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nel bosco...di sera...con un cacciatore...


di deborahtravesta
21.11.2017    |    18.193    |    7 9.5
"“Cazzo che culo favoloso che hai…..."
Nei primi giorni di quest’ultimo mese di novembre, Ezio,un quarantenne che avevo avuto modo di conoscere in un sito, mi chiese di accompagnarlo in altopiano a visitare la baita ed il capanno/postazione di caccia che nell’imminenza della riapertura della stagione venatoria aveva appena sistemato con altri due amici.
“Non è lontano, massimo un’ora di macchina. La ci sono i due miei amici cacciatori che ci prepareranno anche da mangiare un bell’arrosto……e poi il posto è bello ti assicuro”
“Con due amici tuoi?? Ma che intenzioni avete….Lo sai che di brutte esperienze ne ho avute già abbastanza…quindi no grazie!” gli risposi.
“Ma che scherzi?? Sono due amici fidatissimi, si fa per stare in compagnia, sono solo curiosi di conoscerti. Siamo tutti e tre ammogliati e quindi persone serie che non cercano e non vogliono casini! Hanno solo voglia di conoscere una travestita”
“Ma lo sanno i tuoi amici che ho superato la cinquantina?? E’ meglio che gli porti su una trave giovane non certo una matura come me, li deluderesti lasciandoli amareggiati….”
“Lo sanno che sei over 50, gli ho anche fatto vedere le tue foto…..non hanno alcun problema per l’età. Anzi preferiscono mature….sono curiosi, in particolare uno”.
Così mi convinsi ad andare.
Premetto che con Ezio, (non potendo ospitare ne io ne lui), i nostri incontri non erano mai andati oltre i rapporti orali fatti sempre all’aperto in campagna in car sex.
Salii nella sua auto e visto che si andava verso la montagna, anziché minigonne o vestitini, decisi di indossare dei leggings attillatissimi, collant senza mutandine, (non porto mai mutandine con i collant!) e ai piedi degli zoccoli femminili con zeppa. Già lungo la strada che ci portava in su, Ezio continuava ad allungare le mani sulle mie cosce: mi fece sfilare lo zoccoletto chiedendomi di posare il mio piedino velato sopra la sua patta. Sotto la pianta del mio piedino sentivo il bastone durissimo…….lui sospirava tanto che dovetti toglierlo altrimenti si rischiava di uscire di strada! Superata una contrada, accostò e fermò l’auto:
“Deborah, il ca…o mi sta scoppiando, non ce la faccio succhiamelo subito per favore!” Tirò giù lo schienale, io abbassai la testa e iniziai a succhiarglielo (molto eccitante, come nei film porno, con lei che in auto lo succhia a lui al volante): la cosa però durò pochissimo perché venne solo dopo pochi miei boccagli.
“Oh si, ero stracarico, adesso sto bene, non ne potevo più!” mi disse.
Ripartiti, arrivammo in uno spiazzo e a piedi ci inoltrammo in una strettissimo viottolo sterrato. A metà strada si vedeva una baita;
Entrammo, le luci erano fioche e c’era un caminetto con un bel fuoco; alla parete teste di animali ed in fila posati al muro diversi fucili da caccia con cartucciere.
Su un tavolone di legno, pronta da cucinare, cacciagione varia e polenta. Ci accolse uno dei suoi amici: un uomo sui 50 con barbone, odore intenso di tabacco… (non proprio il mio tipo!!) persona comunque cordialissima e gentile (lo chiamavano il Barba). Solite presentazioni e convenevoli, le chiacchere del più e del meno……ecc…..
“Ma Juri non c’è??” chiese Ezio.
“E’ andato a prendere della legna” rispose Barba.
E infatti dopo pochi minuti entrò nel capanno questo Juri, l’opposto del Barba:
35anni massimo, capello corto nerissimo, pizzetto da moschettiere curatissimo. Fisicamente mi piaceva molto, ma la mia eccitazione si sciolse quando ci presentammo perché lui mi salutò con uno sorrisetto molto sarcastico: capii insomma che rideva di me, per deridermi come travestita.
