trio
Con la mia ragazza e la cognatina
di sense40
05.01.2018 |
21.613 |
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"Evidentemente quell’andirivieni non poteva durare a lungo e così quando lo vide bello duro smise di succhiarlo e, avendo la figa già gocciolante di umori, mi..."
Mi farebbe piacere alla fine del racconto se mi scriveste per commenti/suggerimenti/amicizia, etc. alla mia mail: [email protected]Questa storia è la prosecuzione, se vogliamo, dell’avventura capitata tra me e mia cognata Paola, sorella più piccola della mia ragazza di allora, Veronica.
L’idea di coinvolgere le due sorelle insieme mi intrigava non poco anche perché percepivo che tra loro due esisteva un legame che andava oltre il normale rapporto di parentela.
Organizzai allora una serata che nelle mie intenzioni avrebbe dovuto trasformarsi in qualcosa di più, in un locale “In” della nostra zona, e dissi loro che per l’occasione le avrei volute vedere più “intriganti” del solito perché avrei voluto far passare loro una serata memorabile!
Le due ragazze, entusiaste dell’idea, si presentarono vestite molto scollate, tacchi a spillo e minigonna molto fasciante sulle cosce e taglio fresco di parrucchiere: insomma, non passavano inosservate!
Durante la serata feci di tutto, con i miei discorsi, battute e brindisi, per renderle allegre, ebre, ma soprattutto eccitate!
A mezzanotte quindi uscimmo dal locale invitai le ragazze a continuare con un drink a casa mia. Evidentemente l’atmosfera era quella giusta e le ragazze cotte per benino! Infatti appena arrivati a casa Veronica andò a preparare una bella tequila con ghiaccio mentre io e Paola, ci sedemmo sul divano.
Non passò molto tempo che la piccola iniziò a mostrare i primi segni premonitori di quello che sarebbe potuto capitare: incominciò con l’accavallare bene le gambe in modo da farmi venire qualche cattivo pensiero, con le cosce bene in vista e con lo scollo che faceva molto ben affiorare il taglio del seno.
Mi sedetti accanto a lei e quando arrivò Veronica con la tequila si mise di fronte a me in poltrona con gambe accavallate e tette in bella vista. Iniziammo a sorseggiare il drink, ci scambiavamo battute, e alla fine si iniziò a parlare di erotismo in modo scherzoso giusto per rompere il ghiaccio e io non mancavo di sottolineare l’argomento indugiando sulle tette di Paola, tanto che ad un certo punto ruppe gli indugi e disse che aveva notato che le sue tette mi stavano interessando molto! Veronica, sentendo queste parole arrossì ma Paola rincarò la dose dicendo che iniziava a fare caldo e che non le sarebbe dispiaciuto affatto mettersi un po’ in libertà!
La piccola evidentemente aveva capito le mie intenzioni e iniziava evidentemente ad assaporare l’idea del triangolo con me e la sorella Veronica.
Veronica d’altro canto sembrava riscaldarsi pian pianino, e forse solo allora ebbe chiaro il quadro della situazione che si stava delineando.
Paola, quindi ad un tratto mi chiese se avessi mai fatto sesso con due donne contemporaneamente e, rilanciò dicendomi che avrei potuto avere un’occasione unica di poterlo fare proprio quella sera con loro due se avessi voluto.
Non credevo alle mie orecchie! Evidentemente l’idea del triangolo era già entrata nella sua testolina da tempo, e tanto per dare maggiore credito alla cosa mi confidò che lei e la sorella una volta avevano fatto sesso insieme e che era sicura che anche a Veronica sarebbe piaciuto farlo in tre allargando così la partecipazione oltre che a me, alla sorella più piccola!
Quindi si alzò dalla poltrona ed avvicinandosi a me si slacciò il reggiseno e le sue belle e perfette tette trasbordarono fuori, me le mise in faccia esclamando:” Visto che ti piacevano tanto ora fammi vedere davvero quanto ti piacciono”
Veronica, forse un po’ spiazzata dall’intraprendenza della sorellina, un po’ dall’alcool che aveva assunto in quantità, cercò subito di riacquistare lucidità, e così prese la mia mano e se la portò sulle sue cosce, quindi allungò la sua mano sulla cerniera dei miei pantaloni.... era già bello duro e così incominciò a carezzarlo dolcemente da sopra i pantaloni mentre io leccavo le tette di Paola e tastavo le cosce della mia ragazza.
