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La cassiera della banca Commerciale


di Membro VIP di Annunci69.it Natasha56
22.04.2025    |    156    |    1 6.0
"Franca non è mai stata scalfita da nessuna di queste insinuazioni, fregandosene altamente dei commenti di quanti la criticano; una cosa è certa, che Franca..."
Franca cassiera di 36 anni della banca Commerciale di viale Vittorio Veneto, di un paesino della provincia di Milano, il cui nome è più facile da dimenticare che ricordare, vive da sola e nessuno l'ha mai vista con un ragazzo.
Eccola che come tutte le mattine esce dall'uscio di casa alle 7,45 in punto, si dirige verso la pasticceria la Delizia dove incontra la sua amica Francesca, una ragazza anonima che come Franca veste in maniera morigerata, senza nessun eccesso, compreso il trucco appena accennato.
"Ciao Franca, ciao Francy, il solito caffè, due chiacchiere, le solite cose, come stai, passata bene la settimana, ecc....", due isolati ed entra in banca.
Nessuno dei suoi colleghi ha mai visto questa ragazza con scollature o minigonne, ama l'utilizzo di maglioni piuttosto ampi che coprono perfettamente la terza di seno pieno che si cela sotto l'abbigliamento, nemmeno una rotula del ginocchio è mai stata vista, complice le gonne ampie e sotto il ginocchio che nascondono la sua natura di donna, qualche volta un tubino sempre molto castigato che può far immaginare dei fianchi ben proporzionati, ma se qualcuno si chiede che culo ha, non avendo mai indossato pantaloni o capi attillati, non è facile dare una risposta, da qui nasce l'appellativo di verginella che i colleghi maschi le hanno appiccicato addosso, lo sa perfino lei, grazie ad una confidenza di una sua collega che durante una pausa caffè ha carpito qualche discorso dei colleghi che ridevano di quanto stavano dicendo.
Franca non è mai stata scalfita da nessuna di queste insinuazioni, fregandosene altamente dei commenti di quanti la criticano; una cosa è certa, che Franca cosa faccia e dove vada nessuno lo sa.
Qualcuno ha provato a chiedere, con la scusa delle vacanze, dove le piace andare al mare, perché tutti sono curiosi di sapere cosa si cela sotto l'abbigliamento casto, ma dal bel visino, che usa la cassiera.
Eppure molto spesso l'apparenza inganna perché Franca ha sì un abbigliamento sciatto ma sotto, come intimo, la scelta dei capi è fatta da una vera troia.
Alcune volte introduce un dildo anale con telecomando che utilizza principalmente durante le pause di rito, con vibrazione silenziosa che non desta nessun sospetto. Ma la nostra cassiera si scatena durante il fine settimana, andando durante il periodo estivo in una località della Versilia a prendere il sole e poi alla sera a ballare.
Se avete conosciuto Franca all'interno della banca, vi posso assicurare che nessuno la potrebbe riconoscere dal nuovo abbigliamento e soprattutto dal modo di comportarsi che ha in questi momenti. Franca ha una camera con angolo cottura in riviera, ereditata dalla nonna, pertanto quando arriva la bella stagione passa il fine settimana sempre nello stesso posto, lontano dagli sguardi dei colleghi che per fattori di vicinanza utilizzano altre spiagge.
Eccola che esce dal suo alloggio, il sole inizia a scaldare l'aria promettendo una giornata splendida, prende la macchina ed arriva al mare, "Ciao Miriam le dice il bagnino che la conosce da diverso tempo.
Miriam?, perché non Franca? La risposta è semplice, nella sua vita sconosciuta da tutti non vuole avere rapporti con la Franca della banca.
Diversamente da quanto visto ora il corpo è ben visibile a tutti e quella terza piena di seno è talmente compressa dal micro costumino che tutti sperano nell'esplosione per ammirare quelle tette che tutti vorrebbero accarezzare e mordere.
