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La signora dice che va bene cosi


di DanaB
31.01.2018    |    6.973    |    9 9.1
"Nel pomeriggio andremo a comperare qualcosa di sexy..."
Lina e Gino sono a cena in un ristorante in periferia, consigliato loro da un amico. La cucina è veramente buona. A fine cena Lina va in bagno e Gino si accorge che la suo gonna, già notevole perché corta è anche un po’ trasparente per cui richiama l’attenzione di tutti. Quando la moglie torna dal bagno le fa notare la cosa.
-Davvero ho dato spettacolo? Era un bello spettacolo. A te ha dato fastidio? A me no. Ti dirò che mi diverte e mi stuzzica. –
- No. Non mi ha dato fastidio. Lo spettacolo è notevole. Lo sai come sei fatta. Sei arrapantissima. Comunque non so se ti sei accorta come ti guarda il cameriere che ci serve. –
-Si l’ho notato. E’ abbastanza esplicito. -

Andando via, quando è quasi sulla porta, Lina dice che deve andare di nuovo al bagno. Deve attraversare la sala.
Gino l'aspetta in strada. Lina in macchina gli mostra gli slip tirandoli fuori dalla borsetta.
Lui è curioso di vedere cosa hanno visto i clienti del ristorante. Fanno benzina in un distributore e lei scende dalla machina per farsi vedere da Gino. Fa finta di andare a posare una cosa nel portabagagli. Oltre a Gino la può ammirare anche il benzinaio.
Arrivano a casa eccitatissimi fanno l'amore parlando dell'esperienza al
ristorante e al distributore.
Per un pò di giorni non parlano più di quella esperienza. Poi un sabato Gino accompagna Lina a fare spese. In un negozio di abbigliamento le consiglia una mini abito molto succinto.
-Ti sta benissimo. Ti valorizza moltissimo le gambe. –
-Se a te piace lo compero. –
-A me piace. A te no?. –
-Si ma mi vedo molto provocante. Non trovi. –
-Ti vergogni ad indossarlo? –
-No. Lo sai che sono un po’ esibizionista. Mi piace essere notata. –
-Ed io voglio che tu sia libera di esprimerti come ti piace. Anche a me piace avere una moglie ammirata. -
Dopo le spese tornano a casa, si fanno una doccia prima di uscire a cena. Gino consiglia a Lina di inaugurare il suo nuovo acquisto. Indossa scarpe con tacco altissimo.
-Come sto? – Chiede Lina quando è pronta.
-Sei uno schianto. Mi piace da morire questo tuo look. –
-Sembra ti ecciti vedermi vestita cosi. –
-Si mi eccita da morire. –
-Cos’è che ti eccita tanto? Il vedermi bella o il fatto che altri mi vedano cosi provocante? –
-Entrambe le cose. Tu come ti senti vestita cosi? –
-Mi sento strana. Anch’io sono un po’ eccitata. Colpa del mio narcisismo. L’idea che suscito interesse mi eccita. –
Gino decide di tornano al ristorante dell’ultima volta.
-Perché vuoi tornare li? – Chiede Lina mentre ci vanno
-Voglio vedere la faccia del cameriere che ci ha servito l’altra volta quando ti vedrà cosi. -
Entrati al ristorante Lina lascia il cappotto all’ingresso.
Mentre vanno al tavolo tutti guardano Lina. Il cameriere se la mangia con gli occhi. Dopo aver ordinato Gino fa a Lina:
-Hai visto come ti guardavano tutti? –
-Si. Credo che penseranno che sono una poco di buono. –
-Ti dispiace? A me no. Ti dirò che mi eccita. –
-Nello stesso modo penseranno che tu sei un cornuto. –
-Può darsi. Ti dirò che la cosa non mi disturba. –
Mangiano il primo poi Gino dice a Lina di andare al bagno. Per farlo deve attraversare tutta la sala.
Quando torna e si siede, chiede a Gino:
-Ti è piaciuto come camminavo. –
-Sei stata fantastica. Molto provocante. –
Dopo aver pagato il conto mentre Gino si avvia alla porta Lina torna in bagno. Gino l’aspetterà in macchina.
Lina esce dal ristorante tenendo il cappotto sulle spalle. Cammina lentamente ancheggiando verso la macchina che è un po’ distante. Una macchina che passa si ferma accanto a Lina. Lei accelera il passo e sale in macchina trafelata e scombussolata.
-Mi ha preso per una battona! – Fa Lina appena ripreso fiato.
-E' normale. Vestita cosi. Di notte per strada da sola e sculettando. Che ti ha detto? –
-Non ricordo bene. Mi sembra :” Bella sorca. Quanto vuoi? “ –
-Tu non gli hai risposto? –
-No. Cosa gli dovevo rispondere. –
-Cosi non sai quanto vali. – Fa Gino ridendo
-Ma guarda che è lui che mi ha chiesto quanto volevo. –
-Se gli avessi detto un prezzo avresti scoperto se valevi di più o di meno di quel prezzo. –
-Secondo te quanto valgo? –
-Molto. Sei notevole. –
A casa continuano a parlare mentre fanno l'amore.
Qualche giorno dopo vanno in giro di nuovo per negozi. Comperano una gonna molto volgare e un top dozzinale.
Poi entrano in un negozio di intimo. Scelgono un perizoma. Gino chiede alla padrona:
-Lo può provare?-
-Ma certo. – Fa la donna. Una donna sui 45 anni ben messa alta giunonica e con un viso molto volitivo.
Lina entra nello stanzino. Dopo un po’ Gino si affaccia la guarda e le dice:
-Ti sta molto bene. – Poi apre di più la tenda e lascia che la Signora possa vedere Lina e le chiede:
-Che ne dice lei? –
-Le sta benissimo. – Fa la donna avvicinandosi.
-Lo deve indossare sotto una gonna molto aderente. Penso che non si vedranno i segni. – Fa Gino.
-Non credo che si veda nessun segno. – Fa la donna.
-Ma ce l’hai qui la gonna! Perché non la provi? – Esclama Gino. Prendendo la gonna dalla busta.
Lina indossa la gonna elasticizzata ed esce dallo stanzino.
-Come le sta bene. E’ molto sexy con quella gonna. Non si vede nessun segno. Pero se posso permettermi un suggerimento. Con una gonna cosi corta va tenuto presente il colore delle mutandine. E’ facile che si vedano sedendosi. Con la gonna nera va messo anche il perizoma nero.-
-E’ vero! Allora lo prendo nero. – Fa Lina.
-Però nero non c’è di questo modello gliene faccio provare un altro. – Gli prende un perizoma nero e lo porge a Lina mentre lei si sfila l’altro.
La donna e Gino rimangono a guardare Lina che si infila il perizoma. La Signora rivolta a Gino fa:
-Le sta divinamente. –
-Anche meglio dell’altro. Vero? –Fa Gino mentre la donna va ad aiutare Lina a sistemarsi la gonna.
-Ne avrei un altro simile. Molto carino da farle provare. –
-Lo prenda. – Fa subito Gino.
Dopo un attimo la signora porta un perizoma microscopico. Lo mostra a Lina che fa:
-Mamma mia quanto è piccolo!- Continuando a rimiralo mentre con una mano comincia ad abbassarsi la gonna. La signora l’aiuta. Lina si ferma e lascia fare. Le sfila anche il perizoma. Lina porge il perizoma da provare alla signora. Questa le infila il perizoma.
-Non è una favola? – Fa la signora.
-Si. Le sta veramente bene. – Fa Gino
-Però si vedono i peli . Si deve depilare un po’ di più. – E rimbocca i peli sotto l’orlo del perizoma.
-Non so quale prendere .–
-Prendili tutti e tre. – Fa Gino
-Se lo lasci su questo. – Fa la signora.
– No magari mi lascio il primo che ho provato. -
-Allora questo lo togliamo. - E comincia a sfilarle il perizoma. Lina le porge quello che si vuol mettere e la donna lo prende e glielo infila. Pagano ed escono.
In macchina Gino fa a Gina:
-Hai notato che la Signora si è eccitata. Gli piaceva vederti e toccarti. –
-Dici? –
-Si! Si vedeva benissimo. Hai visto come ti stava intorno. Ti si mangiava con gli occhi. –
-Forse hai ragione. Comunque a me le sue attenzioni piacevano. Mi sono sentita una star. Mi piaceva essere vestita e svestita come una regina. –
-Anche a me è piaciuto vedere che facevi girare la testa anche ad una donna con la tua femminilità. –
Qualche giorno dopo escono a cena. Scelgono il solito ristorante. Lina inaugura il nuovo top che lascia vedere una bella parte di tette e la mini elasticizzata.
Quando entrano al ristorante si girano tutti a guardarla. Mentre mangiano va due volte al bagno.
La seconda volta ci va prima di uscire. Gino come al solito le dice che l’aspetterà alla macchina che ha lasciato più distante della volta precedente. Mentre Lina attraversa la strada una macchina si ferma per lasciarla passare . Sulla macchina ci sono due uomini L’autista si sporge dal finestrino. E le dice:
–Sei una gran fica.-
Lina attraversa la strada con calma e si gira a guardali. Arrivata sul marciapiede opposto la macchina riparte ma subito dopo si accosta a lei un’altra macchina. L’autista abbassai finestrino e le chiede quanto vuole. Lina si gira a guardarlo turbata ma non dice nulla. Arrivata in macchina Gino le chiede cosa le hanno detto.
