trio
La bionda dom e mio cugino : la prima volta
di blueweaver12
18.08.2018 |
8.425 |
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"Dava dei colpi incredibili, gentili e ben assestati ma al contempo potenti..."
Era un’estate a metà degli anni ’90 ed ero in vacanza a Riccione con mio cugino ed i miei zii. Lui faceva la terza media ed io avevo appena terminato il primo anno di liceo. Eravamo ancora molto giovani e, ovviamente, completamente inesperti per quanto riguarda esperienze sessuali. Parlando di me, avevo visto un paio di videocassette porno a casa di amici, quando i loro genitori erano fuori. Ci trovavamo in 4 - 5 e ci masturbavamo come pazzi facendo commenti sulle attrici. Il cugino veniva fuori da una famiglia estremamente cattolica e non aveva nessuna conoscenza, stavo insegnandogli le basi proprio in quei giorni. Quell’estate frequentavamo un bar sulla spiaggia in cui c’era un videogioco a gettoni. Conobbi una ragazza più grande di noi ,credo facesse il terzo anno di liceo, beveva della birra di nascosto occultandosi alla vista dietro il videogame. La sentii provarci con il barista che ,irritato, le disse di lasciarlo in pace e che avrebbe potuto essere suo padre. Vistosamente piccata da quel commento si diresse verso di noi e approfittai per buttare la un’ uscita sul top del costume rosa che indossava, più per fare il grande che con altri fini. In risposta mi prese per mano e, con fare dominante, mi portò dietro lo stabile quasi trascinandomi in una specie di mini deposito di fusti vuoti. Il cugino ci aveva seguiti ed entrò anche lui. Chiusa la porta ci indico un angolo nascosto ed illuminato da una lampadina.“Che bene, siamo addirittura in tre. Tutti soli.”
“Eh…già…” risposi facendomi coraggio
“Ho una voglia matta, e qui non viene mai nessuno.” Rivolta a Luca “ Partecipi anche tu?” Osservando il suo fisico minuto con una punta di dubbio.
Uno sguardo di sorpresa mista ad un filo di orrore si dipinse sul viso del giovane parente che realizzò in un sol colpo cosa stava accadendo.
“Si, certo” risposi al posto suo
Lei si tolse la parte superiore del costume mostrando una terza davvero ben tornita con due piccoli capezzoli rosa. Con una velocità invidiabile gli agguantò i boxer da cui lui uscì con due saltelli al volo. Assunse un’espressione seria, gli fece allargare un po’ le gambe che teneva unite e gli prese in mano il cazzo, cominciando a masturbarlo. In pochi secondi si animò. Luca aveva un cazzetto piuttosto corto e dritto, mediamente grosso, una cappella tozza color rosso vivo con intorno una abbondante candida pelle che lei subito cacciò indietro. Appena fu duro lo mise in bocca succhiando con sonori schiocchi. Con la lingua girava attorno alla cappella vorticosamente, lo rimetteva in bocca succhiando per poi ritoglierlo e passare piano la punta della lingua intorno al solco della cappella. Ero veramente eccitato. Dopo dieci o quindici secondi di quel trattamento lo fece uscire dalla bocca, mi guardò con faccia porca e sembrò voler dire qualcosa ma il cuginetto, con il cazzo stretto nella sua mano, schizzò emettendo un gemito ridicolo e la colpì in mezzo agli occhi. Lei lo riprese in bocca alcuni secondi, poi interloquì:
“Ma come? Sei già venuto?!” disse con voce autoritaritaria “vabbeh”
Un’espressione dispiaciuta si dipinse sul volto del ragazzo. Nel frattempo mi ero tolto i boxer. Agguantò il mio pisello durissimo con la mano gocciolante di sperma, spalmandomelo sulla cappella. Ero orgoglioso delle mie dimensioni e della bella cappella viola che il poco sperma del cugino aveva fatto diventare bella turgida.
“Non venire subito! Mi raccomando” disse e si tuffò il cazzo in bocca cominciando a succhiarlo come prima. Aggiunse anche un movimento con cui solleticava la parte sotto della cappella, la parte che si divide in due. Faceva una sega ed un pompino in contemporanea , in pratica, direi oggi. Dopo un paio di minuti di estasi mi resi conto che lo stimolo dell’eiaculazione non era lontano e avrei presto fatto la fine di Luca. Ricordai che nei pomeriggi in cui vedevo i porno a casa di amici c’erano due fratelli che si segavano a vicenda e giocavano a fare a chi veniva più tardi. Dicevano che il segreto era non pensare a donne nude ma a cose tristi. Cominciai a pensare a funerali con miei coetanei, scene horror ed altre cose del genere. La cosa un poco funzionò perché lo stimolo passò. Lei però continuava nella sua sega- pompino…mi tirava su la pelle e contemporaneamente leccava la punta, scappellava fino in fondo e lo tuffava avidamente in bocca. Nel giro di poco fui di nuovo vicino. Dovetti fare una faccia strana perché lei se ne accorse.
“Non starai mica per sborrare…vero?” sibilò
“Ehm…no, tranquilla” al che, in un attimo di iniziativa, le afferrai le tette, liberandomi l’uccello dalla sua mano, la tirai su e mi abbassai un poco, cominciando a leccarle i capezzoli e a palparla un po’ dappertutto. La cosa parve piacerle.
