trans
Una storia vera con un pizzico di fantasia
di Ladyluxtrav
01.10.2024 |
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"La sera ho un aperitivo e una cena di lavoro perciò mi preparo per tempo esco e contemporaneamente si apre la porta della camera attigua da cui sorpresa delle..."
Non amo fare incontri nella mia Città è una di quelle paranoie irrazionali che ogni tanto abbiamo, il timore di incontrare qualcuno che si conosce, il timore di reincontrare nella vita normale qualcuno con cui si ha avuto un rapporto e così via, fortunatamente viaggio spesso per lavoro così ho modo di dare vita a Michela, una trav milf piacevole e gioiosa, alcuni anni fa' ero in trasferta a Viareggio verso fine stagione c'erano ancora diversi turisti ma non più la ressa estiva, il mio hotel, come molti in riviera, ha molte camere con il balconcino il mio dava sul mare.Quando sono in hotel porto con me sempre il necessario per travestirmi, a volte mi trucco anche e mi metto lo smalto alle dita dei piedi e delle mani, spesso per il mio piacere personale di sentirmi sexy, alcune volte mi diverto a camminare nei corridoi in versione femminile, cosa che non faccio più da quando ho scoperto che ci sono le telecamere H24, ma questa è un'altro racconto che prima o poi scriverò.
Nella solitudine della mia camera mi preparo come se avessi un'appuntamento, gioco un po' in cam, con piacere faccio sborrare un paio di maschietti che apprezzano il mio spettacolo, verso ora di cena prima di prepararmi e uscire da maschietto esco sul balcone senza parrucca e senza trucco ma con autoreggenti e tacco 12, sopra indosso una giacca leggera che arriva giusto alla balza delle autoreggenti, il mio balcone protetto dal cemento confina con quello delle stanze attigue, il rischio di essere vista e minimo ma non inesistente, infatti proprio mentre sto' per rientrare dalla camera in parte esce un signore maturo direi sulla sessantina a ritirare un asciugamano precedentemente steso, incrociamo gli sguardi e ci scambiamo un saluto di rito, prima di rientrare in camera abbassando lo sguardo inequivocabilmente si accorge di cosa stessi indossando, poi il sandalo proprio non si poteva non notare, penso di aver fatto proprio una pessima figura, vabbè magari non lo vedrò più, neanche il tempo di rientrare e sento bussare alla porta, caso più unico che raro in un hotel la porta è dotata di spioncino guardo, eccolo lì il Signore vicino di camera, decido di giocare chiedo un attimo indosso frettolosamente la parrucca tolgo la giacca e gli apro, sopra oltre il reggiseno intonato al perizoma indossavo un vestitino trasparente e molto audace, lo faccio accomodare ha con se due bottigliette di spumante da frigo bar, " buonasera ho visto che ha appena finito la sigaretta e mi chiedevo se le facesse piacere prendere un aperitivo con me" gli rispondo suadente "certo che si" rimaniamo seduti sul letto a sorseggiare il vino parlando amabilmente è molto interessato alla mia passione per il travestitismo, onestamente era un uomo gradevole sportivo, mi disse che andava in bicicletta e faceva ancora qualche gara amatoriale, ma non quello che cerco io, però orgoglio di femmina avrei voluto essere corteggiata e non ho mancato abilmente di alzare leggermente il vestito per mettere in mostra le gambe e fare vedere le autoreggenti ma niente il nulla più assoluto nessuna avance incredibile, dopo un quarto d'ora si congeda ringraziandomi per il tempo trascorso insieme e che era ora di andare alla sua cena, si alza raccoglie le due bottigliette, io incredula ma non doma lo precedo e nell'aprire la porta da consumata puttana mi chino fino a sfiorare con il mio culo il suo cazzo, che a differenza della sua calma apparente è durissimo nei pantaloni, mi chino ancora per sentirlo meglio, la porta è socchiusa, e gli dico " allora non ti sono indifferente" la sua risposta è chiara " a chi potresti essere indifferente ?" Per me è una sfida ormai ha le spalle appoggiate alla porta lo spingo leggermente contro di modo che si chiuda e con una mano gli afferrò il cazzo dentro i pantaloni, lo sento quasi pulsare di una durezza