dei suoi umori. Ora che Cristina era salita sul set, dovevo cambiarmi le pellicole da solo. Quando sono tornato ho trovato le ragazze che stavano facendo un sessantanove, Cristina era sopra Angela col viso seppellito nella micia, penso non si fossero neppure accorte che me ne ero andato; ho ripreso prima il viso di una ragazza nella micia dell'altra, e poi quello dell'atra. Ho visto Cristina tendersi come faceva quando veniva, poi è ritornata a toccare con la lingua la fica di Angela. Cinque minuti più tardi Angela si lamentava ancora una volta rumorosamente ed aveva smesso di succhiare l'altra ragazza.
Cristina ha alzato la testa e mi ha chiesto di chiavarla; rapidamente ho lasciato cadere la macchina fotografica ed i pantaloni e mi sono messo dietro di lei.. Aveva abbassato la testa e baciava furiosamente la micia di Angela. Sono entrato nella sua fica bagnatissima, le mie palle battevano sul viso di Angela che di tanto in tanto le toccava con la lingua ma era troppo presa dal suo piacere. Mi sono chinato sopra Cristina e l'ho guardata succhiare l'altra fica. Io ero già eccitatissimo ed altrettanto lo era Cristina, Angela stava già venendo rumorosamente. Cristina ha tolto il viso dalle cosce della ragazza e mi ha detto di togliermi e venire sopra il viso di Angela. Non ho avuto il tempo di chiedere il permesso ad Angela e non sono sicuro che fosse nelle condizioni di rispondere. L'ho tolto dalla fica stretta di Cristina che rapidamente si è girata ed io ho sborrato sul viso e sul torace di Angela. Prima che finissi di venire Cristina stava già leccando lo sperma ed ha continuato a leccare il viso ed il torace di Angela mentre io riprendevo fiato. Cristina ha preso in mano il dildo di plastica e l'ha spinto nella micia di Angela che ben presto ha ricominciato a lamentarsi. A questo punto Cristina ha tirato fuori il dildo dalla fica e Angela ha dimostrato tutta la sua delusione e ha mormorato "per favore." Cristina ha fatto scivolare dentro due dita e le ha mosse dentro e fuori, mi ha attirato vicino a se e ha sostituito la sua mano con la mia. La sua fica era così stretta. Ho tolto la destra ed ho succhiato gli umori mentre infilavo la sinistra, che sapore meraviglioso! Cristina si è spostata sopra la testa della ragazza ed ha abbassato la micia sul suo viso, l'ho sentita dire che sperava facesse un lavoro migliore di quanto non avesse succhiato prima. Ho deciso di rendere più difficile il lavoro di Angela così ho abbassato la testa sulla sua bella micia rasata. L'ho succhiata lentamente e pazientemente, non volendo negare a Cristina i suoi diritti. Angela aveva un sapore dolce e la sua micio era già una palude di umori per il lavoro precedente, ho sentito che cominciava a lamentarsi e ho diminuito ulteriormente il ritmo, Cristina stava godendosi la sua cavalcata sul viso di Angela. Si è scossa ed ero abbastanza certo che stava venendo, ho deciso che era ora di dimenticare la cortesia e tuffarsi in piena forza. Angela ha cominciato a lamentarsi rumorosamente ed ancora cercava di lavorare sulla fica di Cristina. Mi sono alzato e ho penetrato Angela rapidamente; era estremamente stretta ma anche estremamente pronta. Ho spinto il cazzo dentro di lei che si lamentava sempre più rumorosamente. Abbiamo fottuto furiosamente per dieci minuti prima che non potessi resistere più a lungo; sono venuto profondamente nella sua micia. Dopo che mi sono tolto Cristina si è tuffata sopra la fica di Angela e l'ha leccata sino a pulirla, poi ha fatto lo stesso col cazzo. Abbiamo ripreso fiato e ho versato dei drink; Angela ha confessato quella era la sua prima esperienza con una donna e la prima volta con più di un partner. Cristina ha ammesso di aver avuto esperienze lesbiche precedenti con una compagna di liceo ma di non averlo rifatto nei sei anni precedenti, ha detto ad Angela di aver posato per me precedentemente e le abbiamo mostrato alcune fotografie. Angela ha detto le era piaciuta veramente l'esperienza ma che era ora di andare casa. Si è vestita e si è diretta verso la porta, ha preso di malavoglia i soldi e solo dopo che l'ho convinta che erano per aver posato. Ha detto che non voleva diventare una prostituta. Le ho chiesto se avrebbe posato ancora per noi e lei ha risposto che era molto occupata ma che avrebbe trovato il tempo.
Ho trovato Cristina sotto la doccia quando sono ritornato in cantina. L'ho lasciata tranquilla ed ho cominciato a sistemare l'attrezzatura, stavo proprio togliendo la pellicola dall'ultima macchina fotografica quando è uscita dal bagno in accappatoio; mi ha baciato e mi ha domandato se poteva fermarsi (aveva portato i vestiti per andare a lavoro il giorno dopo). Certamente non potevo rifiutare una tale eccellente offerta. Abbiamo fatto un leggero spuntino ed abbiamo parlato per ore, mi sentivo veramente in sintonia con lei e penso che fosse così anche per lei. Di malavoglia ci siamo ritirati in camera da letto, abbiamo fatto l'amore in maniera lenta ed appassionata, diversa dalla maniera animalesca con cui l'avevamo fatto precedentemente. Era la prima volta che utilizzavamo la posizione del missionario, era molto intimo e delicato. Poi ci siamo appisolati. La sveglia è suonata molto presto la mattina, era molto bello svegliasi con la sensazione del corpo nudo di Cristina su di me. Sfortunatamente il lavoro ci attendeva quella mattina così non c'era tempo per altre cose. Ci siamo vestiti e siamo andati a lavorare, lei è entrata, io ho aspettato un tempo adeguato e poi l'ho seguita.
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