Pazienza, so bene che le trave e in più della mia non giovane età non possono attrarre tutti e pensai tra me: “Ma che cavolo mi ha fatto venire qui Ezio: uno è un omaccione con barbone che non mi ispira e che sembra totalmente disinteressato a me e l’altro che mi deride, mi prende in giro!!!”
Comunque i tre cominciarono a darsi da fare intorno al braciere, chiacchierando un po’ con me e tra di loro specie di caccia..di fucili…..di cibo….
“Ti piacciono gli uccelli arrosto Deborah?” improvvisò il Barba suscitando le risate degli altri due.
“Dipende da che uccelli!” risposi con un sorrisetto stando al gioco.
Il fuoco sotto il braciere era vivace, ma io, purtroppo
forse a causa dell’aria che si era fatta frizzantina che avevo assimilato prima, ebbi l’esigenza di fare un bisognino (la pipi per intenderci!!) e così chiesi se c’era una toilette.
“No qui no, solo una fontana per lavarsi le mani” rispose Barba “Puoi metterti qui dietro la casa, non ti guardiamo…oppure c’è un campo isolato più avanti dove puoi andare tranquilla, ma non da sola”.
“No no qui dietro no! Preferisco spostarmi” risposi.
Ezio si offrì così di accompagnarmi, ma Juri intervenne:
“La accompagno io, conosco benissimo il posto, è già buio e bisogna sapere dove mettere i piedi e stare attenti…”
Intravidi Barba strizzare l’occhio a Ezio, come per invitarlo a dare l’assenso, ma io ero incerta perché mi sembrava che Juri continuasse a ridere di me. Pensai persino che volesse imboscarsi per maltrattarmi per offendermi….
“Ok Deborah se vuoi vai con lui, io ti aspetto qua. Intanto io e Barba ci facciamo due birre e mettiamo su la carne e la polenta” mi disse Ezio.
Io ero ancora incerta, avevo un po’ di paura, ma Juri insistette:
“Ma dai forza Deborah vieni, tranquilla non ti mangio mica!”
Entrammo così in un sentiero buio: lui mi faceva strada con una torcia; camminavo male a causa degli zoccoli troppo alti per uno sterrato e lui mi prese stretta la mano per non farmi cadere.
Dopo un po’ arrivammo in una radura dove non si vedeva nulla: prato e alberi intorno.
“Ecco qui va bene, fai pure” mi disse.
Io imbarazzata gli chiesi di girarsi e allontanarsi un pochino.
Lui mi guardò ridendo:
“Ma dai non dirmi che ti vergogni? “
“Certo che si, fare la pipi guardata mi imbarazza”
“Ma dai, alla tua età ti vergogni ancora??” Altra stoccata alla mia età matura!!Ufffaaaa!
“Forza fai la piscia come le “vere signore” da brava! Mi eccita da morire vedere le “femmine” che pisciano!”
Avendo capito che sarebbe stato inutile insistere perché non si sarebbe mai allontanato, abbassai a fatica leggings e collant e mi accucciai come fanno le femmine: con difficoltà per l’imbarazzo della sua presenza, feci solo poche goccioline; mi tirai su i collant e mentre mi alzavo anche i leggings me lo trovai improvvisamente di fronte a pochi centimetri da me.
“Cosa c’è?” chiesi
Senza dire una parola si abbassò i pantaloni mimetici da caccia, poi i boxer, tirando fuori un pene in tiro come un manganello; mi mise una mano sopra la testa costringendomi a piegarmi all’altezza della sua asta che mi posò sulle labbra; per reazione tenni la bocca chiusa e lui per risposta iniziò a sbattermelo con vigore sul viso a mo’ di schiaffi.
La cosa, pur imbarazzandomi, però mi stava anche eccitando: un prato nascosto, io, travestita over 50 nelle mani di un maschio giovane e fico…..intrigante…..Ma per provocarlo continuai a tenere la bocca chiusa.