-Il primo mi ha detto che sono una gran fica e il secondo mi ha presa per una puttana. Mi ha chiesto quanto volevo. –
-Davvero ti ha chiesto quanto volevi? Ti ha scambiato per una che batte. Lo sai che mi eccita. Andiamo a casa ho voglia di fare l’amore. –
-Sei un porcello. Ti piace che trattino tua moglie da puttana? –
-Ti ha dato fastidio che ti dicessero quelle cose? –
-No. Ti confesso che mi hanno eccitato un po’. -
Due giorni dopo sfogliando una rivista Gino mostra a Lina la pubblicità di un corsetto e le dice:
-Se con la mini elasticizzata indossassi questo saresti uno schianto. –
-Provocante da morire.-
-Dai! Ti comperi qualcosa del genere? Mi faresti impazzire. –
-Ti farebbe impazzire vedere gli altri che mi guardano. –
-Anche. Dove lo potremmo trovare. –
-In un negozio di biancheria. Mi sembra ovvio. Dove ho comperato gli slip. –
-Ma certo. Mi piace quel negozio. –
Si preparano e vanno a comperare il corsetto. La signora li riconosce dice che ne ha di tanti tipi e li va a prendere e li porta nello stanzino di prova . Lina si sfila il vestito. Sotto indossa il perizoma più succinto tra quelli che ha comperato la volta precedente. La commessa lo nota e le dice come ci si sente.
-Benissimo. Mi sento molto libera-
-E’ comodo e anche molto sexy. – Fa la signora aiutando Lina ad indossare il primo corsetto. Intanto Gino sta guardando gli altri corsetti da provare. Quando Lina ha indossato il corsetto. Fa una piroetta per farsi vedere.
-Come mi sta? – Chiede a suo marito e alla signora fermandosi in una posa da fatalona. -
-Benissimo. - Fa la commessa.
–Si non male. Ma secondo me questo è il meglio. Si abbina meglio. Non credi tesoro. –
-Con cosa si abbina meglio? Interviene curiosa la signora.
-Una gonna rossa. Se la ricorda? L’ha provata qui l’altra volta. – Le risponde Gino mentre Lina si guarda allo specchio.
-Be certo con il rosso va bene il nero. – Gli risponde la donna. Poi continua rivolta a Lina.
-Suo marito ha molto gusto. Non è frequente che i mariti si interessino delle cose che comperano le mogli e le aiutino a scegliere. –
-Lui mi consiglia sempre. A lui piace dirmi come mi devo vestire. –
-E lei segue sempre i suoi consigli? – Fa la donna mentre slaccia e sfila il corsetto a Lina
-Si. – Risponde Lina rimanendo in attesa che la donna le infili il nuovo da provare. Questa, mentre allaccia il corsetto a Lina dice rivolta a Gino:-Non crede che dovrebbe indossare anche il perizoma nero con questo corsetto? –
-Credo proprio di si. –
La signora si allontana e dopo un attimo torna con tre modelli neri, li da a Gino che li esamina con cura. Lina comincia sfilarsi il suo e la signora va subito ad aiutarla.
–Questo mi piace molto. – Fa Gino porgendone uno alla signora che lo prende e si abbassa per infilarlo a Lina. Glielo aggiusta per bene gli sistema anche un ciuffetto di peli che sbucano dall’orlo.
-Cosi è perfetto! - Fa Gino. –
-E’ veramente uno schianto. - Fa la signora. Lina si fa ammirare piroettando e mettendosi in pose sexy davanti allo specchio. Gino e la signora Parlano tra di loro come se Lina fosse una bambola che loro stanno addobbando.
-Suo marito ha proprio un gusto spiccato. Sa scegliere le cose più sexy. – Fa poi la signora a Lina.
-Si a lui piacciono le cose molto sexy. - Risponde Lina, poi rivolta al marito:
-Prendiamo questi. Vero tesoro? –
-Si cara. Per me vanno bene. –
La commessa comincia sbottonare il corsetto a Lina che la lascia fare e aspetta che lei le tolga anche il perizoma. Rimane nuda a guardare il merletto del corsetto. Intanto Gino prende il perizoma dalle mani della commessa e lo ammira da vicino dicendo che è molto bello. La commessa prende il vecchio perizoma e comincia ad infilarlo a Lina. Glielo aggiusta addosso poi prende il vestito e le infila anche quello.
Sono tutti e tre turbati. La narcisista Lina gode ad essere ammirata e servita, la commessa è evidente che è attratta da Lina e gode a giocarci. Gino è eccitato da tutto questo e inoltre prova un gran piacere a toccare, rimirare e scegliere gli indumenti intimi per sua moglie.
La sera stessa Gino propone a Lina di andare a mangiare fuori. Lina gli chiede come vuole che si vesta.
-Con il nuovo corsetto naturalmente! –
Quando e pronta chiede a Gino in che ristorante andranno.
-Al solito tesoro. Non ti va bene? –
-Va benissimo. Solo che li ormai mi prenderanno per una vera battona vedendomi vestita cosi. –
-Ti da fastidio. Ti dirò che la cosa mi eccita. –
-Non mi da fastidio. Lo sai che sono narcisista. Essere ammirata e desiderata mi piace. Ma a te non da fastidio essere preso per cornuto? –
-No tesoro. Ti dirò che mi eccita. –
-Ti eccita che gli altri pensino che hai la moglie troia? Che ti mette le corna? –
-Si. Anche questo mi eccita. Mi piace. –
Al ristorante Lina è più sfacciata che mai. Quando escono come al solito Gino l’aspetta in macchina. Lina va in macchina sculettando. Si fermano due macchine. Con la seconda Lina ci parla.
Gino è super eccitato e appena lei sale in macchina le chiede:
-Che ti hanno detto? –
-Mi hanno chiesto tutti e due quanto volevo. –
-Ti hanno preso tutti e due per una puttana. Con il secondo ci hai parlato. Cosa gli hai detto? – Fa Gino con la voce eccitata.
-Gli ho sparato una cifra. –
-Davvero?! Hai fatto proprio la parte della mignotta! –Fa Gino sempre più eccitato.
-Si mi è venuto senza che me ne accorgessi. –
-E quanto gli hai chiesto? –
-Duecento euro. –
-Ecco perche se ne è andato. E’ una cifra folle. –
-Perche non le valgo?! –
-Si che le vali tesoro. Però per una battona di strada è una cifra folle. Non c’è gente che va a caricare battone per la strada disposta a spendere quella cifra. –
-Andiamo a casa. – Fa Lina. –Ho voglia di scopare. –
-Ti ha eccitato fare la prostituta! –
-Si. Da morire! Mi ha eccitato ma non so se sono stata molto credibile. Non so come si comportano veramente le battone con i clienti. Mi porti in qualche strada di prostitute per vedere da vicino come fanno? –
Vanno in una strada piena di prostitute e rimangono un po’ a spiare come si muovono e cosa fanno le prostitute. Dopo un po’ Lina fa a Gino:
-Credo di aver imparato. Ora portami a casa non ce la faccio più. Ho voglia di scopare.-


Due giorni dopo dall’ufficio Gino propone a Lina di andare fuori a cena quella sera.
–Al solito ristorante con finale da battona?- Gli fa lei.
-Si. Ti va?
–Però non posso sempre andare con la solita gonna. –
-Ok. Nel pomeriggio andremo a comperare qualcosa di sexy. –
Comperano una mini gonna nera cortissima. La comperano in un negozio dove Lina fa girare la testa al proprietario. Un uomo oltre i sessanta. Lasciando la tenda dello stanzino un po’ aperta lascia che l’uomo la veda mentre si cambia.
Dopo passano al negozio di biancheria intima. Vogliono comperare un altro corsetto. Da indossare al posto del Top. Che si abbini alla nuova gonna.
Durante la prova Gino e la signora del negozio discutono e decidono cosa è meglio con grande complicità. Lina come una modella si fa provare tutto quello che vogliono loro. Susanna, cosi si chiama la signora porta da provare anche delle canottierine di seta che possono essere dei top molto sexy se indossate senza reggiseno. Mentre allaccia un corpetto a Lina, le fa notare con quanto entusiasmo Gino fruga, cerca e sceglie capi da farle provare.
-E’ fortunata ad avere un marito che si interessa tanto del suo look. Sono pochi gli uomini che lo fanno. –
Gino la sente e le risponde.
-Lo faccio con piacere. Mi piace scegliere soprattutto la sua biancheria. Trovo che la biancheria da donna sia fantastica. Delicata, di fantasia, certe cose sono delle opere d’arte. Sono belle.-
-Ora anche quella degli uomini comincia ad essere bella. –
-Molto classica piatta. –
-No. Cominciano a fare cose molto carine e molte cose sono unisex. –
Infilato un corsetto a Lina va in uno scomparto e mostra a Gino alcuni slip dicendogli che sono spesso acquistati da uomini.
-Ma davvero?! Dice che sono anche da uomini questi? –
-Si. Se le piace portare slip. Lei non porterà mica i mutandoni? Ecco questi sono della sua misura.-
Lina si avvicina a loro uscendo dallo stanzino incurante che potrebbe entrare qualcuno o che la potrebbero vedere dalla vetrina.
-Sono carini. - Fa rivolta al marito.
