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La zia, la nipote e la sua amica


22.04.2025 |
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"L’ammirazione è tale che si sofferma con la mano ad accarezzare il sesso ignudo e piano piano avvicina la bocca alla figa di Carla, baciandola in ogni punto, ..."
Mariangela e Carla, sono due amiche che hanno compiuto da poco i 18 anni di età, entrando in quella fase di maturità dove una ragazza vuole essere considerata come una donna, vivere le proprie amicizie, fare incontri amorosi, vestirsi e truccarsi, con l'intenzione di apparire femminile agli occhi degli altri. Le loro famiglie, molto bigotte e protettive le hanno fatte vivere in un mondo asettico, lontane dalle amicizie, dalle frequentazioni quotidiane, dalle possibilità di incontrare persone nuove, perché soggiogate all’interno di un collegio femminile gestito dalle suore. Gli unici momenti, di ritorno dal collegio durante le festività ed il periodo estivo, vengono consumate all’interno dell’abitazione dei propri genitori, frequentandosi, andando una dall’altra e viceversa.
Mariangela aveva avuto un po' più di libertà quando si recava dalla zia Silvia, sorella della madre, una donna di dieci anni più giovane, con stile moderno, al passo con i tempi, le differenze con la sorella erano tante; lei aveva colto l’occasione per uscire da casa quando aveva trovato lavoro in un'altra città, scegliendo un modo di vivere completamente diverso dalla sorella Ambra.
Quest’ultima si era sposata che era ancora giovane, approfittando di questa nuova condizione per allontanarsi da casa, la diversità, tra le due sorelle, la si poteva notare anche nel modo di vivere la propria femminilità, Ambra molto tradizionale nel vestiario, privo di qualsiasi eccesso, dal trucco leggero ed un rossetto anonimo, al contrario di Silvia che non disdegnava le minigonne, gli abitini succinti ed un make up che mettesse in evidenza la sua essenza di femmina, con il contorno labbra ed il rossetto che mostravano la carnosità delle sue labbra.
Le due ragazze durante la fase della pubertà, all'arrivo dei primi impulsi sessuali e delle prima voglie, avevano cercato la conoscenza dei propri corpi, confrontandosi una con l’altra.
L’occasione si era presentata nel momento in cui Mariangela e Carla avevano deciso di passare la notte insieme, nella casa genitoriale, unica possibilità data dalle rispettive famiglie per sentirsi un pò più libere.
Più volte si erano confrontate sul bisogno di toccarsi per tentare di soddisfare le voglie sopite dall’educazione ricevuta.
Una sera Carla si era completamente spogliata ed aveva chiesto all’amica di passare la mano sul proprio corpo, Mariangela con fare goffo ed incerto aveva iniziato ed indugiato sui piccoli seni, stringendo tra l’indice ed il pollice il capezzolo dell’amica, lei aveva avuto un sussulto, così lei per paura aveva d’istinto tolto all’improvviso la mano, poi si era spinta fino alla soglia del pube, trovando la strada chiusa per eventuali discese in zone più erotiche, Carla al contrario si era avvicinata all’amica ed aveva poggiato le labbra sulle sue, non aveva però avuto il coraggio di usare la lingua e non ricevendo nessun incoraggiamento dall’altra si era ritratta, consumando sul viso un accenno di rossore per il pudore.
Entrambe più volte si erano confrontate sul fatto che facendo pensieri erotici si trovavano sempre le mutandine bagnate e spesso sentivano il proprio sesso pulsare, ma non conoscendo l'arte della masturbazione avevano deciso di non andare oltre, lasciando che il fuoco delle voglie continuasse a bruciare.
Una volta Mariangela aveva scoperto nella camera del fratello, cercando un libro di scuola, un giornalino in cui c’erano diverse scene di sesso ed alla vista di tale immagini aveva provato una certa eccitazione ed allo stesso tempo un senso di vergogna; era rimasta colpita da alcune scene tra donne, che vivevano la propria sessualità donandosi una all’altra, pertanto aveva deciso di sottrarlo al fratello per farlo vedere all’amica del cuore.
L’occasione si presentò presto, organizzando un pigiama party, in cui le due amiche aspettando che tutti si addormentassero, avevano deciso di guardare quelle foto alquanto intriganti.
Carla trovò subito strano vedere il sesso di quelle donne completamente rasato, come quello delle bambine che non hanno sviluppato la propria sessualità, era strano ma tanto eccitante ed erano rimaste stupite da quelle foto, con la voglia di emularle per provare qualcosa di nuovo.
Guardando il proprio sesso entrambe avevano convenuto che fosse molto peloso, castano quello di Mariangela e biondo quello di Carla; la prima ormai pervasa dal desiderio, era corsa in bagno, frugando tra i cassetti aveva trovato tutto il necessario, decidendo di compiere quell’atto sul proprio sesso.
All’arrivo in camera, Carla aveva quell’aspetto stranito di chi vuole provare ma allo stesso tempo ha la paura per ciò che sta per compiere.