Allora lui mi prese il mento:
“Apri la bocca puttana!!Le trav mature sono la mia passione segreta!” disse.
“Ma se mi prendevi in giro prima, che cavolo dici che ti piacciono le trav mature?”
“Era per confondere le idee…se tu capivi che mi eccitavi non saresti mai venuta a fare la piscia sola con me vero?”

“Certo che no! Comunque non possiamo..sotto ci sono Barba ed Ezio che ci aspettano……..” risposi.
“Me ne sbatto, dai apri la bocca cazzo!!”

Stava diventando duro, cosa che apprezzo molto nei maschi…e cosi continuai a provocarlo dicendo che volevo andarmene.
Mi strinse leggermente la gola costringendomi ad aprire la bocca: per darmi equilibrio mi sfilai gli zoccoletti e, remissiva e arrendevole, mi misi accovacciata con la schiena appoggiata ad un albero. Juri me lo infilò in bocca e puntandomi le mani dietro la testa dava lui il ritmo alle pompate, mettendomelo sempre più in fondo tanto che avevo dei conati! Mi lamentavo ma lui continuava. Cercai di puntargli le unghie sul fondoschiena così da potermi liberare. Lo tolse un attimo così finalmente potei respirare, ma subito dopo ricominciò a pompare come un forsennato. Poi.. improvvisamente lo tolse, mi rigirò iniziando a palparmi e schiaffeggiarmi il culetto avvolto dai collant.
“Cazzo che culo favoloso che hai….”
“Cosa fai???” gli chiesi.
“Voglio scoparti!!!”
Fui presa dal panico tanto che mi si bloccò il respiro. Trangugiavo a fatica e balbettai:
“Questo no di sicuro, non voglio assolutamente!!”
“Ma si che lo vuoi, lo so che ti piacciono da matti i cazzi giovani!! Vuoi negare?”
“No non lo nego, ma non lo faccio assolutamente con uno che vedo per la prima volta, che non conosco e tanto meno all’aperto!” ribattei decisa.
Senza rispondere, con un calcetto leggero sulla caviglia mi schienò sul prato. Tolse un preservativo dalla tasca che si infilò senza fatica; essendo io fisicamente debole e di indole remissiva, non riuscivo a tenergli testa.
Mi rigirò le braccia indietro bloccandomi i polsi con una mano e con l’altra sfilò del tutto i leggings, diede uno strappo deciso ai collant (“Tranquilla, domani ti compro io 5 paia di collant nuovi dai cinesi” disse).
“Nooo ti prego noooo, no no non voglio stasera…..dai..aspettiamo di conoscerci meglio, te lo succhio tutto se vuoi!!!” imploravo.
Niente!!!Una punta dura si posò sul mio (come al solito) stretto buchetto. Lui spingeva ma non riusciva ad entrare perché facevo resistenza: così sputò varie volte saliva per lubrificarmi, poi estrasse dalla tasca (era attrezzatissimo!!) un tubetto di gel che fece scorrere sul suo pene ricoperto dal preservativo e che sparse anche sul mio orifizio anale: spinse …. sentii come una bottiglia che si stappava e un dolore mi investì, tanto che lanciai un femmineo urletto.
“Non gridare!! Farò piano, non gridare, è entrato dai!! Mi bastano pochi colpi perché hai la fica strettissima, tre colpi e godo…cazzo che stretta che sei puttana, mi fai sborrare subito!” mi gridò sul viso.
Ero angosciata…. D’improvviso sentii la voce di Ezio che veniva verso di noi:
”Hei Juri, Deborah dove siete, tutto bene???”
Feci per rispondere, per chiedere aiuto, ma Juri mi fece segno col dito sulle labbra di stare zitta:
“Si si a posto, Deborah mi sta facendo un fantastico pompino! Non ti secca vero?”
“Lo immaginavo! No non mi secca, la conosco, quando vede uccelli giovani non connette più. Comunque fate prestino dai….”