–Ma sono piccolissimi! –
-Tu non li porti molto più grossi tesoro. E questi sono carinissimi. –
-Si però sono più piccoli di quelli che porto io.
–A me piacciono. Li compero io. Mi da la mia misura, li voglio provare. –
-E’ questa avete più o meno la stessa misura. –
-Si infatti. Li provo. – Fa Lina dando lo slip a Gino avviandosi verso lo stanzino seguita da Susanna. Nello stanzino rimane in attesa di essere aiutata. Susanna si china a sfilarle il perizoma. Gino si avvicina e porge a Susanna lo slip che lo infila a Lina.
–E’ carinissimo. - Fa la donna.
– Li prendo. Prendo lo slip e il corsetto. –
Rimane in attesa che la commessa la aiuti a cambiarsi. La donna non si fa pregare. Intanto Gino fa:
-Posso curiosare in giro.
–Faccia pure.–
Quando Lina è completamente rivestita Gino torna verso le donne con uno slip molto simile a quello che ha appena provato Lina solo di un colore diverso. Anche questo è carino.
-Vuoi che lo provo? – Chiede Lina.
-Si. –
Susanna si avvicina a Lina le alza il vestito e le sfila il perizoma. Gino le porge lo slip e Susanna lo infila a Lina. Poi le alza il vestito ancora di più per vedere come le sta lo slip.
–E proprio carino. Li prendiamo tutti e due. – Fa Gino.
Arrivano a casa che sono entrambi eccitati.
-Mi avete fatto morire. Tu fai la bambola giuliva e lei che gioca col tuo corpo. – Fa Gino.
-Ti ecciti in quel negozio. Vero?-
-Si da morire. Lei è una gran porcella. Molto lesbica.-
-Si mi piace farla eccitare. Ha l’aria di essere una dominatrice anche se mi serve come una schiavetta.-
-Si anch’io mi sento soggiogato dalla sua personalità. La cosa strane è che mi piace. Sento di essere schiacciato da voi due. Mi sento quasi un intruso. –
-Mi sembra normale tesoro. Oltretutto anche fisicamente ti domina. E giunonica. Se dovessi lottare con lei perderesti. –
-E’ veramente un colosso. – Conferma Gino.
Intanto Lina tira fuori gli acquisti e fa al marito:
-Sai perché li ho presi? –
-Perché ti piacevano. Credo. –
-Si ma soprattutto perché, anche se tu davanti a Susanna hai detto che non erano adatti a te, io credo che ti piacciono. –
-Ma sono troppo succinti. –
-Tesoro, ti staranno benissimo. Provali. Tu vuoi vestirmi come vuoi te. Anch’io voglio vederti vestito come dico io.
Gino indossa gli slip nuovi per uscire. Sono succinti da morire. Molto sgambati lasciano le chiappe scoperte.
Vanno a cena al solito ristorante. C’è il solito show di Lina durante la cena.
Poi all’uscita Senza più dirselo Gino precede Lina in macchina Quando esce cammina lentamente sculettando. Le si accosta una macchina. Lei si ferma. L’autista le parla e lei gli risponde.
Quando sale in macchina Gino le chiede subito:
-Cosa ti ha detto? –
-Mi ha chiesto quanto volevo. –
-E tu? Cosa gli hai risposto? –
-Gli ho sparato la solita cifra. –
-E lui? –
-Mi ha detto testualmente:”Sei una gran sorca ma non posso.” –
-Te lo avevo detto. – Fa Gino partendo.
-Dove mi porti? –
-A battere. In una strada dove ci sono le puttane. –
-Veramente!? Cosa vuoi farmi fare?-
-Quello che hai visto fare a quelle. Voglio vedere che ti accosti alle macchine che si fermano e ci parli. I aspettero a qualche decina di metri. Non devi preoccuparti se spari quella cifra ti lasceranno tutti in pace. Ma voglio vederti tra quelle puttane. Fare la puttana. -
Lina scende. Gino si posiziona ad una ventina di metri. Si fermano alcune macchine. Lina fa la puttana benissimo. Gino si eccita da morire dopo un pò si accosta e la carica.
-Ne ho sentite di tutti i colori. E’ stato eccitantissimo. –
-Dai raccontami. –
-Mi sono sentita una vera puttana. Mi veniva da parlare volgare in modo naturale. Uno quasi mi dava i soldi che chiedevo. –
-Vuoi fare un’altra uscita? –
-Si. E’ stato eccitantissimo –
Gina riscende. Si ferma una macchina con la quale Lina chiacchiera molto poi se ne ferma una con due sopra. Lina si accosta allo sportello e uno dei due tira fuori un braccio e carezza le cosce e il culo di Lina. Quando dopo un po’ Gino la carica.
-Hai visto come mi ha palpato. –
-Si è stato eccitantissimo. –
-Me ne sono quasi venuta. –
-Mi piace vederti palpare da un altro. Mi ha eccitato da morire. –
Si ferma davanti un cinema a luci rosse. Parcheggia e fa a Lina:
-Entriamo.-
-Ma scherzi? Ci vengono solo uomini qui. Perché vuoi portarmi li? –
-Perche voglio vederti palpata. –
-Sei sicuro che li dentro mi palperanno.-
-Si. Conosco il posto. –
-Come mai lo conosci? –
-Ci sono stato qualche giorno fa. C’è pochissima gente. Tutti porconi allupati. Pensa che dopo poco che ero dentro mi si è seduto vicino uno. Mi ha poggiato una mano su una gamba. –
-E tu?-
Sono rimasto di sasso non sapevo cosa fare. Poi ha cominciato a carezzarmi la gamba e io ho fatto finta di aver bisogno di andare al bagno e mi sono alzato. Se hanno cercato di palpare me che sono un maschio pensa cosa faranno a te. Io rimarrò vicino a te e mi godrò quello che ti fanno. -
-Sei un porcello? Perché eri venuto in questo cinema? –
-Per vedere l’ambiente che c’erà per poi portare te? -
Entrano, ci sono una decina di persone. Dopo poco un uomo molto robusto si siede accanto a Lina. Gino le sta carezzando una coscia quando anche l’altro poggiata una mano sull’altra coscia comincia a pomiciare. Dopo un po’ Gino vede che l’uomo prende una mano di Lina e la porta sul suo uccello. La mano di Gino si incontra con quella dello sconosciuto tra le cosce di Lina. Le loro dita si strusciano masturbando la fica della donna ormai fradicia. Poi la mano dello sconosciuto si chiude sulla mano di Gino e guida due sue dita tra le labbra della sorca della donna penetrandola con forza.
Gina ha un’orgasmo mentre l’uomo se ne viene.


Due giorni dopo tornano da Susanna che li accoglie cordialmente. Vogliono comperare una canottierina di seta da usare come top. Susanna le aveva mostrate loro la volta precedente. Appena entrati Lina dice a Susanna:
-Si ricorda gli slip dell’altra volta? –
-Si. Ne ha comperati due paia. –
-Si. Gino faceva tutto il difficile. Li mette lui. Gli piacciono. Li porta anche adesso. –
-Ne sono arrivati degli altri. Li vuole provare? – Fa Susanna rivolta a Gino.
Gino si schermisce un po’ poi pero acconsente a provarli. La donna gliene da diversi da portarsi nello stanzino mentre lei prova le canottierine a Lina.
Tra gli slip ce ne sono alcuni di cotone che anche se molto lontanamente si potrebbero adattare ad un uomo ma ce ne sono due che sono spudoratamente da donna e anno perfino dei pizzi. Quando esce lei gli chiede:
-Li ha provati tutti? –
-Si. Pero solo un modello mi va bene. Gli altri non li trovo adatti. –
-Però deve ammettere che sono tutti molto carini. –
-Si sono anche troppo carini per un uomo. –
-Oh! Ricomincia con queste storie! Con il modello che ha scelto c’è anche la canottiere coordinata. – Fa Susanna mostrandogliela. E’ una canottiera corta con le bretelline.
-No. Ma dove vado con questa. E’ da donna. –
-Ma è fissato! – Fa lei ridendo.
-Se non la metti tu la metto io. – Interviene Lina.
Prendono anche la canottierina.




Qualche sera dopo sono di nuovo al ristorante . Lina sempre vestita da troia sotto la pelliccia finta.
Si mette in mostra spudoratamente. Fa impazzire il cameriere. Si eccitano entrambi moltissimo. Decidono di andare a battere dopo cena. Lina scende senza pelliccia. Gino non fa a tempo a fare il giro che una macchina si è fermata. Lina ci parla abbastanza. Poi se ne ferma una con sopra due uomini . Uno la tasta abbondantemente. La macchina successiva si ferma moltissimo. Quando riparte Lina si avvia verso Gino sale in macchina turbatissima.
-Stai diventando bravissima sembri una vera battona. –
-Stavo per fare una cosa tremenda. –
-Cosa ?-
-Mi sono cosi eccitata che stavo per dirgli un prezzo più basso. –
-Perche?- Fa Gino fingendo di non capire.
-Perche non mi controllavo più volevo sentirmi una vera troia. –
-In che senso? Cosa avevi bisogno di fare per sentirti più troia? – Le chiede Gino con la voce che tradisce l’estrema eccitazione.