La brezza del mare ha inturgidito i capezzoli, rendendoli visibili sulle curvature del reggiseno, il mini tanga oltre a scoprire i generosi glutei, duri come il marmo, lascia intravedere le pieghe delle grandi labbra della figa, appena coperta da quei centimetri quadri di tessuto e completamente depilata, come una ragazzina che deve ancora scoprire la propria sessualità, il copri costume è come se non ci fosse, fatto salvo per il colore nero a maglia larga e trasparente, attillato in maniera tale da fondersi col costumino.
Miriam prende il solito ombrellone e lettino, dove stende il proprio corpo, per offrirlo ai raggi dal sole che sapientemente scaldano la pelle.
Di fianco a lei c'è un ragazzo palestrato, un bel tipo, che sta prendendo il sole dopo essersi tuffato in mare.
Alla vista di Miriam il suo membro ha una reazione istantanea, lei se ne accorge ma volutamente non vuole dare peso a quanto accaduto ed alla vista della sua fidanzata tira un sospiro di sollievo e di approvazione per non essere caduta in tentazione.
Betty, così si chiama questa ragazza, un fisico asciutto, alta 1,70, capelli dal taglio medio e biondi, seconda di seno ed un culo da favola, i cui glutei spinti verso l'alto, grazie ai tacchi dei sandali che porta in spiaggia, la fanno apparire ancora più alta, la classica figa imperiale.
Lei si avvicina a Miriam per presentarsi, visto che sono molto vicine ed allo stesso tempo, indicando il suo ragazzo, dice "Lui è Paolo".
Finiti i convenevoli e le chiacchiere di rito, Miriam si stende nuovamente sul lettino per continuare a prendere il generoso sole.
Dopo una mezz'ora decide, spinta dal caldo, di farsi un bagno e quando esce dall'acqua sembra una Dea caduta dall'Olimpo perché quel corpo con il costume bagnato lascia intravedere tutte le pieghe e le curvature del proprio corpo.
Stendendosi, volutamente lascia uscire dal costume un pezzo di capezzolo ed il costumino che custodisce la propria figa lascia intravedere una delle grandi labbra, uscita dalla piega estrema del triangolo. Miriam è anche esibizionista e questo la eccita in maniera particolare, perché si sente osservata, ma mai avrebbe pensato di attirare le attenzioni della sua vicina di ombrellone, infatti Betty rivolta verso Miriam, dando le spalle a Paolo, coperta leggermente e volutamente da un asciugamano, lascia intravedere uno sgrillettamento mentre guarda intensamente il corpo della vicina. Miriam inaspettatamente si sente pervadere dal desiderio, ma come fare in mezzo alla gente, ed in luogo pubblico visibile a tutti.
Si accorge del godimento di Betty quando inavvertitamente e presa dalla visione paradisiaca del corpo di Miriam, stende all'improvviso e con un fremito le proprie gambe, contraendo allo stesso tempo il bacino ed emettendo un sospiro di godimento, dovendosi coprire istintivamente la mutandina, per non far intravedere quanto sia bagnato il costume dai flutti dell'orgasmo. Miriam ha l'eccitazione al massimo e sa che la potrà placare solo salendo in camera, dove si porta sempre con sé il mini vibratore a farfalla da posizionare sopra il clitoride o il dildo a vibrazione e rotazione di 25 cm.
Dopo essersi sollazzata con la dotazione di emergenza, aver immaginato il corpo di Betty mentre si sgrillettava, avendo immaginato la stessa a leccare la sua succulenta figa, spingendo la lingua in ogni anfratto, l'orgasmo arrivava emettendo mugolii e sospiri, respingendo volutamente le urla che avrebbe voluto emettere, da quanto intensa era la passione.
Ora Miriam pensa a salvare la serata e magari potersi permettere una scopata, visto che in quella zona girano tipi interessanti.
Si ricordava che alla Caravella aveva fatto incontri interessanti e il fine serata aveva riservato orgasmi molto intensi, che ancora oggi ricordava perfettamente.
Miriam apre l'armadio partendo dalla biancheria intima, passando la mano velocemente sulle mutandine, custodite nel cassetto, seglie un tanghino perizoma largo come un basoncino di liquirizia, infatti una volta infilato il filo del perizoma sparisce dentro i glutei e il triangolino non riesce a coprire totalmente la sua figa, formata da grandi labbra molto carnose che inevitabilmente escono dai bordi laterali, di un tessuto troppo minuto per contenerle interamente.