impressionante, mentre lo massaggio gli lecco il collo, gli apro la camicia inizio e leccargli i capezzoli l'ombelico scendo ancora ora sono in ginocchio di fronte a lui, gli slaccio la cintura gli apro i pantaloni che gli calo con le mutande e faccio svettare il suo cazzo che non aspettava altro di essere liberato, lui nel silenzio più assoluto, qualche respiro e qualche leggero gemito, tanto ormai so' cosa voglio, desidero stupirlo fargli un pompino indimenticabile, non è un cazzo enorme e ne sono contenta ha un buon odore e un ottimo sapore, inizio a leccargli la cappella stringendo l'asta con una mano, non glielo prenderò tutto in bocca per un po', deve soffrire e gustarsi la scena lo lecco in maniera lasciva cerco il suo sguardo, ma ha gli occhi chiusi con ancora la bottigliette in mano, mi sembra quasi di fare una pompa a una statua, allora con grande impegno prima in un senso poi nell'altro gli faccio sentire le mie labbra su tutto il cazzo quando arrivo alla cappella ma metto in bocca e ci gioco con la lingua, adesso la mia mano gli sta' massaggiando le palle, rimane in silenzio ma non riesce a trattenere dei gemiti di piacere, faccio si che il tempo sia infinito, quando decido sia arrivato il momento glielo prendo tutto in bocca fino al ventre risalgo e riscendo ora le mie mani sono dietro il suo culo a spingerlo delicatamente verso di me per averlo completamente dentro la mia bocca, il suo respiro si fa' piu affannoso è il momento di accelerare il ritmo, bastano pochi minuti e mi avvisa che sta' per venire, apprezzo molto questo, ma ho deciso che voglio essere troia questa sera, gli tengo la cappella appoggiata alle labbra con la bocca aperta e bastano due movimenti con la mano per sentire il suo primo schizzo di sborra arrivare sulla lingua e sul palato, sono stata attenta che anche lui vedesse il suo sperma che schizzava nella mia bocca, a questo punto lo prendo dolcemente fino in fondo e sento ancora 3 schizzi che mi arrivano meno potenti ma molto sentiti da lui che trema di piacere, ingoio con piacere il suo piacere che ha un buon sapore come quello di chi il giorno prima ha bevuto succo di ananas, gli tengo in cazzo in bocca per ancora qualche minuto gli lecco la cappella da vera maiala è pulitissimo adesso, come in tranche mi da un bacio sulle labbra e quasi scappa via.
Rimango un po' a pensare a quanto è successo sono esternamente eccitata e felicissima di quello che ho fatto mi sento veramente una maiala, non resisto e mi masturbo al pensiero, dopodiché esco a cena.
Dovendo trascorrere ancora una notte in hotel inizio con i miei soliti pensieri, ma se è ancora qui anche lui dovessi incontrarlo a colazione, solo una trav può capire che non fa' piacere farsi vedere in abiti maschili dopo un incontro si è due persone diverse, invece niente non ci si vede neppure sul balcone, anche se la camera risulta occupata.
La sera ho un aperitivo e una cena di lavoro perciò mi preparo per tempo esco e contemporaneamente si apre la porta della camera attigua da cui sorpresa delle sorprese ne esce il mio amichetto con una signora, che a poco scoprirò essere la moglie, capisco il perché delle non avances e il perché del silenzio, prendiamo l'ascensore insieme lui per un attimo ho temuto avesse un infarto tutto rosso in viso, puntualizzo in versione man sono decisamente un bell'uomo non effemminato ma delicato affabile e da sempre apprezzato dal mondo femminile, nel breve tragitto in ascensore famigliarizzo con la coppia più con la signora lui era praticamente paralizzato e le chiedo ma vista l'ora prima di cena andrete a prendere un aperitivo e la signora mi dice "si certo ieri sera sono andata dalla parrucchiera e mio marito mentre mi aspettava si è bevuto ben due bottigliette di prosecco dal frigo bar con quello che costano conviene uscire" gli ho risposto "sicuramente col l'ottimo lavoro che le hanno fatto ai capelli l'ho avrà fatto aspettare un bel po' e per combattere la noia qualcosa doveva pur fare" arrivati al piano ci siamo salutati con un sorriso
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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