trans
La seconda volta sempre nel culo
di passivosottomesso
06.10.2024 |
203 |
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"Non tardò, felice, finalmente di poterci conoscere..."
Dopo la prima volta con quel toro, iniziai a reprimere questa tendenza, perchè, mi sentivo fortemente sbagliato e in colpa. Ma durò poco, poichè, sempre tramite siti di incontri, iniziai uno scambio di mail sempre più spinte con tale Marco. Le conversazioni erano cominciate da parte sua in modo rigido: voleva una 'troietta' al suo servizio e non ammetteva altro. Specificava costantemente di essere etero ma che in questo momento della sua vita aveva bisogno di un passivo per problemi con la moglie che non scopava più con lui. Nonostante specificai che ero strettissimo nel culo, proseguiva imperterrito nel sostenere che mi avrebbe 'aperto per bene. Mi inviava costantemente le foto del suo cazzo duro è questo, da un lato, mi eccitava, dall'altro, mi terrorizzava, considerato il suo strumento. (Si, perchè, le sue misure erano davvero fuori dalla norma. Anticipo, infatti, che dopo il primo incontro, ne accaddero altri e una volta decisi di misurare con il metro. Il suo cazzo misurava 18,5 di lunghezza e 20,8 di circonferenza).
Gli chiedevo costantemente di accontentarsi di un pompino ma lui sovente rifiutava.
Un giorno, preso io dalla voglia, decisi di incontrarlo. Per sentirmi più sicuro lo feci venire in ufficio.
Non tardò, felice, finalmente di poterci conoscere.
Marco era un uomo di 39 anni, alto 185, robusto sui 100 ma muscoloso perchè era un ex pugile.
Aveva un’aria che incuteva un misto di rispetto e desiderio. Notai subito la sua somiglianza con Bud Spencer, solo con un fisico più scolpito è qualcosa di magnetico dato da quella sicurezza silenziosa e dai gesti misurati.
Chiaccherammo, anche, perchè, io avevo chiesto solo di conoscerci. Tuttavia, consapevole del suo pacco, a un certo punto, non ho resistito mi sono alzato dalla poltrona e subito sono andato a toccarlo.
Sentivo una cosa durissima come l'acciaio, mentre vado per slacciare la cintura sicuro che gli avrei fatto un pompino, Marco, si solleva dalla poltrona e dice: "No, caro. Fai sempre problemi per prenderlo nel culo e cosa vuoi fare adesso? Spompinarmi? No, decido io. Adesso mi faccio una bella sega tu puoi solo guardare"
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Così dicendo si abbassò pantaloni e slip e inizio a mastrubare quel grande cazzo.
Ero completamente ipnotizzato da quello spettacolo e sollevato che sarei tornato a casa ancora con il culo chiuso.
Ma la cosa che davvero mi lascià a bocca aperta fu la sua sborrata.
Certamente più di sedici getti densissimi!!!
A terra, lasciò un vero e proprio lago!!!
A questo punto, ero completamente in sua balia. Passarono giorni, forse settimane, sempre con messaggi dove mi invitava a incontrarci e addirittura stavolta voleva solo in ufficio perche dice che lo eccitava.
Una domenica, non so cosa accadde dentro di me. Non riuscì a resistere e gli diedi appuntamento in ufficio.
Arrivò con la tuta e si vedeva totalmente la sua durezza. Entrando mi chiese di accompagnarlo in bagno ed entrati se lo tirò subito fuori ed io rimasi sconvolto: era davvero enorme mi disse abbassati, mi calai chiedendo cosa volesse fare. Mi rispose che voleva pisciarmi in faccia. Io non volevo ma non riuscivo ad alzarmi. Ebbene, a causa della forte erezione, non riuscì a fare la pipì, dicendo 'Ti piscio dopo'.
Come posseduto da un demone, mi trascinò in stanza e in mezzo secondo si tolse tutto.
Mi mise in ginocchio e mi costrinse con la testa verso il suo cazzo.
Inutile ogni mia forma di resistenza, non riuscivo a tenerlo in bocca per quanto era, ma lui, mise tutte e due le mani sulla mia testa e iniziò a scoparmi in bocca per un tempo infinito.