Mariangela prende in mano la situazione, si sfila le mutandine di cotone, tutt’altro che sexy, allarga le gambe davanti all’amica, notando in lei un senso di vergogna per il rossore apparso all'improvviso sulle gote, chiedendole di iniziare la rasatura del pube; Carla a questo punto sostituisce la vergogna con l’eccitazione, salita all’improvviso dentro di lei ed inizia a cospargere di schiuma il sesso dell’amica, indugiando con le mani sull’apertura che divide le grandi labbra dalle piccole labbra, poi con fare deciso prende in mano il rasoio ed inizia a togliere il pelo fino ad arrivare alla rasatura completa.
Carla guarda con grande estasi il sesso dell’amica, non più coperto dalla peluria, individuando perfettamente la femminilità e con fare molto lesto piomba con la sua bocca sulla figa di Mariangela ed inizia a leccarla con molta passione, schiudendo le labbra che contornano la fessura, infilandosi all'interno di ogni piega, indugiando poi sul clitoride che nel frattempo si era gonfiato, l’amica comincia a contorcersi dal piacere emettendo sospiri e mugolii, ed invitandola a continuare su quanto intrapreso…"Continua tesoro mi fai impazzire, leccala tutta, entra in tutte le fessure, succhiala ti prego, sento che si sta bagnando tutta, mi piace….così, siiiiiiii, ancora non ti fermare".
Carla adesso continua ad usare la propria lingua tintinnando in maniera ritmica il clitoride, Mariangela soffoca le urla di piacere che vorrebbe emettere, ma le trattiene, sapendo che queste verrebbero sentite dagli altri e quindi cerca di mordersi la lingua per evitare che vengano scoperte; dopo qualche minuto di uso sapiente e minuzioso della lingua da parte dell’instancabile amica, inizia ad avere forti contrazioni accompagnati da spasmi, inequivocabilmente frutto di un intenso orgasmo.
Il tempo di ricomporsi per quanto provato e rivolgendo lo sguardo a Carla capisce che anche lei brama lo stesso trattamento, confessando di voler arrivare all'orgasmo agognato.
Mariangela inizia a cospargere la crema da barba sul pube dell’amica e quando inizia a togliere i peli sulla parte superiore, scopre che il clitoride è molto accentuato e sensibile, notando fremiti continui ogni volta che viene toccato, ottenendo alla fine della depilazione una pelle setosa e morbida.
Lo spettacolo che si rivela davanti a lei è molto sensuale, per la prima volta aveva visto nella sua interezza e in tutto il suo splendore, la femminilità della sua amica. L’ammirazione è tale che si sofferma con la mano ad accarezzare il sesso ignudo e piano piano avvicina la bocca alla figa di Carla, baciandola in ogni punto, con molta tenerezza, poi usa la lingua cercando con essa la penetrazione, spingendola negli anfratti inesplorati e costringendo la sua amica a prendere il cuscino e porgerlo sopra la propria bocca per soffocare le urla del piacere, essa stessa si accorge della sensibilità del sesso e così decide di passare e ripassare sopra il clito, per aumentare l'eccitazione del momento, avendo l’accortezza di morderlo ogni tanto con le labbra per provocare il tormento del piacere.
I colpi adesso sono decisi, intervallati da continui pigiami di saliva che percorrono la fessura, nel tentativo di penetrarla.
Ormai è tutto un sospirare, intervallato da mugugni di piacere che indicano l’aumentare dell’eccitazione ed il tempo di voler godere, così all’ennesimo spasmo Carla inonda la propria amica con il succo del piacere, squirta copiosamente sulla sua faccia, rapita e sorpresa dal modo di godere della sua compagna di giochi.
La preoccupazione delle due giovani è rivolta all’inondazione che ha bagnato le lenzuola ed allo stesso tempo vorrebbero capire la diversità del godimento.
Mariangela sa che potrebbe contare sulla propria zia ma come iniziare il discorso e come spiegarle l’accaduto?, all'improvviso le viene un’idea, chiedendo a Carla il suo sostegno, cerca di farsi invitare da Silvia per festeggiare il suo compleanno.
La madre le concede il permesso di andare dalla sorella e la stessa approvazione la ottiene anche la sua amica, sapendo che la zia è molto protettiva nei confronti della nipote e non si permetterebbe mai di raccontare bugie alla madre di lei.
L'idea è quella di confessare alla zia di aver provato la masturbazione, senza entrare nei particolari del loro rapporto, con la voglia di scoprire la propria femminilità, convinte che una donna moderna come lei capirà perfettamente la voglia di provare.
Silvia ha preparato la stanza degli ospiti e le due raggiungono la loro camera per cambiarsi e prepararsi per la cena, convinte che troveranno l’occasione per intavolare il discorso.
La stanza riservata agli ospiti è anche la camera della zia, disposta ad andare nella cameretta singola, una volta utilizzata dalla nipote, per concedere il giusto spazio ai propri ospiti.
