trio
La mia prima coppia ...prima parte
di vincent2100
11.04.2019 |
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"Giorgio si alzò col pretesto di andare a fumare e mi aspettavo che lei lo seguisse invece rimase ferma al suo posto mettendo l’impermeabile del marito sopra le..."
Questo è veramente il racconto della mia prima volta con una coppia, si riferisce ormai a molti anni fa ma come dice il proverbio la prima volta non si scorda mai.Avevo appena 21 anni, studente iscritto a Giurisprudenza e con gli ormoni in enorme subbuglio…si avevo voglia di provare sul mio corpo la capacità amatoria, la passione che soltanto una donna matura riesce a dare invece delle scialbe esperienze con le ragazze più o meno della mia età.
Erano ancora gli anni in cui i telefoni cellulari erano quasi una rarità e allora per trovarsi, per fare conoscenze si ricorreva al caro vecchio metodo dell’inserzione su riviste specializzate dove anche il solo dover prendere carta e penna per rispondere ad un numero di carta d’identità in fermoposta accendeva tonnellate di speranze e fantasie.
Sfogliando la rivista nella parte dedicata al centro Italia mi colpì una inserzione di una coppia 50 enne che cercava un ragazzo giovane ed inesperto da inserire nei loro giochi. Senza tanta convinzione di poter ricevere una risposta presi carta e penna e scrissi loro proponendomi.
Non contavo assolutamente di essere prescelto, invece con mia grande sorpresa una mattina andando a controllare il mio fermoposta ricevetti una lettera dove Giorgio (il lui della coppia) si diceva contento della mia risposta e inserendo il suo numero di telefono aspettava un mio contatto.
Con il cuore in gola e fremendo per l’attesa nel pomeriggio composi il numero(fisso), all’altro capo rispose una voce educata e tranquilla, mi presentati e facemmo qualche chiacchiera sull’argomento, dandoci appuntamento per un incontro conoscitivo il giorno dopo.
Arrivando sul luogo concordato avevo un certo timore, era la mia prima volta e non sapevo se sarebbe venuta anche la sua signora….insomma provavo un po' di imbarazzo.
All’appuntamento si presentò soltanto Giorgio che chiacchierando mi descrisse dettagliatamente le preferenze di sua moglie, Michela, aggiungendo però che la sua compagna non era al corrente dell’annuncio e delle intenzioni del marito. Gli feci notare che la cosa mi lasciava un poco perplesso, non volevo che magari trovandosi di fronte al fatto compiuto Michela si fosse irrigidita o peggio rifiutando il tutto. Giorgio mi assicurò che superato il primo momento di sorpresa da parte della moglie non ci sarebbero stati grossi problemi, che tante volte ne avevano parlato e che ultimamente Lei si mostrava molto meno restia ad intraprendere il gioco.
Stupendomi mi diede appuntamento al cinema Cavour, voleva farle una sorpresa facendomi sedere vicino e provando a corteggiarla e toccarla con discrezione. Mi disse infine che avrei dovuto lasciarle il mio numero di telefono se le fossi piaciuto mi avrebbe richiamato Lei.
Nel giorno concordato mi feci trovare all’ingresso con un po’ di anticipo e vedendoli arrivare feci finta di nulla ma con mio immenso piacere constatai che Michela era una bella signora cinquantenne giovanile e molto formosa con delle magnifiche tette, un bel culo uniti ad un viso molto pudico.
Fecero il biglietto ed entrarono con me a seguirli poco dopo, sedendole vicino le rivolsi un sorriso neanche tanto ricambiato anzi notai un certo fastidio visto che c’erano molti altri posti liberi, tra me pensavo che si metteva male.
Indossava una gonna abbastanza ampia, approfittando che Lei sembrava non accorgersi assolutamente della mia vicinanza in maniera molto discreta le iniziai a sfiorare delicatamente il ginocchio. Non aspettandoselo fece sommesso moto di sorpresa guardandomi in maniera stranita, io intanto aumentavo gradualmente la pressione e la zona esplorata, Michela si sporse verso Giorgio e sussurrando, ma in maniera che io potessi udire, gli disse “Questo ragazzo mi sta toccando le gambe”. Io avevo il cuore in gola temevo che mi avrebbe sgridato facendomi fare una orribile figura, invece Giorgio le rispose “E’ la mia sorpresa per te …te lo avevo promesso che prima o poi lo avrei fatto. Se non ti piace fermalo se no lascialo fare.” La sua risposta fu “Stronzo” pensavo che mi avrebbe fermato invece rimase ferma guardando il film come se non ci fossi e non stessi accarezzando le sue cosce inguainate nelle autoreggenti. Proseguendo la mia azione risalii verso l’interno più caldo e sensibile arrivando alla fine delle calze, Michela non strinse ne allargò la cosce…sembrava che la cosa non la riguardasse…con molta lentezza arrivai sopra le sue mutandine percependo subito il calore della sua figa…anche se non mostrava alcun segno si era bagnata come una fontanella.
Iniziando un discreto lavorio sopra il tessuto vidi che si mordeva le labbra, passai così sotto il tessuto toccando la sua nuda natura che rispondeva piacevolmente al mio trattamento. Il mio cazzo scoppiava nei pantaloni desideravo tantissimo che lei lo toccasse ma l’intervallo mi bloccò.
Giorgio si alzò col pretesto di andare a fumare e mi aspettavo che lei lo seguisse invece rimase ferma al suo posto mettendo l’impermeabile del marito sopra le sue gambe in maniera tale da coprire i miei movimenti che causa luci erano nel frattempo cessati.
Finalmente Michela si voltò verso di me guardandomi, io sentendomi obbligato ne approfittai per rivolgerle la parola dicendole “Ciao mi chiamo Vincenzo scusa per l’approccio spero che la sorpresa ti sia piaciuta e da quello che ho sentito mi sembra di si”. Lei “Giorgio è proprio uno stronzo ma si la cosa è molto intrigante..anzi perché non continui il tuo lavoro?” Nel frattempo l’intervallo era finito e Giorgio sedendosi “Bene vedo che avete fatto conoscenza …che ne dici possiamo invitare Vincenzo da noi?”
Michela rispose “Vediamo” intanto io avevo riperso a sditalinarla con una e poi due dita, la sua figa mi accoglieva serrandosi e contraendosi, con la mano libera le presi la sua e la posi sul mio cazzo, all’inizio non era molto reattiva ma all’aumentare del mio ritmo si riscosse ed iniziò un lento massaggio da sopra i pantaloni. Mi avvicinai alla sua bocca e ci scambiammo un fantastico bacio con le lingue che si cercavano, rincorrevano e attorcigliavano nel mentre la sentii irrigidirsi ed gemere in maniera quasi impercettibile mentre mordeva la mia lingua. Serrò le gambe imprigionando la mia mano e venne come una ragazzina al primo ditalino.
Terminato l’orgasmo smise di massaggiarmi lasciandomi con il cazzo insoddisfatto e senza altre parole disse decisa al marito che voleva uscire e che io non dovevo muovermi, prima che andasse la aiutai ad indossare il soprabito e non visto, come stabilito con Giorgio, le infilai in tasca il mio numero sperando in una sua chiamata……segue
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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