Nonostante i miei conati, proseguiva come un martello pneumatico.
Senza capire più niente, sentì che mi posizionava con le mani a pecorina e iniziai a sentire che sputava sul buchino e inserire dita.
Inutile dire che io dicevo ahi ma lui non solo ficcava dita per giunta aveva pure portato un lubrificante.
A un certo punto si mise sopra di me, dall'alto come si vede nei film porno.
Capì che cosa di lì a poco avrebbe fatto.
Ho avuto soltanto il tempo di dire ti prego fai piano che sentì il suo cazzo entrarmi tutto nel culo facendomi sentire un dolore mai provato prima. Era tremendo.
Diede il primo colpo, e a differenza di quell'altro maiale che mi aveva inculato la prima volta, il suo colpo mi arrivò profondamente in una parte che non avevo mai percepito dentro il culo. Mi fece male e per reazione mossi mani e gambe per spostarmi in avanti.
A questo, lui mosse i piedi spostandosi in avanti e diede un altro colpo.
Questa volta, urlando, mi sono sentito sfondare nel profondo.
Porseguì con colpi netti, solidi e decisi.
Ero scioccato.
Mi stava veramente inculando!!!
Mi stava rompendo il culo!!!
Ma non era come me lo aspettavo. Nonostante l'eccitazione e il gel lubrificante, mi faceva male.
Sconvolto, inerme e traumatizzato riuscì a dire:"ti posso chiedere un favore?" Marco, sopra di me: "Dimmi" ed io: "lo puoi uscire un attimo?" e lui con voce da porco: " Certo!"
Non l'avessi mai chiesto. Praticamente sentì dentro quel male come quando si evacua ma a differenza di quando si fa la 'cacca', il dolore durò tutto il tempo dei centimetri del suo cazzone: Ma non soltanto, essendo la cappella di una forma inverosimile per l'ano, proprio alla cappella sentì un dolore ancora più forte e come se mi stesse tirando l'ano fuori!!
Ma non terminò qui.
Perchè il maiale non mi ha dato nemmeno il tempo di realizzare queste sensazioni che di nuovo lo ha infilato tutto sino ai coglioni dentro il mio culo.
Proseguì a scoparmi il culo ma io non ce la potevo fare, quindi, dopo pochissimo l'ho implorato di smettere.
Finalmente lo esce, ma subito mi prende la testa e mi costringe a spompinare.
Mentre succhio e lecco, il dolore e il bruciore nel culo lo sento pure aumentare e mi chiedo per quale dannato motivo sono finito in questa situazione e comprendo cosa vuol dire quando le donne dicono è troppo grosso non posso nel culo.
D'improvviso lo esce dalla mia bocca, un urlo di godimento e mi sborra tutto in faccia.
Mi ritrovo in ginocchio, con mascella e culo dolorante e tutta la faccia piena di sborra.
Dal trauma non riesco a muovermi, mentre, invece, lui, con un grande sorriso di soddisfazione si riveste tranquillamente.
Vestitosi, va verso la porta dell'ufficio e prima di aprire per andarsene mi dice: "Stavolta mi sono fermato la prossima non mi fermerò quindi preparati".
E va via, lasciandomi lì in ginocchio pieno di sborra.
(Mi rivelerà successivamente che quella visione lo ha eccitato per giorni e che ero bellissima con la faccia tutta sborrata).
Dopo questo incontro, il trauma di questa inculata mi accompagna sino a oggi.
Con Marco si sono succeduti altri incontri.
A volte, solo pompino, altre volte, ha provato a incularmi ma sempre con bassi risultati, tant'è che una volta si è accontentato di infilare solo la cappella.
Praticamente dopo la cappella percepisco un forte male perchè l'asta è più larga e via via si va allargando sempre di più.
Marco, è un vero maschione alpha e nonostante il suo cazzone che fa male nel culo, ogni tanto, quando sono solo, lo penso masturbandomi e mi pento di non essere riuscita a soddisfarlo completamente.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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