Incontro a Bagni San Filippo

La mattina che mi successe questa avventura era iniziata con la solita intenzione di ritagliarmi un momento di pace in un mese particolarmente impegnativo. Decisi così di andare in gita ai Bagni di San Filippo, là dove l' amiata svetta a poca distanza dalla dorata val d' Orcia.
Fu allora che li vidi. Una coppia, sulla quarantina, seduta ai tavolini di un piccolo caffè vicino all' ingresso dei Bagni del Fosso Bianco. Lui aveva i capelli corti, occhiali dalla montatura sottile e un’aria calma; lei, bionda, con una sciarpa colorata attorno al collo, rideva in modo contagioso. Non potei fare a meno di notare la guida turistica che tenevano sul tavolo: una di quelle in tedesco, con grandi foto della Toscana.

Mi fermai per acquistare una bottiglia di birra e mi accorsi del fatto che loro discutevano con il cameriere in un inglese stentato, cercando di ordinare qualcosa di semplice ma con scarsa fortuna.

"Scusate," mi trovai a dire in inglese, avanzando verso di loro. "Posso aiutarvi?"

Si girarono entrambi verso di me, un po' sorpresi. Lui mi guardò con curiosità, mentre lei aprì un sorriso. "Oh, ja! Grazie mille!" rispose la donna, cercando le parole giuste. "Voliamo solo un cafee mit milch!?"

"Un latte macchiato," spiegai al cameriere, che annuì con gratitudine prima di ritirarsi. La coppia di tedeschi mi ringraziò molto calorosamente, cercarono di offrirmi un caffè ma rifiutai garbatamente. Non avevo voglio di essere d' impaccio per questa bella coppia ma ammetto che con la mente me ne andai a fantasticare su quello che si sarebbe potuto fare in una camera da letto.

Sicché andai a fare una passeggiata verso il bosco, avevo voglia di immergermi nelle pozze di acqua calda fumante, anche approfittando del fatto che il posto non era molto frequentato, probabilmente perché era una giornata lavorativa. Trovata la pozza desiderata, mi tolsi i vestiti e mi immersi nell' acqua. Passarono i minuti, forse le ore, chiusi gli occhi e probabilmente mi appisolai leggermente.

Poi d'un tratto fui svegliato da una risatina femminile. Aprii gli occhi e mi si pararono di fronte i corpi dei due tedeschi completamente nudi che si dirigevano proprio verso la pozza nella quale mi trovavo io. I due turisti mi rivolgerò un sorriso di saluto e si immersero a poca distanza da me. La vista dei capezzoli della lei inturgiditi dal freddo e titillati dall' acqua calda mi fece subito drizzare il cazzo.
I due cominciarono a baciarsi e a accarezzarsi in modi sempre più spinti. Ogni tanto il lui mi rivolgeva un occhio e un sorrisino compiaciuto mentre la lei lo baciava sulla bocca e poi tornava a rivolgermi un' occhiata furtiva. A un certo punto vidi il braccio di lei sbattere dentro l'acqua bianca, chiaro segno che aveva cominciato a menare l'uccello del compagno. Poi, con una mossa lesta, lui si mise in piedi, col cazzo ritto, la cappella lucida e sgocciolante. Sentii un tuffo al cuore e uno nel basso ventre, come se laggiù fosse scattata una molla. Cominciai a masturbarmi in maniera evidente e la tedesca mi fissò con un sorrisetto che era tutto un programma. Improvvisamente il compagno l' afferrò per i capelli e gli avvicinò il cazzo alla bocca. La donna gli piantò i suoi occhi famelici sul cazzo e poi sul volto. Se lo ficcò tutto in bocca e lui cominciò a stantuffarla lentamente. D'un tratto la tedesca si sfilò il cazzo dalla bocca e guardandomi negli occhi, mentre baciava il cazzo del suo compagno dalla cappella alle palle, con la sua lingua cominciò ad indagare dalle parti del buco del culo del tedesco.

Il mio cuore battè all' impazzata, presi finalmente il coraggio di alzarmi e massaggiando il cazzo mi avvicinai lentamente alla coppia. Senza dire una parola, il tedesco afferrò la lei per i capelli e dolcemente la rivolse verso il mio cazzo. Lei se lo ficcò in bocca e cominciò a giochicchiarci con la lingua proprio sulla punta. Nel frattempo il tedesco aveva provveduto a mettere a novanta la sua compagna. Subito dopo cominciò a scoparla, prima lentamente, poi sempre più forte, con i ciaf ciaf che si amplificavano e velocizzavano e lei che seguiva il ritmo con dei piccoli urletti in tedesco. Alla fine ci fu un gemito di piacere. A quel punto non resistetti più, le sborrai sulla faccia e sui capelli e mi accasciai in acqua col cuore a mille e il piacere che ancora si irradiava per tutto il ventre fino ad ogni brano del mio corpo.

Quando alzai lo sguardo nuovamente vidi la tedesca uscire dalla vasca con un risolino tutto sospirato. Bastarono pochi secondi per capirne il motivo. La donna si accovacciò e tutta nuda, rivolgendomi l' ennesima occhiatina sorniona, emise un bel getto biondastro che sprigionava anche un certo vapore. I bellissimi piedi rosati, con uno smalto rosso smeraldo, si piegarono in una posa davvero molto sexy mentre il fiotto di urina si esaurì. L'evento fu salutato con una frase in tedesco che non riuscii a capire. Infine i due, ancora nudi, mi salutarono e sparirono nella foresta, forse alla ricerca di un altro posticino per premiare un ragazzo molto educato.