Riprese a scoparmi, ma grazie al cielo era bravissimo perché entrava ed usciva piano piano, senza affondare e con tantissima estrema delicatezza.
Avevo però male la schiena in quella posizione stesa sul duro del terreno.
“Ti supplico, basta, sto male, lascia almeno che abbassi le gambe… ho male la schiena!” dissi piagnucolando per intenerirlo.
“Ferma…….. fermaaaa sto venendo…!!! Vengo, ti riempio tuttaaa, godoo vecchia troiona!!!!” Sentii che venne trattenendo l’urlo di piacere digrignando i denti per non farsi sentire troppo.
Uscito si sfilò il preservativo e disse:
“Guarda porca tr…., non ho svuotato del tutto! Ezio mi ha rovinato la sborrata venendo a rompere le balle……ho ancora mezzi coglioni pieni !!!!!!! “
“Ma che scherzi????”
Ero a terra e lui si mise sopra di me.
“Apri bene tutta la bocca!” mi ordinò infilandomelo di nuovo in gola da sopra.
“Mio dio, basta basta dammi tregua, ho superato la cinquantina, non riesco a seguire i tuoi ritmi!” gli feci.
Ma ormai era partito nuovamente e a questo punto il mio obiettivo era di farlo godere in fretta. Mi scopava la bocca insultandomi di continuo dicendomi che ero una vecchia puttana, la sua milf. Stimolai i testicoli con la punta della lingua e massaggiandoli con la mano. Tanto mi pompava che sbattevo il naso contro il suo stomaco, ero ormai impotente di fronte a tanto vigore…..mi girava la testa, avevo conati.
“Apri bene la bocca!!! Guarda, ammira e ingoia il nutrimento delle troie come te!” Fioti di crema mi riempirono il viso, gli occhi….….. a spasmi continuava a uscirne, con lui che godeva e mi urlava gli insulti peggiori.
Come era possibile tanto sperma se prima aveva eiaculato anche scopandomi? Dove la prendeva tanto virilità??? Ero completamente imbrattata, tanto che dovetti usare un barattolo intero di fazzolettini umidificati per ripulirmi almeno un pochino.
Sfinita rimasi distesa sul prato con lui seduto accanto.
”Ti voglio rivedere presto, ma ti porterò su di un letto e vedrai che dopo che avrai riprovato il mio cazzo sul morbido verrai tu a cercarmi per implorami di scoparti!! Ora su forza dai coraggio alzati, sistemati un po, torniamo al capanno altrimenti vengono a cercarci”
Tornammo giù. Io sfinita barcollante e dolorante… con la testa che mi girava, lui paonazzo ma come nulla fosse!
Barba e Ezio ci guardarono con fare malizioso ma mentre Barba ridacchiava, il viso di Enzo mi sembrava più seccato sospettoso…Cenammo evitando, per non creare imbarazzo, di andare troppo nell’argomento…..ma, poiché il culetto mi faceva male, dovetti più volte alzarmi a passeggiare intorno alla baita. Essendoci la finestra semi aperta, da fuori li sentivo parlare cosi mi misi ad origliare.
Ezio faceva domande continue, che non riuscivo bene a sentire…quindi la voce di Juri, chiarissima, che disse:
“Si si l’ho scopata e anche le ho sborrato in faccia….non sarai mica geloso vero? Chissà tu quanto l’hai ramazzata!“
“No cazzo quella troia a me non mi ha ancora lasciato…. sta vacca!!”
Continuai ad origliare:
“Comunque la tardona ha una bocca da sballo, favolosa, lo ciucia (succhia) da dio e ha anche un culo eccezionalmente avvolgente….che però è talmente stretto che purtroppo ti fa sborrare quasi subito…strano che alla sua età sia cosi stretta…boh!!!” commentava ancora Juri.
Rientrai nel capanno. I tre si bloccarono con i discorsi……….Rimanemmo li ancora un oretta e al ritorno in auto Ezio volle sapere tutto nei dettagli…..e alla fine…..


DeborahTravesta
Altopiano di Tonezza Novembre 2017

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