-Mi era venuta una gran voglia di essere caricata veramente. –
-Veramente?!-
-Si tesoro. Quell’uomo mi trattava con una tale brutalità che ha scatenato tutta la mia libidine. –
-Era cosi affascinante?-
-No. Era solo molto bruto. Tutto l’opposto di te. Tozzo peloso. Aveva l’aria di essere uno di quelli che ti usano. –
-Allora tu vuoi quei tipi li. Io non ti vado più bene. –
-Ma che dici! Tu sei fantastico mi sai far godere da impazzire. Mi fai delirare. Sai come portarmi all’apice e mi fai godere anche prima di penetrarmi. Quello invece e sicuramente uno che non sa fare l’amore raffinato come te. E’ uno che pensa solo a penetrarti con forza selvaggia. –
-Una cosa che io non ti do. –
-Tesoro però non pensare che tu non mi vai bene. A me piace moltissimo fare l’amore con te. Sentire la tua pelle liscia sfiorare la mia con delicatezza. Le tue mani di velluto. Mi fanno impazzire. Il tuo corpo morbido e delicato mi manda in estasi. Ma in certi momenti. Quando mi sento porca mi piace sentirmi usata come una troia. Senza riguardi. –
-E quello ti avrebbe usata cosi. –
-Si ne sono sicura. Tu come ti saresti sentito se fossi salita su quella macchina? –
-Non lo so. Mi sarei preoccupato. Sola con uno sconosciuto. –
-Ma tesoro quello voleva solo scoparmi. –
-E poi non avevi neanche un preservativo.-
-Con un preservativo ti andava bene. Non ti sarebbe importato che ti tradivo. –
-Non sarebbe un tradimento. Io lo so. –
-Andiamo al cinema ho bisogno di fare la porca. E voglio che tu mi veda fare la troia.
-In sala si siedono alle ultime file. Ci sono poche persone. Appena seduti vedono uscire dai bagni un ragazzo che cammina lentamente e ancheggiando. Appena si siede un tipo sui cinquanta si alza dal suo posto e si va a sedere vicino al ragazzo.
-Ma tu quando sei venuto da solo in questa sala come era vestito? –
-Non mi ricordo. Perché? Ah si. Avevo i jeans. –
-Quali jeans. Gli unici che hai non li metti da tanto tempo perché non ti entrano più? –
-Si mi entrano. -
-Ti staranno aderentissimi come quelli che portava quel ragazzo.-
-Dici? –
-Si tesoro. Ora mi spiego perché il tipo che ti si è seduto accanto ti ha carezzato la coscia. –
-Perché? –
-Perché qui vanno a cercare quelli carini.-
-E io sarei carino?-
In quel momento si siede accanto a Lina un uomo. Smettono di parlare. Dopo poco l’uomo palpa Lina e si fa carezzare l’uccello. Gino raggiunge la mano dell’uomo tra le cosce di Lina. Insieme gliela aprono e la penetrano con le dita.
Lina gode mentre l’uomo sborra.
A casa mentre fanno l’amore Lina fa a Gino:
-Si sei molto carino. –
-Che vuoi dire?- Fa Gino. Non capendo quell’affermazione.
-Che in quella sala ci sono dei porconi, spesso anziani che però non si toccano tra di loro. Vanno a toccare i tipi carini come quel ragazzetto o come te. Quando indossi quei jeans ti fasciano e mettono in evidenza il tuo culetto fantastico. –
-Dici che io indossando quei jeans ero come quel ragazzo? –
-Si tesoro. Anche più carino. -






Il giorno dopo gli propone di andare a fare shopping. Gino indossa il nuovo slip.
-Mettiti anche la canottiera . – Gli fa Lina porgendogliela.
-Vuoi veramente che me la metta? –
-Si tesoro. –
Fanno una capatina da Susanna. Lina con aria maliziosa le dice:
-Indovina cosa indossa Gino sotto?-
-La donna si avvicina a Gino e gli alza il maglioncino:
-Ne ero sicura. Non si porta bene? Me ne sono arrivati altri ancora più carini. E mi è arrivato un Body da favola per lei. –
Susanna va a prendere la robba. Lina entra in uno stanzino e Gino nell’altro. I completino sono spudoratamente da donna. Gino viene lasciato solo a provare. Se li prova tutti.
Ne ha indosso uno quando si apre la tenda e si trova davanti le due donne. Lina col body è una favola.
-Com’è? –
-Stupendo tesoro ti sta un amore. –
-Anche a te il completo sta benissimo. –
-Ma non è troppo femminile?. –
-Ma no . -
-Mi fa vedere come le sta questo? – Gli chiede Susanna.
-L’ho gia provato. E troppo…..-
-Mi faccia contenta mi faccia vedere come le sta? –
Se lo prova. Lo slip è un perizoma piccolissimo. Si fa vedere. L’imbarazzo va scemando, non si vergogna più.
-Le sta benissimo. Mi sono arrivati anche dei completino con i boxer. –
Fa lei e senza aspettare risposta va ad uno scaffale a prendere delle scatole.
Torna con dei completino di calzoncini e canottierine corte di similseta. Gino ne indossa uno celeste.
Sotto si è lasciato il perizoma. Esce per farsi vedere. Fa finta di protestare.
-Ma questi non sono boxer e questa non è una canottiera. –
-Ma si ti sta benissimo. -
-Le sta veramente bene. Il colore le dona. Provi quello nero. -
Gino torna nello stanzino a cambiarsi. Sente Susanna dire a Lina:
-Tutto quello che indossa gli sta benissimo. –
-E’ vero. Gli sta veramente bene. –
-Ha un corpo perfetto. Dei bei fianchi e belle cosce. Valorizza tutto. -
Sentirle parlare in quel modo eccita da morire Gino. Quando esce però fa lo scocciato.
-Questo proprio no. Non può essere anche da uomo. Ha anche i fiocchettini.-
-Pero le sta veramente bene.-
-Però non lo compero.-
-Va bene però si deve provare anche quello rosa. –
Se lo prova e si fa vedere dalle due donne. Che lo sommergono di complimenti.



Quando escono dal negozio in macchina Lina fa:
-E’ stato eccitantissimo. –
-Cosa ti ha eccitato tanto? –
-Non dirmi che tu non ti sei eccitato. E’ una bugia. –
-Si ma dimmi prima tu che cosa ti ha eccitato.-
-Vederti sottomesso da Susanna. Non dirmi che non ti domina. –
-E’ vero, non so dirle di no . –
-Ti fa fare ciò che vuole.-
-Non so perché non mi riesce di ribellarmi a lei. –
-Perché è una lesbica. Lo avevi capito vero? –
-Si. Te lo avevo gia detto che si vedeva che era una lesbica. Si capisce benissimo dalle attenzioni che ti riserva ed è quello che mi eccita. Ma che c’entra con la mia sottomissione il fatto che sia lesbica.-
-Tu senti la sua componente maschile. La sua virilità ti domina. Anche fisicamente è più forte di te. E tu lo senti. –
-Dici? –
-Si tesoro. Gioca anche con te come se fossi una bambola. Ti ha fatto indossare anche il baby doll.-
-Volevo oppormi ma non ci sono riuscito.-
-Vogliamo andare al cinema ora invece di tornare a casa?-
-Subito .?–
-Si tesoro. –
Mentre vanno verso il cinema lei gli chiede:
-Non mi hai finito di raccontare cosa hai fatto quando al cinema ti sei alzato per andare al bagno. –
-Niente sono andato al bagno. –
-E sei rimasto sempre li? –
-No. Sono uscito subito anche perché mi sentivo in imbarazzo. C’erano tre uomini a fumare che mi guardavano in un modo! -
-Quando sei tornato in sala il tipo che ti aveva pomiciato è tornato all’attacco?-
-No. Però mi si è avvicinato un altro. Anche lui ha cominciato a palparmi su una coscia.
-E tu ti sei rialzato facendo finta di andare in bagno.-
-No. Ne ero appena tornato non me la sentivo di tornare la. Era imbarazzante con quei tre che stavano la ancora a fumare. Non sapevo cosa fare.-
-Quindi sei rimasto li mentre lui ti carezzava senza dire nulla. –
-Si ma poi lui mi ha preso una mano e se l’è portata tra le gambe. Io dopo un pò sono riuscito a riprendere il controllo e mi sono alzato. –
Entrano in sala e smettono di parlare. Si siedono e dopo poco un uomo si siede accanto a Lina. Inizia a palparla. Lina sottovoce si gira verso Gino e gli fa:
-Si era tirato fuori l’uccello? L’uomo che ti palpava al cinema?-
-Si. –
L’uomo che sta pomiciando Lina le prende una mano e la guida sul suo uccello.
-E sei scappato appena hai sentito l’uccello.-
-Non subito però dopo un po’. –
-Allora te l’ha fatto toccare per un pò.-
-Si pero solo per poco poi sono scappato. -
Lei mentre smanetta l’uccello dell’uomo si gira verso Gino e gli fa:
-Questo ha un’uccello enorme. Lui come ce l’aveva.-
-Anche quello lo aveva grosso. –
Lina ora sta sospirando sta arrivando all’orgasmo. L’uomo se ne viene.