“Ce la fate a farne due?” chiese. Aveva voglia di essere scopata ed aveva capito perfettamente la situazione. Non era certo alle prime armi come noi.
“Certo, io lo faccio sempre” mentii
“Allora vieni qua…mi piace proprio il tuo cazzone” si abbassò e ricominciò a farmi lo stesso lavoro di prima. Mano stretta sull’asta che lavorava la pelle e lingua che lavorava sapientemente la cappella. Era una cosa divina. Sarà passato un altro minuto che ricominciai a sentire lo stimolo dell’eiaculazione. Pensai di dare un colpo di reni all’indietro ma lei era attaccata perfettamente. Provai un poco ma mi mise le mani sulle chiappe e cominciò a guidare i miei movimenti aumentando di ritmo.
“V…ahh…vengo. Devo venire!” Cominciai a sborrare e fu una cosa meravigliosa, lei non si spostò, bevendo tutto. Con le mani mi muoveva il bacino dandomi colpi nella sua bocca. Continuò un poco anche una volta che ebbi finito, finchè l’uccello moscio non uscì da solo. Si pulì le labbra con il dorso della mano.
“Ed eccoci di nuovo, tu ed io.” Disse a Luca con un sorrisetto. La coda moscia del cugino però pendeva senza vita tra le gambe. Lei si inginocchiò e cominciò a segarlo. Più il giovane pisello non dava segni di vita, più lei si impegnava…mi sembrava quasi per lei fosse una questione di principio.
“Se vuoi possiamo…” provai a dire con poca convinzione
“Aspetta! Dai che quasi…” era concentrata. Effettivamente aveva cominciato ad indurirsi un po’ e prontamente lei passò al lavoro di bocca, tenendolo scappellato e dando grandi leccate alla cuginesca cappella. Suoni di leccate.
“Ahhh. Aww. Aghhh” cominciò a fare il giovane playboy , lei si staccò per parlargli e lui la colpì con una schizzata nello stesso punto di prima. La faccia che fece la bionda sarebbe stata da incorniciare. Nel frattempo mi era tornato duro. Cambiò arnese, mi diede due sbocconcellate veloci e mi fece sdraiare per terra.
“Ora scopiamo…se senti che devi sborrare dillo, così ci fermiamo. Dillo prima, non dopo!”
“Ok, lo dico prima” risposi ipnotizzato. Avevo tolto gli slip del costume e vidi che era tutta bagnata. Con un movimento flessuoso si mise sopra, mi impugnò il pisello e se lo mise dentro. Cominciò a cavalcare che era una delizia. Dava dei colpi incredibili, gentili e ben assestati ma al contempo potenti. Una vera cavallerizza.
“Ahh, quanto mi piace scopare. Ahh, mi piace davvero il tuo cazzo…mi fa godere…se solo avessi una decina di anni in più” intanto Luca si era seduto e ci guardava da poco lontano, segandosi.
Continuammo così per un tempo che mi sembrò infinito...anche se probabilmente saranno stati al massimo una decina di minuti. Ad un certo punto sentii che mi mancava poco e sarei esploso come una fontana.
“Ahh…mi manca poco mi sa…ahh…” dissi lei. Si staccò, alzandosi.
“Aspetta un attimo, riposati” e tornò dal cugino il cui cazzo era tornato in tiro guardandoci. Lo imboccò stavolta con calma, molta calma. Lo segava pianissimo con movimenti al rallentatore e qualche colpetto di lingua” io li guardavo
“Facciamo la pecorina?” mi venne in mente
“Ti sei calmato? Guarda che se hai lo sperma che ti esce dagli occhi non possiamo fare niente
“Si…tutto ok” si appoggiò ad un fusto vuoto piegandosi a 90. Aveva un culo proprio da favola. Le infilai il cazzo da dietro in quella spettacolare figa rasata, con un ciuffetto biondo alla brasiliana. Avevo sempre sognato di farlo in quella posizione. Di nuovo mi sembrò passare un tempo molto lungo, indefinito. Vidi Luca che glie lo metteva in bocca , venendo per la terza volta. Con un urlo soffocato venne anche lei. Ad un certo punto ero al limite ed avevo finito le immagini mentali horror.
“Ahhh. D…devo venirehh. Tra un po’ sborrohh ahh. Stacchiamocihh” mi venne davanti imboccandolo e di nuovo mi afferrò saldamente per il culo imprimendomi il ritmo. La sua bocca era come se fosse una vagina a pressione.
“Ahhh ahhh awwhhh “ e le scaricai in bocca tutto il mio piacere. Di nuovo non si fermò subito ma continuò a farmi andare il bacino, e quindi il cazzo, avanti ed indietro.
“Ahh aspetta…ferma. Basta.”
“lo dico io quando basta!” con una mano si teneva saldamente al culo e con l’altra mi aveva afferrato le palle tipo briglia, continuando il movimento avanti ed indietro nella sua bocca. Se tiravo indietro stringeva la mano sui testicoli tipo morsa. Mi abbandonai. Mi piaceva un casino ma mi faceva anche male, ero diventato ipersensibile. Il pisello, però, rimaneva in tiro per tre quarti.
Alla fine si ammosciò, ascendo dalla sua bocca.
Diede un bacio a stampo allo sperma ad entrambi per poi dileguarsi velocemente. Bionda con istinti dominanti, non saprò mai come ti chiamavi.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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