La scelta della minigonna cade su una in pelle, molto minuta ed ascellare come direbbe qualcuno, i sandali da schiava argentati contornano le gambe affusolate e lunghe, che accompagnate da un tacco 12 dona al suo culo un effetto push up molto invitante, completando il tutto con un top corto che lascia scoperto l'ombellico, contornato dal piercing di piccole perle, cosa che a suo tempo avrebbe fatto volentieri anche sulla figa, visto la generosità delle sue labbra.
Guardandosi allo specchio, con tanta eccitazione e soddisfazione capisce che piegandosi troppo scoprirebbe inevitabilmente i glutei, facendo vedere le sue nudità, capaci di eccitare i maschi vogliosi. Adesso si dedica al make up e sentendosi addosso le voglie che pervadono il suo corpo decide di optare per un trucco da puttana, capace di far radrizzare qualsiasi cazzo in cerca di figa.
Esce e si reca alla discoteca citata, entrando nel locale nota subito un ragazzo con la corporatura ben proporzionata e puntando gli occhi sui pantaloni scorge una misura generosa capace di placare le proprie voglie. Non ci mette molto per farsi invitare a ballare e sculettando avvicinandosi al membro scopre, con estrema soddisfazione, che è pronto ad essere introdotto negli orefizi del piacere.
Miriam prende in mano la situazione, lo trascina fuori e mettendosi in un luogo appartato e buio apre la cinta dei pantaloni, scoprendo un cazzo talmente rigido e pronto che decide di lavorarlo di bocca, facendo perno con le labbra sulla turgida cappella per utilizzare la propria lingua vogliosa sulla parte superiore, con un ritmo sincronizzato che dona al suo partner un piacere immenso.
Non fa a tempo ad introdurlo in bocca che lo sente gemere e la mano che prende in mano l'arbusto del piacere si contrae all'improvviso regalando alla bocca di Miriam una sborra densa ed abbondante.
Lei si prodiga per non perdere nulla del succo prezioso ma al tempo stesso non riesce a nascondere il disappunto per la venuta precoce. Il ragazzo si ricompone, la saluta, la ringrazia, lasciandola con la bocca asciutta, se non avesse bevuto tutta la sborra sgorgata dal cazzo voglioso.
La figa di Miriam inizia a pulsare famelica del cazzo negato e con le mutandine che a malapena contengono il fruire del liquido dell'eccitazione decide di cambiare locale, molto contrariata dell'accaduto.
Ricorda che lì vicino c'è un club privè per coppie e singoli, quindi pur non essendo una discoteca, decide di vivere questa nuova avventura, nella speranza di essere saziata da qualcuno.
Qualche minuto per ambientarsi, sentendosi seguita dagli occhi degli avventori che ammirano il suo corpo ed il culo da favola che scopre in maniera ritmica e scientifica durante la fase del camminamento.
Si siede al bar e decide di prendere un cocktail per rompere il ghiaccio nella speranza che qualcuno di interessante faccia la prima mossa, ma scopre che molti sono impegnati nel privè e quindi una volta sorseggiata la bevanda decide di fare un giro in quella zona.
La luce non è molta e per ambientarsi cammina molto lentamente fino a poter vedere le persone e quello che stanno facendo.
Buttando l'occhio in una dark room si accorge che c'è una persona che già conosce, infatti questa è Betty, la sua vicina di ombrellone, che pompata da Paolo, il suo ragazzo, tiene in mano contemporaneamente due cazzi grossi e nerbuti, uno per ogni mano, ed un terzo estraneo si prodiga di infilarlo in bocca per farsi sbocchinare dalle labbra del piacere. Betty all'improvviso si accorge della presenza di Miriam, estasiata ed immobile a godersi la scena eccitante, lascia tutti di stucco e si dirige verso di lei prendendola e sbattendola al muro inizia a limonare con la lingua piena di desiderio e passione, infilando le dita sotto la gonna che ormai nasconde ben poco, essendo così minuta da intravedere il perizoma.