Iniziammo a spogliarci, si tolsero camicetta e reggiseno e io mi tolsi la camicia, il pantalone e ci trasferimmo tutti e tre sul letto. Il mio cazzo era già bello duro e così Paola si avvicinò e mi abbassò gli slip esclamando “ Uuhh che bel cazzone, chissà quante soddisfazioni ci darà questa sera!”.
A sentire certe parole l’eccitazione in me montava di brutto perché tutto si stava svolgendo come da copione e senza che io facessi particolare fatica perché ciò accadesse!
Ci posizionammo sul lettone, io tutto nudo sdraiato supino, Veronica al mio fianco che aveva tolto anche il perizoma e aveva tutta la prugna nera all’aria e Paola, rimasta a sua volta nuda, che sedeva di fronte a me alla fine del letto… Distese quindi le sue gambe e mi afferrò il cazzo fra i suoi piedi iniziando a giochicchiarci dolcemente mentre mi fissava negli occhi: mi incuriosiva questo lato nascosto di Paola e guardavo stupito un po’ lei ed un po’ i suoi piedini segaioli. Veronica divertita dalla scena non perse tempo per montarmi sul viso con la sua fica succosa che ben conoscevo e così, mentre la piccola mi faceva una bella sega con i piedi, la mia Veronica se la faceva lappare tutta dalla mia lingua. La sentivo gemere… sapevo bene come farla esplodere!
Pochi minuti dopo infatti, la sentii godere fra le mie labbra… si tolse dal mio viso e vedendo ancora la sorella alle prese con il mio cazzo e i suoi piedini, venne ad aiutarla. Praticamente fu un bel duetto: mentre i piedini di Paola continuavano a masturbarmi lei iniziò a slinguare tutta la cappellona e ogni tanto leccava anche gli alluci della sorella. Erano bene orchestrate le due sorelline, infatti quando una succhiava l’altra rallentava i movimenti della sega per evitare di scontrarsi con la sua bocca mentre quando la prima leccava la cappella, l’altra aumentava l’andatura. Non potevo resistere a lungo! Paola iniziò a far andare sempre più forte i suoi piedini e Veronica non smetteva di leccarmi il “filetto” fino a farmi urlare e farmi godere con un supergetto di sperma che riempì la faccia di Veronica che in buona parte ingoiò, mentre il resto finì ad innaffiare tutti i piedini di Paola.
Ci rilassammo un attimo, a turno andammo al bagno a sciacquarci, poi tornammo all’opera.
Paola e Veronica quindi mi dissero: ”Ti sei divertito? Ora però dovrai esser tu a far divertire noi!”. Il mio cazzo si era ovviamente afflosciato dopo la poderosa sborrata sul viso di Veronica e così stavolta toccò a Paola farmi un bel pompino per intostarmelo nuovamente mentre Veronica si faceva leccare tette. Paola me lo prese in bocca e lo fece riportare ai livelli consueti a colpi di lingua: con la mano lo impugnava e con la lingua mi dava dei piccoli colpetti a ripetizione sulla bella cappellona che pian piano tornava a splendere, poi me lo succhiava facendolo entrare in bocca fin dove poteva, quindi ancora con la lingua lo lisciava tutto fino alle palle mentre con la mano continuava a masturbarmi. Evidentemente quell’andirivieni non poteva durare a lungo e così quando lo vide bello duro smise di succhiarlo e, avendo la figa già gocciolante di umori, mi montò sopra a smorzacandela e cominciò a cavalcarmi.
Paola lo sentiva tutto dentro e mi faceva impazzire vedere come lo cavalcava salendo fino sulla punta quasi facendola uscire per poi godere sentendola rientrare quasi sforzata a causa delle dimensioni porcinesche della cappella. Arrivò in breve tempo all’orgasmo ma non si fermò, evidentemente voleva averne altri e così mi chiese se avrei retto ancora un po’ alle sue sollecitazioni; la tranquillizzai e così continuò a cavalcarmi godendo ancora due volte poi cedette il posto alla sorella che si gettò sul pistolone ancora a smorzacandela però girata di culo verso il mio viso così potevo ammirarlo mentre andava su e giù. Paola, visto che il cazzo era occupato da Veronica, decise di farsela leccare e si sedette a cavalcioni sulla mia faccia con le labbra belle aperte e gocciolanti di umori.
