trans
il mostro
di Luccitrav
25.04.2024 |
315 |
4
"Mi ritrovai quasi bocca a bocca e mi penetrò con un colpo unico ero bagnata ma sentii male ero piena mi abituati..."
era una domenica mattina. subito dopo pasqua. optai per una bella passeggiata al mare in abbruzzo. una regione che amo moltissimo. avevo voglia di passeggiare. nessuna pretesa le spiaggie ancora con poca gente. sembrano incontaminate. passeggiavo. superai. parecchi lidi. fino ad arrivare dove c'era solo spiaggia e alberi ero sola. quando vidi un uomo. molto maturo pantaloni. ma ha dorso nudo. intento a raccogliere legna poi mi accordi che stava costruendo una specie di capanna. era grosso si vedevano gli anni. robusto. capelli cortissimi. un po' di pancia lo guardai. un po'. mi intricava molto. ma non mi degno nemmeno di uno sguardo. dissi peccato. e me ne andai . la settimana volo via in fretta. e dei momenti lo pensai. mi eccitava. pensarlo. decisi di tornare. ma questa volta più audace. il tempo non era dei migliori. ma non faceva freddo arrivai di nuovo li superando tutti i lidi. in modo da non fare più tutta quella camminata. scesi e mi incamminai. questa volta rimanendo in vestitino corto. bianco con solo un micro perizoma. parrucca nera corta. poco trucco occhiali. e zainetto. .già in lontananza vidi che la capanna era completa. tanti legni che la circondavano e dei teli come tetto. c'era anche una specie di barbecue passai davanti. ma non lo vedevo. e poi tutto quel silenzio. a parte il rumore del mare. andai più avanti. fumai una sigaretta. all'improvviso lo vidi uscire dalla vegetazione. con solo un costume ero lontana però vidi che lui mi guardo e andò dentro la capanna. . non sapevo che fare. forse anche un po' di timore. metre tornavo passando vicino. ma con i piedi vicino la riva. guardai. poi sentii una voce rude usci si avvicino. e mi chiese una sigaretta. sembrava dell est. mi cadde il pacchetto. forse tremavo un po' lo raccolsi e mentre mi alzo mi spaventai. vidi un rigonfiamento pauroso il costume sembrava dilatato. ma non dava il segno di un erezione. gli dissi che era bella la capanna. e il posto. lui si giro e andò a sedersi su un tronchetto tagliato senza dirmi niente. rimasi male ma rimasi li seduta in riva. .funai una sigaretta gli davo le spalle. poi mi girai non cera. presi coraggio con la scusa di lasciarli qualche sigaretta vidi il costume blu. appeso dai legni intravvedevo la e sue gambe. grosse pelose. dissi scusa disturbo. avevo tra le mani tre sigarette. lo trovai nudo si alzo s prenderle. rimasi impietrita aveva un cazzo non in erezione ma era grosso una cappella grandissima corto ma larghissimo e due palle enormi feci finta di nulla. ma ero eccitatissima. non rimase sdraiato si sedette su una sdraia lo guardavo poi mi girai. all'improvviso mi dice levati il vestitino una voce forte ebbi paura. un po' ma lo feci. rimasi nuda solo il perizoma poi mi dice sdraiati a pecorina e vieni verso di me all indietro lo feci. ero davanti a lui seduto io a pecorina i miei piedi. toccavano i suoi. ebbi un brivido. .avvicino le mani sul mio culetto le sentivo grandi callose. non avevo il coraggio di guardarlo. mi palpava poi mi diede un ceffone fortissimo sentii il rumore sordo e un gran dolore si alzo. in piedi si chino e prese con tutte e due le mani il mio culetto comincio a prenderlo a schiaffi sempre più forti lo allargava violentemente. avevo paura e un misto di eccitazione potevo urlare ma tanto non c'era nessuno si chino. mi prese la testa con una mano mi obbligo a leccargli le grosse palle erano sudate grosse. calde. sentivo che mi strusciava il cazzo sulla testa lo sentivo pesante. intanto mi dai schiaffi sul culo mi riprese per i capelli mi ritrovai quel mostro davanti la bocca ara davvero largo. non lungo. con forza me lo mise in bocca. non riuscivo a farlo entrare tutto per almeno dieci minuti leccavo tutto palle cazzo asta e quello che. potevo fare entrare in bocca. ero distrutta. il sapore e l' odore mi eccitavano ancora di più. il culetto mi faceva male era un porco poi si sdraio per terra sembrava tranquillo. mi disse di succhiare ancora con una mano mi prese una gamba mi mise a sessantanove. fu per me un massacro mi lecco il buchetto con irruenza le mani forti ancora a schiaffeggiare dita che mi dilatavano sempre di piu e vero godevo tanto. ma avevo ancora un po' di paura. ansimavo di piacere il suo grosso cazzo l avevo davanti la cappella rosacea era enorme la leccavo dappertutto. poi si fermo mi fece capire che voleva scoparmi avevo il culetto che mi faceva male. mi misi a smorza candela sul suo cazzo gli rivolgevo le spalle. provavo a farlo entrare. lui mi cinse le spalle. mi ritrovai quasi bocca a bocca e mi penetrò con un colpo unico ero bagnata ma sentii male ero piena mi abituati. i colpi erano frenetici il suo grosso grasso cazzo mi stava spaccando colavo dalla pisellina. ebbi un orgasmo fantastico. poi pensai che non aveva il condom. ma ormai. ero la sua puttana. .più di mezz'ora mi scopo girandomi anche su un fianco. .pensavo a come sborrasse. lo volevo in faccia. all'improvviso colpi fortissimi. mi diedero una sensazione caldissima. urlavo. e sentivo tutto il suo liquido riempirmi. lui mi diede un morso. sul collo ero piena mi tremavano la e gambe. lui si alzo. io per terra mi prese per un braccio. mi alzo mi porto la testa davanti al suo cazzo e mi urino una marea in faccia o in bocca. alla fine. mi disse brava puttana. ne ne andai completamente distrutta. senza sapere chi era quel mostro.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.