Le mani esperte accarezzano la figa ormai pervasa dai succhi del piacere e le dita fameliche entrano facilmente nell'orefizio ormai inondato e bagnato, iniziando uno scivolamento all'inizio lento per poi trasformarsi in un turbinio di piacere nell'affondarle i colpi ed aumentando il numero di quelle che partecipano al godimento di Miriam.
Si sentono chiaramente i mugolii e le frasi eccitate che portano le due donne a fondere i propri corpi nella consapevolezza e la voglia di possedersi a vicenda.
Nel frattempo Paolo lasciato con il.membro voglioso le ha raggiunte nella speranza che ci sia posto anche per lui, Betty nel frattempo ha sfilato le mutandine e sbattendo la propria amica su un divano inizia ad allargarle le cosce e si getta con la bocca per immergerla nella figa di Miriam, consapevole che il sapore afrodisiaco della ragazza è frutto dell'eccitazione del momento.
Le labbra sempre più vogliose della fidanzata di Paolo si insinuano in ogni piega passando dalle grandi labbra, alle piccole labbra, finendo per tintinnare il clitoride che nel frattempo si è inturgidito dall'eccitazione.
Il godimento ed il piacere di entrambe è sottolineato dal reciproco ansimare facendo usire dalle loro bocche parole che incitano ad essere delle grandi troie in calore.
Paolo non si tira da parte e con il consenso della fidanzatina spara il proprio cazzo nella figa della sconosciuta, senza trovare ostacoli, visto che il lavoro di bocca fatto da Betty ha provocato l'inondazione dei piaceri ed ora il cazzo pompa in maniera ritmica ed inesorabile, nel frattempo lei si mette con la propria figa sopra la bocca dell'amica ritrovata, facendosi slinguare in maniera frenetica.
Miriam pervasa dal piacere chiede di prenderlo nel culo, orefizio che aveva sempre usato poco perché aveva sempre preferito essere scopata, ma l'eccitazione è salita a dismisura che lei ha bisogno di sentire il cazzo dappertutto, così Paolo la prende a pecorina mentre Betty apre le gambe davanti alla bocca di Miriam per continuare lo slinguazzamento iniziato nell'altra posizione. Paolo martella in maniera famelica ed inizia a gemere, mentre la sua concubina inizia ad urlare "Dammelo tutto, lo voglio, è durissimo, dimmi che sono una puttana, una troia in calore, siiiii dammelo tutto nel culo, ho voglia di essere sbattuta, ho fame di cazzo, voglio che tu mi sfondi tutta, non lasciare nemmeno un centimetro fuori".
Le urla aumentano facendo arrappare gli altri uomini che assistono a questa eccitante scena, iniziando a segarsi per raggiungere il piacere, la stessa Betty avendo le mani e la bocca libera cerca di dare una mano alle voglie altrui, iniziando a smanettarli ed a succhiare con doviziosa solerzia.
Ad un certo punto, mentre la sborra scorre copiosa sulla bocca e sul vorpo di Betty, lei arriva al culmine del piacere squirtando sulla faccia di Miriam in maniera copiosa e chi riceve questo succo inaspettato apre la bocca per berlo fino all'ultima goccia.
Paolo sta ansimando e questo fa capire a Miriam che sta per arrivare il godimento, lei lo sfila dal culo e chiamando a se Betty inizia a slinguarlo con estrema passione fino a che con l'ultimo gemito soffocato in gola la sborra esce dal cazzo di Paolo per inondare le due donne che stavano aspettando il succo del godimento, continuando a slinguare la cappella per non perdere nessuna goccia. Betty con un filo di voce sussurra a Miriam "Sei una grandissima troia ed il tuo corpo mi ha eccitato dal primo istante", l'amica facendo un cenno con la testa le fa capire che questa esperienza è stata fantastica ed inaspettata.
Il giorno dopo, ritrasformata in Franca, torna alla vita di tutti i giorni ma nessuno saprà mai della doppia vita della cassiera.
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