Sentivo Veronica che godeva come una matta mentre si infilava il mio cazzo bello duro tutto dentro e io andavo di lingua molto bene fra le gambe di Paola mentre si mi sditalinava tutto il grilletto come una furia. Riuscì a godere ancora sulle mie labbra poi si girò di schiena e mi appoggiò il culo in faccia dicendomi di leccarle anche quello!
Io da leccatore coi fiocchi quale ero, le leccai tutto il buchetto mentre di tanto in tanto mi insinuavo con la lingua nella figa. Veronica intanto dopo le numerose godute si era sfilata dall’uccellone duro e così fu il turno di Paola che mi chiese di prenderla alla pecorina: si mise a quattro zampe ed io le infilai dentro tutto quel bastone di carne: prima piano poi più forte iniziai a scoparla, facendo affondare bene il mio cazzo dentro di lei!
Veronica non perse l’occasione per sdraiarsi pancia in aria sotto la sorella porgendole la sua figa da leccare. Paola si chinò per eseguire il lavoro di lingua offrendomi ancor più il culo che continuavo a stantuffare molto bene, tanto che prossima all’orgasmo mi chiese di sbatterla più forte, io obbedii e la feci venire con un lungo gemito di piacere.
Veronica mi implorò di non venire a mia volta perché voleva anche lei la sua parte, così finito con Paola lo sfilai per darlo a Veronica che si era già messa a pecora. Glielo infilai dentro di potenza, lei emise un gridolino di dolore, mi chiese di far piano ma io infoiato non la ascoltai e la sbattei con forza!
Paola prese il posto che occupava precedentemente Veronica ovvero sdraiata sotto di lei a farsela leccare dalla sua sapiente lingua. Veronica non disdegnò di tuffarsi fra le sue cosce e così mentre io mi sbattevo la grande, la piccola godeva delle sue belle leccate. Ad un certo punto Veronica ebbe un primo orgasmo sotto i miei colpi… poi ancora un altro, ed un altro ancora! Godeva a ripetizione poi stremata si accasciò sulla sorella. Anche io iniziavo ad essere stanco ma avevo ancora il cazzo in tiro nonostante fisicamente non ne potessi più. Loro evidentemente erano molto soddisfatte della mia prestazione, così mi dissero di non preoccuparmi che non mi avrebbero lasciato lì senza farmi godere per la seconda volta... Mi invitarono a sdraiarmi comodo e per ringraziarmi della godereccia serata trascorsa assieme, iniziarono a farmi un pompino a due bocche. Iniziò Paola a prenderlo in bocca ed a pomparlo lentamente quindi Veronica si aggiunse e così mentre la prima mi baciava e leccava la cappellona, l’altra faceva lo stesso alle mie palle e poi si scambiavano le parti. Quando le loro bocche si ritrovavano assieme sulla cappella, entrambe la leccavano e nel contempo slinguavano tra di loro mentre le loro mani masturbavano il mio cazzo e mi massaggiavano le palle.
Ero estasiato dal vederle all’opera, loro mi guardavano, si guardavano tra loro e sorridevano, mentre io mi gustavo il pompino serenamente. Poi decisero di fare sul serio e così a turno iniziarono a pompare di brutto, Veronica iniziò a far viaggiare la sua mano a 100 all’ora sul cazzo… oramai ero quasi giunto quasi all’apice del piacere: mi dettero ancora alcune belle pompate a turno quindi quando videro il mio viso pronto per godere Paola strappò il cazzo dalla mano di Veronica e continuò a menarmelo alla massima velocità, le loro lingue attendevano l’apertura della fontana e così entrambe continuarono a slinguarmi la cappella finché un mio gemito anticipò una copiosa sborrata sui loro visi e sulle loro bocche che ingoiarono senza problemi, mentre continuavano a lavorarmi l’uccello fino all’ultima goccia che uscì.
Sfiniti, ci accasciammo nudi sul letto segretamente pensando di rifarci l’indomani mattina…
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