Quando sono in macchina Lina fa:
-Mi sono sentita una porca. Ho goduto da matti. –
-E’ stato eccitantissimo anche per me .-
-Cosa ti ha eccitato di più-
-Tutto l’ambiente, quell’uomo che ti palpava lascivamente. Tu che gli carezzavi l’uccello. Un’altra cosa che pure se assurda mi eccitava era il fatto che tutti in sala sapevano cosa stavate facendo tu e quell’uomo e che io lo accettavo. -
-E il fatto che lui ti ha preso la mano e ti ha fatto infilare le dita nella mia fica non ti è piaciuto?-
-Da morire.-
-Sai che mi diceva lui all’orecchio?-
-Cosa? –
-Apriti troia. Ti infilo nella figa tutta la mano di tuo marito. –

Il pomeriggio dopo Lina propone a Gino di andare a fare un giro.
-Vuoi passare a trovare Susanna?- Chiede Gino.
-Tu ne hai voglia.-
-E tu?-
-Io volentieri mi piace da morire provare quella robba.-
Gino per uscire indossa il completino celeste. Sopra un maglione di cachemire e un pantalone morbido di lana.
Passando davanti ad un negozio di abbigliamento casual, Lina gli mostra un pantalone di jeans .bianco.
-E bellissimo. Con questo maglione ci starà benissimo. –
-Dici. –
-Si. Dai entriamo. –
Dentro Gino fa notare a Lina che gli stanzini hanno le tende che non chiudono bene.
-E allora-
-Tesoro sotto ho gli slip celesti. -
-E allora? L’idea che ti veda qualcuno mi eccita. Dai!-
-Ma tesoro!-
Entra nello stanzino. Si prova i pantaloni . Lina gli dice che gli stanno larghi. Chiama un commesso e gli dice di portare il numero più piccolo.
-Intanto togliti questi. –
Quando arriva il commesso Lina prende i pantaloni e apre un po’ la tenda per dare i pantaloni a Gino. Il commesso può vedere per un attimo Gino con il suo slippino celeste.
I jeans lo fasciato stupendamente.
-Lasciateli. –
Gino non fa storie infila il giaccone ed escono.
-Sei una vigliacca. –
-Dai ammettilo. Ti ha dato imbarazzo ma anche eccitazione. Vero?-
-Chissà che avrà pensato il commesso. –
-Che ti piacciono le mutandine raffinate. Hai visto che non ha fatto una piega. -
Arrivano da Susanna che li accoglie come amici ormai si danno del tu. Fa subito i complimenti a Gino per i nuovi pantaloni. Propone subito a Lina un nuovo arrivo. Lei si presta subito a provarlo.
Mentre Susanna la spoglia lina le dice:
-Sai che Gino quando abbiamo comperato i pantaloni ha sfoggiato il completino che ha comperato l’ultima volta?-
-Davvero con chi?-
-Ma dai io non ho sfoggiato nulla è colpa tua se mi ha visto. –
-Però tu non hai fatto nulla per nasconderti. –
-Si è scandalizzato?-
Chiede Susanna a Gino.
-No. Non si è meravigliato affatto. – Interviene Lina
-Lo vedi che è normale che anche gli uomini indossino le cose carine. Scommetto che ti sei pentito di non aver comperato quello che ti piaceva ieri. Pensa che figura facevi. -
-Ma quale dici che mi piaceva tanto ?-
-Quello nero ora te lo prendo e lo riprovi. Comincia a spogliarti. –
Gino ubbidisce. Intanto Susanna ha finito di vestire Lina.
E un completino di reggiseno e perizoma succintissimo il reggiseno è come una ragnatela che copre solo il capezzolo mentre lo slip una striscetta dietro che sui fianchi si divide in due per andare sul triangolino che è minuscolo.
-Sei uno schianto! –
Fa Gino mentre attende con solo gli slip e la canottierina che Susanna gli porti il completino da provare.
-Era questo.-
-Non me lo ricordo. L’ho provato ieri?-
-Si ma hai detto che era troppo non so cosa. –
-A me sembrava di averne provato un altro. –
-Poi lo cerco meglio. Ne ho uno a rete molto carino poi te lo porto. -
Segue Lina nello stanzino per provarle un’altra cosa. Da dentro chiede a Gino dopo un po’:
-Come ti sta?-
-Mi sta bene. -
-Ti piace? -
-E’ molto carino. –
-Dai fatti vedere! –
Fa Lina. Gino si affaccia allo stanzino dove sono le donne. Susanna sta aggiustando addosso a Lina un coordinato originalissimo.
-E stupendo! –
Fa Gino a bocca aperta.
-Anche tu stai benissimo con quel completino. –
-Ti vado a prendere quello a rete. –
Fa Susanna allontanandosi. Quando torna porge a Gino il completito e va ad aiutare Lina a rivestirsi.
-Adesso non dite che questo e Unisex. Ha addirittura il reggicalze incorporato! –
Fa Gino facendosi vedere dalle donne dopo aver indossato il nuovo completino.
-Ma si puo togliere. - Fa Susanna
-Vuoi sempre avere ragione tu.Poi questo non è un completino. Lo slip non è suo. –
-Che centra si abbinano benissimo. -
Quando le due donne escono fanno insieme:
-Ma ti sta divinamente. –
-Pero il reggicalze non si toglie. Quindi ho ragione io. Prendo l’altro. -
Lina invece non prende nulla è indecisa.
Escono dal negozio entrambi eccitatati. Lina sa benissimo che quando è eccitato Gino si lascia andare e Lina forza la mano.
-Pero potevi prendere anche l’altro era molto carino. Si più femminile di quello che hai preso ma ti stava divinamente. –
-E con il reggicalze che ci facevo?-
-Lo potevamo tagliare.-
-Comunque è carino anche questo. –
-Lo metti questa sera? Questo ed i pantaloni nuovi. –
-Dove vuoi andare questa sera?-
-Al cinema –
-Si! Gia l’idea mi fa impazzire.-
-Ti piace portarmi a fare la porca.-
-Si . Come ti vesti?-
-L’ultima minigonna, autoreggenti e sopra il corsetto nero.-
-Ti levi il soprabito gia nell’atrio. Mi piace che la cassiera capisca che ti porto a pomiciare. -
Nell’atrio del cinema si tolgono i soprabiti entrambi. Gino va a fare i biglietti. Lina aspetta dietro. Quando Gino torna, Lina gli fa:
-Ti stanno benissimo i pantaloni ti stanno a guanto.-
Entrano in sala.Ci sono sempre poche persone.
-Sono eccitatissima e tu?- Fa Lina appena seduti.
-Da morire. –
-Voglio che vai al bagno tesoro. –
-Perché? –
-Ti prego lascia qui il soprabito e vai in bagno passando al centro della sala. Voglio che ti vedano tutti. –
Gino non replica si alza e va in bagno. Torna dopo poco e appresso a lui escono due uomini. Seguono con lo sguardo Gino. Appena si siede Lina fa a Gino:
-Quei due sono usciti dal bagno molto interessati a te. –
-Anche in bagno mi hanno guardato in un modo.-
Uno dei due dopo poco si avvicina e si siede accanto a Lina. La comincia a palpare e subito dopo le mette in mano l’uccello.
Gino vede tutto con la coda dell’occhio. Lina cominciando a smenare l’uccello mormora all’orecchio del marito
-Me l’ha messo in mano. Come ha fatto quello con te. Ha un’uccellone enorme. -
-E’gia duro?-
-Altroché! Quello a cui l’hai carezzato tu ce l’aveva gia duro o è diventato duro mentre lo toccavi?-
-Lo era gia un po’ ma poi si è indurito di più. E diventato durissimo.-
-Tesoro sto per godere devo correre al bagno.-
Gino si alza e si avvia al bagno. Un altro uomo prende il posto di Gino. Questi lo vede girandosi prima di entrare in bagno. Quando riesce dal bagno incontra sulla porta l’uomo che aveva lasciato a farsi masturbare dalla moglie. Gino si siede al suo posto. Infila una mano tra le cosce della moglie. Incontra le dita dell’altro. Si piega un po’ in avanti a guardare affascinato la mano di Lina che va su e giu per l’asta dell’uomo. Gina arriva all’orgasmo mentre se ne viene l’uomo.
-Ti è piaciuto?- Fa Gina appena in macchina. –
-Da morire. Sei stata fantastica. Io non capivo più niente. Non mi vergognavo più di nulla. Hai visto che mi sono messo a guardare la tua mano che masturbava quello. -
-Si mi ha eccitato moltissimo. –
-Ti devo confessare una cosa. –
-Dimmi. –
-Mi è piaciuto tanto quando mi hai ordinato di andare al bagno sfilando per tutta la sala. Quando ti ho detto che dovevo tornare al bagno era perché non resistevo. Volevo rifarlo e ho scelto un momento in cui la scena del film era abbastanza chiara e in sala c’era più luce–
-Volevi farti vedere. Lo visto che ti piaceva. Camminavi proprio per attirare l’attenzione. Pensa a sfilare con il completino che porti sotto. –
-Sei pazza!? .-
Il giorno dopo Gino dice a Lina che gli va di andare per negozi. Non vuol comperare nulla ma solo curiosare. Lina acconsente. Lina indossa un mini abito scollatissimo con sopra una finta pelliccia lunga mentre Gino sotto il giaccone indossa un maglione e pantaloni di flanella. Passano davanti al negozio dove avevano comperato i pantaloni e Gino mostra un paio di pantaloni neri, taglio jeans.di una stoffa un po lucida.
-Ti piacciono? – Fa Lina.
