trans
Urla di piacere - Parte Prima
di ManuelaBulgariTrav
29.08.2024 |
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"Singoli soprattutto, che volevano incontrarmi, ma anche sorelline e qualche coppia..."
La serata era tiepida e mite, nonostante fosse luglio inoltrato. Di solito in questo periodo, lungo il litorale jonico calabrese le temperature sono al di sopra della media, ma non quella sera. In compenso, ero calda io. Avevo una grandissima voglia di scopare quel giorno. Mi portavo un astinenza di un paio di settimane, dall’ ultima volta che avevo preso un cazzo degno di questo nome.Ero eccitata, vogliosa di fare porcate, in calore come una cagnetta, complici anche le tante chat e messaggi che ricevevo su A69. Singoli soprattutto, che volevano incontrarmi, ma anche sorelline e qualche coppia. La maggior parte spesso inconcludenti e comunque, per un motivo o per l’ altro, c’era sempre difficoltà ad organizzarsi.
Questa storia andava avanti da qualche, giorno. Sposati, fidanzati, single. E poi, segaioli, collezionisti di foto e perditempo. Non ero carina come oggi allora, sono passati circa sei anni, ma promettevo molto bene ed ero molto disinibita e troia. Ora lo sono di più ovviamente, ma nei limiti di quello che è il buon sesso.
Nei giorni precedenti avevo preso contatto con un ragazzo molto carino in foto. Mi aveva contattato perché era interessato ad incontrarmi, ma non poteva ospitare. In quel periodo nemmeno io per una serie di circostanze, ma allo stesso tempo avevo voglia di andare a fare carsex con qualcuno.
Dopo qualche chattata nei due giorni precedenti e un paio di telefonate di rito, prendiamo appuntamento.
Eravamo un pò lontani ma ci siamo organizzati per vederci a metà strada, sulla costa jonica, per poi andare in qualche spiaggia o parcheggio. Lui aveva qualche anno in meno di me. Guardavo le sue foto continuamente e sbavavo per quello che vedevo: un fisico asciutto e scolpito dalla palestra, addominali a tartaruga, bel viso con barba e dulcis in fundo, un cazzone di tutto rispetto, bello, lungo, largo, nodoso, venoso e turgido. Un bonazzo insomma.
Io tutta eccitata e desiderosa di farmi scopare da quel ragazzo, mi preparo di tutto punto, depilazione, doccia, clistere ecc. Metto le mie cose nel borsone per poi cambiarmi sul posto, per lui non c’erano problemi, era talmente arrapato a quanto poi ho capito, che mi sarebbe saltato addosso anche se non ero truccata, un vero toro.
L’appuntamento era sulla statale 106 jonica, per poi dirigerci in qualche posto che conosceva lui. Salgo in macchina e mi avvio a destinazione; erano circa le 22 e ci avrei messo circa 40 minuti per arrivare.
Lungo il tragitto fantasticavo a cosa sarebbe potuto essere, ma ero anche un pò ansiosa di incontrare uno sconosciuto in carsex, non è una cosa di tutti i giorni; di solito ospitavo, ma non quella sera. Ma il timore spariva subito quando l’eccitazione saliva un pò di più. Il mio buchino era bagnato e voglioso di ricevere un bel cazzone come quello e la mia bocca avida di succhiare e insalivare una bella cappella.
Arrivo all’appuntamento in orario e subito lo chiamo.
«Ciao, tra 5 minuti sarò li da te tesoro..» , mi rispose.
Mi ero messa una tuta comoda e sotto indossavo perizoma e calze a rete, sopra reggiseno e top. Mi mancava di indossare i tacchi e truccarmi. Avevo una voglia di farmi trovare già pronta, ma non potevo; il contesto non mi permetteva di girare en femme e un pò avevo anche timore di qualche pattuglia. Ma pensavo a come avrei potuto fare, come avrei potuto truccarmi prima.
Ma intanto lui era arrivato. Gli avevo dato indicazioni su di me e lui si è affiancato con la sua macchina alla mia.
«Ciao, piacere eccomi!», disse abbassando il finestrino.
«Ciao,piacere mio..», risposi per nulla imbarazzata.
L’ansia era scomparsa e lui sembrava proprio una persona alla mano, semplice e carina, ma anche decisa su quello che voleva.
«Dove andiamo?» gli faccio , «Io non conosco posti in questa zona.»
«Qualcosa conosco io, in qualche spiaggia!» rispose , «Andiamo, seguimi con la tua macchina!»
Ci avviammo entrambi sulla statale, io dietro di lui sempre più con il mio culetto che pulsava e con una gran voglia di essere sbattuta.
Dopo un paio di svincoli errati e qualche cavalcavia, trovammo quello giusto che ci portava in una spiaggia appartata e completamente deserta.
Nonostante il periodo non c’era anima viva. Parcheggiamo vicino un boschetto e decidemmo di rimanere lì, affiancando le macchine. Certo, sarebbe potuto venire qualcuno, ma sicuramente solo e soltanto persone e coppie per appartarsi.
Io cominciai a prepararmi mentre lui chiuse la sua macchina ed entrò nella mia: avevamo optato per la mia Scenic che era più spaziosa dietro rispetto alla sua del quale ricordo solo il colore bianco ora.
Dopo un buon quarto d’ora ero pronta; trucco, capelli castano chiari lunghi allora, rossetto rosso fuoco, calze a rete e reggicalze, top e reggiseno, tacchi a spillo. La troia era pronta a scatenarsi.
Ci mettemmo dietro e lui intanto aveva già iniziato a spogliarsi, ma l’opera spettava a me completarla. Gli sfilai la t-shirt e gli short che aveva.
Poi faccio un cenno per toglierli gli slip..lui mi prese e mi baciò appassionatamente e cominciò a palparmi e accarezzarmi ovunque. Sembrava veramente un bronzo di riace, con un fisico scultoreo ma non esagerato o pompato.
Mentre continuava a baciarmi e a mettermi la lingua in bocca, gli tolsi gli slip e afferrai quel bellissimo cazzo che era già in tiro e turgido. Lui gemette di piacere.
Si mise di fianco a me e io cominciai ad accarezzargli le gambe e le palle e a segarlo dolcemente. Lui non aspettava altro e apprezzò molto e io cominciai seriamente a bagnarmi e ad essere eccitatissima.
Lui accennò un gesto, timidamente solo perché ci conoscevamo da poco, ma io capii subito e non vidi l’ora di eseguire; mi abbassai sul suo cazzone e glielo presi tutto in bocca , cominciando a succhiare avidamente su e giù come un’assatanata, gustandomi il suo sapore e odore, mentre lui mi infilò due dita nel culo e cominciò a lavorarmi per bene. Un brivido mi percorse lungo la schiena; avevo appena varcato la soglia del paradiso sulla terra.
(Continua)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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