Mariangela sempre molto curiosa apre il cassetto del comò dove scorge l’abbigliamento intimo della zia, chiama a se l’amica e con curiosità morbosa estrae i completini, guardandoli estasiata, considerandoli estremamente sensuali, ad un certo punto si accorge che, celato sotto le mutandine, c’è un vibratore dalle dimensioni generose, "Hai capito la zia?" esclama all’improvviso, le fa da eco Carla affermando... "Questi sono capi da puttana", Mariangela annuisce ma la sorpresa si trasforma per tutte e due in eccitazione, così spinte dal voler provare a tutti i costi quei deliziosi completini, decidono di spogliarsi, facendo ricadere la scelta su quelli più sexy ed intriganti.
Sono talmente prese ed infoiate che all’improvviso si sentono delle vere e proprie modelle e capiscono che i capi del desiderio donano una femminilità mai espressa e sempre sopita.
Sono in un turbinio di voglie che non si accorgono del trascorrere del tempo e ogni volta che provano un capo l’amica passa la mano sopra l’altrui corpo per sottolinearne la bellezza e la sensualità donata. All’improvviso entra nella camera Silvia, non essendosi accorte e sentito le continue chiamate che indicavano che la cena era pronta.
La zia rimane impietrita dal fatto che le due fanciulle stiano provando i suoi capi e quando scorge il proprio vibratore fuori dal cassetto ha un senso di disapprovazione per la violazione della sua privacy, Silvia però non intende punirle ma con estremo stupore esclama: "Finalmente avete scoperto la vostra femminilità e mi congratulo perché con questo intimo siete delle piccole troiette in calore", inoltre si era accorta che attraverso la trasparenza dei capi i loro sessi erano completamente depilati.
Prima che potessero avere una reazione alla sorpresa delle parole, la zia con fare molto lesto e sensuale prende Carla, la porta a se cominciando un pomiciamento molto sensuale, frugando con le mani tra le mutandine che iniziano a bagnarsi con estrema facilità.
Mariangela dal canto suo, vedendo questa scena, ha l’eccitazione al massimo e decide di unirsi alle due per dispensare baci ad entrambe, rincorrere le lingue altrui per fonderle con la propria.
Le due amiche prese dalla foga del momento iniziano a spogliare Silvia che rimane completamente nuda, mostrando a tutte e due la nudità del suo sesso, completamente rasato.
Mentre Carla si occupa della figa, molto carnosa, la nipote prende tra le proprie mani le generose tette della zia, iniziando a mordere i turgidi e grandi capezzoli, contornati da una corona scura, passando ad intervalli regolari su di essi con la lingua. Carla ad un certo punto esclama: "Ma quanto troia sei?, "Mai avuto una zia così eccitante", infliggendo delle sculacciate ai glutei di Silvia, con l'approvazione della stessa.
Adesso lei sfrutta la propria esperienza per portare gioia e godimento alle giovani ragazze, prende la nipote, le poggia la schiena sulla testiera del letto, le allarga le gambe e posiziona l’amica affinché le possa leccare la figa, facendo in modo che il suo culo rimanga in alto, così lei stessa se ne può prendere cura, formando un eccitante trenino lesbico.
Silvia con l'arte della seduzione e della complicità si prende cura della figa dell’amica della nipote, passando con maestria la lingua lungo la fessura e poi scivolare velocemente nel buchino del culo e leccarlo con estrema dovizia; questa pratica eccita moltissimo la sottoposta regalando mugolii e sospiri molto profondi, tentando di entrare con la lingua negli anfratti del meraviglioso sesso.
La zia ha tutta l'intenzione di regalare momenti sempre più eccitanti alle giovani donne, così dispone Carla al posto di Mariangela e questa volta si trova davanti al sesso della nipote e mentre le passa la lingua, le rivolge alcune parole che fanno aumentare l’eccitazione della sua adepta: "Cara tua madre ti ha regalato una bellissima figa, tanto succulenta ed eccitante".
Presa anche lei dall'eccitazione, prende il dildo estratto dal cassetto, lo infila senza trovare ostacolo nella figa dell’amata nipote, continuando a ritmarlo all’interno dell’anfratto per far salire la propria eccitazione, poi lo estrae e lo infila nel culo della stessa, regalandole un orgasmo che fa vibrare tutto il corpo mente l’amica le regala, ancora una volta, uno squirting copioso che la inonda tutta, questa volta Mariangela approfitta della situazione aprendo la bocca per ricevere il succoso e dolce frutto del piacere.
Adesso le due ragazze si prendono cura della zia, scagliandosi contemporaneamente sulla carnosa figa e mentre una la lecca l’altra le infila il dildo facendola venire accompagnata dalle urla del godimento, il corpo freme e si dibatte dal piacere ricevuto.
Silvia sfinita e contenta per aver partecipato al trio lesbico, rivolgendosi con amore alle due ragazze esclama: Brave, siamo tre puttane!!!!!
Adesso possiamo andare a cena
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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