-Si. –
-Non sono originali? –
-Poi si abbinano bene al maglione fumo di Londra. –
-E anche al completino che hai sotto. Vero? –
Gino non risponde. Segue Lina nel negozio. Viene a servirli il commesso del giorno precedente. Gino prende i pantaloni ed entra nello stanzino. Il commesso rimane a parlare con Lina, Gino non ha messo molta cura nel chiudere la tenda e il commesso può sicuramente vederlo. Esce indossando i pantaloni che potrebbero andare anche bene ma lui dice che gli sembrano grandi. Il commesso va a prenderne un paio della misura più piccola. Gino si sfila i pantaloni in attesa che gli diano gli altri. Mentre il commesso si avvicina Lina si allontana dallo stanzino facendo finta di guardare delle camice. Il commesso va a dare i pantaloni a Gino. Apre la tenda e gli da i pantaloni con calma.
-Questi posso rimetterli via. Vero?-
-Si certo. – Gli fa Gino prendendo i pantaloni. Il commesso va a mettere a posto i pantaloni mentre Lina si affaccia alla tenda e fa a Gino sottovoce:
-Quando esci per farci vedere come ti stanno alza un po’ il maglione fai vedere quanto è carina la canottiera. –
-Sei una vigliacca, godi a fammi sentire in imbarazzo. Vuoi proprio farmi vergognare.- Le ribatte Gino, ma poi fa come le ha detto Lina.
I pantaloni gli stanno a guanto. Per vederli bene sulla vita si alza il maglione e cosi facendo fa vedere la canottierina . Il commesso dice che gli stanno benissimo. Anche Lina si avvicina e gli dice che sta un amore. Rientra per toglierseli. Lina si affaccia e con una carezza gli fa:
-Sei eccitato da morire. Vero? Ti imbarazza ma nello stesso modo ti eccita pure quello che ti chiedo di fare. Lasciati andare. Mi piace vederti cosi. –
Quando Lina si ritira il commesso apre la tenda per prendere i pantaloni mentre Gino è ancora in mutandine. Gino senza nascondersi chiede al commesso se gli fa provare anche la felpa che in vetrina è abbinata al pantalone. Il commesso gli rida il pantalone dicendogli che è bene che provi la felpa con il pantalone. Quando il commesso torna con la felpa Gino ha di nuovo indossato i pantaloni e si è tolto il maglione e mostra completamente la canottierina operata . Il commesso aspetta che si infili il maglione e glielo aggiusta addosso. Gino è eccitatissimo esce per farsi vedere da Lina. Poi rientra nello stanzino. Il commesso dopo un po’ apre la tenda per prendere i pantaloni e la felpa. Gino indossa solo il completino.
Quando escono dal negozio vanno subito da Susanna. Appena dentro Lina fa a Susanna:
-Ha fatto il fanatico con l’acquisto di ieri. Si è fatto vedere con indosso solo il completino dal commesso che l’ha servito. E devo dire che a quello lo spettacolo non è dispiaciuto. –
-Lo sapevo che una volta provato se ne sarebbe innamorato. Le cose carine lo fanno impazzire. –
Fa Susanna. Poi propone a Lina di provare un negligé che le è appena arrivato. Lina ripropone a Gino di prendere quel completino che aveva provato la volta precedente.
-Non lo so. Si mi piaceva. Dici che il reggicalze si può togliere.-
-Si lo tagliamo. Dai riprovalo. –
Susanna va a prenderlo e gli porta anche altri due modelli.
-Oh no. Cosi mi metti ancora in imbarazzo. -
-Dai provali sono carini. –
Lui se li prova mentre Susanna aiuta Lina.
Gino indossa il primo completino e si fa vedere.
-E’ molto carino. Prova gli altri. – Fa Susanna. Gino ne prova un altro.
-Questo è ancora meglio.- Fa Lina. –Mi piace molto. –
- Ma è proprio femminile. – Protesta lievemente Gino
-Si. Tesoro. – Fa Susanna - ma se ti piace che te ne importa. A te sta benissimo.
-Ma il reggicalze si può togliere?-
Si, e non c’è bisogno di tagliare. –
-Che dici lo prendo?- Fa Gino con una vocina indecisa rivolto a Lina.
-Si tesoro. Prendilo.-
Come al solito escono dal negozio di Susanna eccitatissimi.
Decidono di uscire la sera e si preparano insieme. Naturalmente Gino indossa i nuovi acquisti. Quando si mette la canottierina fa :
-Oh i reggicalze! Ci siamo dimenticati di toglierlo. Mi aiuti? -
-Si pero prima fammi levare una curiosità .-
-Cosa?-
-Voglio vedere come staresti con le calze. –
-Ma dai! Non mi va. – Fa Gino cercando di nascondere la sensazione vera che prova.
-Dai fammi contenta. –
Lina prende un paio di calze nere dal suo cassetto e le da a Gino che se le infila tradendo un certo turbamento.
-Ti valorizzano la gamba da morire. Ci stai benissimo. –
-Non prendermi in giro. –
-Te lo giuro non ti vedi da solo? Hai delle cosce stupende. Certo per completezza dovresti indossare delle scarpe con il tacco e non le ciabbattine. –
-Ma sei matta! Non vorrai che vada in giro con le scarpe con tacco alto. –
-Solo per vedere come ti stanno mica ci devi uscire.-
-Ahhh. –
Lina gli ha gia portato un paio di chanel sue. Hanno lo stesso numero. Gino le infila.
-Sei veramente uno schianto. Vorrei che ti vedesse Susanna!-
Gino si toglie le scarpe e sta per slacciare il primo gancetto del reggicalze quando Lina gli fa:
-No. Non te le togliere. Voglio che rimani con le calze.-
-Ma scherzi!-
-No. Dico sul serio. E poi ci hai pensato anche tu. Confessalo. Prima hai detto che ero matta che potessi pensare di farti andare in giro con le scarpe con i tacchi. Il che sottintendeva che con solo le calze poteva andare.-
-be! Le calze almeno non si vedono. –
-Appunto se non ti spogli non si vedono.-
-Allora tu ti metti solo il tubino e le autoreggenti senza nulla sotto. –
-Non puoi darmi ordini tesoro. Io faccio quello che voglio. Comunque mi metterò il tubino senza slip. D’accordo. -
Mentre dalla macchina vanno al cinema Lina chiede a Gino:
-Non mi hai mai detto per quanto tempo gli hai carezzato l’uccello prima di correre al bagno, quella volta al cinema. –
-Non lo so te l’ho detto che ero scioccato.-
-Non voglio sapere per quanti minuti. Mi hai detto che gli era diventato durissimo. Quando lo hai sentito cosi durissimo sei scappato?-
-Non subito. Insomma lui dopo un po’ ha goduto.-
Intanto sono entrati nell’atrio del cinema. Entrambi si tolgono i soprabiti e Gino va a fare i biglietti. La cassiera guarda entrambi con occhio complice. Mentre entrano in sala Lina fa a Gino.
-Tesoro si notano i gancetti del reggicalze. –
-Oh no! Ora me lo dici!? Sei una vigliacca.-
-Se te lo avessi detto prima non ci saresti uscito.-
-Però ora potrei scappare e tornare a casa?-
-Non lo faresti mai. Ora sei troppo eccitato. So benissimo che quando sei qui dentro sballi.-
-E tu no?- Gli fa Gino mentre si siedono.
-Anche a me eccita da morire venire qui.- Gli risponde Lina guardandosi intorno. Poi aggiunge:
–Ora vai tesoro.-
-Vuoi che vado al bagno?-
-Certo. Fatti guardare. Muori dalla voglia. –
-E tu muori dalla voglia di farti palpare.-
Gino si alza e si avvia lentamente verso il bagno. Quando entra trova tre uomini che stanno fumando. Lo guardano intensamente. Lui entra nel box ma non fa nulla. Scarica e riesce. Si domanda se loro Hanno notato i segni del reggicalze. Torna in sala. Trova un uomo accanto a Lina. Sta carezzando una coscia della donna. Anche Gino le poggia una mano sulle cosce. L’uomo mette in mano di Lina l’uccello. La donna comincia a carezzarlo. Un altro uomo si siede a due posti da Gino. Quando Lina lo nota dice a Gino:
-Torna al bagno.
-Ancora ?-
-Si. -
Gino si alza e passa davanti all’uomo e si avvia al bagno. Quando torna in sala trova che anche il secondo uomo si e seduto accanto a Lina. Gino gli si mette accanto. L’uomo si sta carezzando l’uccello mentre con l’altra mano sta palpando tra le cosce di Lina. Dopo un attimo Lina prende anche l’uccello di questo. L’altro uomo sta ormai in estasi e dopo un po’ se se ne viene. L’uomo tra Lina e Gino passa un braccio dietro al collo di Lina. Spinge la testa della donna in basso verso il suo uccello. Lina non oppone resistenza Gino guarda estasiato.
-Guarda come ciuccia tua moglie. –
Gino è senza parole. Affascinato ed eccitato. Rimane immobile a guardare fin quando l’uomo non gode. Lina si sfila l’uccello di bocca poco prima che arrivi lo schizzo. Gino aveva tirato fuori un fazzoletto e lo porge all’uomo che lo usa per raccogliere la sua sborra. L’uomo si asciuga, si alza e passando davanti a gino gli rida il fazzoletto.
Mentre tornano in macchina è Lina che rompe il silenzio:
-Ero troppo eccitata non ho resistito quando ho capito che voleva un pompino sono andata fuori di testa-
-E’ stato eccitantissimo tesoro. Hai sentito che parlava con me. Ti rendi conto mi diceva che succhiavi da sballo. E a me piaceva sentirgli dire quelle cose. Non ho avuto la forza di parlare.-
-Cosa avresti voluto dirgli. –
-Mi perdoni se te lo dico. –
-Certo tesoro. Puoi dire tutto.-
-Non farla alzare sborrale in bocca.-
-Davvero volevi che bevesi la sua sborra? Se lo avesse fatto sai cosa avrei fatto?-
-Cosa.?-
-Ti avrei baciato subito dopo. –
In macchina Gino confessa a Lina:
-Quando quell’uomo si è seduto a pochi posti da me credevo che venisse a cercare me.-
-Cosa te l’ha fatto credere?-
-Lo avevo visto al bagno e mi aveva guardato in un certo modo.-
-Ci credo tesoro. Per quei porconi uno carino come te, con il tuo look, è un bocconcino prelibato. -
Due giorni dopo passano al negozio di Susanna. Appena entra le racconta di quanto Gino ha apprezzato l’ultimo acquisto compreso il reggicalze.
-Devi vedere come sta con le calze e i tacchi alti.-
-Lo immagino ha delle gambe bellissime da far invidia ad una donna. Adesso voglio vederlo anch’io come ci stai! –
Gino non oppone nessuna resistenza fa un pò di moina, ma niente di più.
-Intanto provi un altro completino con il reggicalze. –
Susanna va a prendere la robba intanto Lina approfitta per provare degli slip. Quando Susanna torna da tutta la robba a Gino e gli dice:
-Provati tutto e scegli cosa ti piace mentre io aiuto tua moglie. –
Gino elettrizzato si veste. Non protesta per il fatto che i reggicalze sono in effetti delle guepiere. Ne indossa una carinissima poi infila le calze e indossa le scarpe di Lina con tacco a spillo che la moglie gli ha lasciato li.
-E’ veramente uno schianto.- Fa Susanna affacciandosi a vedere Gino tenendo per la vita Lina con in dosso uno slip carinissimo.


-Carino!- Fa Gino indicando lo slip che indossa Lina.
-Ti piace?-
-Si. E’ stupendo.-
-Lo vuoi provare?. – Fa Susanna.
-Ma non per me, dicevo per Lina.-
-Dai che muori dalla voglia di provarlo. – Fa Lina.
-Provalo con quel sopra li. -
-Gino va a cambiarsi.
-Sei uno schianto. Sei da fotografare. –
-Ma sei matta!-
-Si ti devo fare una foto dalla vita in giu. Da dietro. Puoi fare la pubblicità delle gambe. Quello slip ti sta benissimo.-
-Che dici lo compero?- Fa Gino a Lina.
Prima che Lina risponda Susanna gli fa:
-Quello te lo regalo. Ma domani torni e ti faccio una foto. Voglio vedere l’effetto. -
Tornando a casa Lina vede Gino particolarmente eccitato. Sa che quando è cosi può fargli fare tutto gli propone di passare al negozio casual. Gino accetta volentieri.
Entrano nel negozio. Si guardano un po’ in giro poi davanti ad un manichino con in dosso un pantalone rameggiato ed una felpa a fiori decisamente da donna Lina dice a Gino:
-Ora entriamo. Vai dal commesso che ci ha servito e gli chiedi di farti provare questo completo. -
Gino esita un attimo . E elettrizzato. Parte e va dal commesso. Il commesso non fa una piega.
-Me li porta nello stanzino? Intanto mi spoglio.-
-Si certo. –
Gino va nello stanzino e si spoglia. Indossa lo slip che gli ha regalato Susanna. Il commesso appende la felpa all’attaccapanni e da a Gino i pantaloni gurdandolo con aria complice. Quando Gino apre la tenda per farsi vedere. Lina lo guarda in silenzio mentre il commesso fa:
-Le sta benissimo. Forse i pantaloni un po’ grandi. Comunque ne ho un paio simile che le dovrebbero stare meglio. –
Appena il commesso si allontana Lina si avvicina a Gino gli fa una carezza sulla guancia e gli mormora:-
-Lasciati andare dolcezza. Sei uno schianto.-
Gino si ritira e aspetta che il commesso gli porti il nuovo pantalone. Questi apre un po’ la tenda e entra nel camerino e mentre Gino si infila i pantaloni lui rimane a ripiegare sulla stampella gli altri. I pantaloni vanno a Gino come un guanto. Non hanno la patta ma la chiusura lampo laterale. Il commesso aiuta Gino a tirarla su mentre gli dice_
-E’ fantastico come le stanno. –
Gino e’ eccitatissimo. Apre la tenda per farsi vedere da Lina. Anche lei gli fa i complimenti. Ma Gino dice che ci vuol pensare. Il commesso molto premuroso gli propone di fargli provare altre cose . Ma Gino dice che hanno un po’ fretta che ripassera .Escono elettrizzati.
-Gli piaci al commesso. Hai visto come si prende cura di te?-
-Si è molto gentile. –
Il giorno dopo hanno una giornata pesantissima però prendono appuntamento con Susanna per l’orario di chiusura. Cosi potrà fare il suo servizio fotografico. Quando arrivano Susanna saluta Gino con un bacetto poi Lina con un abbraccio e un bacetto sulle labbra. Susanna nel servizio esagera nel far provare a Gino delle cose sexy da morire. Anche Lina si fa fotografare. Susanna dice che elaborera le foto e le farà sembrare delle cartoline pubblicitarie. Lina a tutto corpo con un body da sballo e Gino da dietro con un corsetto con reggicalze.
Si eccitano da morire spesso Susanna fa delle carezze pesanti a Lina e quando si salutano la bacia sulla bocca. Mentre in macchina tornano a casa passando in una strada solitaria. Gino carezzando una coscia a Lina le fa:
-Scommetto che avresti voglia di scendere.-
-Si capisce vero. –
-Si. Mi fermo?-
-Si. Mi sento una gran troia. -
Si toglie il soprabito e scende. Camminando si allontana dalla macchina si ferma sotto ad un lampione. Non passano molte macchine ma dopo poco se ne ferma una Lina ci parla a lungo poi la macchina riparte. Si è fatta offrire una sigaretta. Gino la chiama al telefonino.
-Dimmi che ti ha detto. –
-Muori di curiosità.- Fa Lina. -Mi ha detto che sono una gran sorca ma non può spendere tanti soldi. -
-Com’era? –
-Niente di che uno tutto perbenino.-
-Senti. Perché quando si ferma la prossima macchina non apri lo sportello e ti metti seduta sul sedile lasciando lo sportello aperto. Cosi lui ti può toccare.-
Si interrompe la telefonata perchè si ferma una macchina. Lina fa come le ha suggerito Gino. Appena riparte la macchina Gino telefona.
-Ti ha palpato vero?-
-Si. Mi ha toccato anche la figa. Si è eccitato da morire. Ma non poteva spendere. Tesoro ho voglia di fumare. Portami una sigaretta. –
Gino scende dalla macchina senza soprabito e si avvicina a Lina. Le sta accendendo la sigaretta dicendole che gli è piaciuto molto vederla seduta nella macchina pensando a cosa stavano facendo. Si sente arrivare una macchina Gino da le spalle al senso di marcia. La macchina rallenta.
-Che si ferma?-
-Credo di si. -
-Oh no!-
-Stai calmo è eccitante mi potrai vedere fare la puttana. Voglio che rimani. –
Gino ubbidisce. Il cuore gli batte a mille. Lina si avvicina alla macchina apre lo sportello e si siede. Trattano. Gino sente Lina parlare volgarmente e si eccita ancora di più. Quando la macchina riparte.
-Ti è piaciuto?-
-E’ stato eccitante. Quando mi ha guardato morivo dalla vergogna ma mi eccitava. –
-Sai perché ti guardava?-
-Non lo so. –
-Perche gli piacevi. –
-Ma va! Sei pazza?-
-Non ci credi?Tesoro. Quello si è fermato vedendo il tuo culetto. Poi io mi sono fatta avanti. Non ci credi? –
-No-
-Vuoi scommettere? –
-Come scommettiamo? Chi ci dice chi ha ragione? –
-Facciamo la prova. Vediamo se attiri gli uomini. Quando si ferma una macchina ed io ci tratto, tu ti allontani un pò rimanendo sul marciapiede. Io cerco di dilungarmi e vediamo se si ferma qualche altra macchina vicino a te. -
Gino accetta. Si ferma una macchina Gino si allontana e di li a poco se ne ferma un’altra accanto a Gino. Quello chiede quanto vuole ma Gino rimane muto. L’altro insiste poi se ne va .
-Hai visto?-
-E’ pazzesco. Andiamo via dai?-
-No. Ancora un po’-
-Io vado in macchina. –
-No. Voglio che fai quello che dico io stella. Voglio che fai fermare un’altra macchina. -
Quando si ferma la macchina Gino risponde al cliente una cifra paradossale. Quello se ne và.
Arrivano a casa supereccitati. Lina si fa scopare da Gino con l’aiuto di un cazzo finto per godere di più.

Qualche sera dopo cenano a casa poi Lina propone a Gino di uscire.
-Vuoi andare al cinema.- Chiede Gino
-No a battere. –
Risponde Lina. Si preparano con cura. Per entrambi la preparazione e motivo di eccitazione. Gino indossa l’ultimo intimo acquistato e i pantaloni bianchi a guanto. Quando si va a mettere le scarpe Lina gli dice di mettere i sui stivaletti da CowGirl con un po’ di tacchetto. Gino non si fa pregare. Vanno sulla via dove sono stati la volta precedente. Arrivati. Lina ordina a Gino di scendere con lei.
-No. Tesoro ti prego non farmelo fare.-
-Si carino. Ora scendi con me. –
Scendono e si allontanano dalla macchina. Lina apre la borsetta e prende un borsellino.
-Prendi questo. Altrimenti non sai dove mettere le mani. –
Dopo un attimo si ferma una macchina. Lina ci parla per un po’ e Gino si allontana di pochi metri. Si ferma una macchina accanto a Gino. Quando l’autista gli chiede quanto vuole Gino senza avvicinarsi con un filo di voce che vuole 100 euro. La macchina riparte. Lina si avvicina a Gino:
-Devi avvicinarti e affacciarti allo sportello tesoro. –
-No mi vergogno. -
-Voglio che lo fai e voglio che fai la vocina sottile e carina.-
Dopo poco si ritrova una macchina accanto. Si piega con grazia sul finestrino e risponde al cliente con la voce più sottile che sa fare.
-Sei stato bravissimo. Mi piace come ti muovi. E’ stato volgare?-
-No. Sono rimasto un po’ di stucco perché quando gli ho detto il prezzo. Invece di andarsene Subito mi ha chiesto :”E in bocca solamente?” Non ho saputo cosa dire. -
-Ho capito. Il prezzo che tu gli hai detto l’ha preso per un rapporto completo e voleva sapere quanto volevi per un bocchino. Allora digli subito i due prezzi? 50 con la bocca. Dai prova a dirlo. Voglio sentire come lo dici. -
-Sei una vigliacca. Cosa mi fai fare!? Cento completo e cinquanta con la bocca.-
-Si cosi. Con quella voce! Sembra proprio la voce sexy di una donna. Scompigliati un po’ i Capelli. Cosi. Stai benissimo. Ora ti lascio. Rimani solo. Io ti aspetto in macchina. -
-Oh no. Sei pazza?-
-No. Voglio vederti battere. Metticela tutta ti voglio vedere sexy.-
Va in macchina. Gino rimane solo ma subito si ferma una macchina. Gino ormai eccitatissimo si lascia andare. Si muove e parla da effeminato perso. Lina è eccitatissima. Dopo un po’ si affianca con la macchina a Gino e lo carica.
Lina decide di andare al cinema. Mentre sono in macchina Lina fa a Gino:
-Non uscire dalla parte tesoro.-
-Che vuoi dire?-
-Continua a muoverti come sul marciapiede. Morbido e sensuale.-
-Anche entrando nel cinema? –
-Si tesoro. –
-Anche nell’atrio? Davanti alla cassiera. Mi vergogno. –
-Si dolcezza voglio vederti fare la checca persa anche davanti alla cassiera. E appena entrati vai subito al bagno ancheggiando come facevi sul marciapiede. –
Puo chiedere tutto a Gino per quanto è eccitato. Gino entra nel cinema ancheggiando sui tacchi degli stivaletti, va in bagno e quando torna Lina ha due uomini accanto a lei. Gino si siede accanto ad uno di loro. Un uomo che lo ha seguito dal bagno gli si siede vicino. Gino e Lina si guardano negli occhi entrambi eccitatissimi. L’uomo che si è seduto accanto a Gino gli mette una mano sulla gamba e comincia a carezzarla. Gli prende una mano e se la porta sull’uccello. Gino comincia a carezzarglielo. Lina si piega con il viso tra le gambe dell’uomo che sta vicino a Gino e comincia spompinarlo. I tre uomini godono tutti insieme. Praticamente vanno tutti insieme in bagno. Lina si accosta a Gino e lo bacia sulla bocca. Gino sente benissimo il sapore dello sperma.

Il giorno dopo nel pomeriggio Lina propone a Gino di uscire per negozi. Lo fa vestire come la sera precedente. Si ritrovano nel solito negozio casual. Appena entrano li riceve il solito commesso.
-Si è deciso? - Fa questi a Gino.
-Si. Si è deciso.- Fa Lina prima che Gino possa parlare.
-Allora vado a prendere vari capi cosi se li prova. Mi aspetti nello stanzino. -
-Gino va verso lo stanzino di prova mentre Lina va in giro per il negozio.
Il commesso entra nello stanzino e trova Gino gia senza pantaloni e Maglione. Il commesso lo guarda compiaciuto e gli fa:
-E’ un amore quel completino. Ti sta benissimo-
Gino nota che il commesso da soli gli da del tu. La cosa non lo infastidisce affatto e prendendo un pantalone per provarlo ricambia il “tu” dicendogli con voce calda:
-Grazie! Sei molto gentile-
Il commesso lo aiuta a chiudere la lampo che è di lato. Gino si guarda un po’ poi se li leva e va a prenderne un altro. Si ritrova in mano una minigonna di jeans. Guarda il commesso. Questi prende la gonna dalle mani di Gino e apre la chiusura lampo guardando fisso Gino. Questi allunga la mano e riprende la gonna. Se la infila e il commesso lo aiuta a chiudere la lampo.
-Ti sta d’incanto.-
Gino è scombussolato. Non sa più cosa fare. Dice al commesso.
-Si è fatto tardi ripasso domani con più calma.- Si riveste ed esce.
-Ti aspetto. – Fa il commesso
In strada racconta a Lina cosa è successo dentro il box. Lina rimane elettrizzata.
-Avrei voluto vederti. La dovevi comperare. –
-Stavo per farlo sai. Ma poi mi sono trattenuto. Volevo avere la scusa per provare ancora davanti a lui.
Vanno da Susanna. Questa fa provare a Gino altra robba. Lui non fa una piega si prova tutto e alla fine Lisa Gli fa prendere un completino che gli sta un amore.
-Ci andrai a provare vestiti domani, dal tuo amichetto. E sotto metterai le calze. -
-Oh no. Mi fai fare delle cose pazzesche -
-Che però eccitano anche te. Non voglio che ti lamenti. Devi essere più sottomesso. Inoltre quando siamo soli voglio che parli con voce fine. Da femminuccia.-
-Sempre? – Fa Gino
-Si tesoro. Sempre. Solo quando sei solo sul lavoro puoi parlare con la voce da maschio. -
Usciti dal negozio di Susanna. Vanno a cena. Poi all’uscita del ristorante Lina vuol andare sul marciapiede.
Arrivati alla solita strada. Lina ordina a Gino di scendere. Lui non protesta. Appena fuori Lina lo richiama e gli dice:
-Come devi dire tesoro?-
-Cento completo e cinquanta con la bocca.- Ripete Gino con voce languida.
-Si cosi mi piace. Prendi questo .- Le fa Lina dandogli un borsellino a pochette.
Gino si ferma ad una cinquantina di metri dalla macchina. E’ perfetto si muove ancheggiando.
Si ferma una macchina, Gino si avvicina morbidamente si appoggia allo sportello e ci parla. Lina aspetta che si siano fermate diverse macchine poi si accosta a Gino con la macchina.
-Sali. -
-Andiamo via?- Fa Gino un po’ deluso.
-Si. Sei eccitatissimo. E quando sei cosi posso farti fare ciò che voglio. -
-Cosa vuoi che faccia. -
-Dei essere quello che ti senti adesso. -
-E cioe? -
-Voglio che continui a fare il marchettaro. Voglio portarti al cinema e li dovrai muoverti e atteggiarti come qui sul marciapiede.-
-Ti eccita vedermi fare la parte del finocchio dentro al cinema. Vero?-
-Si. Tesoro. Devi attirare l’attenzione di tutti. Farai una passerella fino in bagno poi verrai sederti accanto a me. -
-Mi vergognerò come un ladro. Mi fai fare delle cose tremende. Ma non so dirti di no -
-Mi piace perché quando sei eccitato riesco ha dominarti come voglio. -
Entrano nel cinema e Gino sculetta spudoratamente, va in bagno e quando torna trova un uomo accanto a Lina. Si siede accanto a sua moglie che gli mormora all’orecchio:
-Sei stato favoloso. Ti guardavano tutti. -
Dopo un attimo un uomo si siede accanto. Subito sente la mano dell’uomo sulla sua coscia. Poi la mano cerca la sua e la prende. La porta sul suo uccello che si è tirato fuori.
Gino comincia a smenarlo con passione. Lina si piega a parlargli all’orecchio:-
-Voglio che lo prendi in bocca. -
Gino la guarda incredulo.
-Voglio che lo fai. Succhiagli l’uccello.-
Gino si piega verso l’uomo che capisce cosa vuol fare. Gli mette una mano dietro la nuca, lo spinge fino a fargli arrivare la bocca sulla cappella. Gino apre la bocca e si fa scivolare la punta dell’uccello tra le labbra. La verga dell’uomo penetra sempre di più nella bocca di Gino che comincia ad andare su e giu. L’uomo con la mano lo invita a spingersi sempre più giu.
Non ci vuole molto prima che l’uomo arrivi all’orgasmo. Gino r
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